venerdì 30 agosto 2013

Il giornale finanziario Wall Street Journal pubblica un articolo a firma di Bret Stephens nel quale lo stesso reputa indispensabile lo sterminio della famiglia Assad: 

Should President Obama decide to order a military strike against Syria, his main order of business must be to kill Bashar Assad. Also, Bashar's brother and principal henchman, Maher. Also, everyone else in the Assad family with a claim on political power. Also, all of the political symbols of the Assad family's power, including all of their official or unofficial residences. The use of chemical weapons against one's own citizens plumbs depths of barbarity matched in recent history only by Saddam Hussein. A civilized world cannot tolerate it. It must demonstrate that the penalty for it will be acutely personal and inescapably fatal. FONTE
Traduzione:
Se il Presidente Obama decidesse di ordinare un'attacco aereo contro la Siria, il suo principale ordine deve essere quello di assassinare Bashar Assad. Inoltre, suo fratello tirapiedi Maher. Inoltre, chiunque altro nella famiglia che potrebbe reclamare il potere politico. Inoltre, tutti i simboli politici che richiamano il potere della famiglia Assad incluse residenze ufficiali e non devono essere rimosse. L'uso di armi chimiche contro i propri cittadini fa precipitare dentro la barbarie raggiunta nella storia recente solo da Saddam Hussein. Il mondo civilizzato non lo può tollerare. Deve essere mostrato che la pena per questo (ndt l'uso delle armi chimiche) deve essere personale e fatale, senza via di scampo.
FINE TRADUZIONE

In poche righe, Stephens ha il pregio di riassumere cosa sia la civiltà per il mondo Occidentale.
Esecuzioni sommarie e soprattutto senza prove. Proprio come fu per Saddam Hussein, peccato non sia stato ancora celebrato alcun processo contro che diffusero la notizia delle INESISTENTI armi di distruzione di massa che il raiss deteneva. Ora di nuovo, le prove dell'attacco chimico attribuito ad Assad
condurrebbero proprio dove gli sponsorizzatori dei tagliagole mercenari non vogliono.
Mi chiedo, di cosa hanno paura?
Il mondo auspicato da Winston Churchill è questo, sequestrato dalle nazioni di lingua anglossassone, che hanno creato le sue istituzioni (come l'ONU) alle quali non rispondono per far giustiziare chiunque osi contrastare il loro potere.
Da Hiroshima a Nagasaki, dal Vietnam, fino ai crimini NATO in Jugoslavia, Iraq, Libia, questi paesi anglosassoni (aggiungerei anche la Francia) non hanno mai risposto davanti all'Onu o al Tribunale Penale Internazionale dell'Aja, peraltro non riconosciuto dagli Usa ma usato dagli stessi.
Insomma, esecuzioni mirate come quelle decise in tutta segretezza da Obama e pochi altri, effettuate a mezzo droni ovunque nel mondo è la civiltà che il Sig. Stephens considera democratica e da tutelare a scapito del fastidioso diritto internazionale ed in totale spregio della sovranità delle singole nazioni.  A scapito delle vittime civile considerate effetti collaterali fastidiosi ma inevitabili. In fondo, Stephens non sopporta che un leader possa far del male ai propri cittadini, mica a quelli altrui. Che importa se la democrazia importata in Iraq causa in media 50 vittime al giorno per esplosioni in una guerra settaria.
Tutto ciò non è barbarie, secondo il War Street Journal (ribattezzato da Infowars), avere il diritto esclusivo di puntare missili contro popoli che osano non obbedire al Washington Consensus,  è la democrazia che avanza.



4 commenti:

  1. grazie per l'apprezzamento, sapessi quanto non vorrei leggere simili bestemmie, ma significherebbe stare in un mondo giusto...
    e purtroppo...non è così.
    Mi son dimenticata a proposito di Churchill che è stato ed è tutt'ora tra i lodati padri fondatori delle Ue, insieme a banchieri e gerarchi NATO...

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