mercoledì 15 dicembre 2010


Non m’interessa se cade Berlusconi.

Non pochi italiani si sono augurati la caduta del governo Berlusconi. Altrettanti, se non di più, si sono augurati l’esatto contrario.

Il governo non è caduto.

La cosa non mi rattrista ne mi rende felice. La cosa mi è indifferente.

La destra e la sinistra sono delle semplici facciate vuote. La politica, quella dei media, parla ancora di “scelte” degli elettori, quando si recano alle urne; ma si può scegliere quando i candidati vengono “cooptati” dai partiti politici! E’ una scelta votare tra due coalizioni che sono il risultato di un’arbitraria addizione di correnti ideologiche completamente disomogenee tra loro, fatta per accaparrarsi il maggior numero di voti utili possibile? Si può scegliere tra il bianco e il nero, se ne il bianco, ne il nero, esistono?

Ha senso recarsi alle urne una volta per esprimere un voto, e poi lasciare che il gioco delle parti faccia il resto, senza occuparsene più, come se la cosa non ci riguardasse!?

Negli ultimi trent’anni (per usare un periodo qualsiasi), durante l’avvicendarsi dei governi di destra e dei governi di sinistra, qualcuno ha visto migliorare le cose?

E’ migliorata la nostra condizione salariale?

E’ migliorata la nostra condizione abitativa?

E’ migliorata la nostra sanità?

E’ migliorata la qualità dell’istruzione?

Sono migliorate le nostre pensioni?

E’ migliorato il modo in cui lo stato si occupa delle classi più disagiate?

E’ migliorata la nostra qualità della vita, in generale?

A quante di queste fondamentali domande possiamo rispondere in maniera affermativa?

A nessuna.

Altra fondamentale domanda che pongo: in quale misura i governi, che si sono avvicendati nel corso di questi anni, si possono definire responsabili dello scempio perpetrato sulla pelle di tantissimi cittadini?

La loro responsabilità è minima, se rapportata a ben altre “agenzie” di potere, di vero potere. Pensiamo all’Europa del Trattato di Lisbona, pensiamo al WTO, pensiamo alle Lobbies, pensiamo agli speculatori internazionali. (solo per citarne alcune)

Siamo così sicuri che la caduta di questo governo possa incidere realmente sulla qualità della nostra vita?

Credo che la maggior parte di noi lo sappia: la risposta è no.

Mi confesso apartitico, completamente apartitico.

La destra e la sinistra sono mere costruzioni ideologiche, non esistono differenze. I partiti sono la parte risibile e superficiale del potere.

L’iceberg è sotto di noi, ci dobbiamo immergere un attimo per vederlo interamente: è un mostro gigantesco. Noi vediamo piccole calotte di ghiaccio, vediamo piccoli aghi di un pino.

E’ il pino che non riusciamo a vedere.  Il pino non è affatto composto dai partiti politici, dal nostro governo, o dal nostro parlamento.

Il pino è ben altro, tutt’altro, ma una cosa è certa: quel pino siamo anche noi, quel pino lo nutriamo soprattutto noi!

Davide.
Solo pensieri liberi

2 commenti:

  1. E' vero, i partiti sono la parte visibile e superficiale del potere. Concordo con l'iceberg ed il pino.
    Dobbiamo imparare a vedere in profondità e a sapeer nutrire l'albero

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  2. Chissà, quando l'iceberg si scioglierà vedremo meglio! ;)
    Buone feste Barbara
    Namastè

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