mercoledì 21 dicembre 2011

Fallimenti gennaio settembre 2011 regioni Limmobiliare: Aumentano i fallimenti delle imprese, le costruzioni edilizie le più colpiteL’immobiliare: Aumentano i fallimenti delle imprese, le costruzioni edilizie le più colpite
Riporto alcuni dati di una pubblicazione di CRIF che attraverso il suo braccio operativo CRIBIS D&B tiene aggiornato il conteggio delle imprese che negli ultimi tre anni hanno portato i libri in tribunali.
Secondo voi, chi possono essere le società più colpite da questa crisi? Vi mostro dati e grafici, ma la risposta la sapete già (anche perchè l’ho messa nel titolo).
Intanto regione per regione i risultati del 2011 aggiornati a settembre:


 Ecco i settori più colpiti:

Fallimenti italia 2011 settori merceologici Limmobiliare: Aumentano i fallimenti delle imprese, le costruzioni edilizie le più colpite
Di seguito il grafico che riassume l’andamento dei fallimenti negli ultimi tre anni e la relativa retta di regressione lineare per individuarne il trend:

Trend fallimenti italia 2009 11 Limmobiliare: Aumentano i fallimenti delle imprese, le costruzioni edilizie le più colpite


Le domande che mi pongo sono diverse::
1) Non si diceva che le imprese di costruzioni possono aspettare quanto vogliono tanto hanno margine?
2) Non dovevano essere i compratori a fare lo sforzo sul prezzo e non i venditori?
3) Non si diceva che il mercato era in ripresa? Potevano aspettare ancora qualche mese no?
Purtroppo dietro quei numeri ci sono delle famiglie, e questo mi rattrista. La soluzione si trova in un ridimensionamento dei prezzi degli immobili, non tanto per portare a crescere il mercato, quanto per stabilizzarlo. L’unica cosa che in questo momento tiene a galla il mercato immobiliare è la sapiente opera di terrorismo che seguiamo sui mass-media, dove i BTP sono a rischio, le banche sono a rischio, le azioni sono a rischio, insomma è tutto a rischio, e allora? Ma è ovvio compriamo una bella casa, tanto il mattone non tradisce mai….ma le società di costruzioni falliscono.


UN UOMO POSSIEDE 2 MILIARDI DI DOLLARI IN TITOLI DI STATO EUROPEI

Soros Compra Debito Pubblico Europeo con lo Sconto (The Blondet Pill)
George Soros ha acquistato  titoli  dei debiti pubblici  europei per 2 miliardi di dollari;
ammontare ragguardevole, se si pensa che il “Soros Fund Management”  gestisce, a quel che si sa, 5,8 miliardi di dollari.  Si può pensare che l’ottantenne finanziere ebreo-ungaro-americano abbia nervi d’acciaio, in piena crisi del debito europeo.  Ma non è così. Soros ha comprato i titoli a prezzi (letteralmente) da liquidazione  dalla MF Global, la compagnia speculativa  fallita ad ottobre, diretta da John Corzine (un altro ex di Goldman Sachs, ed ex governaore del New Jersey). La MF Global  aveva in portafoglio 6,3 miliardi di dollari in  titoli degli stati più indebitati: italiani e spagnoli, ma anche portoghesi, irlandesi e belgi.  Corzine speculava su  tali debiti con accordi  “repurchase-to-maturity” (una complessa forma di derivati mascherati),  con cui contava di profittare, apparentemente,  dalla differenza che riceveva sui bond europei e gli interessi che pagava  in base agli naccordi di ricomprare.

Ora, a profittare sarà Soros: i bot, btp  e bonos comprati a prezzo di fallimento  sono a scadenza breve, si dice. Anche se non è chiaro se Soros intende tenerseli fino alla maturazione, oppure realizzare un colpo gobbo a breve. Non l’ha detto, ovviamente.  Hanno perso i clienti del MF Global, per lo più agricoltori americani che avevano cercato presso la ditta una protezione, tramite “futures”, contro le  oscillazioni di prezzi dei  loro prodotti.  Ora, 1,2 miliardi di questi dollari dei clienti mancano all’appello.

Rischio Calcolato

Mentre la BCE inietta 500 miliardi nelle casse delle banche  e non NELLE TASCHE della gente come pare lasciare intuire in modo ingannevolo il Ghizzoni, in due ore l'effetto svanisce e i tassi di interesse dei titoli di stato  risalgono.

Dal link sopra: "Per l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni si tratta di «un passo importante : i fondi saranno ora destinati per sostenere l'economia reale, le imprese, le famiglie».

A gratis? Cioè vengo in Unicredit, vi dico che ho bisogno di soldi, CHE NON HO ALCUNA GARANZIA REALE da darvi e mi "liquidate" i soldi senza interessi? Anche se sarebbe il minimo visto che tramite le manovre per salvare voi banche avete già "prelevato" da noi cittadini.
Ma quelle aziende, quelle fallite, come ne beneficeranno?


Inoltre sempre dal link del Corriere si apprende che le banche ci hanno indebitato di altri 40  miliardi (ricordiamocelo quando dovranno essere rimborsati e ci diranno che siamo noi che viviamo sopra le nostre possibilità):
"Quattordici banche italiane hanno emesso bond con la garanzia dello Stato per un totale di 40 miliardi di euro e ottenuto l'ammissione alla quotazione al Mot (Mercato telematico delle obbligazioni), in vista dell'asta Bce di mercoledì mattina."

Da Repubblica si apprende che gli investitori (chi sono?) non useranno la  liquidità per comprare i titoli di stato.Ma non dovevano andare all'economia secondo Ghizzoni (Unicredit)? E se si da i soldi senza alcun vincolo ci faranno quel che vogliono, come sempre, l'augurio di Repubblica sa proprio di una sonora presa per i fondelli.
"Anche le Borse europee sono in calo a seguito dell'asta straordinaria con cui la Bce ha messo a disposizione delle banche una quantità illimitata di denaro attraverso un prestito pronti contro termine a tre anni con un tasso dell'1%. Le stime iniziali erano per un ammontare complessivo intorno ai 300 miliardi di euro, ma Francoforte ha messo sul piatto 489,191 miliardi di euro coprendo tutte le richieste (523) arrivate dalle banche. In recupero i titoli bancari. Ora gli investitori temono che la liquidità non venga usata per comprare titoli di Stato."


2 commenti:

  1. quante sono state invece le aziende create?

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  2. La parte su Soros è la più inquietante.
    Il Demonio nel '92 aveva già fatto abbastanza pasticci con la lira...

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