martedì 13 novembre 2012

L'entità amorfa detta società civile, che autoelettasi "ente della morale, della trasparenza, della democrazia e del politically correct" (valori che ovviamente sono ascrivibili esclusivamente a sinistra, sia mai) non ritiene "oltraggiosa" la riunione dei capi del mondo che a porte chiuse decidono della sorte di milioni di persone? Non ritengono incompatibile con i valori costituzionali l'autorità conferita ai massoni delle congreghe affaristiche che si riuniscono oggi a Roma?
Forse, perché, il regime ad massonam è pienamente compatibile con i valori antifascisti e perciò quella società civile non si scomoda ad indire presidi. Ah fosse stata la P2 non oso immaginare i fiumi di inchiostro che sarebbero stati scritti. 
Beh ma questi signori della finanza internazionale, in fondo sono deputati a
decidere di che morte dobbiamo morire, ovviamente tramite l'euro e l'Europa. Per questo i paladini del bene si infuriano qualora si "osi" contestare i due strumenti principe con i quali la confraternita di cui sopra ama assoggettare e distruggere popoli e nazioni. A noi raccontano che sono "contrari all'austerità", ma solo loro hanno il diritto di scegliere se e come contestare, d'altronde, sono "la società civile", con il bollino doc. e annessa autorizzazione del sistema, per non arrecargli danno. L'articolo di Dagospia è corredato di numerose foto che per praticità qui ho tolto. Potete vederle o al link di Stampa Libera o all'originale di Dagospia.
Barbara
ps a proposito di moralità da parte degli esponenti della "società civile" che include anche il neopresidente della regione Sicilia Rosario Crocetta (paladino antimafia)...leggere

Crocetta, il paladino della legalità con la lista piena di indagati su Quelsi


 

13.11.12, luna nera, riunione Bilderberg a Roma

Posted By Nicoletta Forcheri On 12 novembre 2012 

Domani martedì 13 novembre 2012, luna nera, questi occulti adoratori di mammona [1], hanno previsto di riunirsi a Roma.
Fonte: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-per-decidere-leuro-commissariamento-di-italia-spagna-e-grecia-i-grembiulini-del-gruppo-46589.htm [2]

1. PER DECIDERE L’EURO-COMMISSARIAMENTO DI ITALIA, SPAGNA E GRECIA, I GREMBIULINI DEL GRUPPO BILDERBERG, QUASI COME SE FOSSE UNA PROVOCAZIONE, DOMANI SBARCANO IN GRAN SEGRETO A ROMA MA SCELGONO IL POSTO SBAGLIATO: L’HOTEL DE RUSSIE – 2. IN PIENO CENTRO, L’HOTEL È INVASO NELLE STESSE ORE DA TROUPE A CACCIA DI STARLETTE, ATTRICI, PAPPONI E VELINE VENUTI A SMIGNOTTEGGIARE PER IL FESTIVAL DEL CINEMA – 3. REQUISITI I MUSEI CAPITOLINI PER UNA CENETTA DA 1000 EURO A CRANIO PER 80 PERSONE -
DAGOREPORT
Nel momento politico più drammatico per l’Italia e per l’Europa il gruppo Bilderberg, quasi come se fosse una provocazione, ha scelto proprio Roma per tenere da domani la sua 61° sessione di lavori che si concentrerà soprattutto sul commissariamento dei paesi euro più a rischio Italia, Spagna e Grecia. Della riunione non c’è’ traccia neppure sul sito ufficiale della più potente e misteriosa organizzazione mondiale che raccoglie manager, banchieri e imprenditori da tutto il mondo.

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Marlieke de Vogel, segretaria organizzativa del Gruppo Bilderberg è però disperata: l’incontro segretissimo di Roma del più potente circolo finanziario para-massonico mondiale, previsto per domani, rischia un clamoroso flop. Perche’ mai, visto i successi di questi meeting super riservati che si tengono ininterrottamente dal 1954 e che prende il nome dall’albergo olandese dove si tenne il primo incontro?
Semplicemente perchè i geni dell’organizzazione hanno piazzato gli ospiti che vengono per discutere i destini del pianeta, all’ indomani della conferma di Obama e con le borse in fibrillazione, nel prestigioso Hotel de Russie di via del Babuino, angolo piazza del Popolo, invaso però nelle stesse ora da troupe televisive alla ricerca di starlette, attrici, papponi e veline venuti a smignotteggiare per il Festival cinematografico di Roma.
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CLUB BILDERBERG 001
Addio quindi alla segretezza e a quell’aria super ovattata che caratterizza tutti gli incontri che il Bilderberg organizza solitamente solo in posti ultra riservati due volte l’anno lontano da telecamere e pettegolezzi. L’ultima riunione si è’ tenuta nella riservata cittadina di Chantily in Virginia, Usa, dal 31 maggio al 2 luglio.
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CLUB BILDERBERGMa a Roma, si sa, tutto finisce a puttane e così, tanto per non farsi notare, l’ottantina di congiurati si trasferirà in gita domani pomeriggio con decine di pulmini con i finestrini oscurati e i lampeggiatori e le sirene a palla, ai Musei Capitolini che chiuderanno i battenti addirittura in anticipo, alle 17, per permettere ai grembiulini una visita guidata a partire dalle 19 facendo infuriare centinaia di turisti che verranno allontanati con conseguente blindatura dell’intera area.
Il catering che sovrintende l’organizzazione, ha previsto un aperitivo all’ingresso e poi la visita, divisa in due gruppi, della sala degli Orazi e Curiazi, del Tabularium e nell’ Esedra di Marco Aurelio dove si svolgerà’ la cena.
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HOTEL DE RUSSIE ROMAA proposito, pare che il vecchio Enrico Bondi abbia avuto sotto gli occhi il preventivo per la visitina guidata e la cenetta. Per circa 80 persone pare oltre 100 mila euro, un prezzo di saldo, poco più di 1000 euro a grembiulino… Mangeranno caviale e tartufo ? Berranno solo Crystal? Ma chi paga?
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ENRICO BONDI Lo vorrà sapere certamente l’austero Mario Monti dato per certo alla cena e forse anche ai lavori del mercoledì assieme al sempre presente Corradino Passera, al ministro dell’istruzione Francesco Profumo, all’immancabile duo femminile Paola Severino ed Elsa Fornero. Anche se per la verità ai lavori non sono mai previsti per tradizione esponenti di governo ma si sa che SuperMario non resiste quando si tratta di Aspen, Bilderberg, Trilateral e consorterie varie…
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FRANCESCO PROFUMONonostante l’appannamento per la clamorosa sconfitta della sua Roma la più lucida rimane la ministra dell’interno Anna Maria Cancellieri che, sentendo puzza di bruciato ha declinato l’invito cosa che non ha fatto ovviamente Giuliano Amato, indicato nei documenti ufficiali come semplice Presidente della Treccani.
Inserito nella lista degli ospiti il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, per la delicatezza dei temi che verranno trattati e che in un certo senso lo coinvolgono istituzionalmente, ha fatto sapere al francese Henry de Castries, presidente del Bilderberg che seguirà prudenzialmente gli sviluppi dei lavori da Francoforte per evitare con la sua presenza a Roma inevitabili strumentalizzazioni.
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MARIO MONTILa povera de Vogel e’ inoltre sbiancata quando ha notato che tra gli ospiti italiani oltre alla ormai habitué Lilli Gruber, già attovagliata a Chantily, c’e’ una new entry del giornalismo come Chicco Mentana proprio per far vedere che La7 di Bebe’ Bernabe’, gran cerimoniere, è di casa. Flebuccio de Bortoli, con il suo impermeabile bianco ed il bavero alzato per passare inosservato, è in forse fino all’ultimo momento. Attesa anche per l’arrivo probabile di Vendeline von Bredow del ‘’The Economist” la testata più anti berlusconiana del mondo.
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LILLI GRUBERMa chi sono gli ospiti che per ora hanno confermato? Tra gli italiani l’ex sindacalista della CGIL il ferroviere Mauro Moretti, Alberto Nagel, ad di Mediobanca, Angelo Cardani, presidente di Agcom, Federico Ghizzoni ad di Unicredito, Enrico Cucchiani di Intesa, Fulvio Conti dell’Enel, la presidente della Rai Anna Maria Tarantola, il neo presidente della CIR Rodolfo De Benedetti il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ancora indeciso, ed il solito Gabriele Galateri.
Per provare a farsi le ossa anche in questa sessione parteciperà’ il sempre verde Enrico Letta presentato, non si capisce perché’ mai, come leader del Partito Democratico. Ci tiene moltissimo anche se spera che lo zio Gianni non lo venga a sapere.
Quelli più furbi che hanno capito l’andazzo vedendo il programma ed hanno preferito rinunciare, per non finire paparazzati, sono invece Squinzi, Montezemolo, Della Valle, Mario Greco, John Elkann e Renato Pagliaro.

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ENRICO MENTANA NELLO STUDIO DEL TG Tra gli stranieri brillano invece Tom Enders, ceo della Eads, Marcus Agius di Barclays, Edmund Clark, canadese boss della Td Bank group, Kenneth Jacobs gran capo della Lazard, l’americano Klaus Kleinfeld chairman dell’Alcoa (che spera di non essere contestato dopo la chiusura dell’impianto in Sardegna), Jorma Ollila della Shell. Hanno dato forfait immaginando forse il casino di Roma due pezzi da novanta come David Rockefeller e Jean Claude Trichet.
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MONTI SEVERINO PASSERA Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo, magari commissariando ancora i governi più deboli come Grecia, Spagna e Italia, ed a passare inosservati grazie ad un imponente servizio d’ordine che ancora una volta paralizzerà il centro di Roma? Una cosa e’ comunque ormai decisa: prima di riunirsi di nuovo in Italia passerà molto tempo…

Altro articolo interessante:
http://www.conflittiestrategie.it/la-stoffa-degli-uomini-di-pezza?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-stoffa-degli-uomini-di-pezza [14]

LA STOFFA DEGLI UOMINI DI PEZZA

Scritto da: Gianni Petrosillo (12/11/2012)

A che serve svolgere le elezioni se centri di potere, più o meno riconoscibili, hanno già discusso ed approvato il loro ordine del giorno sul nostro Paese che dovrà restare, anche per i prossimi 4 anni, ancorato a Monti o a qualche altro manutengolo delle cerchie mondiali, attraverso l’appoggio incondizionato di un’ampia maggioranza ricomprendente le due forze prevalenti (ma ormai non troppo) in parlamento, PD e PDL , nonchè i soliti cespuglietti partitici ad personam?
La domanda è lunga come la sudditanza che si va profilando per il nostro Stato ormai ingabbiato nei meccanismi stritolanti della speculazione finanziaria la quale ha deciso di fare dell’Italia carne di porco, approfittando del discredito e della debolezza di tutto l’arco politico disponibile a liquidare la nazione per la propria misera conservazione.
Non siamo esclusivamente noi ad avanzare questa torbida ipotesi ma lo fanno pure alcuni quotati giornalisti come il direttore di Libero Maurizio Belpietro e l’editorialista dello stesso quotidiano Franco Bechis. Dietro alla complessa macchinazione, opera di molte mani avide e arraffatrici, ci sarebbero, tra gli altri, la City e Citigroup, la perfida Albione e la perfidissima America, l’incrocio dei profittatori pecuniari e dei dominatori planetari che vogliono vedere l’Italia definitivamente in croce.
Scrive Belpietro “…Si sta mettendo in scena un rito di finta democrazia, nonostante sia a tutti noto che a guidare il Paese non saranno Bersani o Renzi…Alfano o Santanchè…e neppure il comico genovese…indipendentemente dal responso delle urne a Palazzo Chigi non andrà il prescelto dagli elettori, ma resterà chi c’è adesso, ovvero Mario Monti. In subordine il professore potrebbe traslocare al Quirinale lasciando un suo vassallo alla guida dell’esecutivo; tuttavia anche in questo caso a stabilirlo non saranno i cittadini, ma i grandi gruppi bancari, gli analisti finanziari, gli speculatori, i trader, quella insomma che viene chiamata la business community”.
Le teste di turco di questo devastante disegno sono connazionali portati in auge da quei settori sovranazionali di comando che auspicavano, almeno dal 1992, di sferrare il colpo di grazia alla Penisola; il triangolo della rovina dell’Italia ha un Colle al vertice e due Mari ai lati, brutte figure pubbliche il cui servilismo a progressione geometrica ci farà finire tra i bassi lochi privi di autodeterminazione, nel pieno di pesantissimi e rischiosissimi riassestamenti geopolitici.
Il primo garantirà che anche il prossimo Premier sia una marionetta tecnica, il secondo, un vero jolly con le fattezze da dolly, dovrà farsi trovare pronto per la Presidenza della Repubblica o per la proroga di gabinetto, il terzo, invece, convincerà Roma, con i suoi modi vellutati da drago di pezza, a farsi acquistare dal Fondo di Stabilizzazione, cosicché smetteremo di essere padroni in casa nostra, non avendo più neanche il diritto di prendere decisioni economiche e politiche. Costoro hanno proprio stoffa perché sono fatti di questa materia.
Ecco come vede la situazione Bechis: “Prima condizione: via il Porcellum perché non deve essere possibile che gli attuali partiti italiani così frammentati possano contare su un premio di maggioranza così alto. Seconda condizione: voto anticipato a febbraio, così il nuovo governo verrà nominato da Giorgio Napolitano. Terza condizione: l’Italia dovrà chiedere aiuto finanziario all’Eurogruppo, in modo che la Trojka possa porre condizioni che determinino il prossimo programma del governo italiano.”  Mario Monti inoltre, come ricorda Magdi Allam (articolo in basso), è l’uomo di Goldman Sachs, del Bilderberg (che si riunisce a Roma nei prossimi giorni) e della Trilaterale, è, cioè, il rappresentante di tutto fuorchè delle istanze italiane. Per salvarci dobbiamo innanzitutto salvarci da lui e dagli interessi che lo sospingono, altro che secondo mandato.
Lo scenario che si prospetta è tetro perché l’Italia sprofonderà in una crisi sociale devastante e non avrà nemmeno la forza di riprendersi poiché deprivata degli strumenti di sovranità politica indispensabili ad opporsi agli attacchi della finanza e adatti a limitare i danni di una fase storica in ebollizione che non ci vede protagonisti di niente e in nessun posto. Nemmeno tra le mura domestiche.

Ps. Questa volta il gruppo Bilderberg si riunisce a Roma (http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-per-decidere-leuro-commissariamento-di-italia-spagna-e-grecia-i-grembiulini-del-gruppo-46589.htm), sarà solo un caso o siamo diventati il loro cacatoio preferito? Al posteriore la dura sentenza.
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=1N42RI [15]
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=1N45JP [16]
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rassegna_stampa_online/Pagine/PdfNavigator.aspx?d=12-11-2012&pdfIndex=57 [17]
 Stampa Libera

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