giovedì 11 ottobre 2012

Considerati i risultati del massacro imposto alla gente accampando la scusa del rigore, Monti risulta veramente un tecnico supremo: del sadismo. Giusto per aggiungere un tocco di umore nero, causa manovra aggiuntiva (quella che fino a ieri non era necessaria) viene disposto lo spegnimento dell'illuminazione pubblica. Dobbiamo immaginare che anche in fondo al tunnel la luce sarà spenta? Patetica inoltre la sceneggiata sulla Tobin tax.
Barbara

Istat – Dati Ufficiali Conti Pubblici primo semestre 2012 – Deficit identico al 2011 (ma non doveva migliorare?), salgono entrate e spese pubbliche in rapporto al PIL

Nei primi sei mesi del 2012 si è registrato un rapporto tra indebitamento netto e Pil pari al 5,0%, invariato rispetto al
corrispondente periodo dell’anno precedente. Il dato medio di periodo incorpora una revisione relativa al primo trimestre il cui rapporto tra indebitamento e Pil è ora pari al 7,3% (dall’8,0% della prima stima… speriamo che questi ritocchi siano casuali).
Nel secondo trimestre 2012 il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo e pari a 12.745 milioni di euro. L’incidenza sul Pil è stata del 3,3%, superiore di 1,2 punti percentuali a quella registrata nel secondo trimestre del 2011. Il saldo corrente è stato di -1.234 milioni di euro (-1.749 milioni nel corrispondente trimestre dell’anno precedente), con un’incidenza negativa sul Pil dello 0,3%. Nel secondo trimestre 2012, le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dell’1,3%; la loro incidenza rispetto al Pil è del 49,0% (47,5% nel corrispondente trimestre dell’anno precedente). Le uscite correnti sono aumentate del 2,2% (+0,8% al netto della spesa per interessi), mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 10,7%.
Nei primi sei mesi del 2012 le uscite totali sono risultate pari al 49,1% del Pil (48,0% nel corrispondente periodo del 2011): boom per quelle per interessi, crollo per quelle per investimenti (in sintesi crollo delle spese utili e boom di quelle completamente inutili)
Le entrate totali sono cresciute, in termini tendenziali, del 2,4% nel secondo trimestre del 2012; la loro incidenza sul Pil è stata del 46,3% (44,3% nel corrispondente trimestre del 2011).
Nei primi sei mesi del 2012, le entrate totali sono aumentate dell’1,5% in termini tendenziali, con un’incidenza sul Pil del 44,1% (43,0% nel corrispondente periodo del 2011).

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Conclusioni: il Deficit non migliora per niente nei primi 6 mesi, per cui non si capisce come raggiungeranno il 2,6% di indebitamento a fine anno, e cio’ conferma quanto ripetiamo da tempo, di una sottostima della previsione; inoltre il risanamento e’ inesistente. Salgono tasse e spese in rapporto al PIL, il che non e’ tranquillizzante. Tra le spese, boom delle spese per interessi (soldi letteralmente buttati), e crollo di quelle per interessi (fortemente impattanti il PIL). Sale il peso della Spesa per Pensioni ed Acquisti, mentre si contrae un po’ la spesa per le retribuzioni del Personale.


Inoltre un'altra frode che i golpisti continuano a propinarci è quella della fantomatica crescita alla fine di quel tunnel imboccato per risanare i conti. E come potrebbero mai creare posti di lavoro in Italia con le aziende "tentate" da offerte di delocalizzazione che non si possono rifiutare? L'Italia dovrebbe proporre una controfferta maggiore? Finanziandola in che modo? Magari cinesizzando i già miseri salari dei lavoratori? Oppure siamo un paese dedito esclusivamente alla crescita delle cosche massonico-mafiose dedite al malaffare?

Incredibile Serbia: mega incentivi alla Geox per aprire uno stabilimento

Pagati 9000 Euro per addetto: Mario Moretti Polegato incassa 11.25 milioni senza produrre una scarpa

Diventa veramente difficile per un’impresa ragionare in termini di produzione in Italia quando all’estero si aprono delle occasioni come la seguente che, lo ammetto, mi lascia veramente sbigottito.
La protagonista è la nota marca Geox, ottimo brand Made in Italy famoso nel mondo.
E’ di ieri l’annuncio che è stato raggiunto un accordo con le autorità locali della Serbia, per l’apertura di una nuova fabbrica a Vranje, proprio in Serbia.
Voi direte: “nulla di nuovo, non è certo la prima né l’ultima azienda che delocalizza”.
(…) la firma fra il ministro dell’economia e finanze serbo, Mladjan Dinkic, con il presidente del Gruppo Geox, Mario Moretti Polegato, alla presenza del premier serbo Ivica Dacic e del sindaco di Vranje Zoran Antic. L’accordo prevede a Vranje, nel sud del Paese, la costruzione di un nuovo stabilimento Geox; una volta a regime la fabbrica, per la quale il gruppo italiano investirà 15,8 milioni, occuperà 1.250 operai e produrrà 1,25 milioni di paia di scarpe all’anno. (Source)
Quindi nulla da segnalare…. Beh, nulla da segnalare un corno! Infatti qui si nasconde un business mica da ridere. Delocalizzando, la Geox si intasca ben oltre 11 milioni di Euro senza nemmeno muovere un dito. Volete capire come? Eccovelo spiegato.
Geox founder and Chairman Mario Moretti Polegato signed an agreement with Serbian officials in Vranje today, including a government pledge to provide 9,000 euros for each new job. Production is expected to begin in 2014, said Aleksandar Miloradovic, a spokesman for the Serbia Investment and Export Promotion Agency, in a telephone interview today. (Source)
Avete letto bene. Non solo si prevede comunque di partire con una produzione importante che potrebbe raddoppiare nel tempo. Ma le Autorità Locali pagheranno alla Geox un contributo pari a 9.000 € per addetto.
Inutile chiedersi se l’Italia potrebbe fare altrettanto.
Intermarket and more
 
 

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