venerdì 15 aprile 2011

AGGIORNAMENTO: a breve la registrazione della diretta di Per Il Bene Comune
Ne approfitto per segnalare l'articolo di Rinaldo Francesca Restiamo Umani?



Sono costernata e mi sembra un incubo, non può essere stato assassinato, allora è proprio così, su questo pianeta governano solo le forze del male.Non c'è altra spiegazione.

Addio, Vik,  un esempio per tutti noi.
Barbara

DICHIARAZIONE rilasciata dal Ministero degli Affari Interni e della Sicurezza Nazionale di Gaza

Sin dal primo momento della notizia del rapimento dell'attivista italiano Vittorio Arrigoni, l'apparato di sicurezza ha agito rapidamente conducendo indagini e ricerche a tutto campo. E' stato identificato e arrestato uno dei criminali, che ha ammesso di essere coinvolto nel rapimento. Questo individuo ha indicato alla polizia il nascondiglio dell'attivista rapito. La polizia si è portata immediatamente sul posto e ha trovato Arrigoni già morto. Secondo la relazione del medico legale, era stato ucciso prima dell'arrivo della polizia sul luogo.

Alla luce di questa situazione, il Ministero afferma quanto segue

:

1) il governo palestinese invia le sue condoglianze alla famiglia del martire innocente, al governo e a tutto il popolo italiano. Siamo addolorati per la perdita di un tale uomo d'onore, che portava attiva solidarietà al popolo palestinese, sfidando l'assedio e la violenta campagna condotta contro Gaza da parte dell'entità che impone l'apartheid.

2) Il governo palestinese condanna nei termini più forti l'assassinio efferato effettuato dai criminali e conferma che prosegue la caccia ai restanti membri della banda in modo che vi possa essere piena giustizia e siano puniti gli assassini. Le azioni intraprese da questi criminali non riflettono i valori, i costumi, le tradizioni e la fede religiosa dei Palestinesi.

3) Il ministero sottolinea che questo crimine non rappresenta il vero stato della sicurezza e dell'ordine nella Striscia di Gaza. Questo crimine orrendo, inoltre, non produrrà un arretramento rispetto alla sicurezza. Il Governo è interessato a difendere la stabilità e la sicurezza; questo incidente è il primo del suo genere da anni. La sicurezza avrà sempre la massima priorità.


4) I primi risultati dell'indagine indicano che il compito dei rapitori era chiaramente quello di ucciderlo, cosa avvenuta già poco dopo il rapimento.

5) Le motivazioni dietro a questo crimine oltraggioso indicano che ci sono gruppi che ancora tramano contro il popolo palestinese a Gaza, e vogliono minare la sicurezza e la fermezza dei palestinesi e dei loro sostenitori, per diffondere uno stato di terrore e di intimidazione all'interno del movimento di solidarietà con la Striscia di Gaza in tutto il mondo. L'Entità Sionista di apartheid sta cercando in ogni modo di ostacolare e impedire all'imminente Freedom Flottilla di raggiungere la Striscia di Gaza. Questo avviene in particolare dopo il grande slancio di attivisti come Arrigoni che lavorano al fine di allentare l'assedio e porre fine al blocco ingiusto e criminale imposto a Gaza .

Il Ministero degli Affari Interni e della Sicurezza Nazionale e tutti i Palestinesi apprezzano enormemente gli sforzi di tutti gli amici stranieri. Assicuriamo agli internazionali che vivono e a coloro che sono diretti a Gaza che questo paese è sicuro per tutti e sarà sempre la loro seconda casa. I Palestinesi insieme agli attivisti della solidarietà di tutto il mondo ricaveranno dalla montagna della disperazione una pietra di speranza affinché le ingiustizie possano lasciare il posto alla giustizia.



English version

Since the first news of the abduction of the Italian solidarity activist Vittorio Arrigoni, the security apparatus acted quickly toward conducting a full search and investigation. They identified and arrested one of the criminals, who admitted to being involved in the kidnapping. This individual informed the police about the hideout of the abducted solidarity activist. Police moved in a wise and quick manner toward the place and found that Mr. Artigoni had been killed. According to the forensic report, he had been killed hours before the police raid on the location.

In light of this situation, the Ministry affirms the following:

First: The Palestinian Government sends its condolences to the family of the innocent Italian martyr, to the Italian Government, and to all the Italian people. We grieve for the loss of such an honorable man, who stood steadfast and in solidarity with the Palestinian people, braving the conditions imposed upon the besieged Strip and the violent campaign waged by the Apartheid Entity.

Second: The Palestinian Government condemns in the strongest terms the heinous crime carried out by the criminals and confirms that it will hunt down the remaining members of the gang so that justice can be served and the violators punished. The actions taken by these criminals do not reflect Palestinian values, customs and traditions, or religion

Third: The Ministry emphasizes that this crime does not reflect the true state of security and order in the Gaza Strip. This hideous crime also does not imply a retreat from security and safety. The Government is keen to promote stability, security and safety, as this incident is the first of its kind in years. Security and safety will always remain stable and firm.

Fourth: The initial findings of the investigation indicate that the intention of the kidnappers was to murder in the first place, and that it was carried out shortly after the abduction.

Fifth: The motives behind this outrageous crime demonstrate and indicate that some hands and minds are still plotting against the Palestinian people in Gaza, and want to undermine the security and steadfastness of the Palestinians and their supporters; and, to spread a state of terror and intimidation among the worldwide solidarity movement with the Gaza Strip. The Apartheid Zionist Entity is looking at ways to hinder and prevent the upcoming freedom flotilla from coming to the Gaza Strip, particularly after the great momentum gained from the solidarity activists such as Mr. Arrigoni aiming to loosen and end the unjust and criminal siege imposed on Gaza.

The Ministry of Interior Affairs and National Security and all Palestinians highly appreciate the efforts of all foreign friends. We assure the internationals living in and those heading to Gaza that it is safe for all and will always be their second home. It is together that the Palestinians and the solidarity activists worldwide will carve from the mountains of despair, a stone of hope so that justice may be preserved and injustice overturned.

Per il Bene Comune

Vittorio Arrigoni è stato strangolato dai rapitori durante un blitz dei miliziani di Hamas nella casa in cui era tenuto ostaggio a Gaza City
Vittorio Arrigoni è morto. Il suo corpo è stato trovato questa notte intorno alle 1.50 in un'abitazione nella Striscia di Gaza, nella periferia di Gaza City.

La notizia è stata dapprima diffusa da fonti di Hamas e poi confermata a PeaceReporter da un'attivista dell'International Solidarity Movement, l'italiana Silvia Todeschin. Hamas, il movimento islamico che controlla il territorio della Striscia non è riuscito a mediare per la sua liberazione. Le forze di sicurezza di Hamas hanno circondato l'area nella quale era detenuto Vittorio, dando luogo a un'irruzione armata, in seguito alla quale alcuni militanti salafiti sarebbero stati feriti, altri due militanti sarebbero stati arrestati, mentre altri sarebbero ricercati.

Non è chiaro come e quando Vittorio sia stato ucciso. Silvia Todeschin, attivista dell'International Solidarity Movement, ha riconosciuto il corpo alle 3.10. Ha raccontato a PeaceReporter che - secondo quanto le è stato riferito dalla sicurezza di Hamas - Vittorio sarebbe morto qualche ora prima del loro arrivo. Il pacifista è stato strangolato, anche se, dal racconto di Todeschin, dietro la nuca presentava contusioni varie. Il pacifista italiano era stato rapito ieri da un gruppo islamico salafita che, in un filmato su You Tube, minacciava di ucciderlo se entro 30 ore, a partire dalle ore 11 locali di ieri (le 10 in Italia), il governo di Hamas non avrebbe liberato alcuni detenuti salafiti. Addio,

Peace Reporter




Al-Qa'ida a Gaza? Fonti ufficiali del governo di Gaza hanno dichiarato alla nostra redazione che non esiste alcuna organizzazione legata ad al-Qa'ida a Gaza, ma si tratterebbe, invece, di una realtà creata dall'intelligence israeliana per fomentare conflitti interni a Gaza, che si avvale di "manovalanza" locale, indottrinata e convinta di rappresentare il network di Bin Laden.

"Tutti i gazesi sanno che questa organizzazione non esiste davvero - ci ha spiegato un collega al telefono -. Ci sono degli individui che si dichiarano suoi aderenti, ma il regista è Israele. Questo gruppo 'salafita' ha rapito Arrigoni per chiedere la liberazione di loro commilitoni imprigionati. Ma perché proprio un occidentale? Un italiano? Piuttosto, per far pressioni sul governo di Gaza, avrebbero potuto rapire un militante o dirigente di Hamas.




TEHERAN – L’organizzazione salafita legata apparentemente ad Al-Qaeda che ha assassinato Vittorio Arrigoni, sarebbe in realtà un braccio armato di Israele all’interno della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa italiana infopal, specializzata negli affari della Palestina, spiega che non esiste alcuna organizzazione legata ad al-Qa'ida a Gaza, ma si tratterebbe, invece, di una realtà creata dall'intelligence israeliana per fomentare conflitti interni a Gaza, che si avvale di "manovalanza" locale, indottrinata e convinta di rappresentare il network di Bin Laden. "Tutti i gazesi sanno che questa organizzazione non esiste davvero - ci ha spiegato un collega al telefono -. Ci sono degli individui che si dichiarano suoi aderenti, ma il regista è Israele.
Irib


07:37 15 APR 2011

(AGI) - Gaza, 15 apr. - Vittorio Arrigoni e' stato "impiccato" dai suoi rapitori, i salafiti della Brigata dei Valorosi Compagni del Profeta Mohammed bin Moslima: lo ha riferito l'ufficio stampa di Hamas, il gruppo radicale palestinese che controlla la Striscia di Gaza, sul cui territorio e' stato rinvenuto il cadavere del 36enne pacifista e free-lance italiano. In un comunicato il movimento di resistenza islamico ha denunciato "il criminale sequestro e omicidio di un attivista italiano per la solidarieta'" e ha reso noto che il suo corpo e' stato "ritrovato dalle forze di sicurezza appeso in una casa abbandonata" nel settore settentrionale dell'enclave palestinese.


GUARDA L'INTERVISTA A VITTORIO ARRIGONI
In un video su YouTube, i sequestratori minacciavano di ucciderlo nel giro di "trenta ore", quindi entro le 17 locali, le 16 italiane, se non fossero stati scarcerati il loro leader, lo sceicco Hisham al-Souedani, e un imprecisato numero di altri compagni. In realta', Arrigoni sarebbe stato assassinato poco dopo la cattura, forse appena tre ore. Nella drammatica ripresa si mostrava in primo piano il volto dell'ostaggio, trattenuto e tirato per i capelli da una mano fuori campo: il viso di Arrigoni, bendato con un'ampia fascia nera, appariva tumefatto e sanguinante, con una vistosa ecchimosi attorno l'occhio destro
VERGOGNOSO:Radio di Israele definisce ‘useful idiot’ il martire Vittorio Arrigoni

La Radio israeliana, riferendo la notizia del ritrovamente del cadavere di Vittorio Arrigoni, lo ha chiamato esprimendo tutto il suo odio con il termine ‘useful idiot’. Un’ennesima conferma al fatto che Israele si nasconde dietro l’assassinio del giovane e coraggioso ragazzo italiano.

E' una vergogna che dinanzi a cio' ci sia un assoluto silenzio da parte delle cosiddette autorita' italiane e dei tanto blasonati media italiani.

Irib

Vittorio vive, e vive Palestina

Non è una buona giornata, oggi, e c’è poco da dire sull’assassinio di Vittorio Arrigoni — anche se sui media potete trovare parecchio.
Morte sospetta, ça va sans dire: perché Vittorio era uno che parlava chiaro, e sapeva tenere gli occhi bene aperti. Due qualità piuttosto scomode, dappertutto ma in particolare nella Striscia di Gaza: nei confronti della quale vale sicuramente la massima “occhio non vede, cuore non duole”, ma ancora di più vale il precetto aureo del “non lo so, non c’ero e se c’ero dormivo” — se l’Occidente avesse i bicipiti, potrebbe farselo tatuare.
Non credo che a breve salterà fuori la verità sulla morte di Vittorio, perlomeno a livello ufficiale. Quelli svegli come lui, invece (e che sono più di quanto si creda), un’idea se la sono già fatta: e non la lasceranno cadere troppo presto.
Abbiamo nel cuore la Palestina, dunque anche Vittorio: dimenticare è un verbo che non ci appartiene.
Alessandra Colla


TEHERAN - Cercando sulla rete e leggendo i commenti su Facebook di amici di Vittorio abbiamo appreso che il sito sionista americano http://stoptheism.com aveva indicato la morte del giovane italiano residente a Gaza come obbiettivo da raggiungere per fermare una presunta 'propaganda' contro Israele.
Irib




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