lunedì 8 luglio 2013

Le donne vittime. Come mai finiscono al tg solo quando il loro aggressore è o il fidanzato o marito italiano? Le donne che hanno la sfortuna di essere violentate da un soggetto "Politically correct" devono essere costrette al silenzio?
Ma le due donne Boldrini e Kyenge evidentemente possono permettersi discriminazioni che a chiunque altro costano la galera.
Seguono elenchi di un solo mese di ordinaria violenza, elenco tutt'altro che esaustivo, purtroppo. In una nazione che vanta una disoccupazione del 47% (sommare inattivi più disoccupati "ufficiali" eh già, le statistiche rendono "clandestini" certi disoccupati ribattezzandoli inattivi), dove pensano di ridurre pensioni, si creano esodati, dove si revocano quelle elemosine chiamate pensioni di invadilità, secondo la Bonino, la Ministro degli Esteri votata dallo 0,1 % degli italiani ma che decide anche per tutti i paesi dell'Unione (tanto è il volere di quest'ultima a contare)  SENTENZIA CHE LA UE AVREBBE BISOGNO DI 50 MILIONI DI IMMIGRATI ENTRO IL 2050. Come il bestiame sua Signoria dell'elite pensa di spostare le masse a suo gradimento, ovvio che è severamente vietato parlare di emergenza immigrazione. Se già adesso non si contano le aggressioni, ma
tanto, le vittime di aggressori stranieri NON SONO VERE VITTIME, anzi, se parlano istigano al razzismo ed i signori anti discriminazioni anti tolleranza questo non lo tollerano. La popolazione carceraria è sempre più extracomunitaria, peccato che gli stranieri rappresentino un 6 milioni circa contro 60 milioni di italiani. Quando saranno 50 milioni come vuole la sionista Bonino i rifugiati politici saranno i non delinquenti?
Chi li manterrà? Letta? Boldrini? Kyenge? Il Vaticano? Bruxelles? La troika? Con i soldi di chi?
Barbara

Ragazza stuprata da clandestini scrive al Papa: “Perché vai a Lampedusa?”
08-07-2013
Riceviamo e pubblichiamo, la lettera aperta al Papa scritta da una ragazza cattolica praticante stuprata da due cosiddetti ‘profughi’.

Ho inviata questa lettera ad alcuni giornali, nessuno l’ha pubblicata, purtroppo credo di capire il perché. Spero voi avrete il coraggio di pubblicarla.

Due anni fa sono stata vittima di violenza, odio parlarne, ma quando sento politici come Boldrini dire che non esistono clandestini, e che sono tutti profughi, è come se venissi stuprata un’altra volta. Io li ho conosiuti i clandestini, una sera di Marzo del 2011, mentre tornavo a casa da lavoro. Quel giorno è come se fossi morta. Quando li trovarono, i carabinieri sgomenti mi spiegarono che erano in Italia con il permesso umanitario dopo essere sbarcati a Lampedusa.
Chi Le scrive Santità, è una giovane donna cattolica, che è sempre andata in chiesa, una donna che crede in Dio, ma che non crede più in chi, qui, lo rappresenta.
Lei l’otto di luglio andrà a Lampedusa, a testimoniare la sua solidarietà ‘agli ultimi’. Così ho letto che definite quei giovani uomini che pagano migliaia di euro per sbarcare in Italia: due di quelli che lei chiama ‘ultimi’ mi hanno violentata. Si sono portati via per sempre la mia gioia di vivere, piantando i chiodi della tristezza nel mio cuore. L’otto luglio, anche lei pianterà un altro chiodo nel mio cuore.

Il pontefice a Lampedusa. Tra un abbraccio e l’altro c’è tanta demagogia

Lunedì l’atteso viaggio del papa nell`isola in favore degli immigrati e contro le nostre leggi

carlo tata  

Il movimentismo del papa argentino cozza con le nostre politiche. Va bene che la sovranità l’abbiamo ceduta all’Ue in cambio dell’euro miseria, però a tutto c’è un limite. Veniamo al dunque. La sua visita a Lampedusa in favore dell’accoglienza degli immigrati che arrivano sull’isola va contro una legge dello Stato italiano. La legge Bossi-Fini infatti considera un reato l’immigrazione clandestina. Piaccia o non piaccia è così.
E quindi il pontefice è complice dell’inosservanza delle nostre leggi. Andare a Lampedusa e invitare all’accoglienza dei disperati che arrivano dalle coste africane è un atto di ingerenza grave. Significa infatti non solo disconoscere una legge dello Stato italiano ma anche il favorire gli sbarchi sulle nostre coste. Il venite che l’Italia vi accoglie è un falso clamoroso, in quanto il Paese non è in grado di assisterli e di integrarli per la grave crisi che stiamo attraversando. Né tantomeno lo può fare questa Europa che per colpa della moneta unica sta producendo solo disoccupati e sfruttati. E allora perché questa provocazione ipocrita? L’attenzione a certi problemi sociali ce l’abbiamo tutti ma non possiamo far finta di non vedere la realtà. Non ci sono da tempo nemmeno i soldi per i rifugiati, figuriamoci per l’accoglienza in massa di profughi e clandestini. Se per umanità si intende rinunciare alla nostra dignità di vita, vuol dire che non ci siamo proprio. Lasciare migliaia di persone per strada e preda dello sfruttamento imprenditoriale, dello spaccio e dell’illegalità non si coniuga affatto con il verbo dell’accoglienza e della solidarietà. E il fatto che le carceri scoppino di immigrati che per le condizioni di vita o per scelta compiono reati predatori e anche gravi delitti non è polvere da nascondere sotto il tappeto. La crescita dei reati è un fatto incontrovertibile. Il fatto che certi reati vengano commessi anche dagli italiani non è certo un motivo per sminuire la gravità del fenomeno. Basti pensare alla valanga di scippi, furti e borseggi che vengono consumati in metro e nelle nostre città. Per non pensare anche alla questione più seria delle rapine in ville e abitazione, spesso cruente. E non si tratta di casi isolati ma ormai quotidiani, con violente percosse dei malcapitati quando va bene. Poi se reagisci e spari rischi di finire dinanzi al giudice, passando da vittima a carnefice. Va bene che bisogna riempire le chiese e le urne vuote ma il problema non si risolve con la demagogia del pontefice o di altri profeti di casa nostra. Senza risorse non si può né accogliere né integrare. E poi non si può distruggere la nostra identità per il solo fine di apparire dei finti buonisti. Comunque sia ogni atto e affermazione del pontefice appare intriso di demagogia latente. Stare vicino ai poveri e agli ultimi non vuol dire costringere gli altri ad accettare una condivisione del degrado e della miseria ma aprire le proprie porte. E il Vaticano è una fortezza di privilegi, cui gli alti prelati non rinunciano. A meno che certi arrivi non servano a soddisfare anche gli appetiti sessuali, come confermato dai recenti scandali di giovani romeni usati e consumati nelle aree del piacere d’Oltretevere. L’Italia è ormai in ginocchio. E queste politiche migratorie rappresentano il colpo finale per le fragili gambe europee. Nessuno stato sociale può reggere a ondate del genere. Non si tratta di diritti negati ma di diritti tolti a tutti. A meno che non si intenda per diritti un tozzo di pane, un posto letto e la social card.
03 Luglio 2013  Rinascita

non si integrava? Razzista di sicuro

"Parmigiana scappa dalla Tunisia per maltrattamenti del marito"
Lo comunica l'Associazione vittime femminicidio. La donna sarebbe stata costretta dal compagno "a mangiare nella ciotola del cane e a subire rapporti sessuali" VEDI
(07 luglio 2013) REPUBBLICA

Maghrebino con coltellaccio terrorizza Riccione: 4 rapine e una donna in ospedale
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSgiu 2, 2013

1 giugno 2013 – NOTTE DI TERRORE a Riccione, dove un magrebino armato di un coltellaccio da cucina ha rapinato cinque persone in un’ora, ferendo una giovane donna che aveva tentato di salvare la sua borsa.
LA PRIMA vittima è una ragazza romena, di 26 anni. E’ mezzanotte e mezza, lei e un amico stanno chiacchierando in via Panoramica, nei pressi della stazione, quando la loro attenzione viene attirata dal campanello di una bicicletta. Non fanno quasi in tempo a realizzare che il ‘ciclista’ arriva loro quasi addosso e afferra la borsa della giovane. Lei cerca di resistere con l’aiuto del connazionale, ma improvvisamente nella mano dello sconosciuto si materializza un grosso coltello da cucina. Glielo spiana in faccia, e a quel punto i due rinunciano a lottare e consegnano la borsa. Parte l’allarme al 112, le vittime parlano di un magrebino, sui 20-30 anni, alto circa 1,80.
Ma lui ha già individuato la seconda vittima. E’ l’1,10 e si è già spostato in viale Ceccarini, dove sta ‘puntando’ un’altra donna. E’ un ucraina, di 34 anni, che reagisce con violenza quando quello cerca di strapparle la borsa. Un attimo dopo ha un coltello puntato sulla pancia. Ma lei ancora non si arrende, tenta di afferrare l’arma e lui le taglia una mano (25 giorni di prognosi). Sanguinante e spaventata a morte, è costretta a consegnare al rapinatore borsa, anelli e orecchini.
I CARABINIERI sono già in caccia, ma ‘il pazzo in bicicletta’, all’1,25 è in azione per la terza volta, e sempre in viale Ceccarini. La fortuna è dalla sua, non c’è nessuno quando incrocia due 27enni palermitani, un ragazzo e una ragazza in vacanza che stanno passeggiando nel ‘salotto’. Stessa scena delle precedenti, la bicicletta si para loro di fronte, di nuovo il coltello a pochi centimetri dalla faccia, e oltre alla borsa di lei, il magrebino si porta via anche il portafoglio di lui.
Ma nonostante le sirene del 112 stiano ora attraversando la città, lui all’1,40 è in viale Vespucci, nella zona delle Terme, quasi a ridosso delle giostre. Ha visto una ragazza da sola, una 21enne di Montefiore, che sta aprendo l’auto. Le arriva addosso sventolando il grosso coltello, ma quella comincia a urlare con tutte le sue forze. A salvarla è un 23enne di Castrocaro che sta passando con la sua macchina e vede alla scena. Senza nemmeno pensarci, il giovane punta con l’auto contro il magrebino, cercando di schiacciarlo contro la macchina della ragazza. L’altro però è svelto come un serpente, scuscia via e scompare pedalando.
IERI mattina, i carabinieri stavano ancora battendo le colonie abbandonate, passando al pettine fitto quelle tra Riccione e Misano dove probabilmente si nasconde il rapinatore folle. Fino a ieri sera però di lui non si era ancora trovata traccia, così come della bicicletta e del coltello. La paura più grande è che aspetti la notte e torni a colpire di nuovo.
Alessandra Nanni per  ilrestodelcarlino.it

Minacce alla ex compagna, egiziano arrestato a Roma
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSlug 8, 2013
8 lug. – Alla guida di un’auto, sgommava avanti e indietro davanti a una donna con in braccio un bambino, come se volesse investirla. Questa la scena a cui hanno assistito gli agenti delle volanti a Roma, chiamati da una telefonata al 113.
A ricorrere alla polizia e’ stata l’ex compagna dell’uomo, un cittadino egiziano di 39 anni, gia’ denunciato per atti persecutori. L’uomo aveva minacciato la donna, che era con il figlio di 6 anni, impedendole di allontanarsi. Quando gli agenti sono intervenuti per fermarlo, ha reagito violentemente e ha continuato a minacciare la donna. I poliziotti lo hanno arrestato per il reato di stalking. (AGI)

Spaccio di cocaina, 6 nordafricani arrestati
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWS lug 8, 2013
PADOVA, 8 LUG – La Squadra Mobile di Padova ha eseguito 6 provvedimenti restrittivi per spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, importati dalla Lombardia.
L’operazione è iniziata con l’arresto a Padova di un tunisino che ha portato la polizia a scoprire la filiera dello spaccio ad altri nordafricani che trasportavano su auto cocaina dalla Lombardia. Alcuni dei ‘galoppini’ sono stati arrestati durante un ‘viaggio di rifornimento’ ai quali la polizia ha sequestrato oltre 300 grammi di cocaina. (ANSA)
http://www.imolaoggi.it/?p=55432


in fondo il pasticcere era ricco, magari pure evasore ben han fatto a "auto redistribuirsi" il reddito altrui

Pasticciere bastonato e rapinato da 7 nordafricani
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSgiu 5, 2013
5 giu. – Picchiato e rapinato mentre aspettava l’autobus. La disavventura e’ capitata a un 44enne pasticcere milanese che in tarda serata si trovava alla stazione delle autolinee di Bergamo per prendere il pullman che lo avrebbe portato dai genitori residenti a Boario, nel Bresciano.
Improvvisamente due nordafricani, uno dei quali armato di coltello, con un pretesto hanno cominciato a insultarlo e minacciarlo.
Lui ha allora estratto uno spray lacrimogeno antiaggressione che aveva in tasca e l’ha spruzzato in faccia a uno dei due. Altri cinque uomini sono arrivati a spalleggiare i primi due, e il milanese e’ stato preso a calci, pugni e bastonate. Prima di andarsene gli aggressori gli hanno preso tutto cio’ che aveva: il cellulare, un iPhone 4S nuovo che doveva regalare al padre, il portafogli con mille euro in contanti, un trolley e uno zainetto. (AGI) .

Circondato per rapina da 10 maghrebini: 25enne reagisce e viene accoltellato
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSgiu 9, 2013
9 giu – Circondato da una decina di persone che cercano di rapinarlo reagisce ma viene accoltellato. E’ successo questa notte attorno alle 3 e 15 in via Breda a Milano, dove un giovane di 25 anni, mentre stava rientrando a casa, si è visto circondato da alcuni magrebini che hanno cercato di rapinarlo del portafoglio e dell’orologio.
Alla sua reazione, il ragazzo è stato accoltellato all’addome. Ricoverato in codice rosso all’ospedale San Raffaele è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.

Torino, operazione antidroga: arrestati 9 clandestini pregiudicati
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSgiu 15, 2013
15 giu – Nove cittadini centro-africani, tutti clandestini e con precedenti penali, sono stati arrestati dalla polizia di Torino al termine di una capillare attivita’ finalizzata al contrasto dei reati nelle stazioni della metropolitana. I nove devono rispondere di violazione della legge sugli stupefacenti.
Dagli accertamenti compiuti sulle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza installate nella metro e’ stato infatti possibile identificare gli spacciatori che avevano deciso di utilizzare la metropolitana come mezzo veloce per spacciare cocaina e recarsi adincontrare i clienti tossicodipendenti. Nel corso dell’operazione, denominata ‘the tube’ sono state sequestrate anche numerose dosi di droga.
Alcuni degli arrestati sono stati trovati in possesso di regolari abbonamenti per viaggiare sui treni senza incorrere in controlli. Ogni spacciatore mediamente aveva con se’ tra i 20 e i 25 ovuli gia’ confezionati e in alcuni casi e’ emerso che alla vista degli agenti li ingoiavano allo scopo di nasconderli ai controlli. Gli acquirenti dello stupefacente, secondo quantoemerso appartenenti alle diverse classi sociali, si mischivano tra i viaggiatori che ogni giorno utilizzano la metropolitana. Gli arresti sono stati effettuati nell’arco di 15 giorni da agenti in borghese nelle stazioni coadiuvati da agenti in motocicletta in superficie.
Imola oggi


Senegalese pregiudicato ferisce un vigile, arrestato
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSlug 8, 2013
VENEZIA, 8 lug – . Commercianti abusivo colpisce un vigile e viene arrestato. Si tratta di un senegalese D.A. di anni 47, residente a Marghera, regolarmente in Italia, accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli agenti del pronto intervento della Polizia Municipale sono infatti intervenuti in calle Fiubera dopo una segnalazione per vendita abusiva di borse. Otto agenti hanno bloccato la calle e impedito la fuga al venditore.
L’uomo però nel tentativo di farsi strada ha colpito volontariamente al volto un agente, ma subito dopo è stato bloccato dai colleghi. Nonostante il labbro sanguinante l’agente ha continuato il servizio accompagnado il venditore fino all’ufficio, dove però ha avuto un mancamento. Sul luogo è intervenuto il Suem 118 che ha portato al pronto soccorso l’agente infortunato.
Su disposizione del sostituto procuratore della repubblica il senegalese, che aveva alcuni precedenti per importazione di prodotti falsi, calunnia, istigazione a delinquere e simulazione di reato, è stato tratto in arresto e sarà giudicato per direttissima . Nuova Venezia

ma le donne vittime di aggressori stranieri non fanno notizia? Sono "meno donne"?

Roma: violenta la cugina minorenne, arrestato 33enne romeno
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSlug 8, 2013
Roma, 8 luglio 2013  – Violenza sessuale dopo la discoteca: un uomo di 33 anni, cittadino romeno, ha portato la cugina, connazionale ancora minorenne, in un locale in zona Tor de Schiavi, a Roma, poi all’uscita si è diretto verso un prato nelle vicinanze e, dopo averle chiuso la bocca con una mano, l’ha costretta a un rapporto. La giovane è riuscita ad allontanarsi ed è stata notata dagli agenti del Reparto Volanti ai quali ha raccontato quanto le era accaduto.
Le successive indagini hanno portato i poliziotti a rintracciare l’aggressore a Lunghezza, dove vive con la moglie e due figli minori; lo hanno atteso sotto casa e quando lui li ha visti ha iniziato a scappare ma, inseguito, è stato bloccato.
In tasca gli hanno trovato il cellulare della ragazza, sottratto poco prima della violenza per impedirle di chiedere aiuto. Accompagnato negli uffici del commissariato ‘Prenestino’, è stato sottoposto al fermo di polizia giudiziaria e condotto in carcere. Dovrà rispondere di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina ai danni di minore. http://qn.quotidiano.net/

Infastidisce donne al cimitero, denunciato algerino
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSlug 8, 2013
GENOVA, 8 LUG – Aspettava le vedove al cimitero di Rivarolo, le seguiva e le infastidiva. L’episodio ieri mattina.
I poliziotti, arrivati sul posto dopo una segnalazione, hanno chiesto ad alcune donne la descrizione dell’uomo e dopo una breve ricerca la persona e’ stata trovata. L’uomo, un algerino di 50 anni senza fissa dimora, che aveva in tasca un coltello, non ha spiegato perche’ fosse li’. Non era in regola col soggiorno, era inottemperante al divieto di dimora a Genova e provincia: e’ stato denunciato.
http://www.imolaoggi.it/?p=55429


Milano: due tentativi di stupro in poche ore da parte di stranieri
Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSgiu 23, 2013
Milano, 22 giugno 2013 – Due donne aggredite nel giro di poche ore a Milano. Nel primo caso una ragazza svedese di 21 anni è riuscita a sfuggire a un tentativo di violenza trovando il coraggio di urlare per attirare l’attenzione e intimorire il suo aggressore. Il tentativo di violenza è avvenuto intorno alle 5 di mattina quando la giovane straniera stava rientrando da una serata in discoteca.
La 21enne ha riferito alla poliza che aveva appena raggiunto il portone di uno stabile in via De Amicis quando è stata aggredita e palpeggiata da un uomo sui 30 anni con la carnagione scura. L’uomo alle urla della vittima è scappato prima dell’arrivo di soccorritori. La svedese è quindi salita in casa e ha svegliato la sua coinquilina italiana con cui ha chiamato la polizia.
Vicenda analoga per una marocchina di 28 anni, che ha subito una violenza da un connazionale di 32 anni che ospitava nel suo appartamento in via Serio. La ragazza ha spiegato ai carabinieri che l’uomo è tornato a casa ubriaco e ha tentato di avere un rapporto sessuale con lei, ma lei approfittando proprio del suo stato di alterazione è riuscita a uscire dalla porta e scendere in strada a chiedere aiuto. Il connazionale è stato quindi arrestato per violenza sessuale.
http://www.imolaoggi.it/?p=53993


Torino: ora anche la mafia romena, 17 arresti
Pubblicato da ImolaOggi
20 giu – La polizia di Torino ha arrestato 17 persone, facenti parte di un gruppo criminale romeno operante in Italia. Per la prima volta tra i reati contestato ai membri di un’organizzazione straniera compare anche quello di associazione a delinquere di tipo mafioso.

Tra gli altri reati figurano anche traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, estorsione, riciclaggio, ricettazione, falsificazione di carte di credito, contrabbando.

CARCERI – CANCELLIERI
bisogna partire “da una nuova prospettiva culturale che consideri la pena detentiva carceraria solo una fra le plurime opzioni possibili, cui debba farsi ricorso solo come extrema ratio”


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