domenica 20 maggio 2012

Da ieri fin da subito, i mestieranti della politica e dell'antimafia, improvvisatisi investigatori più capaci di Sherlock Holmes, hanno già individuato i mandandi morali, hanno tirato fuori il solito cliché dei luoghi comuni, cioè la mafia che in quel territorio si chiama Sacra Corona Unita.
Il movente? Secondo loro per mandare un messaggio all'impegno degli studenti contro la criminalità organizzata, che proprio ieri prevedeva una tappa della carovana della legalità in zona ed in risposta agli arresti compiuti nei giorni precedenti nel paese di provenienza dell'autobus sul quale si trovava Melissa, Mesagne. Già la notte tra il primo e il due di maggio era stato compiuto un attentato contro un esponente dell'anti racket, Fabio Marini. Questo fatto, ancora una volta avalla l'ipotesi che quando la mafia risponde colpisce obiettivi precisi. Come già evidenziato da alcuni, l'eventuale responsabilità delle cosche sarebbe assai anomala. Motta, procuratore di Lecce dichiara, motivando l'affermazione che porta ad escludere la pista della malavita, come ha fatto la stessa Cancellieri, ma l'occasione di mettere in mostra le proprie sigle inneggianti alla legalit per molti è troppo ghiotta, facendo si che costoro mal digeriscano chi avanza ipotesi diverse dalla loro "sentenza", fino ad arrivare ad accusare chiunque osi dubitare del collegamento con la criminalità organizzata di
volerla difendere. Un chiaro esempio di tolleranza per le opinioni altrui, nonché di amore per la "verità". A parte questa sorta di "sciacallaggio" mediatico "buono", le domande che intendono appurare la verità non vengono poste nella giusta maniera. I signori della "società civile" coaudiuvati dagli stessi politici (quelli sì spesso collusi con le cricche del malaffare trasversale) sembrano intenzionati ad avallare al di là di ogni ragionevole dubbio la colpevolezza della mafia, anche se questo non è il suo modus operandi, anche se avrebbe solo da guadagnare un'attenzione e presenza territoriale di forze armate che certo la infastidirebbe.


Pensavo stamane di sapere qualcosa di più, ma niente. In ore ed ore di trasmissione, non sono riuscita a capire se davanti alla scuola, che si trova accanto ad un tribunale vi fossero delle telecamere. In tarda serata ieri, è stata data notizia che sarebbero emersi dei filmati che riprendono un uomo intento a schiacciare il telecomando per innescare l'esplosione.
Dove fosse piazzata sta telecamera non è dato sapere, cosa si vede nel filmato è ancora un mistero, se lo stesso soggetto sia stato ripreso, da solo o no neppure. I giornali stamane ventilano l'ipotesi dell'attentaore solitario, ma mettere da soli 3 bombole di GPL che pesano parecchio farebbe pensare si tratti di Hulk.

Ecco il sunto della conferenza stampa di Di Napoli, procuratore di Brindisi:

 La novità più importante è che esiste un video, tratto da telecamere poste per strada per sicurezza, in cui si vede l'attentatore che preme il tasto del telecomando azionando così la bomba che ha ucciso Melissa Bassi. "Immagini terribili", ha detto Dinapoli. "Abbiamo buone immagini, immagini che permettono di formulare ipotesi investigative molto concrete" aveva affermato ai nostri microfoni il procuratore.

 Un uomo che aziona il telecomando, e se fosse una persona che stava mandando un sms? La definizione dell'immagine è così chiara da escludere ogni altra ipotesi? L'immagine di un uomo che armeggia su un telefonino di per sé non è terribile, ma quest'uomo è stato anche ripreso mentre collocava le tre bombole? Qui si riferisce che secondo gli inquirenti è stato usato un telecomando volumetrico, che si attiva al passaggio delle persone, se ciò è vero, che bisogno aveva l'attentatore di attivare l'ordigno a distanza?

poi:
"E' evidente la volonta stragista. Il procedimento è contro persone da identificare. Non ci sono fermati". C'è però l'identikit di chi ha posizionato l'ordigno davanti all'istituto Morvillo-Falcone di Brindisi, anche se la persona "non è stata ancora identificata".
Ecco. Non è stata identificata, ed è strano in un territorio dove la vigilanza è alta, dove praticamente le persone in odor di malavita sono nel database della polizia.
Non capisco inoltre, se è stato trovato il timer che si è bloccato circa 10 minuti prima rispetto all'ora impostata, che bisogno c'era di un comando a distanza?
E se la bomba fosse stata attivata a distanza, allora il momento scelto dall'attentatore sarebbe stato quello e non 10 minuti dopo quando la ressa degli studenti diventava maggiore prima dell'apertura dei cancelli della scuola.
Come si collega questa tragedia allo strano precedente di Castelvolturno, correlato di volantino contro Napolitano di cui tra l'altro non è stato reso noto il contenuto? Perché rifersicono quanto accaduto a Castelvolturno solo adesso, mentre solitamente basta nominare Napolitato per finire in qualche fascicolo per villipendio al Capo dello Stato ed assistere al classico can can mediatico. Proprio gli studenti sono tra coloro che contestano maggiormente Napolitano, se un attentatore ce l'ha con Napolitano, perché andrebbe a colpire gli studenti?

A quanto pare, nonostante sia i responsabili, sia il movente risultino tutti da appurare, i professionisti dell'antimafia si sentono in diritto di esperire le loro certezze e prestare la loro voce "pulita ed onesta" al coro della politica che urla "più sicurezza, più vigilanza, più durezza", quella stessa politica, ribadisco, che è troppo spesso diretta emanazione del malaffare.

La lotta alla criminalità organizzata è sacrosanta, usarla per depistare (far credere ad esempio che non possa essere lo stesso stato coinvolto) e giustificare leggi speciali più repressive lo trovo decisamente meno nobile.

Purtroppo sappiamo bene queste leggi tanto dure e repressive verso chi sono solitamente dirette (come dimenticare Giorgio Rossetto, attivista no tav sottoposto al 41bis per non aver fatto nulla?). Sicuri sia la soluzione o piuttosto, se di mafia si trattasse, non sarebbe più efficace smantellare tutte quelle normative relative agli appalti che consentono alle aziende di costituirsi dalla sera alla mattina, di intestare la proprietà a prestanomi, di aggiudicarsi appalti anche consistenti, per consentire poi allo stesso modo di sparire con il malloppo?
Non sarebbe più opportuno smettere di foraggiare per esempio grandi opere che nascono solo per rimpinguare le casse dei partiti e delle cosche?




5 commenti:

  1. assolutamente imperdibile questo video che mostra delle incongruenze soffocate dal cicaleggio vuoto dei media

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=LDrIrfAeSGE

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  2. riporto le parole di Scarpinato, visto che i giornali hanno titolato ieri in modo molto allusivo, attribuendo a Scarpinato parole che non aveva detto, ma lo si evinceva dal testo all'interno dell'articolo lasciando ambiguo il titolo:

    Scarpinato avverte:"Probabile intelligenza politica dietro l'attentato di Brindisi"
    Pubblicato da Germano Milite il Domenica, 20 Maggio 2012 in Cronaca e Attualità

    “Potrebbe esserci qualcuno che ha interesse nell’usare una causale mafiosa che apparentemente sembra chiudere il cerchio per nascondere altre causali che devono restare occulte e che, se hanno un senso, devono incidere nella realtà e quindi sul processo politico in atto, creando un clima di destabilizzazione, di panico e di insicurezza”. ripreso da
    http://www.you-ng.it/index.php?option=com_easyblog&view=entry&id=1394&Itemid=89

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  3. finalmente si sa dove era piazzata sta telecamera e si precisa che le immagini sono a bassa risoluzione

    http://italian.irib.ir/featured/item/107379-strage-di-brindisi-killer-in-video,-preme-telecomando-e-scatena-orrore

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  4. Col passare delle ore la situazione resta confusa e la confusione in questione,a mio avviso, non è il frutto di una superficialità in chi ha fatto questa macchinazione, ma ne è un prodotto voluto.
    La confusioen, il non sapere, induce nella gente ancora più paura e ancora più desiderio di "sicurezza".
    E sappiamo come si traducono questi passaggi.

    Viviamo un'epoca esiziale in cui anche il malcontento politico potrebbe esplodere in contestazione rivoluzionaria. Leggi speciali contro fatti come questi sarebbero usati anche per prevenire constestazioni all'Elite.

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  5. Segnalo il post “Terrorismo multipronged ?” sull’attentato avvenuto nella città che è il porto d’imbarco per la Grecia:

    http://menici60d15.wordpress.com/2012/05/19/terrorismo-multipronged/

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