mercoledì 3 ottobre 2012

Il filmato di “Innocence of Muslims”, circolato su youtube, ha provocato proteste diffuse in tutto il mondo arabo. Le manifestazioni contro il film sono scoppiate l’11 settembre in Egitto e in Libia. Le proteste si sono poi estese allo Yemen e ad altri paesi arabi e musulmani nel giorni successivi. Ciò ha incluso attacchi ad ambasciate e consolati americani. La violenza è sfociata nell’omicidio di ambasciatore americano Christopher J. Stevens e di tre altri americani. Questa è la storia “ufficiale” che vi viene comunicata (venduta) dai mass media. Sotto questa storiella di facciata, si trova invece un ordine del giorno elaborato che viene messo in atto dall’Elite, manipolando, come sempre, l’opinione pubblica. Vedremo come questo “episodio” faccia parte di un più ampio piano per destabilizzare il Medio Oriente e per spianare la strada
all’Elite e al suo dominio.
Palestinesi bruciano la bandiera degli Stati Uniti, protestando contro “Innocence of Muslims”.
Gli americani spanzati sulle loro poltrone, risponderanno in coro “Morte agli arabi,” col telecomando in

una mano ed una lattina di birra nell’altra. Esattamente ciò che vuole l’Elite.
Se sospettate del fatto che uno stupido filmatino di YouTube possa aver causato tanto caos e confusione, portando le nazioni sull’orlo della guerra, non siete soli.
Internet è sempre stato pieno di materiale anti-islamico, fin da quando nacque il world wide web. Come, allora, questi 13 minuti di video possono provocare tanta rabbia, violenza, omicidi, e inquietudine?
INNOCENCE OF MUSLIMS – IDEATO DALL’ELITE
La risposta è, che Innocence of Muslims è uno “strumento” concepito, prodotto, e reso virale dai poteri forti occidentali, l’Elite che possiede e controlla le più grandi aziende e canali mediatici americani e che gestisce la maggior parte dei governi occidentali. L’Elite ha concepito e creato Innocence of Muslims e sta utilizzando i mass media per diffonderlo con l’obiettivo di manipolare gli arabi in modo da renderli più violenti, come parte di un piano più ampio per invadere l’intero Medio Oriente.
“Il video anti-Islam, si beffa di un giovane Maometto e alcuni lo ritengono parte di un complotto contro i musulmani per istigarli alla violenza. “
- Lara Jakes e Hamza Hendawi, www.HuffingtonPost.com, 20/9/12
Prima di tutto, non è strano come l’identità del regista sia un enigma? I media sottolineano il fatto che si tratta di una “produzione americana.” In ogni caso non sono d’accordo sul suo nome, su chi sia, da dove venga, ecc.
In secondo luogo, il film non esiste nemmeno. Se esiste, nessuno l’ha visto. Un trailer senza un film? Bhè è molto sospetto…
In terzo luogo, ci è stato riferito che le proteste contro il video su YouTube sono diventate così violente da provocare la morte dell’ambasciatore J. Christopher Stevens e di tre altri americani. Sembra ridicolo? Non siete i soli a pensarlo. Molti nella comunità internazionale, tra cui il presidente in carica della Libia, credono che sia una sciocchezza:
“L’idea che questo atto criminale e vile sia stata una protesta spontanea, andata fuori controllo, è del tutto infondata e assurda” riferisce Megarif all’NPR. “Crediamo fermamente che questo sia stato un attacco pre-calcolato e pre-programmato realizzato appositamente per attaccare il Consolato degli Stati Uniti.”
- Mohammed el – Megarif (presidente libico), www.NPR.com, 2012/09/16
Considerando queste circostanze, quanto inverosimile può essere credere che il film sia stato creato dalla Elite per provocare reazioni e tumulti tra i musulmani, in modo da giustificare una risposta militare da parte degli Stati Uniti? Innocence of Muslims sembra essere stato prodotto e reso virale di proposito, come parte di un piano a lungo termine volto a soggiogare il Medio Oriente, una regione che l’Elite non è mai stata in grado di dominare e controllare completamente.
“Penso che il film sia destinato a provocare noi come musulmani …”
- Ali Abdel-Halim, Associated Press (22 anni, imprenditore del Cairo)
Un risultato diretto del film è stato che l’America, in risposta alle violenze, sta ora rafforzando la propria forza militare nella regione:
“La USS Laboon si è spostato a largo della costa [della Libia] Mercoledì, e la USS McFaul è in viaggio per arrivare a destinazione in pochi giorni. Le fonti dicono che le navi sono dotate di missili Tomahawk. “
www.presstv.ir
Navi da guerra americane si sono mosse verso la costa della Libia il 15/9/12.
“Anche i droni verranno coinvolti nella ricerca di potenziali obiettivi. Faranno parte di una “ricerca più mirata” per scovare una cellula terrorista specifica che potrebbe essere dietro l’attacco. I droni rileveranno gli accampamenti dei militanti.”
In precedenza, una task force speciale di 50 marines conosciuto come Fleet Antiterrorism Security Team è stato dispiegato nella capitale libica, Tripoli. “
- www.presstv.ir
Droni americani pattugliano i cieli sopra la Libia.
Non molto tempo fa, le truppe occidentali invasero l’Afghanistan e l’Iraq. Oggi, ci sono navi da guerra e droni Predator in Libia e nei dintorni. Passo dopo passo vediamo emergere un piano a lungo termine e ben congegnato.
“E’ estremamente improbabile che tali proteste anti-americane avrebbero avuto luogo se non fosse per i decenni di sostegno statunitense, durante entrambe l’amministrazione repubblicana e quella democratica, di dittature alleate e dell’occupazione israeliana, per non parlare dell’invasione e dell’occupazione dell’Iraq e degli attacchi militari in corso in Afghanistan, Pakistan e Yemen. In effetti, le interviste con i manifestanti in Yemen e altrove dimostrano che il risentimento per gli Stati Uniti va ben oltre il film. “
- Stephen Zunes, www.fpif.com (Foreign Policy In Focus), 17/9/12
Il mondo arabo ha subito violenze, occupazioni, e umiliazioni per mano dell’America e dell’Occidente. I mass media di certo non riporteranno mai questo “maltrattamento storico”.
Al contrario, i media più volte, associano il Medio Oriente a parole negative come “crisi”, “violenza”, “tensione”, “rabbia”, “ostilità” e “tumulto”, sempre attenti a non spiegare l’origine del problema. Perché? Perchè l’Elite (che possie e controlla i media) ha bisogno di mantenere gli americani paranoici nei confronti degli arabi e frustrati da tutti questi “tumulti”. In questo modo gli americani sono spinti ad accettare l’uso della forza nei confronti degli Arabi.
Innocence of Muslims. Un altro mattone nel muro, volutamente in fase di costruzione, utilizzato per dividere l’Occidente dal Medio Oriente.
Perché entrare e occupare il Medio Oriente? Che beneficio ne ricaveremo?
PERCHE’ CONQUISTARE IL MEDIO ORIENTE?
La risposta è che noi persone comuni non abbiamo nulla da guadagnarci.
Basta guardare la guerra in Iraq. Chi ha beneficiato? Non gli americani. Non gli iracheni.
E’ l’Elite l’unica a beneficiarne. Basta guardare i profitti schizzati alle stelle delle grandi compagnie petrolifere! Vi ricordate lo slogan contro la guerra “Niente sangue per il petrolio!” Indovinate un po’? Non hanno ascoltato!
“Niente sangue per il petrolio” fu lo slogan utilizzato dai pacifisti contro la guerra del Golfo.
Uno sguardo più ravvicinato, alle prime 5 aziende che hanno rastrellato miliardi dalla guerra in Iraq, mostra chi ne ha realmente benficiato:
# 1 KBR HALLIBURTON
17,2 miliardi di dollari
“Secondo MSN Money, la divisione KBR, Inc. della Halliburton ha guadagnato all’incirca 17,2 miliardi dollari grazie alla guerra in Iraq, unicamente nel periodo 2003-2006. Si stima che rappresenti un quinto dei ricavi totali della KBR per l’anno fiscale del 2006. L’azienda ha finanziato la costruzione e la manutenzione delle basi militari, le riparazioni petrolifere e delle infrastrutture distrutte dal conflitto. Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di patnership tra militari / KBR in tempo di guerra, grazie soprattutto al ruolo di Dick Cheney nell’azienda madre. “
- Ryan, BusinessPundit.com 2008
# 2 VERITAS
1,44 miliardi di dollari
“A prima vista, un fondo di private equity, sembra strano che sia il secondo ente ad aver tratto profitti dalla guerra in Iraq. Tuttavia, il fondo, gestito abilmente, ha rastrellato 1,44 miliardi dollari attraverso la sua controllata, la DynCorp. Il primario servizio che la DynCorp ha fornito agli sforzi bellici è stata la formazione di nuove forze di polizia irachene. Spesso descritta come ‘Stato all’interno dello Stato’, la società è diretta da Dwight M. Williams, l’ex Chief Security Officer dell’US Department of Homeland Security. Con questo e con altri stretti legami con gli enti di difesa, la Veritas Capital Fund e la DynCorp si trovano in un ottima posizione per trarre ancor più benefici economici dalla guerra in Iraq. “
- Ryan, BusinessPundit.com 2008
# 3 WASHINGTON GROUP INTERNATIONAL
931 Milioni di dollari
“Il Washington Group International ha sfruttato la sua esperienza nel riparare, ripristinare e dare una adeguata manutenzione ai pozzi petroliferi iracheni, ottenendo $ 931 milioni in ricavi nel periodo 2003-2006. Altre specialità della società quotata in borsa e da 25.000 dipendenti includono la costruzione e la manutenzione delle scuole, delle basi militari, e dei servizi municipali. Una cosa è certa – con i prezzi del petrolio in continuo aumento, non ci sarà carenza di domanda per la protezione dei servizi petroliferi!”.
- Ryan, BusinessPundit.com, 2008
# 4   ECC
878 Milioni di dollari
“Tutte le zone di guerra, alla fine, diventano un ingombrante cimitero di munizioni e armi speso rotte / abbandonate, creando una nicchia redditizia per qualsiasi azienda disposta a ripulire il tutto. In Iraq, questo dovere è caduto nelle mani della Environmental Chemical. La società privata californiana aveva accumulato 878 milioni di dollari alla fine del 2006 per aver smaltito le munizioni. “La società ha stretti legami con le agenzie di difesa ed è composta da laureati delle Scuole della Marina degli Stati Uniti, così come da chimici. “
- Ryan, BusinessPundit.com 2008
# 5 AEGIS
430 milioni di dollari
“La Aegis ha reso orgoglioso il Regno Unito dopo aver stipulato un contratto per coordinare tutte le operazioni di sicurezza privata in Iraq. Il contratto del Pentagono ammonta a $ 430 milioni (incredibilmente redditizio secondo ogni standard). La decisione della società di contribuire agli sforzi di guerra in Iraq ha fatto si che venisse respinta la sua domanda di adesione per entrare a far parte della International Peace Operations Association. Secondo il The Independent, l’influente organizzazione commerciale non considerava Aegis degna di essere inclusa nelle sue cerchie.
- Ryan, BusinessPundit.com 2008
Gli americani (se non fossero così stupidi, grazie all’educazione statale, ai cibi tossici e ai prodotti farmaceutici e costantemente preoccupati per il loro futuro economico), dovrebbero sentirsi indignati rispetto al fatto che grandi aziende ottengono enormi guadagni dalla produzione di armi, dalla ricostruzione delle infrastrutture, dal risanamento dei campi di battaglia e così via.
Invece però, di sentirsi offesi, di protestare per le strade per cercare di impedire la morte di milioni di iracheni innocenti, gli americani guardavano il baseball in tv (noi il calcio), aumentando i propri debiti e proclamando il successo di show come Keeping Up With The Kardashians.
Così, ora che l’Iraq sta facendo guadagnare miliardi di dollari Elite, quali altre nazioni potrebbero essere “liberate”?
IL PIANO PER DESTABILIZZARE, INVADERE E CONTROLLARE IL MEDIO ORIENTE – CON IL VOSTRO CONSENSO
La risposta non è così difficile da capire. I dittatori sono stati rovesciati in quattro paesi del Medio Oriente: Iraq, Egitto, Tunisia e Libia e un quinto è minacciato in Siria. Ci è stato detto dai mass media (di proprietà e controllati dall’Elite) che questa meravigliosa e gioiosa stagione di eventi è una grande “primavera araba”, un risveglio, una festa di auto-liberazione di un popolo che vuole democrazia e libertà.
Fa venire le lacrime agli occhi, non è vero? L’essere umano che lotta per essere libero!
Nome, indirizzo, informazioni di contatto, parentela e  impronte digitali.
Informazioni di vitale importanza per l’Elite, nel suo impegno verso la sottomissione del Medio Oriente, una nazione un tempo sovrana.
Il problema è, che questo idilliaco scenario è una delle più grandi bufale che il mondo abbia mai conosciuto. E’ stato prodotto per convincere te, cittadino occidentale, che ciò che sta facendo l’elite in Medio Oriente sia giusto. “Quindi, tornatevene a guardare il calcio e x factor…noi intanto cacceremo e uccideremo i cattivi.” “Abbiamo Dio, la libertà e la democrazia dalla nostra parte!” In realtà i loro alleati sono il demonio, la tirannia e la schiavitù…
Il problema è che non va bene uccidere bambini innocenti per profitto. Invadere nazioni sovrane, imprigionando i loro cittadini e saccheggiando le risorse naturali non è semplicemente giusto. Allo stesso modo creare a tavolino una bufala, chiamata primavera araba, vendendola agli occidentali, per mantenerli nell’ignoranza e in linea con l’imperialismo americano, non è cosa buona.
Non si tratta di una primavera araba. Quello che sta succedendo è esattamente il contrario. E’ un autunno arabo. Si tratta di una rapida accelerazione, di un piano progettato ormai molti anni fa. E’ l’inizio della fine del Medio Oriente.
“… Penso che nella maggior parte dei casi queste rivolte siano state orchestrate. Credo nelle parole del colonnello L. Fletcher Prouty quando disse: “Non succede nulla per caso, tutto è previsto.” La stessa cosa vale per le attuali rivolte. Non sappiamo in realtà chi ci sia dietro le quinte. Potrebbe finanziarle la CIA, chi lo sa?
- Jesse Ventura, Intervista a Piers Morgan
L’America sta impiegando la stessa strategia che Israele ha utilizzato di recente, con grande successo, su scala microcosmica, contro i palestinesi. Naturalmente, l’obiettivo principale di Israele è quello di acquisire ancora più territori dai Palestinesi. L’obiettivo non verrà raggiunto civilmente, in maniera tranquilla e pacifista: Israele ha bisogno che i palestinesi vengano dipinti come dei barbari, perché, in questo modo, le Forze di Difesa Israeliane (un termine magistrale per il marketing) potranno, progressivamente, fagocitare sempre più territori palestinesi in nome della Sicurezza Nazionale.
I musulmani vanno considerati come dei selvaggi secondo i sionisti
L’Elite, a quanto pare, sta utilizzando lo stesso copione israeliano per occupare ed infine controllare l’intero Medio Oriente. Vedete, dev’esserci un motivo per invadere un altro paese con un esercito – deve sussistere una scusa per bombardare, uccidere, saccheggiare, occupare e insediarsi nella zona per molto tempo. Un calmo, tranquillo e pacifico mondo arabo non aiuterebbe, gli scopi dell’Elite. Gli americani (per quanto possano essere ritardati) non accetteranno che i propri figli vadano in guerra contro degli innocenti. Ma se gli arabi bruciano le bandiere americane, lanciano pietre contro le ambasciate, uccidono ambasciatori, e dirottano aerei contro edifici, avremo allora un consenso generale.
Immaginate se l’esercito di un altro paese venisse in Italia e si comportasse come gli Stati Uniti. Come reagireste?
Dobbiamo iniziare ad aprire i nostri cuori e le nostre menti e renderci conto che i nostri leader badano solo ai loro interessi.
CONCLUDENDO
Il trailer di Innocence of Muslims mostra tutti i segni di una creazione elitaria, prodotta al fine di incitare i musulmani alla rivolta, fornendo così una scusa all’America e all’Occidente per “flettere i muscoli” in Medio Oriente, una parte del mondo che l’Elite tiene d’occhio da molto tempo, ma che non è mai stata in grado di soggiogare e controllare completamente.
Destabilizzando e contemporaneamente radicalizzando l’intera regione, l’Elite sa di poter manipolare una grande quantità di terrore da infondere nei cuori degli americani e degli occidentali in generale. Gli illuminati vogliono avere il via libera per attacare quei “barbari musulmani” rendendoci tutti complici degli omicidi, dei saccheggi, e dell’occupazione della regione.
La “primavera araba” (così magnanimamente e unanimemente descritta dai mass media americani e occidentali) sembra in realtà essere una parte di questo piano, progettato per sottomettere e distruggere il mondo arabo. In altre parole, quello che sembra essere un movimento “dal popolo” è in realtà un nuovo strumento, in mano all’Elite, per spingere la propria Agenda sovversiva.
La produzione di Innocence of Muslim e la sua divulgazione da parte dei mass-media e, sì, anche l’uccisione dell’ambasciatore Christopher J. Stevens, vanno inquadrate in questo contesto.

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