domenica 16 marzo 2014

Non metterò alcuna foto. Non ce la faccio. La scienza dedita al sadismo ed ai profitti di Big Pharma sono decenni che ha smesso di curarle le malattie, le case farmaceutiche perderebbero profitti e la vivisezione perché rinunciarci? E' un bel business. Medicina alternativa? Non rende, soprattutto se naturale e non brevettabile. E' frustrante godere di una propria libertà, con tutti i suoi limiti, per noi umani, per esempio prendere il caffé dopo essersi alzati di domenica ad un'ora che più ci è congeniale e queste creature innocenti siano private di tutto, di giocare all'aperto, di essere protetti,  e trasformati in oggetto. E' frustrante quest'impotenza nei confronti di questi luridi criminali.
Barbara

Born to die: nuova investigazione Buav
Pubblicato sul web, l’ultimo video che mostra le immagini filmate durante un’indagine sotto copertura della Buav, ha scolvolto tanti. Mostra numerosi cuccioli di cane, ma anche di gatto, in preda al terrore più assoluto mentre attendono di essere prelevati per poi venir sezionati, in un laboratorio di sperimentazione animale di proprietà del colosso farmaceutico statunitense Merck Sharp & Dohme (MSD). Il filmato fa parte di un’indagine, effettuata sotto copertura, dell’Unione britannica per l’abolizione della vivisezione (BUAV) presso il centro di concessione governativa, nel Cambridgeshire.

Lamenti, gemiti di cuccioli piccolissimi, strappati alle loro madri a solo 4 settimane dalla nascita per poi essere uccisi, tagliati e gettati in bidoni ,come testimoniano le immagini e le parole registrate da un investigatore, conosciuta esclusivamente com Susie, la quale ha lavorato nel laboratorio per otto mesi. “Questo è fatto. Potete andare a getterlo nel bidone“. Una delle tante frasi agghiaccianti pronunciate dagli addetti.

Sequenze terribili segnate negli occhi spaventati dei cuccioli che, citando il titolo del documento, sono letteralmente “nati per morire“. Secondo la BUAV sarebbero stati almeno 92 i cuccioli di cane, 15 quelli di gatto e 10 adulti ad essere uccisi durante il periodo di inchiesta ed investigazione nel centro. Oltre a questo, negli ultimi periodi, i ricercatori avrebbero inoltre sezionato conigli e polli, sempre secondo l’Unione britannica per l’abolizione della vivisezione. Oggi, Michelle Thew , capo esecutivo di quest’ultima, ha riferito che il sindacato ha rilasciato il video nel tentativo di aggiungere trasparenza al dibattito pubblico sulla sperimentazione animale “Questo è un segreto dell’industria sulla ricerca che non dovrebbe essere reso di dominio pubblico. Milioni di famiglie, in tutti il Regno Unito, che condividono la loro vita con un animale saranno rimasti sconvolti da queste rivelazioni. Però bisogna porre l’accento su quello che accade, perchè è inaccettabile; non solo questi animali stanno soffrendo e morendo in modo terribile, ma a molti di loro poteva essere trovata una famiglia invece di essere scartati come oggetti e poi uccisi“. Migliaia di cani e centinaia di gatti vengono utilizzati nella ricerca , ogni anno nel Regno Unito , nonostante la diffusa preoccupazione circa il loro uso.

Intanto la direzione del laboratorio si difende dichiarando, al MailOnline, che la struttura aderisce a tutti gli standard normativi di test e sviluppo di vaccini e con un suo portavoce chiarisce “Il benessere degli animali è fondamentale per la nostra missione. Tutte le ricerche dentro il centro vengono fatte da personale qualificato e addestrato. Le nostre strutture sono in piena conformità a tutte le leggi e regolamenti, le procedure e le strutture sono regolarmente riviste e controllate dalle autorità di regolamentazione competenti“.

Questo come sempre non ci importa. Quando potete vederlo con i vostri occhi, pensate ancora che tutto questo possa essere regolamentato e reso “umano”?

Visitate il sito e la pagina relativa alle investigazioni sotto copertura ( http://www.buav.org/undercover-investigations/born-to-die ). L’impegno degli attivisti è ad oggi l’unico mezzo per svelare la verità sulla sperimentazione animale.

Fonte: www.veganzetta.org
Link: http://www.veganzetta.org/?p=4714
6.03.2014

1 commenti:

  1. Ciao Barbara, ho provato a condividere questo articolo su facebook ma il sistema non me lo permette, nemmeno col codice.
    Parla di un blocco, puoi verificare?
    Hai di nuovo problemi col blog?

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