mercoledì 22 agosto 2012

Non mi riferisco stavolta alle fighe riottose del dipartimento di Stato Usa, sebbene anche loro siano solo un "grimaldello" contro  qualsiasi ipotesi di stato sovrano e non servo.
Diamo un'occhiata ai paesi colonizzati dagli Usa. Ok, usiamo il termine caro ai propagandisti dell'occupazione NATO: liberazione.

Nell'Iraq "civilizzato" e sotto "protezione" dei gendarmi planetari a stelle e strisce si susseguono attentati che lasciano un'infinita scia di sangue.
La stampa non si indigna nemmeno più, esprime il proprio ipocrita "rammarico" riportando la conta dei morti in qualche trafiletto. Insomma, i morti li fanno i despoti tiranni che il Pentagono di volta in volta "delibera" come tali. Sotto il
regime dei buoni, si tratta solo di "effetti collaterali" che costituiscono il "prezzo per la democrazia".

L'Afganistan andava cancellato dalla cartina geografica a causa della sua  ipotetica responsabilità nell'attentato dell'11 settembre alle Torri Gemelle (secondo il tribunale della giustizia fai da te made in Usa). C'era da creare consenso attorno a questo progetto di aggressione, furono di conseguenza sciolti i cani della cosiddetta società civile, capeggiata dalle varie Ong. Così, l'ufficio marketing della guerra disse che l'Afganistan andava liberato dall'oppio e dai taliban che segregavano la donna. Ecco i risultati:

Sotto occupazione NATO l’Afghanistan diventa il maggiore produttore di oppio Fonte

Amnesty per l’occupazione? Fonte 

Credete che i dirittoumanisti riflettano sugli effetti degli anni di occupazione dei liberatori?

Men che mai. Il loro impegno e sforzo si concentra nell'aggredire le poche voci libere che documentano la realtà dei fatti al di là del pattume mainstream. Ecco che  i trolls a servizio, che vanno dai politicanti per le missioni umanitarie ai volontari delle Ong, liquidano la miriade di prove che mostrano il vero volto dei cosiddetti "ribelli", prima libici ora siriani come  "fan del dittatore". Strano però, che tali voci siano completamente CENSURATE in questo perfetto sistema democratico.  Ecco, basta accusare chiunque tenti di produrre vera informazione come sostenitore del despota di turno e la coscienza torna pulita, buona per continuare a divulgare ancora l'immagine mitologica del popolo che caccia il dittatore. Che siano aiutati dalla forza Nato si tratta di dettaglio trascurabile. Curiosi però, questi dirittoumanisti favorevoli alla politica a bombe e strisce. Predicano come un mantra la tolleranza per le diversità, ma ritengono che le  nazioni che non hanno intenzione di omologarsi  al liberatore  "debbano essere corrette".

La Libia è traumatizzata, devastata, annullata e soggiogata da bande di tagliagole che hanno trasformato un paese civile in un far west. Beh d'altronde furono gli angloamericani che per ottenere la liberazione italiana si avvalsero della MAFIA. Da lì ebbe inizio il vero trattato stato-mafia, o pensate che le cosche il servizio non l'abbiano messo in conto a qualcuno?

Interessa a qualcuno di queste bagasce imperialiste? Certo che no, ora i libici possono in totale autonomia costruirsi il loro futuro senza il pesante condizionamento del Qaddafi e sotto la magnanima e materna protezione made in Usa.  Ed ora via, occultiamo ciò che avviene in Libia, dal momento che c'è da promuovere l'occidentalizzazione della Siria. I siriani, come i libici,  sono ritenuti figli di un Dio minore da questa fazione che difende ad intermittenza la tolleranza ed il rispetto della diversità, non li ritengono degni di essere come piace a loro. Insomma l'autodeterminazione va bene, ma solo se segue paletti ben precisi, quelli fissati a Washington ovviamente. Non si può sempre tollerare la diversità, diamine. Fortuna che si ergono a paladini della tolleranza e democrazia,esclusivamente qualora sia dettata da loro.

1 commenti:

  1. Carissima.
    Per versare le ultime lacrime possiamo piangere sul Kosovo... Un abbraccio!

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