venerdì 1 novembre 2013

Da alcuni ambienti euroscettici (non tutti), si imputa ogni causa e volontà del rigore alla Germania, come se i trattati (da Maachstricht in poi)  non li avesse firmati nessuno e  le 17 nazioni siano state costrette a firmare con la pistola alla tempia ed in 20 anni nessuno abbia avuto niente da eccepire.
Poco importa che gli Stati Uniti d'Europa nacquero negli USA attorno agli anni '50-'60 e che la Germania fu ricattata, così come di poco interesse destano i conti truccati da Italia e Grecia con la "gentile" e "generosa" collaborazione di Goldman Sachs (banca americana, quindi incriticabile).

La Germania, nonostante la seconda guerra mondiale si è rivelata l'economia più forte, certo non aveva bisogno di distruggere le economie delle altre nazioni. Per giunta, i rallentamenti che la sua economia sta subendo sono causati dall'euro. Se davvero è stata così scaltra, come narra qualcuno, da aver architettato l'euro per imbrigliare le economie dei concorrenti, non avrebbe delle grandi menti ad eseguire il piano. L'altra accusa è che si voglia appropriare dei gioielli di famiglia, ma chi tira fuori questo argomento non precisa che:

- sul panfilo Britannia c'era l'economia finanziaria angloamericana rappresentata (ad ogni modo fosse stata anche la finanza finlandese o zulù l'avrei detestata comunque in quanto finanza che è apolide)
- i maggiori beneficiari delle privatizzazioni italiane sono state compagnie francesi e banche americane (controllate voi stessi).

Qui le ultime acquisizioni di marchi importanti, ogni commento è superfluo.

Ma non importa. Siamo una nazione che vive di slogan preconfezionati. Ora è uscito un altro "capo di imputazione" contro la Germania, l'export.
Esporta troppo e lo fa a danno della "periferia" tant'è che Bruxelles la "riprende". Le altre nazioni sono incapaci di fare export perché manca loro le palle per uscire dall'euro e naturalmente è colpa della Germania.
Tanto per precisare la moralità e bontà di certi pulpiti, Bruxelles è lo stesso che lancia invettive un giorno si e l'altro pure contro il governo magiaro Orban perché ritenuto reo di esercitare la sovranità nazionale.

Ieri la Repubblica potevamo leggere questo articolo Gli Usa attaccano Berlino sull'export che "indebolisce l'Eurozona" ed oggi il Corriere riporta Gli Usa attaccano l’egoismo di Berlino «Frena la ripresa dell’Eurozona» dissero gli spioni che hanno addebitato la loro crisi della finanza casinò a tutto il resto mondo.


Toh, ma guarda i nostri liberatori sempre pronti a proteggerci dalle "prevaricazioni" dei tedeschi. I nostri padroni sì che sono interessati solo al nostro bene a "gratis", mica come i "mangiapatate". Mi viene difficile non pensare quindi, che coloro che alimentano la rabbia contro la Germania perché esporta, neanche in maniera tanto velata, facciano il volere di Washington. 

Magari in previsione degli accordi per il Transatlantic trade and Investment Partnership - la NATO economica, farebbe molto comodo "sedare" un'economia forte come quella tedesca. Abbatterla, immagino significhi "liberare" spazio per far posto ad aziende americane.
Ora, la Merkel che amministra una colonia Usa, si è molto adirata, pare più di altri sudditi europei, per lo spionaggio della NSA a danno suo e dei suoi connazionali. 
A seguito di ciò, la Cancelliera ha fatto sapere che intende interrompere i negoziati del TTIP (ed il giornale di Confindustria è preoccupato poiché la Russia e Cina si avvantaggerebbero di tale lite, alla faccia della libera concorrenza tanto sbandierata).
Ma guarda un po' che coincidenza, gli Usa attaccano "Berlino", mica la TROIKA che, in virtù dei trattati firmati con tanta fierezza dai camerieri delle banche, ammazza i greci, spagnoli, irlandesi, italiani etc.  Ocse, G20, FMI che tramite l'austerità spogliano popoli per arricchire l'élite dell'1%  hanno sempre imposto il rigore a paesi non europei ben prima che la Ue nascesse e ne comandano la perpetuazione anche nella UE. Sono tutti agli ordini della Merkel? Già la ferrea opposizione agli Eurobond naturalmente è motivo di astio da parte dei  banchieri e fedeli servitori che scambiano la garanzia che la Germania sarebbe chiamata a corrispondere per i debiti degli altri stati (insieme a tutte le altre nazioni forti dell'eurozona - opps non ce ne sono) come "mancanza di solidarietà". In sostanza è come se io mi comprassi la Ferrari mentre ho il frigo vuoto ma tanto poi chiedo al mio vicino di saldare il conto. Se devo considerare Attalì un Gandhi permettetemi che quando parla di solidarietà immagino che intenda che questa debba essere devoluta ai "mercati" e banche?
Ad ogni modo, l'opposizione agli eurobond è stato il primo tassello di una escalation anti tedesca, se si aggiunge anche allo stop dei negoziati per il TTIP è guerra aperta.
Gli Usa devono avere il diritto di dominare incontrastati, chiunque si metta di traverso sarà dipinto come un mostro, ormai, almeno nella controinformazione, dovrebbe essere chiaro.
Barbara



2 commenti:

  1. Ciao Barbara se ti interessa ho rifatto il bennerino.

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  2. ottimo articolo Barbara (:

    io non scrivo da molto ormai causa impegni ed un pò di disinteresse generale alla politica...

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