venerdì 22 aprile 2011

" Compie 41 anni la Giornata della Terra, Earth Day, che si celebra ogni 22 aprile. La mobilitazione coinvolge 114 paesi, con Usa e India in prima fila. Il 22 aprile del 1970, 20 milioni di cittadini americani avevano risposto ad un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, partecipando ad una storica manifestazione a difesa del Pianeta. "   Esordisce così l'Ansa che da notizia dell'evento detto Giornata della Terra, elencando le varie iniziative, tra le quali i concerti gratuiti in varie parti del mondo e la richiesta di compiere un gesto a favore del pianeta (c'è chi compierà il sacrificio estremo di non bere per un giorno da una bottiglia di plastica, o di rinunciare all'auto per la bicicletta...).
Mi chiedo, ma se ci è voluto Fukushima per cominciare a pensare al decomissioning, almeno in Europa perché Obama continua imperterrito a finanziare il nucleare, ma se ancora continuano a spruzzare veleni nei cieli, se ci si vanta di  Haarp per giocare con il clima, con le zolle tettoniche per creare terremoti artificali. Si permette ancora la produzione industriale impattante, inquinante che pregiudica intere future generazioni.
Si costruistono inceneritori, impianti a carbone ed ogni sorta di marchignegno della nostra "amata" ed infallibile scienza, tutto questo con la complicità delle istituzioni,
(leggasi Diossina, basta con queste tristezze o insabbiamento da parte delle stesse (leggasi la risposta dell'Arpat sulle scie chimiche). Istituzioni che con le diverse e svariate sigle sponsorizzano eventi come questi quasi si trattasse di  una serata di gala, come bastasse una semplice azione di un giorno per cancellare gli sversamenti della Bp (Un anno dopo, niente è cambiato), per annullare la radioattività di Fukushima, o quella di Chernobil che è ancora bella integra in giro per l'Europa, o per depurare le falde dal percolato dei rifiuti, dai diserbanti e pesticidi.

Non siamo nemmeno capaci di ammettere le nostre responsabilità per aver distrutto questo pianeta, Vi lascio allo splendido articolo "La fine del mondo in diretta TV" di Gianni Tirelli,  che dovrebbe costiture la premessa per la Giornata della Terra, quella vera.

Non si può pensare al nostro Pianeta un giorno all'anno, ma occorre farlo ogni qual volta l'uomo interagisce o interferisce con la natura. Una natura che merita di essere rispettata, e non abusata, bensì  tutelata, conservata, protetta, in quanto l'umanità è legata indissolubilmente al nostro pianeta, dal cui stato di salute dipende ogni nostra possibilità di sopravvivenza.

Rifletteranno gli ecologisti su questo interrogativo?

LA GUERRA DELL' INDUSTRIA CONTRO LA NATURA: COSA VOGLIONO DIRCI LE API ?

e sulla sicurezza e confitto di interessi degli Ogm?




Il commercio mondiale e la natura capitolo del libro "Processo alla globalizzazione"

Barbara





4 commenti:

  1. Ciao Barbara, quello che scrivi è una triste realtà, non so se siamo più in tempo per una inversione di rotta, però andare avanti nella denuncia e non solo con le parole ma suffragata anche dai fatti credo sia molto importante. Sabato 30 aprile sarò a Ladispoli al convegno contro le scie chimiche e si parlerà di tutte le tematiche che affliggono il nostro Paese.
    Buon lavoro e a presto

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  2. Ciao I am,

    è importante partecipare e magari poter organizzare iniziative di sensibilizzazione sulle vari e cause di degrado che siamo abilmente riusciti a creare, triste che ci sia l'imbarazzo della scelta eh....che brava specie che siamo...
    L'iniziativa sulle scie è importante, sono tante le cose che si dovrebbero e potrebbero fare, questa è una di quelle, al convegno sarebbe importante parlare di costituirsi in comitati di cittadini che monitorano la propria zona e segnalino in continuazion e rompino le balle alle istituzioni....se riesci a filmare o scattare foto le metterei volentieri come speciale nel blog..


    Un abbraccio a te ed erborista, vi ringragio per i commenti ed auguroni anche a voi....

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  3. Grazie Barbara.
    Ti informerò sull'andamento delle cose. Credo che sì, qualcuno farà foto o riprenderà.

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