domenica 5 settembre 2010


di Christian Abbondanza
Caro Claudio,
le mafie stanno alzando il tiro, sia i GULLACE-RASO-ALBANESE ed i PIROMALLI, sia i MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI.
Settimana scorsa ci hanno dovuto scortare gli agenti della PdS mentre altre due pattuglie "trattenevano" per identificazione i tre fratelli FOTIA. Nei giorni scorsi è giunta una telefonata di minacce da parte di un soggetto legato ad alcune società coinvolte nelle recenti operazioni della DDA di Milano a carico di “imprese” della 'ndrangheta con forti interessi sia in Lombardia che in Liguria. Nel frattempo, grazie ad una preoccupante superficialità della DDA di Genova, il boss GARCEA, quello su cui abbiamo puntato i riflettori a marzo, è riuscito a scappare ed è latitante. Inoltre, ci risulta che si facciano molte pressioni (li chiamano sempre "consigli") ai siti internet del savonese perché omettano di pubblicare le inchieste ed i documenti che rendiamo noti su lor signori.
Siamo in attesa che scattino le operazioni giudiziarie ed alcuni provvedimenti di "prevenzione" oltre che quelli "amministrativi" su alcuni Comuni e Società. Tutte iniziative che siamo riusciti a strappare dopo anni di lavoro con i reparti investigativi e con il nuovo Procuratore di Savona (lo stesso che, con Del Gaudio, fece condannare Teardo). Iniziative che vecchie protezioni politiche e massoniche delle cosche (anche nell'ambito della magistratura) stanno cercando di rallentare.
Inoltre si sta lavorando per mettere sotto inchiesta amministrativa un paio di Comuni della Provincia di Genova dove le cosche hanno forti entrature e imprese monopoliste, diversi Comuni del savonese e tre dell'imperiese. (in merito a questo abbiamo proceduto ad inviare tre dossier – al prefetto di Genova, di Savona e di Imperia).
Sui PIROMALLI ed il loro esponente in Liguria, abbiamo effettuato un’offensiva questa estate. Lo stesso ci ha aggredito con alcuni dei suoi uomini in pieno giorno durante un volantinaggio, per questo prima abbiamo presentato querela formale e poi siamo tornati con una conferenza stampa davanti alla “sua” villa.
La cosa che non ci si perdona è quella di aver fatto emergere ed indicato con chiarezza i rapporti dei politici, amministratori pubblici, sindacato e grandi imprese (a partire dalle coop) con gli esponenti e le società delle cosche. E’ finalmente arrivata dagli atti dell'indagine dei ROS anche la conferma su quanto dicevamo da anni: Cosa Nostra e 'Ndrangheta in Liguria sono ormai alleate, con iniziative comuni.

COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ AL PRESIDENTE DELLA CASA DELLA LEGALITA’ CHRISTIAN ABBONDANZA
settembre 3, 2010
Adesso Basta!!

Nei giorni scorsi sono arrivate nuove e pesanti indimidazioni al Presidente della Casa della Legalità Christian Abbondanza e ad altri attivisti che lo accompagnano quotidianamente nella sua battaglia per la Legalità e contro tutte le mafie.

Ancora una volta, purtroppo, le intimidazioni (leggi: minacce di morte) confermano quello che già si sapeva: la mafia è una montagna di merda (Cit. Peppino Impastato) e necessita di questi mezzi per tappare la bocca a chi fa l’interesse della collettività informando i cittadini e collaborando quotidianamente con le forze dell’ordine.

La Casa della Legalità raccoglie infatti testimonianze dirette e si occupa di fare segnalazioni agli organi competenti attraverso esposti documentati ed approfonditi, dando spesso una mano alle attività investigative e nel contempo informando i cittadini e le autorità attraverso il sito www.casadellalegalita.org.


Questa attività di denuncia coerente e chiara ha reso questa realtà invisa anche a molti politici ed amministratori locali che spesso sono stati colti con le “mani nel sacco“. Infatti La Casa della Legalità non ha avuto paura di denunciare, in maniera documentata, i costumi profondamente corrotti della nostra classe politica e anche di coloro che spesso si fanno paladini ipocritamente dell’antimafia. La mafia più pericolosa infatti non è quella che uccide ma quella dei “colletti bianchi” come amava chiamarla Paolo Borsellino.

Vogliamo esprimere con questo comunicato tutta la nostra solidarietà al Presidente della Casa della Legalità e a tutti coloro che si espongono in prima persona laddove altre persone chinerebbero il capo per paura o per disinteresse. Non siete soli: a noi non interessa far commemorare in maniera ipocrita un nuovo Peppino Impastato, a noi interessa averlo VIVO e contribuire a portare avanti questa battaglia per la legalità con tutti i mezzi a nostra disposizione.

Vogliamo inoltre ricordare che la realtà della Casa della Legalità è una ONLUS interamente autosostenuta dalle donazioni di chi crede che la lotta alla mafia sia un obbligo morale. Non accetta finanziamenti da istituzioni o da altri che non siano semplici cittadini per non essere in alcun modo ricattabile o controllabile.

Noi pensiamo che la risposta più “vera” che ogni cittadino può dare a questa ennesima intimidazione è sostenere direttamente, per esempio con una donazione, questa realtà (la donazione peraltro è deducibile fiscalmente). Per informazioni su come sostenere questa reltà fate riferimento direttamente al sito della Casa della Legalità.

Genova, 3 Settembre 2010

I primi firmatari:

POPOLO VIOLA GENOVA

RESISTENZA VIOLA PIEMONTE – NO TAV

MEETUP DI BEPPE GRILLO GENOVA 20

CLAUDIO MESSORA – WWW.BYOBLU.COM

PER IL BENE COMUNE

COMITATO PER SCARPINO

ORAS – OSSERVATORIO REGIONALE ANOMALIE DEL SISTEMA

MONICA RICCIONI - WWW.ILGRAFFIODIMONICA.BLOGSPOT.COM

BENNY CALASANZIO – NIPOTE DEGLI IMPRENDITORI BORSELLINO, VITTIME INNOCENTI DI MAFIA
nb: si prega della massima diffusione di questo comunicato di solidarietà al quale chiunque si riconosca nelle battaglie della Casa della Legalità è invitato ad aderire. Grazie
Per il Bene Comune

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