venerdì 15 novembre 2013

La Commissione Europea mercoledì 13 lancia allarme povertà in Italia. Contestualmente, riporta anche le parole di Barroso che bacchetta la Germania perché esporta troppo. I media mainstream italiani della povertà in Italia non interessa nulla, anzi, fanno di tutto per occultare il reale peso della crisi che si porta via migliaia di vite ogni anno, in termini di suicidi e famiglie distrutte. La commissione europea, organo non eletto da nessuno ma che redige leggi per conto delle lobbies, sarebbe stupita dell'aumento della povertà in Italia. Siamo veramente all'inno dell'ipocrisia: detta commissione approva l'austerità e finge di lagnarsi per gli "effetti a sorpresa"?   Ma i pennivendoli italioti sono tutti lì a brindare perché finalmente il tirapiedi europeo ha preso atto dell'ordine impartito dagli Usa, riportato in bella mostra dal Corriere qualche settimana fà. Ecco, i padroni del mondo, campioni del Quantitative Easing ossia iniezioni di denaro a getto continuo nelle casse delle banche, in attesa di sbranare la Ue attraverso la Nato economica, saranno soddisfatti dell'iniziativa del Barroso.
Anche dalla rispettabile informazione sul web purtroppo si leggono certe "sviste":

Anche ai padroni può capitare di finire sotto accusa. E' successo perfino alla padrona d'Europa. Ieri la Commissione di Bruxelles ha annunciato "un’indagine approfondita" per stabilire se le violazioni compiute da Berlino in ambito commerciale abbiano creato squilibri macroeconomici nell'Ue a discapito di altri Paesi membri. Fonte Altre Notizie

Innanzitutto, mi sembra esercizio privo di senso quello di considerare padrona una nazione militarmente occupata. La Ue stessa si fonda su squilibri, basti pensare alla Bolkenstein che legalizza il dumping sociale, solo per fare un esempio. In Germania c'è il reddito di cittadinanza ma in Italia no. In Germania vengono erogati gli stipendi tra i più alti d'Europa mentre in Italia tra i più bassi,  e se le altre nazioni non li hanno alzati non è certo per volontà imposta dalla Germania, ma chiedere conti ai propri sindacati costa fatica. Ora si apprende che ogni nazione debba esportare in egual misura. Uno strano modo di considerare il "libero mercato". E tutti allora a felicitarsi perché quel "sant'uomo" di Barroso bacchetta la prima della classe, senza notare il tono da intimidazione mafiosa che la Ue ha fatto proprio fin dai suoi primi vagiti. Esporti troppo, ti punisco con una bella indagine e dovrai pagare di conseguenza. Ti rifiuti di accettare gli Eurobond e garantire per i debiti contratti dagli altri senza il tuo consenso? Ed io ti scateno una campagna denigratoria contro (è tutta colpa della Germania). Sei troppo indebitato? Aumento la penale con una bella procedura d'infrazione.
Barbara

Mercoledì, 13 Novembre 2013 15:52
Allarme Ue sull'Italia: piu' povertà ed esclusione
BRUXELLES - "Povertà ed esclusione sociale in Italia sono aumentate in modo significativo": lo scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sugli squilibri macroeconomici che rimette l'Italia tra i Paesi sotto osservazione.
L'Italia deve "completare le riforme promesse dal governo". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso secondo il quale l'instabilità politica "non ha però esposto a rischi i progressi raggiunti". "In Italia si cominciano ad intravedere i primi segnali di ripresa ma si tratta di una ripresa molto fragile per questo non si deve mettere a rischio il percorso delle riforme": lo ha detto il presidente della Commissione Ue Josè Barroso. La Commissione Ue ha deciso oggi di avviare un' "analisi approfondita sull'elevata eccedenza di bilancio" della Germania. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso precisando che l'indagine è finalizzata a capire se Berlino "può fare di più per contribuire al riequilibrio dell'economia europea".


Mercoledì, 13 Novembre 2013 17:55
Barroso: la questione è se la Germania può fare di più per l'economia Ue

BRUXELLES - Perdita di quote globali sulle esportazioni; peggioramento della competitività di fondo; livello elevato del debito pubblico che pesa sull'intero quadro economico.
Sono queste le tre ragioni chiave per le quali la Commissione europea ha deciso di includere l'Italia nella indagine approfondita sugli squilibri macroeconomici annunciata oggi. A presentare l'iniziativa sono stati il presidente della commissione, Jose Manuel Barroso, il responsabile degli Affari economici, Olli Rehn, e del Lavoro, Laszlo Andor. Una analisi che riguarderà anche altri 15 paesi dell'eurozona, tra cui per la prima volta la Germania. La procedura, che si chiuderà in primavera, punta ad accertare se sia necessari procedere a una ulteriore fase correttiva in ognuno dei singoli paesi. Va precisato che questa indagine non riguarda specificatamente il rispetto delle regole Ue sui bilanci pubblici, che saranno invece oggetto di una successiva decisione venerdì prossimo. La Commissione Europea ha messo sotto indagine anche la Germania per il surplus della sua bilancia commerciale, visto come un ostacolo alla ripresa per il resto d'Europa. “La questione è se la Germania può fare di più per aiutare a ribilanciare l'economia europea'', ha detto il presidente della Commissione Ue, Jose Manuel Barroso. ''La Germania ha registrato un'eccedenza commerciale importante che giustifica l'inchiesta". Oltre a Berlino, altri 15 paesi sono sotto indagine per aver mancato di raggiungere alcuni target economici previsti dall'Unione. L'eccedenza delle partite della bilancia commerciale tedesca ha raggiunto a settembre il livello record di 18,8 miliardi di euro, grazie a una crescita dell'1,7% delle esportazioni e a una diminuzione dell'1,9% delle importazione. Questi dati si traducono in un surplus commerciale superiore al 6% del pil, al di sopra dei livelli fissati da Bruxelles. In Italia "penso che sia importante evitare che qualunque instabilità politica metta a repentaglio le riforme", ha affermato il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso. "Alcuni progressi sono stati fatti, ma come si è visto in questi ultimi mesi e settimane è che quando si era creata una percezione di instabilità politica l'Italia ha immediatamente dovuto pagare un prezzo" sui mercati. Sulla Penisola e sull'area euro "stiamo dicendo che ripresa sta dando segnali ma che resta a rischio, che i mercati si sono stabilizzati ma restano vulnerabili", ha detto durante la conferenza stampa di presentazione del semestre Ue di analisi dei rischi sulla crescita. Nello specifico in Italia "alcuni dei rischi che esistono sono politici, ma la buona notizia - ha concluso Barroso - è che quando si percepisce l'impegno del governo ad andare avanti ci sta un immediato riconoscimento" dei mercati. "Penso che sia importante". Tra le note negative sul Belpaese la riforma del regime fiscale che "resta frammentaria" e, "nonostante le misure già adottate e le azioni annunciate per il 2014, le tasse sul lavoro e sul capitale restano pesanti", scrive la Commissione Ue nel bilancio sullo stato di attuazione delle riforme raccomandate da Bruxelles ai vari paesi.

1 commenti:

  1. ciao signore e signori, giovani e vecchi, i no hai problemi che il denaro può risolvere, non devi preoccuparti più va bene, tutto quello che dovete fare è contattarci ora via mail johnlutherloanfirm1@outlook.com
    in modo che possiamo aiutarvi a posto .....
    benvenuto ti amiamo ...
    saluti
    Mr Luther

    RispondiElimina