lunedì 10 febbraio 2014

EH MA è GIUSTO. Chi non è politically correct deve TACERE. Con le buone o le cattive. In nome dell'eguaglianza e della tolleranza naturalmente, e della democrazia, per salvaguardarla dagli eversivi.



Attacco alla libertà di Stampa: nel mirino La Gabbia di Paragone, l'ultimo baluardo del giornalismo serio
Se Beppe Grillo, col suo modo di fare mai vellutato, punta l’indice contro i giornalisti, si scatena l’iradiddio. Se invece lo fa Aldo Grasso, è lecito. Perché a comandare l'attacco probabilmente sono stati i suoi "padroni", stufi di essere sbugiardati dai giornalisti de La Gabbia, programma di Gianluigi Paragone su La7.

"È capitato al sottoscritto. Ieri, lo storico osservatore della tv italiana nonché ex indimenticabile direttore di RadioRai in quota Spirito Santo, ha di fatto invitato l’editore di La7 (quindi il mio editore) a sbarazzarsi al più presto di me."
Testualmente: «Quando seguo La Gabbia penso a Urbano Cairo. In otto anni di presidenza del Toro (Grasso è tifoso granata. Ma di questo, io che sono un tifosaccio juventino, non  ho mai fatto una colpa né a Cairo né a mia moglie, quindi nemmeno all’Aldone, nda) ha capito che per vincere qualcosa bisogna aspirare al meglio: tenersi i giocatori di talento, cercarne altri di classe, crescere giovani coltivando il loro estro». (...) Su Libero di sabato 8 febbraio, Gianluigi Paragone risponde all'attacco del Corriere della Sera, e spiega: "Il Corriere vuole chiudere la mia gabbia populista". Aldo Grasso, infatti, si è rivolto all'editore di La7, Urbano Cairo, invocando la soppressione del programma. Perché? Chi parla di impresa, mette in discussione l'euro e critica il Quirinale dà fastidio...

E quando partono all'attacco, ancora parlano di "populisti, complottisti" e così via. Ecco allora un video che potrebbe schiarire le idee su cosa significhino veramente questi termini e perchè sono stati creati.

News vista anche sul Blog di Luciano Davì al quale raccomando vivamente di iscriversi inviando mail di richiesta a davi.luciano@libero.it

0 commenti:

Posta un commento