mercoledì 9 aprile 2014

Sotto segue infinito elenco delle ultime due settimane (non è a causa una congiunzione astrale negativa, è sempre così negli ultimi anni) di tragedie familiari, suicidi, sfratti, licenziamenti. Per comprendere gli immensi privilegi di cui godono gli italiani ma non gli stranieri.

Situazione fuori controllo: 4000 immigrati soccorsi in 48 ore, è emergenza 
mercoledì, 9, aprile, 2014 

Si fa sempre piu’ grave l’emergenza sbarchi sulle nostre coste. Con l’arrivo della bella stagione sono ripresi numerosi gli arrivi dei barconi della disperazione. Oggi si registra almeno un morto al largo della Sicilia. 
E il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, lancia l’allarme: “l’emergenza si fa sempre piu’ grave”. 
Altri 1.500 migranti sono stati soccorsi nelle ultime ore dalle navi della Marina militare “San Giorgio”, “Espero” e “Sirio”, con le motovedette della Capitaneria di porto, un’unita’ della Guardia di finanza ed il supporto di una nave mercantile, nel Canale di Sicilia. La “San Giorgio” ha raggiunto 4 natanti sovraffollati con il supporto delle motovedette CP 305 e CP 282 della Guardia costiera e ha prelevato oltre mille persone, tra cui donne e bambini. Il pattugliatore “Sirio” ha tratto in salvo 113 migranti, tutti uomini, con l’intervento del cargo “City of Silon”. La fregata “Espero” ha imbarcato i 261 passeggeri di un’imbarcazione che rischiava di affondare. La “San Giorgio2 sta dirigendo verso il porto di Augusta (Siracusa) per sbarcarvi i profughi, come disposto dal ministero dell’Interno. 
Ieri sera nello stesso scalo e in quello di Pozzallo (Ragusa) le navi “Maestrale”, “Euro” e “Foscari” avevano condotto i 1.049 migranti soccorsi nella notte tra lunedi’ e martedi’. “In questo momento – ha detto il ministro dell’Interno – ci sono due navi mercantili che soccorrono una 300 e l’altra 361 persone, navi commerciali da noi allertate che stanno dando una mano di aiuto, ed e’ certo che almeno in un caso vi e’ un cadavere a bordo; le Capitanerie di porto sono impegnate con numerose unita’ nel soccorso di altre centinaia di persone e lo stesso vale per la Marina. 
E’ una situazione davvero molto, molto grave con un bilancio di circa 4mila soccorsi in mare, circa 4mila sbarchi nelle ultime 48 ore”, ha sottolineato Angelino Alfano Dal vertice sull’immigrazione svoltosi nella tarda serata di ieri al Viminale e da un incontro di stamattina con il capo della polizia Pansa “e’ emerso che l’emergenza si fa sempre piu’ grave e che non c’e’ uno stop agli sbarchi”. 
“Dall’inizio dell’anno siamo ad oltre 15mila arrivati per mare e la situazione vede l’Italia sostanzialmente sotto una pressione migratoria fortissima”, ha spiegato il ministro dell’Interno, ribadendo che “il tema e’ grave e va preso in carico dall’Europa: la frontiera del Mediterraneo e’ una frontiera europea e l’Europa non puo’ credere che, dando 80 milioni di euro l’anno all’agenzia Frontex che e’ quella che dovrebbe tutelare questa frontiera, ha risolto il problema”. 
(AGI) . 

naturalmente saranno ospitati e mantenuti da Pd, M5S, SEL, Forza Italia, sindacati, Chiesa e tutta la galassia antirazzista a loro spese.

Reddito Di Cittadinanza (Un Diritto Negato). - CHE NE DICE LA SORA BOLDRINI? 

La Presidentessa della Camera Laura Boldrini ha infatti recentemente dichiarato: “Appena ogni immigrato avrà una casa ed un sussidio potrò dire che l’italia è una grande nazione.” 

come succede ad ogni italiano vero Boldrini? 

Chi lo vuole l’immigrato? Cronache di regime 
Riportiamo una interessante analisi di Pasquale Andrea Calapso 

In un paese dove le piccole e le medie imprese chiudono, dove i lavoratori vengono mandati a casa poiché i propri dirigenti preferiscono delocalizzare le aziende in paesi con manodopera a basso costo, in un paese dove la disoccupazione giovanile supera il 40% e quella complessiva il 13%, in cui il sogno di un posto di lavoro fisso è stato ormai sostituito dalla certezza di una vita da precario, abbiamo senza dubbio una grande soddisfazione: il governo Renzi, il più giovane ed il più rosa della storia d’Italia. Ed ovviamente, è un governo di sinistra. Che non esita però ad accordarsi con Berlusconi sulla Legge elettorale, elaborato che continua sulla via del maggioritario, dell’abolizione delle preferenze, che presenta una soglia di sbarramento inusuale ed unica per l’Europa, definita infatti turca (una soglia di sbarramento così alta è presente solo in Turchia, paese che, soprattutto sotto la Presidenza di Erdogan, non è esattamente un faro di democrazia e libertà del mondo), un elaborato che in sostanza è creato ad hoc da due leader pregiudicati (Silvio per i reati che ormai sono di dominio pubblico, Renzi invece per danno erariale quando era Presidente della Provincia di Firenze) per instaurare il regime di ispirazione americana chiamato “bipolarismo”. 

E’ un regime nel quale si fronteggiano due forze che in realtà difendono gli stessi interessi (che non sono quelli del popolo, ma quelli delle elites), ma che si definiscono una di sinistra ed una di destra. Ma la differenza è minima, è di facciata, e la sostanza è la stessa. Il potere mediatico è in mano a queste forze, che demonizzano un qualsiasi terzo incomodo (attualmente Grillo), presentandolo come l’incarnazione di Satana. 
La sinistra, in questo contesto, è oggettivamente la più subdola e la più servile agli interessi dei padroni banchieri e industriali: utilizza una fraseologia legata alla storia del Partito Comunista Italiano (difesa del lavoro, diritti, uguaglianza sociale, difesa delle minoranze, dei disagiati, lotta alla corruzione), ma in realtà fa esattamente l’opposto. Attira il consenso delle persone che si definiscono, in buona fede, di sinistra, ed una volta che è al potere fa esattamente il contrario di ciò che ha dichiarato: ricordiamo il Pacchetto Treu del 1998 inserito dal governo del centro sinistra di Prodi, con il quale si inserì il precariato. Ricordiamo le privatizzazioni attuate negli anni ’90, con le quali il centro-sinistra vendette a potenti giganti finanziari ed industriali esteri gran parte del patrimonio pubblico italiano. 

Ricordiamo le guerre imperialiste, definite umanitarie, sostenute sempre dal centro-sinistra (a partire dalla vergognosa guerra del 1999, con Massimo D’Alema in prima fila per bombardare Belgrado con l’uranio impoverito). 
Ed in tutto questo, il cavallo di battaglia era l’antiberlusconismo: un’efficiente propaganda mediatica ha convinto gli italiani che Berlusconi fosse l’origine dei mali d’Italia, addossando su di lui ogni colpa, in modo da ricoprire con un alone di santità il centro-sinistra, nella sua crociata anti-berlusconiana. Com’è finita questa storia? Nel 2011 B. è caduto, eppure il PD si è alleato con le sue forze in Parlamento creando prima il governo Monti, poi Letta ed adesso Renzi. 
Gli ultimi vent’anni dimostrano chiaramente come sulle questioni fondamentali centro-sx e centro-dx sono sempre stati d’accordo: B. ha governato 8 anni su 20, il restante è andato al centro-sx, ed i risultati dell’operato di entrambi gli schieramenti si sono rivelati disastrosi dal punto di vista sociale ed economico. Sull’Euro, centro-sx e centro-dx sono sempre stati d’accordo, come del resto in questi ultimi 3 anni lo sono stati sulle politiche di austerity imposte dalla Banca Centrale Europea e dai vertici politici europei; il governo Monti, sostenuto da entrambe le parti, è l’evidente dimostrazione di ciò. Il governo Letta ne è la prova ancora più schiacciante: il PD ha vinto le elezioni del Dicembre 2012 sotto la leadership di Bersani, con una proposta politica basata sul lavoro, su parole d’ordine di sinistra, non certo sulle politiche di austerity europee. Eppure stranamente Bersani si dimette, un uomo legato agli ambienti finanziari internazionali come Enrico Letta (anche Monti era legato agli stessi ambienti finanziari, a partire dal Gruppo Bildenberg e dalle grandi agenzie finanziarie occidentali) prende il suo posto, facendo l’esatto contrario di quanto sostenuto da Bersani in campagna elettorale, seguendo cioè nuovamente le politiche di austerity europee: con disastrose conseguenze per il nostro paese. Ma il consenso di Letta era a livelli insuperabilmente bassi, di conseguenza il potere finanziario che comanda l’Europa, ossia la grande finanza americana, decide di cambiare volto, ed il suo volto nuovo poteva essere solo il pupillo del Partito Repubblicano Americano, il Segretario del Pd Matteo Renzi. Anche stavolta, questo nuovo governo persegue gli interessi dei grandi industriali e della grande finanza, mascherandoli con un volto “umanitario”. Infatti Renzi, accodandosi alla campagna mediatica reazionaria per la quale il “debito pubblico è il problema” (il debito pubblico NON è il problema, ogni stato ha un debito pubblico che non si sana mai, ma si rinnova; il problema italiano è il debito privato, contratto dagli imprenditori in difficoltà con le banche private, per via della crisi della domanda e dunque delle vendite causata dall’Euro, moneta che strozza le imprese italiane avvantaggiando solo quelle tedesche, che mantengono prezzi più bassi, potendoselo permettere poiché l’Euro è fatto sullo stampo dell’economia tedesca;) , raccoglie il consenso di un popolo lobotomizzato dai mass media con mosse politiche basate sul nuovo Dio chiamato risparmio, come la messa all’asta delle auto blu o la dismissione di ben quattro ambasciate italiane (Mauritania, Islanda, Honduras e Rep.Dominicana), la chiusura della sede italiana all’UNESCO; eppure Renzi, che tenta di captare consenso tramite queste assurde misure di risparmio, come giustifica l’acquisto, per diversi miliardi, degli F-35 americani da parte del nostro Stato? Dunque risparmiare tagliando la sede italiana dell’UNESCO va bene, risparmiare rifiutando gli acquisti militari voluti dai nostri padroni USA è un ipotesi da non prendere nemmeno in considerazione. 
Ma la più grande invenzione delle classi dominanti europee e americane è le legittimazione dell’immigrazione, sulle basi di un falso buonismo, di retoriche vuote sull’accoglienza ed i diritti umani, su parole da loro stuprate, come “solidarietà” e “rispetto”. La Presidentessa della Camera Laura Boldrini ha infatti recentemente dichiarato: “Appena ogni immigrato avrà una casa ed un sussidio potrò dire che l’italia è una grande nazione.” 
La nostra classe politica, invece di pensare al benessere dei lavoratori italiani, pensa a quello degli stranieri. Ma è puro sfruttamento mascherato da “diritti umani”: lo straniero chiederà sempre salari inferiori a quelli richiesti dagli italiani; l’italiano rimarrà disoccupato, l’immigrato sottopagato, e lo sfruttatore felice. Queste orde di uomini migrano verso i nostri paesi, scappando da condizioni devastante causate da secoli di colonialismo occidentale, colonialismo che continua ancora adesso, ma non veste più le eleganti uniformi degli eserciti europei degli scorsi secoli, ma la giacca e la cravatta e le credenziali di una grande multinazionale. Gli stessi sciacalli che sfruttano l’Africa, che definiscono “dittatori” tutti i governi che non gli consentono di fare i loro porci comodi (basti pensare al caso di Gheddafi, abbattuto in nome della democrazia, sostituito da bande islamiche che hanno venduto il petrolio libico a multinazionali americane, inglesi e francesi), che devastano popoli, causano i flussi migratori da queste regioni che loro stessi hanno insanguinato, e li accolgono in Europa, per poterli sfruttare nuovamente. Infatti questi uomini per competere con i lavoratori italiani, chiederanno salari più bassi da mandare poi alle loro famiglie, poiché nei loro paesi quanto guadagnano qui ha un valore parecchio maggiore; di conseguenza le multinazionali investiranno qui in Italia, lasciando a casa i lavoratori italiani ed assumendo coloro che sono disposti a farsi pagare di meno, ossia sfruttare di più: gli immigrati. Il tutto è dovuto all’interesse nel tenere i lavoratori italiani disoccupati, poiché la classe lavorativa italiana, se in piena occupazione, ha la possibilità di organizzarsi e “sbattere i pugni sul tavolo”, ossia avere potere contrattuale. Mentre se gli italiani sono disoccupati, e gli immigrati prendono il loro posto facendosi pagare di meno, gli sfruttatori hanno un doppio guadagno: nessuna opposizione sociale, per via dell’assenza di coesione tra i lavoratori italiani, disoccupati o precari; e maggiori profitti, dovuti all’assunzione di immigrati che richiedono salari più bassi pur di lavorare, e che sono comunque sufficienti alle loro famiglie in patria o alla vita qui in Italia, poiché hanno pagati, per via delle nuove misure del governo Renzi, 30 euro al giorno, vitto, alloggio, ed una ricarica mensile. Il tutto, con i soldi dei contribuenti italiani, come sempre. Morale della favola? Se qualcuno ha qualcosa da ridire, la nostra sinistra di governo, avrà gioco facile nel tacciarlo di “razzismo”… quando i primi razzisti, complici di colonizzatori e sfruttatori, sono loro, burattini di un gioco che sta devastando i popoli europei, e che dobbiamo affrettarci a spezzare. 

Fonte: Stato e Potenza 

la Boldrini, il cui partito amico di Archinà dice di aver "sbagliato" a non comprendere il disagio abitativo, chiede l'adesione alla manifestazione del 12 aprile contro gli sfratti. 

Ammazza, un partito tanto decantato in difesa dei deboli, appena nato tra l'altro, ammette di aver sbagliato a carpire il disagio. 

Come la Boldrini che si recò al funerale della tragedia famigliare compiutasi con 3 suicidi. 

Allora disse che c'è tanta povertà in Italia, crede che nel frattempo, i suoi due governi, Letta e Renzi hanno estirpato il problema? 
Quindi i senza casa e senza reddito italiani non esistono più? 

Come si fa a sapere dalla Boldrini come vivono quei 20 milioni di italiani senza lavoro? 
Tasso di occupazione 55,2%, per cui i non occupati sono 44,8% su una forza lavoro stimata in 40 milioni di persone (se trovate un dato preciso della forza lavoro segnalate, pare sia un segreto di stato, io non l'ho trovato). 
Crede che percepiscano un reddito di cittadinanza ed abbiano UNA CASA GRATIS????????????? 

Grazie, sinistre lottatrici per i deboli. 
Finalmente qui qualcuno riporta la reale entità dei disoccupati 


TASSO DI PARTECIPAZIONE AL LAVORO: L’ITALIA ULTIMA TRA I 42 PAESI AVANZATI ANALIZZATI 

L’Italia, con il 49% di forza lavoro (occupati o in cerca di occupazione) sul totale della popolazione compresa tra i 15 ed i 65 anni, è uno dei Paesi con il più basso tasso di partecipazione al lavoro (esso è passato da 48,2% nel 2010 a 49% ne 2012 – ultimo dato disponibile per un confronto internazionale – dati ILO). Il rischio che si creino maggiori disuguaglianza economiche e sociali è elevato. Una grossa fetta della popolazione ha ormai rinunciato alla ricerca di un impiego lavorativo regolare. Questo, insieme all’elevato Debito pubblico (rispetto a cui l’Italia è al terzultimo posto tra i 43 Paesi Avanzati; 132,3% del PIL), rende l’Italia uno dei Paesi meno favorevoli alla stabilità economica delle giovani e future generazioni. 

Palermo: Senzacasa, protesta in città, "Si dichiari lo stato d'emergenza". - 
9 aprile 2014 
«Si dichiari lo stato d’emergenza, perché occorrono misure straordinarie e immediate, come in caso di terremoti e calamità naturali, per affrontare il problema dell’emergenza abitativa». È questo il monito che si è levato dall’assemblea cittadina organizzata dalla rete dei senzacasa, svoltasi all’interno di Sala delle Lapidi a Palazzo delle Aquile a Palermo. Un incontro aperto alla cittadinanza che ha visto non solo una massiccia presenza delle famiglie della cosiddetta ‘emergenza abitativa’, ma anche di chi vive e sta vivendo l’incubo dello sfratto; delle associazioni che si battono a fianco di questi cittadini, come il ‘Comitato di Lotta per la casa 12 luglio’ (che è stato tra i promotori dell’incontro), la Rete sociale di sostegno, il Comitato Prendocasa Palermo; di professionisti e ricercatori universitari che hanno proposto alcune soluzioni adottabili sin da subito da parte dell’Amministrazione comunale, e per nulla dispendiose, per affrontare una crisi non più rinviabile. Sono i numeri dell’emergenza abitativa a imporlo, cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi due anni: i dati Istat confermano come si sia passati dai 4 mila del 2011 a quasi il doppio di oggi. Un fenomeno che non si arresta a causa dell’assenza di lavoro che crea nuovi poveri, soprattutto nelle città del Sud come Palermo: 150mila palermitani vivono sotto la soglia della povertà, sette persone su dieci in età lavorativa non lavorano, e gli sfratti hanno raggiunto una media di 15 al giorno. Un vero e proprio bollettino di guerra fatto di liste di emergenza nell’emergenza. Uno degli effetti è quello delle occupazioni a fini abitativi da parte di gruppi familiari differenti: in questi ultimi quattro mesi oltre 200 famiglie hanno occupato ben otto spazi abbandonati di proprietà comunale o ecclesiastica, avviando azioni di autogestione e autorecupero. Vivendo ogni giorno con la paura dello sgombero. All’assemblea hanno preso parte solo tre consiglieri comunali, Rosario Filoramo, Alberto Mangano (presidente della Commissione urbanistica del Comune di Palermo) e Giusy Scafidi (presidente della Commissione sicurezza sociale e alloggi), affiancati da altrettanti consiglieri della I circoscrizione e dal presidente della V, Fabio Teresi.(…) 
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Rovigo: 38enne disperato senza lavoro, offende i dipendenti degli uffici comunali. Denunciato 

9 aprile 2014 
Esasperato perchè senza lavoro e presumibilmente senza casa un cittadino italiano classe 1975 ha creato scompiglio negli uffici dei servizi sociali del comune di Rovigo di viale Trieste. 
Il fatto risale nella mattinata di lunedì 7 aprile. L’uomo, si sarebbe recato negli uffici ed avrebbe iniziato ad offendere i dipendenti pubblici e i funzionari. Quindi la chiamata al 113 che è intervenuto con una volante, gli agenti hanno calmato l’uomo che poi è stato denunciato per offese.(…) 

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Taranto: Sgombero al Tramontone, 13 ore di tensione, disoccupati costretti a dormire in auto 

9 aprile 2014 
Sono rimasti in quelle abitazioni per otto mesi. Nè acqua, nè luce, ma famiglie numerose, con bimbi nati da pochi giorni. Una vita estrema, ma la casa è casa, così ieri c’è voluto un esercito, polizia, carabinieri e vigili urbani coordinati dal questore Enzo Mangini, per sgomberare gli appartamenti di via Guarino Guarini al quartiere Tramontone. 
La storia non cambia. Quelli alloggi popolari il Comune li ha già assegnati. Nella graduatoria della casa, vince chi è ai primi posti, anzi chi era, ché al momento il Comune non dispone di alloggi popolari. Allora quelle famiglie, abusive, se ne devono andare. Non si discute, soprattutto quando è la Procura, il pm Giovanna Cannarile a disporre un sequestro, che il gip ha convalidato e il Comune sostiene. È l’amministrazione che ha messo a disposizione una ditta dei trasporti, per prelevare dagli appartamenti le povere cose di chi la sua esistenza, è abituato a viverla in trincea. 
Così l’operazione più lunga in fatto di sgombero inizia intorno alle sei della mattina per concludersi alle 19. Una fatica estenuante, momenti di tensione quelli a cui l’emergenza casa, che conta a Taranto 4mila famiglie senza un tetto sulla testa, ha abituato un po’ tutti. Le mamme con i bambini in braccio, gli anziani, papà disoccupati. «Io un lavoro ce l’avevo, facevo il custode al parco archeologico di Leporano», dice Patrizio, rivendicando quella dignità, che esce dalla porta, quando il lavoro perduto. «Adesso sono disoccupato e con la mia famiglia dormirò in macchina, certo fra gli extracomunitari la mia famiglia non ci va».(…) 

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Palermo: Senza paga e lavoro da dicembre operai Esa occupano Presidenza Regione 
8 aprile 2014 
Una trentina di operai dell’Esa hanno occupato la sala blu di palazzo D’Orleans, sede della presidenza della Regione, mentre altri lavoratori dell’ente di sviluppo agricolo in liquidazione stanno manifestando in piazza Indipendenza a Palermo. Chiedono un incontro con il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Sono circa 450 i dipendenti dell’Esa senza paga e lavoro da dicembre.La protesta è scattata perché da lunedì gli operai avrebbero dovuto riprendere servizio per due settimane,ma questo non é avvenuto. Da ieri i lavoratori protestano con occupazioni e presidi. 
Fonte Ansa 

che provvedimenti ha intrapreso il governo dei moralmente superiori per costoro? 

I difensori delle masse IN CONCRETO CHE FANNO PER QUESTE PERSONE? 
O sono italiani per cui NEMMENO MERITANO SOLIDARIETA'?

Omegna: Mobilitazione dipendenti Lagostina, no agli esuberi. Salvaguardare il made in Italy 

8 aprile 2014 
Presidio dei lavoratori della Lagostina davanti al municipio di Omegna (Vco). Chiedono all’azienda di rivedere gli annunciati 25 esuberi. Lagostina, che opera nel settore del casalingo, conta un centinaio di dipendenti. Domani incontro a Villa Pariani di Verbania, sede dell’Unione industriale del Vco, per un nuovo incontro tra azienda e sindacati. «Lagostina faccia la sua – dicono Cgil, Cisl e Uil -. Bisogna salvaguardare le produzioni made in Cusio. Non si possono vendere prodotti fatti altrove come made in Italy». 

Fonte Ansa 


Roma: Buco nei conti della sanità romana, Fatebenefratelli a rischio chiusura 
8 aprile 2014 
Forse non tutti lo sanno ma uno degli ospedali più importanti della Capitale è a rischio chiusura per mancanza di fondi. Stiamo parlando del Fatebenefratelli, storica struttura ospedaliera sull’Isola Tiberina, fondata nel 1583 e ri-modernizzata fra il 1930 e il 1934. L’ospedale avrebbe un buco nei bilanci di 270 milioni di euro ed ora circa 200 persone, tra medici, infermieri e tecnici, rischiano il licenziamento. Per evitare il crac, il Fatebenefratelli (altrimenti conosciuto col nome di San Giovanni Calibita) ha presentato un’istanza di pre-concordato al Tribunale fallimentare di Roma. La mossa è strategica, servirà a prendere tempo e permetterà all’ospedale di continuare a risanare i debiti. L’obiettivo è quello di evitare la chiusura di una struttura così importante per i romani, tentando di mantenere in piedi il servizio ospedaliero nonostante le difficoltà. Per questo il Fatebenefratelli ha richiesto l’intervento del Tribunale come mediatore, con la speranza di trovare un accordo con i creditori.(…) 
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Enna: Protestano i lavoratori della Multiservizi, prossimi al licenziamento 
8 aprile 2014 
Rimane sempre incerto il futuro dei lavoratori della società Multiservizi, la società partecipata della Provincia, visto che la situazione è sempre più ingarbugliata e si rischia che tra qualche settimana questi lavoratori vengano licenziati definitivamente. Un gruppo di circa cinquanta operai si sono recati alla Provincia per chiedere lumi sulla loro situazione, magari chiedendo un incontro con il commissario straordinario, Salvatore Caccamo, che qualche mese fa aveva promesso un suo diretto interessamento sia a livello regionale sia presso l’Ufficio provinciale del Lavoro per cercare una soluzione che potesse dare a questi lavoratori una speranza, anche minima. Ci sono stati anche degli interventi presso la Regione affinché questa società partecipata potesse essere inserita, a livello regionale, con dei progetti specifici che consentirebbe di avere un consistente periodo di lavoro. Nelle stesse condizioni si trovano delle società partecipare di Caltanissetta, Ragusa e Trapani, ma sino ad ora, nonostante diversi interventi a cominciare dal commissario e dall’ex consigliere provinciale, Lorenzo Granata, qualcosa di concreto non è arrivato. I lavoratori, ieri mattina, hanno manifestato la loro rabbia, la loro disperazione perché si trovano ad essere sull’orlo del definitivo licenziamento.(…) 

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Mantova: Il ministero rivuole i soldi. Buste paga alleggerite per quasi 200 lavoratori 

8 aprile 2014 
Costretti 13 anni fa a lasciare il posto in Comune o in Provincia per “passare” allo Stato, ora si ritrovano a dover restituire al ministero chi 10, chi 21, chi addirittura 46 mila euro. Il motivo: secondo il Miur non avevano diritto al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata a suo tempo nell’ente locale di provenienza. Riconoscimento tra l’altro non immediato ma ottenuto a fatica a suon di ricorsi. Sono collaboratori scolastici, addetti di segreteria, tecnici e insegnanti tecnico-pratici, alcuni di loro già in pensione: quando tutto iniziò nel mantovano erano in 200, oggi ad aspettare l’esito dell’ultimo ricorso in Cassazione sono circa 55, e intanto già da marzo si sono visti la busta paga decurtata. 
Convocati ieri in assemblea dal segretario generale della Flc Cgil Massimiliano De Conca, ora chiedono a gran voce che la politica si faccia carico di «questa grave ingiustizia – ha dichiarato il segretario generale della camera del lavoro Massimo Marchini – che grida vendetta perché siamo davanti a una richiesta di cifre che cambia radicalmente le situazioni famigliari». Situazioni «di chi dal 2000 si sente violentata per quel trasferimento non scelto e oggi magari non ha 10 o 12 mila euro da tirare fuori così» e raccontate da loro stessi al deputato Marco Carra presente per l’occasione. Da chi deve «restituire 46 mila euro e sono già in pensione» a chi si è rassegnato da tempo «e ho già restituito quei 21 mila euro anche se mi erano dovuti».(…) 
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Cantù: Famiglie senza soldi, quest’anno boom di sfratti, 26 notifiche di sfratto 
8 aprile 2014 
Perdere il lavoro, per un numero sempre più alto di persone, significa perdere la casa. E il Comune si trova alle prese con una vera e propria emergenza abitativa. 
Già da mesi a destare le maggiori preoccupazioni, in via Cavour, sono le crescenti difficoltà incontrate dai cittadini ad avere una casa.
Nel 2013, nei soli primi quattro mesi dell’anno, oltre la metà dei 112mila euro erogati dal Comune per l’assistenza economica erano stati destinati proprio a far fronte alla necessità di un tetto per famiglie con figli minori.(…) 
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Torino: Alta tensione alla Lavazza. I sindacati accusano, "La tazzina è stracolma" 
8 aprile 2014 
Alta tensione nella fabbrica del caffè. I lavoratori dello stabilimento Lavazza, che ieri avevano scioperato due ore, si sono fermati anche oggi. “La tazzina è stracolma”, dicono Cgil, Cisl e Uil. “Questa volta – spiegano i sindacati – purtroppo è successo un fatto gravissimo. Per rappresaglia contro chi ha scioperato ieri la direzione ha bloccato le ferie e i permessi già concessi e ha usato, in sostituzione dei lavoratori in sciopero, altri lavoratori. Impiegati amministrativi e capi turno, lo stesso direttore di stabilimento e altri impiegati dell’ufficio del personale, lavoratori di concetto che non hanno nessuna competenza nelle macchine di produzione”.(…) 
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Bagnolo San Vito: Stato d'agitazione al macello Virgilio, a rischio 150 lavoratori 
7 aprile 2014 
I lavoratori del macello Virgilio di Bagnolo San Vito hanno deciso all’unanimità, nell’assemblea convocata lunedì alle 14, di entrare in stato di agitazione. 
Gli operai e gli impiegati – spiega un com unicato firmato da Marco Volta della Flai Cgil e Marco Pirovano della Fai Cisl – organizzeranno un presidio davanti ai cancelli del macello domani dalle 10 alle 12 per protestare contro l’annunciata chiusura dello stabilimento entro la fine di giugno 2014, decisa dal Consorzio Latterie Virgilio. 
La chiusura del settore carni, comporterà la perdita del lavoro per circa 150 persone poiché oltre ai 70 dipendenti della Virgilio, vi lavorano altre 80 persone delle cooperative legate alle lavorazioni esternalizzate. 
L’impianto di Bagnolo San Vito – continua la nota – che fino a due anni fa macellava in media 10.000 suini a settimana, negli ultimi mesi è sceso a circa 7.500, con un orario di lavoro ridotto a 25 ore e per la parte restante coperto da cassa integrazione straordinaria. 
Il piano industriale ora avallato dagli istituti di credito e approvato dall’assemblea dei soci del 4 aprile ha definitivamente stabilito l’uscita di Virgilio dal comparto delle carni e della macellazione suina.(…) 
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Treia: Presidio alla Onis, 36 lavoratori senza cassa integrazione 
7 aprile 2014 
La Onis nasce piccola, come azienda familiare, nel 1998, e cresce costantemente in pochi anni fino a raggiungere appunto nel 2011 un fatturato di oltre 4,7 milioni di euro. Poi il crollo con la crisi e gli insoluti dai maggiori clienti come Berloni, Del Tongo, Vinova e Bontempi. Per rafforzare la compagine societaria entra nel capitale nel 2012 la Panit srl di Mariano Guzzini che affianca i fondatori Renzo Fabbracci e Domenico Lorenzetti. Il processo di rilancio si ferma però a fine 2013. A gennaio è stata chiesta la cassa integrazione ordinaria. Il 3 marzo la messa in liquidazione con la nomina a commissario di Fabbracci e il 19 marzo arriva l’accordo sindacale firmato in Regione che conferma l’impossibilità di proseguire l’attività e l’impegno a inoltrare richiesta di cassa integrazione straordinaria a zero ore per 12 mesi.(…) 
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Massa Carrara: Occupata dai lavoratori la fabbrica della Syn-Tech 

7 aprile 2014 
Un’altra fabbrica occupata da una assemblea permanente dei suoi operai: si tratta della Syn-tech di Massa Carrara. I lavoratori, 31 in totale, sono entrati in agitazione dopo aver saputo che le trattative sindacali con la proprietà non hanno portato a nulla e che l’azienda sta preparando le lettere di licenziamento. La produzione è ferma dall’estate del 2012 (Syn-tech si occupa di costruzione di mobili per ufficio in metallo); la cassa integrazione terminerà a settembre; l’azienda ha annunciando il suo “disimpegno” dal territorio di Massa per “crisi legata alle difficoltà di mercato” e spostato le residue attività a Thiene, Vicenza, dove ha sede il gruppo Estel Class, che controlla Syn-tech.(…) 
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Albignasego: Da Architetto attivo e conosciuto a meccanico ambulante di biciclette 
7 aprile 2014 
Da architetto attivo e conosciuto in tutto il Veneto a meccanico ambulante della bici, nome d’arte Mike de Bike, che va a riparare le due ruote anche a domicilio, oltre che, naturalmente, sul posto, ogni volta che un ciclista in panne lo chiama per un pronto intervento. Questa la storia, frutto della crisi economica che non sembra terminare mai, di Michele Bressan, residente in via Padova ad Albignasego, architetto di mezz’età, licenziato dalla Net Engineering, una delle più grandi società di progettazione nel settore dei trasporti e delle infrastrutture, guidata da Giovambattista Furlan, con sedi a Rubano ed a Monselice. Lui non si è perso d’animo e ha deciso di reinventarsi un lavoro, sfruttando una sua grande passione: quella, appunto, per la bicicletta. 
Ieri l’architetto Bressan, maturità scientifica e laurea allo Iuav di Venezia, era presente, all’interno del suo stand, in Prato della Valle, dove, per quattro giorni consecutivi, si è svolta la manifestazione Yeswebike, promossa dal Comune e sponsorizzata da Vodafone, Billa, AcegasAps e Birra Antoniana. L’architetto-artigiano delle bici è nel settore delle due ruote anche grazie al sito www.mikedebike.it , con il sottotitolo Ciclofficina Itinerante. «Non è stato facile inventarsi un nuovo mestiere dopo il licenziamento avvenuto alla Net Engineering assieme ad altri 47 colleghi di lavoro», spiega Bressan , «Alla mia età trovare un altro posto, specialmente nel livello professionale in cui era inquadrato, è praticamente impossibile in questi tempi di crisi.(…) 

Novara: I lavoratori senza stipendio ma “Sergio Tacchini” fa lo sponsor a Montecarlo 

7 aprile 2014 
La «Sergio Tacchini International», ultima denominazione della società controllata da un gruppo cinese, trova i soldi per sponsorizzare il torneo di tennis di Montecarlo, che prenderà il via 12 aprile, ma non per pagare i lavoratori in cassa integrazione che non vedono un euro da ottobre. Per questo i delegati sindacali, Massimo Rivaroli, Paola Baselli e Marilena Cristina, si appellano al prefetto e al liquidatore e chiedono un incontro urgente. 
I lavoratori confrontano il passato glorioso della società, quando era guidata dall’ex campione di tennis, con il presente buio. «Sergio Tacchini – ricordano i lavoratori – è stato un manager capace che teneva moltissimo all’azienda e l’ha portata a grandi successi, come quando nel 1997 vendemmo un milione e 200 mila polo, un exploit mondiale». 
La cessione della società ai cinesi ha portato al risultato attuale: 42 su 55 addetti di Bellinzago in cassa a zero ore, la chiusura di tutti i negozi. «A febbraio 2012 – dicono Rivaroli, Baselli e Cristina – è iniziata la cassa per un anno seguita da varie proroghe. Ma l’azienda non ha presentato piani di rilancio e a novembre arriva la mobilità». 
Scopo della proprietà è trasformare la «Tacchini» in «brand company» con pochissimi addetti: stop a produzione e commercializzazione e cessione della licenza. Le trattative sindacali successive hanno portato a cassa in deroga per sei mesi e «a esigui aiuti per chi perde il lavoro, mentre si spendono somme ingenti per consulenze che servono solo a rendere confusa la situazione».(…) 
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Padova: In 800 per conquistare un posto fisso da impiegato da mille euro al mese 

6 aprile 2014 
In ottocento in corsa per un posto fisso da impiegato, stipendio da mille euro al mese. L’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie si appresta ad assistere al grande assalto dei partecipanti al concorso pubblico per titoli ed esami, utile a coprire a tempo indeterminato un posto nel profilo professionale di “coadiutore ammistrativo esperto”, categoria Bs da assegnarsi alla direzione generale per il supporto e la rendicontazione di progetti e convenzioni di ricerca. Il titolo di studio richiesto è a bassa scolarità (diploma di scuola media e attestato di superamento del biennio superiore) e la busta paga quello che è, ma questo non ha scoraggiato il fiume di aspiranti, pronti a dare il meglio di sé.(…) 
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GRANDE LA DEMOCRAZIA, che bei risultati, da difendere con le unghie e con i denti da chiunque la minacci, soprattutto i reazionari euroscettici

VOLETE MICA DARE FIATO ALLE CORRENTI NEOFASCISTE come scrive il PdCi
"Il 12 aprile ci auguriamo possa essere un momento importante e soprattutto auspichiamo che sappia porsi l’obbiettivo fra gli altri di contrastare le scelte politiche dei governi di tutta Europa che ridanno fiato alle forze neofasciste, sostenute peraltro dalla stessa Ue, come dimostrano gli appoggi al nuovo governo dell’Ucraina"

Peccato non precisi il comunicato del PdCi il caso dell'Ungheria, o meglio, il governo delle "destre" ostacolato da Bruxelles e da tutta la sinistra al caviale, HA MESSO ALLE CORDE LA FINANZA E LE BANCHE e aumentato salari pensioni e benessere di TUTTI I CITTADINI.

Da noi il benessere deve essere garantito a chiunque, purché non sia italiano.


naturalmente è "caccia allo straniero" secondo i giornali. 

Valsusa, ucciso da due coltellate caccia aperta all’assassino in fuga 



La vittima aveva 35 anni, l’omicida sarebbe un magrebino 

Un uomo è stato ucciso a coltellate al culmine di un litigio in strada a Sant’Antonino, comune della Valle di Susa. La vittima, un italiano, è stato colpito dal suo aggressore, che è poi fuggito ed è ora ricercato dai carabinieri. Si tratterebbe, secondo quanto appreso, di un magrebino. L’aggressione è avvenuta, per cause ancora da accertare, in via Maisonetta. La vittima è un italiano di 35 ann... 
... articolo completo: lastampa.it.cronaca 
Quindi dato che è straniero L'OMICIDIO DEVE FARE PARTE DEI PACCHETTI DI DIRITTI INALIENABILI concessi per una buona e sana accoglienza
visto su CDC

Nessuno ad esprimere solidarietà? Nessun partito, Ongs della società civile ad aiutare in modo CONCRETO, REALE, CON FATTI queste persone? Già, ai suicidati ormai non serve più. Ma le loro famiglie? Chi vive disagio economico? Ah giusto, siamo un paese benestante perché evadiamo le tasse. A parole tutti tanto per la democrazia e diritti, tutti con i più deboli, A FATTI ZERO.

Tutti i giorni vi sono OMICIDI DI STATO per indigenza e disperazione.
E' questo lo status quo che si difende dai pericoli "reazionari"?

Sorrento: 42enne in difficoltà si suicida impiccandosi in casa. Lascia moglie e figlia
8 aprile 2014
Continuano le notizie drammatiche di gesti estremi di uomini che in difficoltà si tolgono la vita lasciando una grande tristezza tra i propri familiari gli amici e i concittadini. Nel centro storico ci giunge la notizia di un uomo che si è tolta al vita …Stiamo verificando la segnalazione di un condomino a Via Tasso. Ci confermano tutto e i carabinieri appena siamo giunti sul posto per rispetto e riservatezza ci pregano di non fare foto del luogo. Rispettiamo il dolore di tutti e fdella famiglia Si parla di un ragazzo di 42 anni che ha deciso di farla finita con i problemi della vita quotidiana. Un certo Marco C. di 42 anni di Napoli, ma residente a Sorrento, si è impiccato inspiegabilmente dopo cena . Gli amici di Sorrento parlano di un uomo fatto con una separazione alle spalle ma ragazzo allegro apparentemente senza problemi e molto socievole. Lascia moglie e figlia convivente.(…)
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CRISITALY

Padova: S’impicca ma i debiti passano al figlio. Tenta il suicidio, si salva, restano i guai
 8 aprile 2014
Due storie di tragiche. Per colpa della crisi. Due storie di cui si sta occupando Federcontribuenti. È il 2008 quando un commerciante di Padova s’impicca perché non riesce più a far fronte ai debiti che rischiano di divorare i beni di famiglia. Sceglie di morire e ce la fa: i congiunti scoprono il suo corpo quando non c’è più nulla da fare. Ed è la famiglia a ritrovarsi ad affrontare tutti i guai. Così il figlio è costretto a vendere l’azienda per evitare di ritrovarsi travolto. Ma non basta a saldare i conti. Con il suo lavoro da autista, una moglie che pure lavora a tempo pieno e due figli in tenera età, sta svenandosi per pagare quasi 300 mila euro di mutui accesi per pagare tutti i debiti di un’azienda che non è più nelle mani della sua famiglia.
C’è chi, invece, non è riuscito a morire. E il caso di un artigiano di Giarre che, ingoiando barbiturici, ha cercato di farla finita nel 2010. Grazie al tempestivo intervento della moglie, è riuscito a evitare la morte. Ma non a scansare i problemi che c’erano prima di quel gesto estremo. E che sono rimasti anche successivamente alle sue dimissioni dall’ospedale. Da allora, le sue condizioni economiche non si sono riprese. Lui, piccolo artigiano nel settore elettrico, sta ancora aspettando il saldo di molte commesse: tra queste il lavoro svolto in un porto per circa 50 mila euro. Intanto è stretto fra mutui da pagare, fornitori da saldare, tasse da esaudire. (cri.gen.)
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CRISITALY

quando c'è una donna di mezzo la società civile, che possiede tutti i media, non smette di parlare di casi di donne vittime di qualcosa.
TRANNE SE SONO SUICIDA PER INDIGENZA

Monteforte Irpino: Madre disperata e senza lavoro si butta giù dalla rupe di San Martino
7 aprile 2014
Madre disperata e senza lavoro giù dalla rupe di San Martino, a Monteforte Irpino. La donna da cinque mesi non riusciva neanche a pagare il fitto. Per questo motivo la scorsa notte in preda alla disperazione la donna, di origini rumene, si è allontanata da casa e dai figli minorenni per raggiungere proprio la zona isolata. I figli impauriti per le parole della madre avrebbero deciso di chiamare alla locale stazione dei Carabinieri ed è stato proprio il comandante, il maresciallo Angelo Perrone a decidere di pattugliare la zona alla ricerca della donna. Il sottufficiale ha fatto squillare il telefonino della donna. Lo hanno sentito improvvisamente squillare tra i rovi di quel burrone. La donna è stata trovata in un cespuglio di rovi. Sono stati subito allertati i soccorsi. Un’ambulanza del 118 arrivata tempestivamente sul posto e ha trasportata al Moscati, dove è ricoverata in prognosi riservata. La donna ha riportato fratture multiple su tutto il corpo, ma è in pericolo di vita.(…)
CRISITALY

Parona: Sale su un traliccio con coltello, denunciato disoccupato di Cilavegna
7 aprile 2014
E’ salito su un tralicco dell’alta tensione ubicato in aperta campagna e lì è rimasto per oltre due ore sino a quando i carabinieri, che erano stati avvisati dai passanti che, approfittando della giornata di sole si erano concessi una passeggiata nelle campagne di Parona, lo avevano notato. Quando ha visto i militari E.A., 58 anni, disoccupato residente a Cilavegna, ha tentato inutilmente di liberarsi di un coltello, che è stato recuperato. E una volta a terra ha fornito ai militari delle false generalità.(…)
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CRISITALY

Padova: Da piccolo imprenditore a clochard, 58enne vive in auto e di elemosina
7 aprile 2014
Ha pagato le tasse per un’intera vita, prima da dipendente, poi da piccolo imprenditore. Ha versato 36 anni di contributi. Ha chiuso la sua ditta, di fronte all’impossibilità di fronteggiare la concorrenza con nuovi investimenti: le banche non erano disposte ad accendere prestiti o fidi. Ora, senza un soldo, senza uno stipendio e senza una casa, si ritrova a vivere in mezzo alla strada Vito Monte, classe 1955, originario di Partanna nel Trapanese, padovano d’adozione da più di quarant’anni.
Da venerdì scorso l’auto di proprietà, una Ford Focus vecchio modello, è tornata a essere la sua “casa”. Una “casa” a motore sempre spento (non ha soldi per la benzina e l’assicurazione è scaduta) in perenne sosta nel parcheggio del supermercato Alì, tra le vie Carlo Alberto Diano e slargo Gardenia, giusto tra il confine di Padova, nel quartiere Guizza, e di Sant’Agostino di Albignasego. Lo scorso dicembre, per pochi giorni, era nella stessa situazione. Poi il passaparola e un articolo sul Mattino si erano tradotti in vitto e alloggio gratuiti offerti da una famiglia che aveva temporanea necessità di un aiuto in casa. «Me ne sono andato spontaneamente anche se mi avevano invitato a restare: la famiglia era in difficoltà e una persona in più pesa sul bilancio familiare… Non mi è rimasto che tornare qui» racconta il signor Vito, nonostante tutto curato nell’aspetto perché, se di fatto è un “senzatetto”, vuole difendere a ogni costo la propria dignità di persona. «Mio padre lavorava all’Enel e nel 1971 ottenne il trasferimento a Padova» spiega, «Ho preso il diploma di ragioniere, poi nel 1977 ho trovato lavoro come vigilante alla Civis, poi alla San Marco di Mestre, infine alla Cooperativa Vigilanza Privata di Marghera dove rimasi fino al 1994. L’azienda andava male, gli ultimi stipendi ancora mi spettano come la liquidazione…». Vito non si perde d’animo e trova un altro posto, stavolta nel commerciale, vendendo macchinette e caffè per aziende. Nel 2004 la scelta di mettersi in proprio. «Apro una piccola impresa a Vigodarzere nello stesso settore, assumo anche cinque dipendenti» rammenta. «All’inizio tutto sembra andare bene poi, tra crisi e concorrenza, non riesco più a far tornare i conti» ammette. Vuole evitare il fallimento: paga i debitori e chiude tutto. «Ho sempre saldato i conti: con i fornitori, i dipendenti e lo Stato. Con quel che mi è rimasto mi sono trasferito in affitto a Legnaro nel 2011… Sempre cercando un’altra occupazione che non è mai arrivata. A un certo punto i soldi messi da parte sono finiti e il proprietario della casa mi ha intimato lo sfratto perché non riuscivo più a pagare l’affitto di 670 euro al mese. Alla fine lo sfratto è diventato esecutivo: l’ufficiale giudiziario me lo ha notificato due volte. Alla terza, mi aveva informato, sarebbe arrivato accompagnato dalla forza pubblica… È umiliante essere cacciati di casa, almeno lasciatemi la dignità: per questa ragione ho preferito andarmene e sono finito a vivere in macchina».(…)
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Belluno: Banco alimentare a rischio gli aiuti per 5 mila bellunesi. Fondi europei finiti
8 aprile 2014
È emergenza alimentare in provincia di Belluno. Sono quasi esaurite le scorte di cibo del concluso programma europeo Agea (che costituivano circa la metà di quanto la rete del Banco alimentare distribuisce alle associazioni caritatevoli convenzionate), mentre il nuovo programma Fead e il piano nazionale che dovrebbero sostituirlo devono ancora partire. Così, per aiutare le tante persone che chiedono un aiuto per poter mangiare, la Fondazione del banco alimentare ha deciso di recuperare quanto manca, attivando una Colletta alimentare straordinaria, che si svolgerà il 14 giugno.
A livello bellunese, la coordinatrice Maddalena Garolla si sta già muovendo per contattare le singole associazioni che fanno capo all’iniziativa, con l’obiettivo di verificare la disponibilità per questa giornata di raccolta per i poveri.
Il problema. Lo scorso novembre Garolla aveva lanciato l’allarme, avvisando che il 31 dicembre 2013 il programma europeo di aiuti alimentari, su cui si basava gran parte dell’attività del Banco, avrebbe chiuso i battenti. Una chiusura dettata dall’indisponibilità di alcuni Stati membri a finanziare, attraverso la nuova politica agricola comunitaria, l’acquisto di generi alimentari per scopi sociali. A livello europeo, questo programma dovrà essere sostituito da un fondo (Fead) di aiuti Ue agli indigenti diverso dal precedente, a cominciare dal fatto che non sarà più inserito nella politica agricola comune, ma nel Fondo sociale europeo. A Roma le modalità di utilizzo del fondo dovranno essere definite entro luglio. «Ma nel frattempo come faremo a garantire l’aiuto alle persone bisognose?», si domanda Garolla, che sottolinea come la chiusura dei fondi europei determinerà una perdita di 40 mila tonnellate di alimenti, pari a 1.740 Tir. Nella sola provincia di Belluno mancheranno 900 tonnellate di prodotti.(…)
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Latina: "Il sindaco non ci vuole incontrare", 4 famiglie sfrattate si barricano nei bagni del Comune
7 aprile 2014
Momenti di grande tensione questa mattina in Comune. Alcune famiglie che occupano la famosa palazzina di via Respighi nel quartiere Q5 si sono chiuse nel bagno al primo piano del palazzo municipale, proprio accanto agli uffici che ospitano il primo cittadino. E l’azione dimostrativa è stata decisa proprio per protestare contro il sindaco Giovanni Di Giorgi che questa mattina ha deciso di non incontrarli “nonostante fosse stato fissato da tempo un appuntamento per trovare una soluzione all’imminente sfratto a cui vanno incontro le famiglie, fissato per la fine di maggio”. Sono 4 i componenti di altrettanti nuclei familiari che hanno deciso di chiudersi a chiave negli antibagni del Municipio, dove nel frattempo è arrivata anche la Digos nel tentativo di riportare la calma.(…)
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Rosate: Problemi economici, disoccupato perde la testa e distrugge casa
7 aprile 2014
Folle gesto di un disperato verso le 16 di ieri a Rosate. Un uomo, in preda a una crisi di nervi, forse a causa di motivi economici o in seguito a una lite con la moglie, ha iniziato a inveire contro la compagna e a demolire il suo appartamento gettando dalla finestra del secondo piano, che affaccia in via Piave, alcuni mobili di casa. L’uomo, dopo aver demolito l’appartamento, è sceso dalle scale, brandendo un coltello, e si è diretto verso il cortile che affaccia su viale Europa.
Durante la fuga ha distrutto tutto ciò che incontrava incluse le finestre delle scale. Arrivato in strada si è messo a litigare anche con gli avventori del locale che si trova di fianco al portone. Il proprietario del bar gelateria “Il castello”, vedendo l’uomo con il coltello in mano, si è spaventato e ha abbassato la saracinesca per non farlo entrare. Il gestore ha dato subito l’allarme chiamando il 113 e dopo qualche minuto sul posto, infatti, sono arrivati i carabinieri.(…)

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Albano Laziale: 50enne chiede l'elemosina e distribusce volantini, "Sono italiano e cerco lavoro"
7 aprile 2014
Al distributore chi chiede l’elemosina è anche un 50enne connazionale: che cerca un impiego e distribusce volantini ai “clienti”. Giorni fa ero in macchina, guidavo lungo l’Appia, venivo da Roma ed ero quasi vicina ad Albano. Erano circa le due e mezza del pomeriggio e la spia della benzina segnava rosso fisso ormai da qualche chilometro. Incontro un benzinaio, “aperto” c’era scritto; entro e vedo le serrande abbassate del gabbiotto. “È solo self service a quest’ora” ho pensato; ma io avevo un pezzo da cinquanta e potevo mettere solo dieci euro. Si è avvicinato un uomo abbastanza alto, carnagione chiara, massimo 50 anni. All’inizio credevo fosse il benzinaio che aveva appena chiuso, gli ho chiesto se aveva da cambiarmi i soldi e sì, li aveva; mi ha poi messo la benzina e nel frattempo faceva segno di aspettare alle altre macchine: era un mettitu. Non senza imbarazzo ho aperto il borsellino, ho preso delle monete e gliele ho date. L’accento non sembrava straniero e io iniziavo a sentirmi a disagio; quegli spicci erano più un lava-coscienza, una manifestazione di buonismo da due soldi e falso altruismo: avrebbero fatto sentire me “a posto” più che costituito un reale aiuto per chi avevo di fronte. Mi ha fatto segno di aspettare. È andato a un’altra macchina, poi è tornato da me e mi ha dato un volantino: “Sono italiano e cerco lavoro”.(…)

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Alessandria: Disoccupato scatenato, è diventato il “terrore degli uffici assistenza”
6 aprile 2014
È una escalation di violenza. Un film già visto. Uno di quelli che spesso terminano nel sangue. Per ora il finale deve essere ancora scritto, ma se dovesse essere tragico nessuno potrà dire “Non lo sapevamo”.
Il protagonista si chiama Krimi Laroussi, 52 anni, tunisino, abitante ad Alessandria. Da tempo è disoccupato, ha due figli, di cui uno disabile. Non riesce a contenere la sua disperazione che si trasforma in violenza. E le sue mani si armano.
È l’uomo che l’altro giorno è entrato al Poliambulatorio dell’Asl in via Pacinotti, si è diretto nello studio di un medico e gridando “Questo è un Paese di m….” ha preso la rincorsa e gli ha lanciato un mattone di 4 chili. Il medico si è salvato, colpito di striscio al collo. Motivo? L’invalidità negata.
Arrestato dai carabinieri per il momento è ai domiciliari.
Quello che preoccupa è che questo è il quarto caso
Il primo episodio risale a due anni fa, quando all’ufficio del Lavoro quando aveva aggredito un funzionario.
Il secondo è datato 12 giugno 2013 quando ha spaccato un quadro ed una vetrata di un ufficio a piano terra del Comune . Si era presentato con il figlio di 7 anni chiedendo aiuto al vicesindaco (e ginecologo della moglie) Oria Trifoglio. Non avendo ottenuto risultato aveva devastato l’ufficio ed era stato bloccato dalla polizia municipale.(…)
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CRISITALY

QUI ELENCO DI TANTI ITALIANI CHE SI GODONO IL LORO BENESSERE.
E' LUNGO VERO L'ELENCO? E SI RIFERISCE A PERSONE, FAMIGLIE CHE HANNO SUBITO LE TRAGEDIE ECONOMICHE APPENA DUE SETTIMANE FA.

QUALCUNO LO DICE ALLA BOLDRINI?

Pisa: profughi arrivano in aereo, alloggiati in struttura turistica
sabato, 22, marzo, 2014

SONO arrivati ieri sera alle 19.50 i 40 profughi africani destinati ad essere accolti nella provincia di Pisa. L’aeroporto cittadino è la base di smistamento, in questi giorni di emergenza, dei 480 profughi africani destinati dall’operazione Mare Nostrum alla Toscana. Giovedì sera i primi 140 arrivi al Galilei, trasferiti poi a Firenze e a Siena. Ieri due voli, ciascuno con altri 140 smistati a gruppi di 40 fra Lucca, Livorno, La Spezia, Massa, Grosseto, Pistoia e, naturalmente, Pisa.
La macchina dell’accoglienza era stata messa in moto giovedì dalla Prefettura di Pisa che aveva coinvolto le istituzioni cittadine e gli enti di assistenza in una corsa contro il tempo alla ricerca di un tetto per i 40 immigrati. Le istituzioni si sono ritrovate a gestire in totale emergenza una situazione poi risolta, ieri, con il trasferimento dei 40 profughi nella struttura turistica di Piaggerta, dentro il Parco di San Rossore, messa a disposizione dalla cooperativa Paim Turismo.
Si tratta però di una soluzione temporanea e in regime di emergenza perché nel frattempo la Provincia di Pisa ha messo in moto la rete del «Centro Nord-Sud» che troverà altre sistemazioni per i profughi. La Croce Rossa ha già messo a disposizione un appartamento a Montecatini Valdicecina, e anche l’Università e il Parco di San Rossore si sono dichiarati disponibili ad offrire accoglienza ai profughi che saranno inseriti in un programma di accoglienza e integrazione sul modello di quello già sperimentato con «Emergenza Nord-Africa».
La Prefettura ha firmato fino a giugno un Protocollo con la Società della Salute che ha affidato a Paim Turismo la gestione dell’accoglienza. Ogni profugo costerà 30 euro al giorno e questa indennità sarà corrisposta al gestore, la Sds, dal Ministero dell’Interno che ha attivato il programma.
IERI a San Rossore il personale della Sterpaia e di Piaggerta preparava le camere per i 40 profughi, atterrati al «Galilei» alle 19.50 e trasferiti, dopo le identificazioni di rito, da un pullman della Croce Rossa a San Rossore. Qui hanno trovato il classico «set di cortesia» nelle camere di Piaggerta che di norma ospita turisti di famiglie e associazioni e anche molti disabili che dentro il Parco trovano adeguata risposta alle loro particolari necessità.
Roberto Guiggiani, presidente di Paim Turismo spiega: «Le nostre strutture sono state pensate per il turismo sociale. Accogliamo i profughi come se fossero ‘turisti normali’ e siamo pronti a offrire loro tutti i servizi che si renderanno necessari in nome dell’accoglienza». Per rendere meno traumatico il trasferimento dei profughi, già provati dal viaggio della speranza verso Lampedusa, la Provincia di Pisa ha attivato i propri mediatori linguistici e culturali che seguiranno i nuovi arrivati per tutto il percorso di accoglienza. «Saranno seguiti passo passo da interpreti di lingua araba — dice l’assessore provinciale Silvia Pagnin — che li aiuteranno a orientarsi e a facilitare le procedure di accoglienza».
Eleonora Mancini LA NAZIONE


«Clandestino» da dieci anni prende la pensione d’invalidità
lunedì, 24, marzo, 2014
Clandestino percepisce la pensione di invalidità. Lui, egiziano da 10 anni in Italia con (apparenti) regolari permessi di soggiorno, di fatto avrebbe dovuto essere espulso perché non ha mai versato un solo euro di contributi. Quindi significa che la documentazione richiesta dalla legge per ottenere il permesso di soggiorno, non era regolare. Meglio: un datore di lavoro compiacente ha prodotto un certificato che ne attestava la sua assunzione. Ma non era così. Per cui, non potendo essere regolarizzato, non avrebbe dovuto percepire la pensione.
Della rocambolesca vicenda si sono accorti gli agenti dell’ufficio immigrazione della questura che, da qualche tempo, possono interrogare il cervellone dell’Inps e delle Agenzie delle Entrate. Una sinergia telematica fortemente voluta dai vertici della polizia di Stato, proprio per evitare di rilasciare permessi di soggiorno a persone che, di fatto, non hanno mai lavorato. E quando si sono trovati davanti al caso dell’egiziano, hanno scoperto, introducendo il suo nominativo nella banca dati dell’Inps, che non aveva mai pagato i contributi. [...]  milano.corriere

Trapani: via gli anziani, la struttura ospiterà immigrati
domenica, 23, marzo, 2014
Fuori gli anziani, dentro gli immigrati. Una prospettiva che diventerà realtà il prossimo 31 marzo quando il Residence Marino verrà trasformato in un centro di accoglienza. Ergo: gli anziani dovranno andare via per far posto agli extracomunitari. I pensionati, 23 in tutto, saranno trasferiti in altre strutture. I locali del Residente Marino, realizzati nella zona del Ronciglio dove un tempo venivano ospitati anche i bambini disagiati, accoglieranno i richiedenti asilo politico sbarcati lungo le coste della Sicilia occidentale e non solo.
Una scelta, questa, dettata anche dai problemi economici che investono, da tempo, il Residence, cosi come tutte le Ipab che operano nell’Isola, a causa dei tagli imposti dalla Regione siciliana, ma anche per l’esiguo numero di ospiti a fronte di spese esose per la gestione.
Da qui, pertanto, l’accordo con il ministero dell’Interno che darà una boccata d’ossigeno alla struttura, garantendone la sopravvivenza. Accorso che ha già avuto la benedizione del commissario straordinario, inviato dall’assessorato regionale, Natale Tumbiolo. Alcuni ospiti del Residence Marino saranno ospitati all’istituto Serraino Vulpitta, sedici per la precisione. Di dodici pensionati se ne farà carico il Comune del capoluogo, pagandone la retta. «Non è più possibile – dichiara il presidente dell’Ente di via Segesta Antonio Sparaco – fare assistenza agli anziani perchè è antieconomico. Più vantaggioso, invece, accogliere gli immigrati. «Il Welfare – conclude – dedicato agli anziani, oggi non è più in condizioni di portare avanti una assistenza adeguata e di qualità».
Frattanto, il commissario Tumbiolo ha inviato ai sindaci di Trapani, Erice e Paceco una lettera per invitare i primi cittadini a farsi carico degli ospiti della struttura. Da qui l’apertura di Antonio Sparaco per il Serraino Vulpitta. Termine inserito nella missiva del Residence Marino, ad oggi sarebbe il 31 marzo, anche se dai vertici dell’Ipab di Molo Ronciglio trapela una disponibilità di massima per dilatare i tempi di qualche mese per la sistemazione degli anziani. gds


Cagliari: Tagli sussidi, donne vanno a fare la spesa in due supermercati ed escono senza pagare
24 marzo 2014
«Niente soldi per famiglie». Questore: comprendiamo ma è furto. Protestano davanti alla sede dei servizi sociali del Comune di Cagliari dopo la riduzione dei sussidi per le persone meno abbienti, poi vanno a fare la spesa in due supermercati ed escono senza pagare. Una decina di donne, dopo aver partecipato con altre 50 persone alla protesta davanti agli uffici comunali, sono entrate in un supermercato «Auchan» e in un «Ld» e dopo aver riempito i carrelli sono andate via senza pagare dichiarando di «non avere i soldi per dare da mangiare alle loro famiglie». Dopo i furti sono intervenute le forze dell’ordine e le donne saranno denunciate. Immediato l’intervento del Questore Filippo Dispenza: «Chiaramente c’è tutta la comprensione umana possibile per queste persone che hanno gravi difficoltà economiche che non consentono loro di sfamare le loro famiglie – ha dichiarato all’ANSA – Come Questore della provincia di Cagliari devo richiamare l’attenzione di queste persone che tali comportamenti sono illegali ed in ogni caso costituiscono reato di furto aggravato. Episodi di questo genere rischiano di degenerare in rapine quantomeno improprie se qualcuno si opponesse a tali illeciti comportamenti. Sarebbe opportuno si rivolgessero in maniera anche più pressante, senza porre in essere alcuna violenza, ai servizi socio-assistenziali del Comune». Fonte ansa


Avellino: 12 famiglie a rischio sfratto, "faremo una tendopoli davanti al comune"
24 marzo 2014
«Dodici famiglie verranno sfrattate per fine locazione e non sanno dove andare». A lanciare l’appello e denunciare il dramma che stanno vivendo alcuni residenti di Picarelli è Costantino D’Agostino, segretario provinciale del Sunia che, questa mattina, insieme alle dodici famiglie a rischio sfratto, ha tenuto una conferenza stampa davanti il cantiere di Picarelli. L’odissea di queste persone è cominciata il 23 dicembre 2012 quando hanno lasciato i loro appartamenti per consentire l’abbattimento dei palazzi e la costruzione di nuovi edifici più moderni e meno fatiscenti. In attesa della conclusione dei lavori, queste famiglie, si sono trasferite in altri appartamenti, privati, stipulando dei contratti di locazione. I canoni, però, sono a carico dell’impresa affidataria dei lavori, così come previsto dall’appalto vinto.
«Invece questi fitti non sono stati mai pagati, ad aprile scadono i contratti e le persone rischiano di finire in mezzo a una strada», denuncia D’Agostino con le 12 famiglie in questione che si sono ritrovate al centro di una querelle tra ditta, Comune di Avellino e Regione Campania. A quest’ultima, infatti, l’impresa contesta il fatto di non aver ottemperato ai pagamenti per i lavori fin qui fatti, di conseguenza di non essere nella condizione di pagare i fitti. Il Comune, dal canto suo, lo scorso mese di dicembre si è fatto carico di alcuni fitti arretrati pagandoli di persona, ma in danno all’impresa. Non tutti, però, sono stati pagati con gli affittuari che, a questo punto, rischiano lo sfratto per morosità. «Alla fine a pagare siamo noi. Chi si trova nelle condizione economiche.(…)
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Nuoro: Invalido 48enne, disoccupato e con 7 figli minaccia il suicidio
24 marzo 2014
Armato di un lungo coltello da cucina, e’ riuscito ad entrare nella tarda mattinata nell’ufficio del capo di gabinetto del prefetto di Nuoro e ha minacciato di uccidersi se non avesse avuto dal Comune garanzie su un sostegno alla sua famiglia. Un disoccupato nuorese di 48 anni, invalido, padre di sette figli e ospite a casa di sua madre, ha chiesto di essere ricevuto dal prefetto Giovanni Meloni, in quel momento assente, lamentando di essere stato escluso dagli aiuti ai poveri della citta’ in quanto il suo reddito sarebbe superiore a quello previsto. L’uomo ha poi rivolto il coltello contro se stesso, mentre scattava l’allarme alla polizia. L’episodio e’ accaduto attorno alle 12.45. Il disoccupato, senza farsi annunciare dal piantone, e’ salito nell’ufficio del capo di gabinetto Francesco Ramunni per esporre clamorosamente il suo caso. Solo dopo una quarantina di minuti di trattative con il capo della Squadra mobile di Nuoro, Fabrizio Mustaro, e con il dirigente del Comune Franco Rosu, responsabile dei Servizi sociali e dell’assistenza alla persona, l’uomo si e’ fatto convincere a consegnare il coltello e a lasciare incolume la prefettura. Dal Comune gli e’ arrivata l’assicurazione che non sara’ lasciato solo: il disoccupato aveva anche chiesto di essere messo nelle condizioni di lavorare. Per evitare il ripetersi di episodi simili i controlli all’ingresso della prefettura saranno intensificati.


Roma: Crisi, Bagnasco, impressiona aumento Italiani a centri caritas
24 marzo 2014
La povertà – dice il Rapporto 2014 della nostra Caritas sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia intitolato «False partenze», di imminente presentazione – «è in rapido e preoccupante aumento», ha spiegato il cardinale Angelo Bagnasco nella sua prolusione al Consiglio Cei. «Sembra di essere in prima linea su una trincea più grande di noi – osserva il porporato -, anche se sappiamo che la Chiesa non è chiamata a risolvere tutti i problemi sociali, ma a contribuire al meglio nello spirito di Cristo buon Samaritano». Comunque, gli sforzi delle 220 Caritas diocesane e degli 814 Centri di ascolto monitorati (in tutto sono 2.832) «si sono moltiplicati, e le iniziative sono in quattro anni raddoppiate registrando un aumento impressionante di italiani che bussano alla porta, così come di gruppi sociali che fino ad oggi erano estranei al disagio sociale». I fondi diocesani di solidarietà, ha riferito ancora Bagnasco, «aumentano dell’11%, e gli sportelli, per aiutare la ricerca del lavoro o della casa, sono giunti a 216».
Fonte Ansa

Bologna: Crisi immobiliare, famiglie sempre più al verde, boom di richieste di "minor fitto"
24 marzo 2014
Il triste scenario ormai noto della crisi che divora il reddito delle famiglie, la perdita del lavoro o la cassa integrazione si ripercuotono pesantemente sul settore immobiliare e soprattutto sulle locazioni. Ne è prova un fenomeno che si sta sempre più affermando ovvero la scelta del proprietario di ridurre il canone di affitto al conduttore tramite lo strumento del “minor fitto”, in quanto le famiglie fanno sempre più fatica a pagare. Così illustra Confabitare – associazione proprietari immobiliari.
L’applicazione del ‘minor fitto’ oltre ad evitare una possibile morosità dell’inquilino, farebbe sì che il proprietario possa sia mantenere in essere il rapporto con l’affittuario stesso e, allo stesso tempo, possa aiutarlo a superare un momentaneo periodo di difficoltà.
Nel corso dell’anno 2013 i dati confermano l’affermarsi del minor fitto in tutt’Italia, rispetto all’anno 2012, con ampie percentuali, come emerge da una accurata analisi effettuata da Confabitare, che ha messo a confronto i dati ricavati dalla propria analisi con quelli della Agenzia delle Entrate.
In testa alla classifica troviamo Bologna con un + 42,5 % poi Padova con un + 40,3%, seguita da Catania + 35,8%- Palermo + 33%, Bari +32,5 %, Venezia + 31,8%, Genova + 30%, Cagliari + 29,7% Firenze + 29 % Roma e Milano registrano rispettivamente un +28 ,6 % e un +28,%, mentre Torino registra un + 27, 5 %.(…)
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Sassari: Esodati, 5000 sardi dimenticati, costretti a dimettersi o collocati in mobilità
24 marzo 2014
Fantasmi. Gli esodati in Sardegna sono ombre indefinibili. Vivono esistenze impalpabili. Si manifestano solo attraverso il disagio, le sofferenze, i guai familiari: quotidiane tragedie di chi non sa più come andare avanti. Spinti fuori da ciclo produttivo, non sono più lavoratori in attività e non sono ancora pensionati. Si trascinano in un limbo indistinto: impossibile persino conoscere il loro numero esatto. L’Inps regionale sostiene di non avere statistiche mirate sull’isola. E da Roma, dopo il famigerato scontro col ministro Fornero in larga misura responsabile di questo disastro sociale, i vertici dell’istituto non forniscono indicazioni precise. Così oggi si calcola che questi “ex”, precipitati in sabbie mobili insidiosissime, nell’isola siano arrivati a 5mila. La cifra, senz’altro approssimativa per difetto, si basa sull’incrocio di dati in possesso dei patronati. In realtà, un censimento circostanziato andrebbe fatto azienda per azienda, settore per settore, caso individuale per caso individuale, considerate le diversità che caratterizzano tante posizioni personali specifiche.
Categorie. Due le tipologie degli esodati. Ci sono i fuoriusciti sulla base degli accordi di mobilità firmati in aziende chiuse o in crisi. E ci sono i lavoratori che si sono dimessi volontariamente in attesa di un diritto alla pensione e che ora, mese dopo mese, vedono questa possibilità allontanarsi sempre di più.
Indigenti. Nel frattempo moltissimi sono rimasti senza mezzi di sussistenza. Nella chimica come nel settore metalmeccanico e in altri comparti. Dove la stasi dell’industria è stata all’origine di parecchie intese per “l’accompagnamento alla pensione”. Fissati tempi certi, però, con la Fornero i parametri sono saltati.
Dice Mariano Carboni, segretario regionale della Fiom Cgil: «Qualcuno alla fine è riuscito a raggiungere il traguardo, ma tanti altri sono stati penalizzati. Per esempio, tutti quelli che nel corso del 2013 hanno beneficiato della mobilità in deroga: finora hanno avuto solo 6 mesi di copertura su 12». Questioni che toccano la Bekaert (ex Bridgestone), gli esuberi alla Scaini, la Compau di Oristano, la nuorese Idea Motore e l’Ila, che nel Sulcis Iglesiente si occupava di laminati.(…)
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Savona: "Senza lavoro non c'è futuro", lavoratori della TRI in presidio
24 marzo 2014
“Senza lavoro non c’è futuro”, questa la scritta che capeggia sugli striscioni e sulle giacche dei lavoratori della Terminal Rinfuse Italia che da questa mattina si trovano in presidio sotto l’Unione Industriali di Savona.
Alle 11 è stato infatti fissato un incontro tra sindacati ed istituzioni per fare il punto sugli ammortizzatori sociali da mettere in campo per l’azienda che si occupa dello scarico del carbone per la Tirreno Power al molo San Raffaele.
“Oggi chiediamo conferma della cassa integrazione ordinaria per almeno 36 lavoratori, sui 41 lasciati a casa, fino al 22 giugno – commenta Roberto Bruzzone, RSU TRI – E’ necessario prendere atto con forza di questo problema: attualmente al Terminal non attraccano navi, che per noi equivale all’assenza di lavoro”.(…)
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Montemarano: Imprenditore 44enne si suicida sparandosi in auto
24 marzo 2014
Nel corso delle indagini da parte dei carabinieri sulla vicenda dell’uomo ritrovato morto nella sua auto nei pressi del cimitero di Montemarano, le forze dell’ordine sembrano aver ricostruito i pezzi dell’accaduto. Si tratta di un noto imprenditore di 44 anni, titolare di un’azienda di calcestruzzo. Costui, in preda alla grave crisi economica che da tempo si è abbattuta sul nostro paese, ha deciso di farla finita e così si è sparato alla testa.(…)
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Collegno: Agrati, tute blu protestano davanti alla regione, «Arrendetevi siete circondati»
24 marzo 2014
I lavoratori dell’Agrati di Collegno (Torino) manifestano davanti a alla sede della Regione in piazza Castello, dove riprende tra poco il confronto con l’azienda per cercare di scongiurare la chiusura dello stabilimento e gli 82 licenziamenti. Un cartello per terra davanti alla Regione dice «Arrendetevi siete circondati». Viene distribuito ai passanti un volantino e un braccialetto blu come «le tute blu da salvare».
Fonte Ansa

Viterbo: 43enne disoccupata si suicida, il fidanzato la trova impiccata a una trave
24 marzo 2014
Non rispondeva al telefono da ieri sera. Stamattina il fidanzato l’ha trovata impiccata a una trave di legno nel soggiorno della sua casa. E’ morta così la 43enne australiana che ieri si è tolta la vita a San Pellegrino. La sua casa in un vicolo nel cuore del quartiere medievale e una sciarpa diventata cappio. In questo modo ha voluto andarsene, affidando a un biglietto i motivi del suo gesto. I carabinieri della stazione di Viterbo lo hanno trovato sul tavolo. Chiedeva scusa a tutti i familiari e in particolare al padre.(…)
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Ostia: Dramma della disoccupazione suicida un 37enne
23 marzo 2014
Tragedia della disperazione a Ostia dove un uomo si è tolto la vita impiccandosi nella stanza da letto. Il dramma si è consumato tra le mura di un appartamento in via Ferdinando Acton, al Lido di levante dove il suicida viveva con la compagna e alcuni familiari. La drammatica scoperta ieri pomeriggio intorno alle 17. Si ignorano al momento le cause che avrebbero indotto l’uomo, 37 anni, di nazionalità polacca, a mettere in atto il suo gesto estremo. Forse a pesare il dramma della disoccupazione.(…)
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Massa Carrara: GE Oil&Gas (ex Nuovo Pignone) licenzia 14 dipendenti
23 marzo 2014
Quattordici dipendenti di una ditta che lavora anche per lo stabilimento GE Oil&Gas (ex Nuovo Pignone) di Massa riceveranno nei prossimi giorni una lettera di licenziamento. Lo riferiscono i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil della provincia di Massa Carrara. Si tratta di maestranze, viene spiegato, che avevano frequentato corsi di formazione finanziati con risorse pubbliche con l’unico scopo di essere collocati all’interno di aziende dell’indotto Pignone, però dopo poco più di un anno la ditta è fallita. A precedere i licenziamenti ci sono stati incontri con i sindacati, la stessa azienda e le istituzioni locali durante i quali si è tentata la strada del ricollocamento all’interno di altre aziende ma senza alcun risultato.(…)
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Modena: Sempre più disoccupati “in cura” all’Ausl. 25% imprenditori in difficoltà
23 marzo 2014
«La situazione è molto preoccupante. Mai come quest’anno registriamo un boom di persone che si rivolgono al Dipartimento di salute mentale dell’Ausl per avere un sostegno psicologico. E tra questi, a Modena, il quindici per cento sta male e ha bisogno di sostegno perché è disoccupato, ha perso il lavoro».
Così la psicologa Daniela Rebecchi, direttrice del servizio di psicologia del Dipartimento capitanato dal professor Fabrizio Starace, che evidenzia anche che «se si guarda alla cosiddetta Area nord, quella colpita dai cataclismi, la percentuale di disoccupati che hanno bisogno di aiuto sale al trentacinque per cento». I dati dunque parlano chiaro: al dipartimento si sono rivolti un centinaio di persone con disturbi legati al situazioni nate nel mondo del lavoro, ai rapporti interpersonali e di relazione, problemi familiari e altri ancora. Tra tutti quelli con problemi, il 15 % era disoccupato.
Si tratta di un centinaio di persone: di queste venticinque (quindi il 20%) appartiene alla cosiddetta categoria degli imprenditori (artigiani, imprenditori edili, proprietari o soci di azienda).
La crisi dunque attanaglia la psiche. Insonnia, difficoltà relazionali, una serie di segnali che portano alla sindrome depressiva classica nella quale però la perdita del lavoro o l’indebitamento non sono l’unica causa.
L’Ausl si è da tempo messa in moto e a livello regionale ha avuto modo, con appositi corsi, di “istruire” i medici di base a cogliere i segnali della depressione, dell’imminente crollo. Infatti tanti che si sono rivolti all’ “ala psicologica” del Dipartimento erano stai “spinti” in questo senso dal medico.(…)
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Arezzo: Crisi, prestito sociale, 60 famiglie hanno chiesto aiuto
23 marzo 2014
Quarantatrè richieste di finanziamento approvate per un importo di 75mila euro. Sono solo alcuni dei primi risultati del nuovo servizio di «prestito sociale», cioè senza interesse, attivato all’inizio di dicembre del 2013. Finanziato dalla Regione Toscana, il progetto «Dare credito all’inclusione sociale» vede la Caritas diocesana capofila per i distretti socio-sanitari di Arezzo e del Casentino ed è nato per dare un aiuto concreto a quelle famiglie, residenti nei comuni dei due distretti, che si trovano in difficoltà o in una situazione economica, temporanea e contingente, che non consente loro di sostenere spese necessarie per motivi di salute o connesse alla situazione familiare, abitativa, scolastica, formativa, o lavorativa. Tantissimi i contatti ricevuti e i colloqui effettuati dai Centri d’ascolto, che in molte occasioni hanno permesso ai richiedenti aiuto di accedere ad altri servizi della Caritas diocesana o delle istituzioni pubbliche. Le domande presentate alla commissione dai Centri di ascolto in questi tre mesi sono state quarantatrè per la Zona di Arezzo, di cui trenta approvate, per un importo totale di 50.300 euro. Nella distretto socio-sanitario del Casentino invece, sono state presentate diciassette domande, di cui tredici approvate, per un totale di 24.200 euro erogati. In termini percentuali le domande approvate dalla Commissione sono state il 71,67 per cento. Le famiglie che hanno avuto accesso a questo prestito senza interesse si sono impegnate a seguire dei progetti personalizzati per favorirne la stabilità e il reinserimento sociale e sono costantemente seguite da dei tutor che hanno costruito con loro dei rapporti di fiducia reciproca. L’importo massimo erogabile è di 3mila euro da restituire in massimo 36 mesi. Per fare richiesta è possibile rivolgersi a uno dei Centri di Ascolto facenti parte del progetto e richiedere un appuntamento. Nel dettaglio per il distretto socio-sanitario aretino le sedi presso cui rivolgersi sono: il Centro di ascolto della Caritas diocesana, il Centro di ascolto della parrocchia di San Donato, il Centro di ascolto della parrocchia di Capolona, i Centri di ascolto Anteas/Cisl con sedi in Arezzo e Subbiano, i Centri di ascolto della Misericordia di Arezzo e di Monte San Savino. Per il distretto socio-sanitario del Casentino le sedi sono: il Centro di ascolto della parrocchia di S. Ippolito Martire in Bibbiena, la Misericordia di Bibbiena e l’Anpas di Rassina.
Fonte Adnkronos

gli italiani sfrattati rimangano in strada


E' diretta solo a qualcuno e non ad altri questa solidarietà? Giusto, gli italiani sono ricchi e non sanno cosa sia il disagio economico
I tiggi ve ne hanno parlato? No??

Mattia Vecchiato licenziato dal padre, non trova lavoro e si impicca
Uno scarno biglietto per chiedere scusa ai familiari, poi si è impiccato. L’ultima vittima della crisi è Mattia Vecchiato, 32 anni, di Camposampiero. Il dramma si è consumato in una villetta di campagna nella zona agricola di Camposampiero, in in via San Pietro Straelle 144.
Aveva lavorato nella falegnameria del padre fino a due anni fa. Mattia lavorava con il padre, poi la crisi ha costretto a stare a casa lui e il fratello Mattias: per loro non c’era più posto in falegnameria, e il padre aveva detto loro che dovevano cercare un altro lavoro. Trovato un biglietto: «Chiedo scusa a tutti»

San Fior: Perde il lavoro, muratore di 48 anni si suicida, trovato impiccato dalla moglie
25 marzo 2014
Altra tragedia nella Marca ieri sera a San Fior: un muratore di 48 anni, P. C., sposato e padre di una figlia, si è impiccato nella rimessa degli attrezzi. A scoprire il corpo è stata la moglie ora sotto choc.(…)
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Sesto San Giovanni: «Non riesco più a trovare lavoro», custode disoccupato tenta furto in metrò col figlio
25 marzo 2014
Alle due di notte hanno visto un ragazzo fermo davanti all’ingresso della metropolitana di Sesto Rondò, in piazza IV Novembre a Sesto San Giovanni. La linea era già chiusa da un pezzo, e le guardie giurate ingaggiate da Atm hanno deciso di seguirlo: pensavano, probabilmente, ad un vandalo amante dei graffiti. Invece il 18enne italiano faceva da palo al padre, 46 anni, e a un complice egiziano, che erano entrati nel metrò forzando una porta, per rubare. I tre sono stati bloccati e identificati dagli agenti del commissariato della polizia di Stato di Sesto, chiamati dai vigilantes dopo che i maldestri malviventi hanno fatto suonare l’allarme antifurto per sbaglio. L’arresto; Quando i poliziotti sono arrivati nel mezzanino della metropolitana, hanno trovato tre persone sedute a terra, guardate a vista dagli uomini del servizio di vigilanza dell’Atm. B. V., 46 anni, disoccupato, il figlio A. V., di 18 anni e A. S., 29 anni, origine egiziana, loro complice. I tre avevano uno zainetto con un piede di porco e alcuni grossi cacciaviti, strumenti utili allo scasso.(…)
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Modena: Annuncia il suicidio su facebook e si taglia le vene, salvata dalla polizia postale
25 marzo 2014
Donna si trovava a Modena, decisiva segnalazione amica di Roma. È stata un’utente di Roma che questa notte, poco dopo le 2, dopo aver letto l’annuncio del suicidio sul diario del profilo Facebook di un suo contatto, ha deciso di avvisare il centralino della Polizia Postale. Gli agenti in servizio al Compartimento di Roma, hanno immediatamente fatto scattare degli accertamenti per verificare le informazioni del profilo e per valutare l’attendibilità del post. Sono quindi riusciti a localizzare l’utilizzatrice del profilo attraverso un suo parente ed hanno informato la Centrale Operativa della Questura di Modena che ha inviato sul luogo segnalato i poliziotti e gli operatori del 118. Quando hanno raggiunto l’abitazione, hanno trovato la donna con i polsi tagliati e sanguinanti, ma ancora viva. Dopo i primi soccorsi avvenuti in loco, è stata trasportata in ospedale. Da una prima ricostruzione effettuata dalla polizia, l’origine del gesto sarebbe riconducibile a ragioni sentimentali. Nel corso degli ultimi tre mesi sono state circa una decina le segnalazioni pervenute presso il Compartimento di Polizia Postale di Viale Trastevere.
Fonte Ansa

Pistoia: 38enne sfrattata il 6 marzo, dorme in auto con il figlio di quasi sei anni
25 marzo 2014
Dal 6 marzo dorme in macchina con il figlio di quasi 6 anni. Dopo lo sfratto,
l’unica soluzione dignitosa per Cristiana Pacini, 38 anni pistoiese, è stata quella di appoggiarsi, di giorno, per lavarsi e mangiare, nell’appartamento inagibile del compagno (Maurizio D’Ulivo, padre del piccolo anche lui disoccupato e sotto sfratto), e di notte, invece, chiudersi a chiave con il bimbo dentro la sua Renault Megan parcheggiata nella zona di via Bastione Mediceo pregando, ogni volta, di non ricevere brutte visite. A presentare questa situazione disperata, difficile da concepire in una città come Pistoia, è l’Unione inquilini. Cristian Boeri e Alessandro Sibaldi del sindacato, puntano il dito contro l’amministrazione comunale colpevole, secondo loro, di non mettere in campo le azioni giuste per aiutare le tante, tanssime famiglie che a causa della perdita di lavoro, si ritrovano senza una casa. «Il Comune ha convocato l’ultima commissione sul disagio abitativo prevista dalla normativa nazionale a settembre, quindi, molto tempo fa —dice Boeri—. Eppure, i casi come quelli di Cristiana aumentano di giorno in giorno. Perdere il lavoro e la casa significa perdere la propria dignità. Non si può che partire dal lavoro per ridare una speranza a queste persone».(…)
Leggi tutto su lanazione

Treviso: Lavasecco in crisi lancia il baratto, «Carne e verdura per gli abiti puliti»
25 marzo 2014
“In questo negozio si accetta il baratto”: non poteva passare inosservato il cartello affisso sulla vetrina del lavasecco di via Canova, in centro a Treviso, gestito da Loredana Toffolo. Che ha fatto una scelta: “Ieri mattina una donna che fa lavori domestici si è offerta di venirmi a pulire la casa e il negozio e la settimana scorsa ho risparmiato 12 euro di macelleria. Con gli 800 euro d’affitto mensile e il calo drastico dei clienti che avevo fuori mura a causa del piano anti smog, ho chiuso dicembre e gennaio senza incassare neppure un cent”.(…)
Leggi tutto su ilgazzettino

Trieste: Latterie Friulane chiede cassa integrazione di 2 anni per 104 dipendenti
25 marzo 2014
Latterie Friulane presenterà istanza per la concessione della cassa integrazione straordinaria (Cigs, durata 24 mesi) per crisi aziendale e conseguente cessazione parziale di attività con decorrenza dal 18 marzo 2014 e per un numero massimo di 104 lavoratori. La decisione è emersa nel corso dell’odierna riunione a Roma, presso la sede del ministero del Lavoro, alla quale hanno preso parte rappresentanti di Regione Friuli Venezia Giulia, sindacati Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Rsu, oltre ai vertici aziendali del Consorzio cooperativo Latterie Friulane, assistiti da Confindustria Udine e Confcooperative nazionale. L’azienda si è inoltre impegnata ad anticipare il trattamento di Cigs alle normali scadenze di paga. Successivamente, le parti interessate si rivedranno in sede locale per la verifica dell’andamento della Cigs e del piano di gestione degli esuberi già condiviso in sede regionale. Il secondo anno di cassa integrazione potrà essere concesso nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili secondo la normativa vigente, previa la riduzione di almeno il 30% delle eccedenze (pari a 31 unità), essendo tale obiettivo indispensabile per l’accesso al secondo anno di Cigs. Nel corso dei secondi 12 mesi, gli strumenti individuati serviranno a determinare la gestione dei lavoratori ancora in esubero.
Fonte Adnkronos


Favara: 27enne disoccupato sale su traliccio per rubare cavi e resta folgorato. In gravi condizioni
25 marzo 2014
Un disoccupato favarese di 27 anni, G. L., lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo dove è giunto ieri, dopo avere ricevuto le prime cure dai medici del San Giovanni di Dio. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori, il giovane sarebbe stato colpito in pieno da una scarica elettrica che lo avrebbe fatto cadere da un traliccio sul quale si era arrampicato per rubare dei cavi di rame.(…)
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Campobasso: 2mila euro in cambio di un lavoro, nuovo arresto per ex consigliere comunale
25 marzo 2014
Aldo Caranfa, 43 anni, ex amministratore del Municipio di Larino già finito in manette nel 2010 sempre per aver chiesto soldi (5mila euro) in cambio della promessa di un’occupazione, è stato arrestato per la seconda volta, per millantato credito e truffa ai danni della responsabile di uno sportello di un centro di assistenza fiscale del capoluogo. Il 43enne le aveva chiesto 2mila euro assicurando il suo impegno per trovare un lavoro per il figlio disoccupato, in un’azienda di Termoli, vantando conoscenze importanti. Il 43enne è stato bloccato nell’ufficio del patronato di Campobasso dalla squadra mobile della Polizia dopo essersi fatto consegnare un anticipo di mille euro dalla donna che nel frattempo ha sporto denuncia. A ottobre del 2010 Caranfa venne arrestato mentre ricopriva la carica di consigliere comunale, dopo essersi fatto consegnare 5mila euro da un disoccupato.(…)
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Palermo: Un ex dipendente dello Ial minaccia il suicidio davanti all’assessorato per la Formazione
25 marzo 2014
Un ex dipendente dell’ente di formazione professionale Ial ha tentato di darsi fuoco davanti all’assessorato in viale Regione siciliana a Palermo. Fermato dalle forze dell’ordine, quando il peggio sembrava evitato, l’uomo è riuscito a scavalcare le inferriate ed è salito sul tetto minacciando di lanciarsi nel vuoto. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, 118 e vigili del fuoco. L’uomo ha interrotto la propria protesta soltanto quando una delegazione di manifestanti dello Ial è stata ricevuta in assessorato dal dirigente generale, Annarosa Corsello, e dal funzionario Michele Lacagnina.(…)
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Reggio Emilia: i soldi per pagare gli hotel ai profughi sono finiti
martedì, 25, marzo, 2014

I seimila euro messi a disposizione in fretta e furia per coprire i costi del soggiorno dei quaranta profughi giunti senza preavviso venerdì sera a Reggio stanno per finire. Secondo i calcoli, martedì il fondo messo a disposizione dalla Prefettura per fare fronte all’improvviso invio dei rifugiati da parte del ministero dell’Interno, sarà praticamente esaurito. Un problema che verrà affrontato già oggi durante un incontro informale tra le associazioni e il Comune, che stanno cercando nuovi alloggi per i profughi arrivati in buona parte dalla Somalia, in fuga dalla guerra civile che affligge il corno d’Africa.
Martedì, invece, ci sarà il summit ufficiale alla presenza del prefetto Antonella De Miro e delle forze dell’ordine, per valutare le possibili alternative rispetto all’attuale sistemazione offerta in due alberghi – il City di via Roma a Reggio e il Gabbiano di Sant’Ilario – ai quali vengono versati 30 euro al giorno per coprire l’occupazione delle camere. Ma le opzioni in campo sono pochissime. Impossibile infatti alloggiare i profughi nelle baracche dell’ex cantiere della Tav a Cella, ormai fatiscenti e sulle quali la protezione civile di Reggio ha posto il veto. Un’esperienza che aveva offerto conforto nel 2011, quando giunse in città un centinaio di profughi africani.
Senza una nuova iniezione di fondi da parte del ministero bisognerà trovare un accordo diverso con gli albergatori. Difficile pensare, però, che faranno credito senza ottenere in cambio garanzie specifiche dalle autorità. Le associazioni e l’amministrazione reggiana stanno cercando quindi un piano alternativo.
È necessario individuare spazi liberi che possano essere concessi in uso praticamente gratuito e in grado di ospitare la comunità di stranieri per un periodo di tempo ancora da determinare. Difficile quindi poter ipotizzare l’arrivo di nuovi profughi senza ulteriori risorse, come abbozzato nelle ore scorse dal ministero, alle prese con un’emergenza senza fine.
Gli sbarchi avvengono ormai senza sosta, complice il mare calmo che ha aumentato l’attività degli scafisti in partenza dal nord Africa. Ulteriori arrivi metterebbero in crisi la macchina della solidarietà reggiana, che attende informazioni puntuali e la stipula di una convenzione grazie alla quale poter meglio organizzare gli interventi. Lo sforzo degli operatori in queste ore è stato massimo.
Non ci sono state soste e i profughi vengono seguiti tutto il giorno, accompagnati alla mensa della Caritas per i pasti e alle visite mediche previste dal protocollo sanitario. gazzettareggio


AGGIORNAMENTO:  IL BENESSERE DELLA BOLDRINI AVANZA - AGGIUNGO LE TRAGEDIE DEL 9 E DEL 10 APRILE, FINO ORE 14 - UN GIORNO E MEZZO, LA BOLDRINI CHE DICE?

possiamo usare le sedi del Pd e dei sindacati? Gli immobili della chiesa? Immagino di no.

Dolo: Famiglia sfrattata, ora vive in auto con i 3 bambini piccoli e i due cani
10 aprile 2014
Una famiglia di cinque persone, di cui tre minori, da lunedì vive in un’utilitaria, assieme anche a due cani, a causa di uno sfratto esecutivo eseguito dagli ufficiali giudiziari.
Dall’Ufficio dei Servizi Sociali di Dolo, però, fanno capire che è una loro scelta perché hanno rifiutato tutte le soluzioni che sono state loro proposte. M. L. e il compagno N. M. risiedevano a Sambruson, ma lunedì sono arrivati gli ufficiali giudiziari e hanno disposto lo sfratto giudiziario, tanto che sono state cambiate le serrature per impedire alla famiglia di rientrare in casa.
«Siamo costretti a dormire in macchina – dice la donna – Non ho potuto neppure prendere i vestiti dei ragazzi ed il ciuccio del piccolo». Questo ha poco meno di due anni e mezzo, 8 e 13 anni gli altri due. Ieri sono andati a scuola senza aver fatto i compiti.(…)
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Crisitaly

Cagliari: Perde il lavoro e tenta il suicidio, 23enne salvato dai carabinieri
10 aprile 2014
Ci sono volute due ore di dialogo e una sigaretta per farlo desistere a lanciarsi nel vuoto. Un giovane di 23 anni ha tentato di togliersi la vita, lanciandosi nel vuoto dal Bastione di Saint Remy, a Cagliari, ma i carabinieri dopo una lunga negoziazione sono riusciti a farlo desistere.
Il giovane era impiegato come cameriere in un ristorante e, recentemente, aveva perso il lavoro.(…)
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Crisitaly

saranno i carabinieri, che hanno uno stipendio fisso, a devolvere al ragazzo una sorta di "reddito di cittadinanza"?

Napoli: Occupano palazzo storico della Sanità, otto famiglie ricevono lo sfratto
10 aprile 2014
«Io in questo stabile ci sono nato. Sono stato licenziato, lavoravo in una multiservizi a Spoleto. Abbiamo occupato il palazzo, siamo tutti del quartiere, ma non vogliamo approfittare, sono disposto a pagare un modico affitto». Salvatore Petrillo è uno dei 30 occupanti dell’edificio vico Tronari alla Sanità, per i quali ieri mattina è scattato lo sfratto esecutivo (poi rinviato di una settimana). Quando è arrivata la polizia municipale, insieme agli agenti del commissariato San Carlo all’Arena, è stato il caos.(…)
Leggi tutto su napoli.repubblica
Crisitaly

Ventimiglia: 62enne milanese rimasto disoccupato si improvvisa corriere della droga
10 aprile 2014
Alberto Rovati, 62enne milanese rimasto disoccupato ad essersi improvvisato corriere della droga, è stato intercettato a Ventimiglia con un carico di due chili e 200 grammi di cocaina. Ieri il gip ha disposto la detenzione in carcere. Il carico di droga è stato intercettato su un mezzo pubblico proveniente dalla Costa Azzurra e diretto a Sanremo.(…)
Leggi tutto su riviera24
Crisitaly

Treviso: ex benzinaio in mutande alla banca e ad Equitalia - Video
10 aprile 2014
Nuova protesta da parte di Giancarlo Borsoi, costretto a cercare un acquirente per la propria casa. Persa l’abitazione, cosa gli potrà portare via ancora il Fisco?
video qui https://www.youtube.com/watch?v=wuM5YZxWEJI&list=UUaptVbUx7zjB3GpTt4fCX9w
Crisitaly

Nola: Suicidio in via San Matteo, 50enne si toglie la vita, aveva perso il lavoro
8 aprile 2014
Questa mattina un 50enne si è tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione. L’uomo è un italiano lavoravapresso l’Interporto di Nola. Per cause da indagare avrebbe deciso di farla finita impiccandosi, ma pare che avesse perso di recente il lavoro. Sul posto i carabinieri di Nola ed il 118.(…)
Leggi tutto su ilgiornalelocale
Crisitaly

Massa Carrara: Minerali s.r.l. 38 persone licenziate con un fax, occupata la fabbrica
10 aprile 2014
Hanno lavorato fino alle 12 di martedì, poi hanno dovuto interrompere la produzione dopo l’arrivo di un fax della proprietà che annunciava l’apertura immediata della procedura di licenziamento collettivo per 38 operai della Massa Minerali srl, azienda che da 40 anni si occupa di lavorazione del carbonato di calcio. Nel fax consegnato ai sindacati si legge che il licenziamento si è reso necessario a seguito di «analisi gestionali dalle quali è scaturita l’impossibilità di garantire una gestione proficua ed attiva degli impianti, senza prevedere massicci investimenti che la proprietà ritiene insostenibili».(…)
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Crisitaly

Cisterna: 62enne commerciante di auto si suicida, lo trovano impiccato i famigliari
10 aprile 2014
Ha destato molta tristezza questa mattina a Cisterna la notizia che si è diffusa fin dalle prime luci dell’alba. Ieri sera nella sua abitazione si è tolto la vita A.I. di 62 anni, storico commerciante di automobili della città. Lo hanno trovato impiccato i suoi familiari rincasando. L’uomo da tempo soffriva di depressione, soprattutto per problemi inerenti il lavoro. Era una delle figure storiche del mondo imprenditoriale di Cisterna.(…)
Leggi tutto su corrieredilatina
Crisitaly

Catania: 29enne sul tetto di un palazzo minaccia suicidio, “Senza lavoro e ho un figlio malato”
10 aprile 2014
Attimi di tensione oggi pomeriggio a Catania dove un uomo di 29 anni si è arrampicato sul bordo di un terrazzo al decimo piano di un condominio di via del Rotolo 42 minacciando di lanciarsi nel vuoto.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri ai quali l’uomo, che è senza lavoro ed è padre di un bimbo affetto da una rara malattia, ha chiesto di poter parlare con i giornalisti per raccontare la sua storia.
Il piccolo, che ha solo 4 mesi, è ricoverato a Messina dove gli stata diagnosticata la Eec, una rara malattia malformativa congenita caratterizzata dall’associazione di ectrodattilia (un’anomalia degli arti in cui alcuni raggi centrali delle mani sono mancanti con aspetto di “mano a pinza” o “mano a chela di granchio”), anomalie del palato ed anomalie dei tessuti di derivazione ectodermica.(…)
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Alcamo: 60enne senza lavoro si suicida impiccandosi dentro la propria abitazione
9 aprile 2014
Un sessantenne alcamese, P.C., è stato trovato impiccato, oggi pomeriggio, dentro la propria abitazione ad Alcamo, in zona Tre Noci. A lanciare l’allarme il figlio dell’uomo, arrivato purtroppo troppo tardi nel luogo del suicidio. Gli inquirenti stanno analizzando la vita dell’uomo per comprenderne le ragioni, ma pare che alla base del disperato ed ultimo gesto ci sia la mancanza di lavoro.(…)
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Crisitaly


bella la democrazia dei moralmente superiori che va difesa dalle minacce delle "destre", questa è l'unica litania che si sente rispondere DAVANTI AI DRAMMI DELLE FAMIGLIE, DELLE PERSONE. ATTI CONCRETI E SOLIDARIETA' DAI MORALIZZATORI NON PERVENUTI


Pistoia: Gli tolgono i figli, sale sul tetto del Battistero di Pistoia, minaccia di buttarsi di sotto
9 aprile 2014
Ad una coppia di disoccupati sono stati portati via i due figli di 2 e 6 anni, ora affidati ad una struttura di accoglienza, dopo una relazione dei servizi sociali di Pistoia. Ma il padre stamani è salito in cima all’impalcatura che circonda il Battistero di Pistoia per chiedere a gran voce aiuto. Minacciando di buttarsi di sotto se non fosse stato ascoltato, fa capolino dai tubi d’acciaio e dalle tende bianche, mentre sotto si ammassa la folla. Vigili del fuoco, operatori della questura e della polizia municipale, hanno faticato non poco per transennare l’area e permettere le operazioni di salvataggio. “Voglio parlare col sindaco”, ha urlato da 20 metri di altezza. Il primo cittadino Samuele Bertinelli è arrivato sul posto insieme agli assistenti sociali.(…)
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Per fortuna in un paese civile ci pensa la Pres della camera a difendere le banche

Ancona: Banca Marche, 27 indagati, reati societari e patrimoniali, arricchimento personale
9 aprile 2014
Falso in bilancio, falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza, false comunicazioni sociali e appropriazioni indebite e, per alcuni, anche associazione per delinquere. È il ventaglio di reati prospettato per 27 indagati, nei confronti dei quali sono state eseguite oggi dal guardia di finanza delle perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura di Ancona nell’ambito dell’inchiesta su Banca Marche. Inchiesta partita da un doppio esposto dell’istituto di credito, da mesi commissariato da Bankitalia, su alcuni affidamenti milionari «imprudenti», erogati a imprenditori prevalentemente ma non solo del settore edilizio, spesso in assenza di garanzie sul rimborso oppure con procedure istruttorie incomplete o corredate da perizie non veritiere, o in violazione delle norme interne e di settore. Una malagestione che avrebbe favorito alcuni imprenditori o gruppi imprenditoriali «amici» nell’erogazione di finanziamenti per centinaia di milioni di euro, ma anche procurato alla banca marchigiana un ‘rossò da circa 800 milioni di euro (oltre un miliardo per il bilancio consolidato) finito all’attenzione prima di Bankitalia che ha aperto una procedura di sorveglianza, culminata nel commissariamento, e successivamente della magistratura. Un buco di bilancio che sarebbe stato «coperto» da false informazioni anche alla Consob e a Bankitalia in occasione della proposta di aumento del capitale sociale per 110,5 milioni di euro nel 2012. La Procura anconetana ipotizza anche che da questo tourbillon di mutui e prestiti sia scaturito in qualche caso un arricchimento personale per alcuni indagati del gruppo Banca Marche, comprendente anche la controllata Medioleasing spa. Nel mirino della magistratura gli ex presidenti Michele Ambrosini e Lauro Costa, l’ex vice presidente Tonino Perini, l’ex direttore generale Massimo Bianconi (oggetto di un’inchiesta di Bankitalia), l’ex vice direttore generale di Banca Marche Stefano Vallesi e l’ex direttore generale di Medioleasing Giuseppe Barchiesi, più altri manager e funzionari, in tutto 15 persone. Per dodici tra ex vertici e manager dell’istituto di credito marchigiano è scattata l’accusa di associazione per delinquere. Gli altri indagati sono due tecnici esterni che avrebbero effettuato le perizie di comodo e dieci imprenditori, tra cui il costruttore marchigiano Pietro Lanari, il romano Vittorio Casale, Enrico e Giuseppe Calamante, Faustino e Giovanni Filippetti (gruppo Cava Gola della Rossa), i titolari della srl POlo Industriale e altri. Gli accertamenti della Guardia di finanza hanno interessato un periodo che va dal 2006 al 2012, anni in cui secondo le Fiamme Gialle i vertici della banca avrebbero sborsato cifre elevate (oltre 190 milioni di euro per il solo gruppo Lanari) senza troppa vigilanza, segno per gli investigatori dell’esistenza di un gruppo organizzato. In fase di accertamento i rapporti tra gli indagati e alcuni dei gruppi che avevano ottenuto finanziamenti in relazione all’acquisti di beni immobili. Le perquisizioni di oggi, in particolare, sono state estese alla ricerca di elementi probatori per corroborare l’ipotesi di arricchimento personale. Il caso più clamoroso sarebbe quello di una compravendita di un immobile da sette milioni di euro tra una ditta riconducibile al gruppo Casale e un’azienda di familiari di Bianconi, che passando tramite un finanziamento di banca Tercas e un precedente contratto di locazione per l’immobile avrebbe fruttato all’ex direttore generale un incasso di 13 mila euro al mese per 19 anni. Non sono esclusi ulteriori sviluppi, dato è in fase di approfondimento il coinvolgimento di ulteriori gruppi imprenditoriali.

Fonte Ansa
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Genova: La crisi colpisce anche i funerali, aumentano quelli non pagati
9 aprile 2014
È boom di funerali insoluti a Genova a causa della crisi. È quanto denuncia Asef, l’azienda pubblica per i servizi funebri partecipata al 100% dal Comune, segnalando che gli insoluti ammontano a mezzo milione di euro su un fatturato totale di dieci milioni nel 2013. Se nel 2002 tutti i funerali venivano regolarmente saldati, i primi problemi sono cominciati nel 2007 con 50 mila euro di cerimonie non pagate.
Lo ha spiegato l’amministratore unico di Asef, Franco Rossetti, davanti ad una commissione comunale.(…)

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a Brescia? Ma il nord è ricco....si dice.


Brescia: Neodiplomati e plurilaureati, in coda come per un provino, in 360 per 25 posti

9 aprile 2014
Piemontesi e lombardi, neodiplomati e plurilaureati, veterani del settore e giovani in cerca del primo impiego. E’ impossibile tracciare un identikit dei 360 giovani provenienti da tutto il Nord Italia che si sono presentati nei giorni scorsi all’Ac Hotel di Brescia per svolgere la prima fase di colloqui per un posto di Allievo alla Carriera Direttiva di Esselunga.
Dopo una fase di screening tra le oltre 1700 candidature ricevute dalla nota catena della grande distribuzione, i 360 giovani scelti hanno sostenuto lo scorso weekend (160 candidati venerdì, 200 sabato) il primo di tre colloqui conoscitivi che porteranno entro la fine del mese alla scelta di circa 25 figure professionali da inserire nei 12 punti vendita Esselunga sparsi per le province di Bergamo, Brescia e Verona e in quelli che sorgeranno nei prossimi anni nelle medesime aree geografiche.(…)

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Siracusa: Settore edile, verso il licenziamento 34 operai della Sics

9 aprile 2014
Ancora licenziamenti nel settore edile, ancora lavoratori a rischio occupazione. Accade alla Sics che proprio questa mattina ha annunciato il prossimo licenziamento di 34 operai.
Tutti i lavoratori sono impegnati nel cantiere per l’ammodernamento della strada statale 124 che dal capoluogo porta a Floridia. I lavori di raddoppio dell’arteria stradale sono in via di ultimazione e l’azienda ha comunicato che per quegli operai, concluso l’ultimo metro, non potrà esserci futuro.
«Lo stillicidio si consuma ancora ai danni di un settore in grave crisi – hanno commentato i segretari generali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, Domenico Bellinvia, Paolo Gallo e Severina Corallo – Il paradosso è che questi lavoratori si ritroveranno a spasso perché la loro azienda, nonostante abbia già acquisito nuovi appalti, non può iniziare i lavori perché bloccati dalla burocrazia».(…)

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a Mantova? Ma il nord è ricco e c'è la ripresa, si dice

Mantova: Dichiarati falliti il calzificio Levante e la tintoria Elledue. 258 dipendenti in totale

9 aprile 2014
Il Tribunale di Mantova ha dichiarato il fallimento per il calzificio Levante e la Tintoria Elledue, oggi affittate alla società Lvt con 258 dipendenti in totale. Il giudice ha rifiutato l’ammissione al concordato preventivo. Entro venerdì i bilanci dovranno essere consegnati allo stesso tribunale che ha nominato come curatori fallimentari l’avvocato Alberto Gandolfi ed il dottore commercialista Luca Gasparini, già commissari giudiziali. La data per esaminare il passivo è stata fissata per il 15 ottobre. I creditori avranno tempo fino al 15 settembre per presentare le loro richieste di risarcimento.
Il collegio presieduto dal giudice Luciano Alfani ha considerato corretti i rilievi espressi dai due commissari, che nell’esame del piano di concordato, cioè l’impegno a saldare entro il 2019 una parte dei debiti, hanno intravisto elementi di scarsa tutela dei creditori, ritenendo che fossero stati nascosti elementi importanti. Come ha confermato la sentenza depositata ieri: che la società non abbia «adeguatamente informato i creditori circa aspetti rilevantissimi del piano concordatario».(…)

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3 commenti:

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