mercoledì 19 gennaio 2011


La democrazia esportata che insegna i "valori" occidentali e politically correct tanto cara alle femministe da salotto che, si indignano per il burka ma su questa brutalità e violenza non hanno niente da dire.
D'altra parte la Allbright stessa, donna, disse che mezzo milione di bambini  iracheni poteva essere un prezzo equo da pagare per la democrazia. Immagino sia assodato anche per le donne afgane che (a detta loro) schiave dei loro mariti meglio che si "divertano" nelle basi Usa.Peccato che né agli iracheni, né agli afgani sia stato chiesto se la volevano "comprare" questa  "democrazia" .
Barbara
 
Afghanistan: militari americani trasformano base in centro per stupri, morta figlia di un noto politico

KABUL – Indignazione e ribrezzo in Afghanistan per un’altra disgustosa faccenda venuta fuori e come succede sempre dal 2001 a questa parte, al centro della vicenda ci sono i militari americani. Autorità afgane che hanno chiesto l’anonimato hanno detto all’IRIB che tutto è cominciato dopo che la figlia di un noto politico afgano è morta per l’intensità delle ferite riportate dopo uno stupro. Maggiori indagini hanno dimostrato che i soldati americani avrebbero trasformato una base militare nella provincia di Farah, nel sud-ovest del paese in un centro per stupri. Dopo aver rapito ragazze e donne afgane le portavano nella base a bordo delle loro vetture Toyota Hiace e avevano l’abitudine di abusare a lungo di loro. Almeno altre due donne in fin di vita dopo gli stupri si trovano ora negli ospedali di Farah e la polizia sta indagando per fare luce su tutta la vicenda, riferisce l’edizione online del quotidiano iraniano Iran. 

Italian Irib
 

2 commenti:

  1. Ciao, quando ho letto la notizia stamattina sono rimasta agghiacciata. Su Peacereporter dicevano che non era stata confermata perché veniva dall'Iran.Ma una notizia così non si può inventare.
    Quanta strada dobbiamo fare per diventare ..umani..

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  2. Ciao I am,

    quello che fa male è l'indifferenza e l'occultamento dietro patetiche scuse (la fonte dell'informazione è iraniana) di un crimine atroce come l'abuso sessuale, come fossero oggetti di cui appropriarsi senza riguardo, disgustosa civiltà.
    Dove sono quelle associazioni per i diritti umani che tanto sperticano le braccia e urlano per Sakineh?
    Un'altra riprova che queste ONG, questi think tank usano un caso come mezzo di ritorsione verso un paese che i padroni del mondo definiscono "canaglia".

    E' orribile quello che stanno facendo non solo in Afganistan, ma ovunque si trovino, perfino a casa loro (Usa).

    Un abbraccio
    Barbara

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