lunedì 30 settembre 2013

AUMENTO DELL' IVA O ACCISE? CHIAMATEMI IL TENENTE COBRA!

Abbiamo delle "grandi menti" al Tesoro a gestire la nostra economa: secondo questi "tecnici" l'alternativa all'aumento dell'Iva al 22% sarebbe un aumento delle accise sui carburanti.
In un caso o nell'altro si darebbe una mazzata catastrofica alle tasche dei cittadini.
In caso di aumento dell'Iva il costo di questa operazione graverà sulle tasche dei consumatori per un importo di circa 1 miliardo di euro per il 2013 e di 4,2 miliardi per il 2014, come stimato dalla CGIA di Mestre.
L’aumento dell’Iva porterebbe ad un aumento dell’inflazione, una riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e ulteriore accelerazione del calo della domanda interna. Inoltre, non porterebbe alcun beneficio in termini di gettito fiscale, perché gli effetti negativi sulla domanda si tradurrebbero in minori introiti per lo Stato. I tecnici del Tesoro dovrebbero ricordare bene cosa successe già nel 2011 con l’incremento di un punto dell’aliquota dal 20% al 21%.
L'altra alternativa sarebbe un aumento della benzina, soluzione infelice visto che
porterebbe a rincari sui prezzi dei prodotti trasportati, con ripercussioni sull'inflazione e sui consumi.
Direi che abbiamo al Tesoro dei "grandi tecnici" dell'economia!

Nel frattempo l'ultimo rapporto della cricca di criminali internazionali, ossia il Fondo Monetario Internazionale, ci ricorda "gentilmente" che per l'Italia nel 2013 è stimato un rapporto deficit-pil al 3,2%, sopra il 3,1% atteso dal governo; mentre il debito pubblico si attesterà questo anno al 132,3%, per salire nel 2014 al 133,1%.
Inoltre, oggi Olivier Bailly, portavoce della Commissione europea, simpatico quanto uno spruzzo di peperoncino dritto dritto nelle pupille, ci ricorda che bisogna rispettare l'obiettivo del 3% di deficit (oggi al 3,1%) imposto da Bruxelles per evitare che si debbano "mettere nuove tasse per servire il debito invece che utilizzare risorse per gli investimenti", che tradotto per i profani vuol dire: "CARI ITALIANI, VEDETE UN PO' COME FARE PER TAGLIARE 1,6 MILIARDI DI EURO DALLA SPESA PUBBLICA, PARI ALLO 0,1% DI DEFICIT, PERCHE' IL NOSTRO DIKTAT VI HA IMPOSTO UN DEFICIT FINO AL 3% E NON OLTRE!" . Ciò significa dare priorità a quei nefasti regolamenti dell'Ue, sottoscritti da politici incapaci e collusi, invece di soddisfare ciò che dovrebbe venire al primo posto nella scala di priorità di un Paese: assicurare il benessere del proprio popolo, attraverso una spesa pubblica in grado di assicurare beni e servizi ai cittadini.
Di fronte a simili affermazioni da parte di un portavoce della Commissione Ue, anziché auspicare il giorno in cui tali "criminali internazionali" saranno processati dinanzi ad un "Tribunale internazonale" per crimini contro l'umanità, io sarei più propenso a chiamare direttamente il tenente Marion Cobretti del film Cobra; ipotesi del tutto personale ma che, in questo preciso momento storico, credo approverebbe la maggioranza degli italiani.




Ricordo che mentre il FMI ancora una volta impartisce lezioni c'è chi ha dato agli sciacalli il benservito


Strano che proprio la sinistra, un tempo favorevole alla conduzione statale, ma anche quella fazione che marcia per i Beni Comuni (mi chiedo cosa intendano) sia pronta ad attaccare un governo che con I FATTI assesta colpi a quella elité finanziaria massonica. Tale elité accusa la leadership magiara di aver intrapreso una deriva autoritaria pericolosa, di essere dittatoriale etc....insomma lo stesso stornello ripetuto dai sedicenti difensori dei popoli che, coincidenza, non perdono occasione di fare da cassa di risonanza ai timori di questa povera elite.


CON L’UNIONE BANCARIA, L’€UROZONA STA SCAVANDO LA SUA TOMBA


Le sceneggiate napoletane di Re Giorgio e di Lettanipote aprono la strada pubblicamente a quanto contrattato privatamente con la Bce di Drago Draghi a casa Scalfari, la scorsa settimana. Il Letta-bis, nei propositi dei salvatori della Patria Eurocratica, nascerà a metà della prossima settimana grazie alla stampella dei soliti senatori "responsabili". Compresi i senatori a vita appena nominati da Re Giorgio con logiche di totale blindatura del governo. E coinciderà con un aumento delle tasse da addebitare tutto al Banana. LEGGI TUTTO SU DAGOSPIA

Encomiabile l'appello dei SINDACATI A LIBRO PAGA, secondo loro
c'è bisogno della stabilità di questo governo proprio perché sta dimostrando di lavorare per i nobili obiettivi enunciati in questo comunicato
Un idillio del paraculismo

30/09/2013 "Serve un vero governo del Paese". Il documento unitario di CGIL, CISL, UIL

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