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giovedì 26 maggio 2011

L’incubo dei treni ad alta velocità è tornato in Val di Susa

(ASI) Oggi, nonostante i media mainstream ne parlino poco, l’incubo dei treni ad alta velocità in Val di Susa è tornato. Fabio Polese, per Agenzia Stampa Italia, ha incontrato Marco Cedolin, autore di “T.A.V. in Val di Susa – Un buio tunnel nella democrazia”, edito da Arianna Editrice, per capire cosa sta accadendo in queste ore.
 Nel suo recente articolo intitolato “T.A.V. in Val di Susa, l’incubo ritorna, più nero che mai” ha descritto la situazione attuale così: “L’incubo ritorna, ritornano i presidi, le notti con il cellulare sotto il cuscino e gli scarponi davanti al letto, ritorneranno probabilmente la militarizzazione, i check point, le cariche con i manganelli contro la gente disarmata, le intimidazioni, poiché l’inizio dei lavori è stato annunciato a giorni e “l’assalto all’arma bianca” sembra davvero più questione di ore piuttosto che di settimane”. Ci spiega cosa sta succedendo?
 Sta accadendo semplicemente che lo scellerato progetto consistente nella costruzione di una nuova infrastruttura per i treni ad alta velocità/capacità in Valle di Susa, dopo essere stato cacciato “fuori dalla porta” nell’autunno 2005 da una vera e propria rivolta popolare, stia tentando di rientrare dalla finestra per opera di una consorteria composta dai mestieranti della politica e da alcune lobby “prenditoriali” nostrane. Durante i quasi sei anni che sono intercorsi dal fallimento, la consorteria ha riordinato le proprie fila, costruito mediazioni politiche, “venduto” anche a livello europeo una lunga sequela di dati e stime sui flussi di traffico palesemente false e rielaborato un nuovo progetto, più costoso ed impattante di quanto non lo fosse quello precedente......
Ed ora si appresta ad imporlo con l’uso della forza ai cittadini e alle amministrazioni locali che avversano radicalmente un’opera che comporterebbe oltre 20 anni di cantieri, la profonda devastazione di una valle alpina già martoriata in profondità da un carico infrastrutturale fuori dal comune, rischi enormi per la salute dei cittadini residenti ed un profondo salasso di alcune decine di miliardi di euro per tutti i contribuenti italiani. Un’opera che oltretutto anche in prospettiva si manifesta assolutamente priva di utilità, non rispondendo ad alcuna necessità del paese e non possedendo le prerogative per conseguire un qualche ritorno economico.

Dunque gli spettri del 2005 stanno tornando e, da quanto ho appreso, in questi giorni ci sono state delle contestazioni. E’ vero?

mercoledì 25 maggio 2011

Nucleare: dopo la fiducia che (r)aggira il referendum la parola a Napolitano e Cassazione

La Camera dice sì alla fiducia sul dl Omnibus, blindando salvo imprevisti la moratoria con cui il governo (r)aggira il referendum. Ma c'è ancora speranza. I comitati in presidio permanente. "Con la fiducia si calpestano i diritti degli italiani"

La Camera ha dato il via libera alla fiducia chiesta dal governo sul dl Omnibus con 313 voti favorevoli e 291 voti contrari. Due gli astenuti. Il decreto, già approvato dal Senato, sospende la costruzione di centrali nucleari e, secondo il governo, annulla il quesito referendario sull'atomo previsto per il 12 e 13 giugno. Il voto finale a Montecitorio è previsto per le 19.45 di mercoledì 25 maggio e sarà trasmesso in diretta televisiva.

I comitati: governo terrorizzato
"Un governo terrorizzato dall'opinione degli italiani fa marcia indietro su uno dei punti qualificanti del proprio programma e cancella il nucleare. Gli italiani un primo risultato lo hanno già portato a casa. Ma sappiamo che è un trucchetto, e che tenteranno di riprovarci. Per questo vogliamo il referendum". Le oltre 80 associazioni del Comitato 'Vota Sì per Fermare il Nucleare', in presidio di protesta davanti a Montecitorio contro il dl Omnibus, commentano così la fiducia al testo.

"La paura della valanga di sì che pioveranno dal referendum – e la Sardegna è stata una sorta di prova generale – ha fatto mettere la retromarcia e cancellare il programma atomico", sottolinea il comitato: "Ma non ci accontentiamo: perché – lo hanno ammesso in tanti nel governo, Berlusconi in testa – il nucleare esce dalla porta ma cercheranno di farlo rientrare quanto prima dalla finestra".

Europa affonda: Grecia in saldo, prossimamente la Spagna


La Fine della Spagna

Ieri la maschera è caduta definitivamente, il WSJ ha messo in discussione la veridicità dei conti pubblici spagnoli e Cristine Lagard ministro delle Finanze Francese, candidata alla Direzione Generale del Fondo Monetario Internazionale, ha apertamente parlato di dafault e di di ristrutturazione del debito Greco.  I titoli di Stati o di Grecia Irlanda e Portogallo sono collassati e i Bonos spagnoli sono ritornati ad uno spread del 2,40% su Bund tedeschi.  L’Italia soffre ma meno, lo spread BTP bund (sempre a 10 anni) e al 1,70%.  La nave Europea è in rapido affondamento, per darvi un’idea venerdì sono stati scambiati solo 8 milioni di euro di titoli di stato portoghesi, il che vuol dire che chi li ha comprati in passato se li tiene e piange le perdite, nessuno li comprerà in futuro se non sarà ristabilita la liquidità del mercato. Ma i politici non si preoccupano di questo, dei segnali univoci che arrivano dagli operatori e che dicono “ se Germania, Francia e Olanda non mettono seriamente mano al portafoglio garantendo il debito dei paesi più deboli qui salta tutto.” La Lagard ha pagato il suo tributo all’elettorato tedesco rilasciando un’intervista ad un giornale berlinese, il messaggio è stato chiaro “lasceremo affondare la Grecia” .
La cosa che mi preoccupa di più è che sempre più traders iniziano a dirmi “ sono più negativo sull’Italia che sulla Spagna”. Sembra che si stia sciogliendo come neve al sole la favola di un’Italia virtuosa sui conti pubblici. Gli operatori iniziano a guardare in controluce i punti di debolezza:
a)troppo debito pubblico;
b)bilancia commerciale in forte passivo;
c)spread di raccolta bancaria in forte aumento;
d) l’annuncio di una manovra finanziaria di 40 miliardi nel 2014 che nessuno crede che l’Italia riuscirà a fare.
Nelle prossime settimane potremmo assistere ad un inizio vendite pesanti dei BTP fino a farci raggiungere il livello dei Bonos spagnoli.  Un disastro per un paese che ha 1,8 trilioni di euro di debito pubblico. E mentre succede questo si trasferiscono due ministeri a Milano ed il premier si preoccupa dei centri sociali. E’ proprio vero che la vita è una questione di punti di vista.
 
LA FINE DELLA SPAGNA !!!!
http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704281504576331280001740702.html?mod=WSJEurope_hpp_MIDDLETopStories

  Superbonus


IN GRECIA IN UNA GIORNATA I SOCIALISTI PRIVATIZZANO L'ACQUA, LE TELECOMUNICAZIONI, I PORTI E BANCA PUBBLICA

Attenzione: apre in una nuova finestra.
Come una follia senza fine. Niente altro che questo la dinamica in cui si è messo il governo socialista greco aderendosi mani e piedi al volere ricattatorio della Troika ( bce -fmi- commissione europea). Il governo socialista oggi ha varato la privatizzazione «immediata» della società di telecomunicazione Ote, della banca Hellenic Postbank, dei due maggiori porti del Paese della società dell'acqua. Lo ha detto il portavoce del governo di Atene, George Petalotis alla rete tv nazionale che ha annunciato nuove misure per oltre 6 miliardi di euro volte a ridurre il deficit 2011 al 7,5%. Il nuovo piano prevede un ammontare complessivo di privatizzazioni da 50 miliardi di euro e Petalotis ha ribadito che il governo farà tutto il necessario per il Paese e che il prossimo obiettivo è quello di riportare il deficit sotto il 3% nel 2014. Sempre che prima non esploda la rivoluzione.

Contro la crisi

Consiglio vivamente la lettura dell'articolo Il lavoro sporco dell'agenzie di Rating che ben sintentizza il modus operandi dell'assassinio dell'economia di una nazione.
Barbara

lunedì 23 maggio 2011

Le banche mettono le mani sull'acqua

"Chiare, fresche, dolci acque. E redditizie"

Il mondo della finanza, istituti di credito in testa, non si lascerà sfuggire l’occasione d’oro offerta dal governo, che ha dato vita ad una privatizzazione forzata del comparto idrico. Che dovrà concludersi entro il 2015.
Chiare, fresche, dolci acque. E redditizie. Senza fare troppo rumore, le banche stanno mettendo le mani su una delle risorse vitali del Paese (e del mondo intero). Dopo aver acquisito piccole quote nelle principali società idriche del settore, ora si avvicina il momento di fare il grande salto. Restano due ostacoli da superare: le tariffe (troppo basse) e il referendum per l’acqua pubblica.

Poi sul resto ci si può mettere d’accordo. La svolta è arrivata con l’operazione San Giacomo, nuovo polo dell’acqua controllato da Iren (frutto della fusione tra la ligure-piemontese Iride e l’emiliana Enìa) in partnership con F2i, il fondo di private equity guidato da Vito Gamberale e partecipato al 55% da Intesa SanPaolo, Unicredit, Merryl Lynch e sette fondazioni bancarie. F2i nella nuova società – che ha inglobato la genovese Mediterranea delle Acque – avrà una quota del 35%, con l’opzione di salire al 40%. Altro socio di rilievo con l’8% è la Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta partecipata al 30% dalle stesse fondazioni.

domenica 22 maggio 2011

Il modello perfettto che spinge al suicidio

Nel 2009 sono stati 2.986 i suicidi in Italia, 158 in più rispetto all'anno precedente, con un aumento del 5,6%. A dirlo è l'Istituto di ricerca Eures - Ricerche Economiche e Sociali, che ha pubblicato un rapporto dal titolo "Il suicidio in Italia ai tempi della crisi. Caratteristiche, evoluzioni e tendenze". Come si spiega un simile dato, che dietro la freddezza della statistica nasconde storie, volti, tragedie private?

Il rapporto mette in evidenza la connessione tra l'aumento dei suicidi e la crisi economica, con particolare riferimento alla crisi del lavoro. Nel 2009 le persone disoccupate che hanno scelto di togliersi la vita sono state 357, quasi una al giorno e il 37,3% in più rispetto al 2008. Si tratta, perlopiù, di persone "espulse" dal mercato del lavoro, cioè che prima lavoravano e in seguito hanno perso la propria occupazione. Persone per le quali la crisi economica si è trasformata in una gravissima crisi umana, fino alla scelta estrema del suicidio. Nella maggior parte dei casi parliamo di lavoratori rimasti a casa dopo i 40 anni, poco "appetibili" per un mercato che già fatica ad assorbire i giovani. Le persone in questa situazione in Italia sono circa un milione e mezzo. Mentre i cosiddetti "incollocabili" (i disoccupati over 50) sono 200.000, e per loro è ancora più difficile pensare di trovare una nuova occupazione.

sabato 21 maggio 2011

Obama acquista l'Egitto per conto di Israele


Da Obama un piano Marshall per il Maghreb e carta bianca a Israele

Due miliardi di dollari per finanziare la democratizzazione del nuovo Egitto post Mubarak

Matteo Bernabei

Un piano Marshall per Egitto e Tunisia, oltre alla possibilità che questo possa poi essere esteso anche ad altri Paesi del Vicino Oriente e del Nord Africa in futuro sono le sole, per quanto sostanziali, novità annunciate ieri da Barack Obama nel suo atteso discorso volto a illustrare al mondo la nuova strategia degli Stati Uniti per le due aree travolte dall’ondata delle rivolte popolari.
“Abbiamo chiesto alla Banca mondiale di presentare un piano al G8 della prossima settimana per rilanciare l’economia della Tunisia e dell’Egitto (...) al nuovo governo democratico del Cairo cancelleremo fino a un miliardo e gli daremo un miliardo di crediti per rilanciare l’imprenditoria. E stiamo inoltre lavorando con il Congresso perché istituisca un fondo per rilanciare gli investimenti in Tunisia ed Egitto con una struttura da due miliardi di dollari”, sono state le parole del presidente Usa che ha inoltre invitato anche altri Paesi ad affiancarsi a Washington in questa operazione. Un’operazione volta a sfruttare a proprio vantaggio l’effetto delle rivolte mettendo le mani sui quei Paesi che fino a poco tempo fa si opponevano all’avanzata nordamericana tanto in nord Africa quanto nella penisola araba. Obama ha infatti annunciato che gli Stati Uniti collaboreranno con tutte quelle entità che hanno voglia di “cambiamento e di riforme” non necessariamente con i governi.

venerdì 20 maggio 2011

Xenotrapianti: la scienza persegue solo il profitto

Quanti animali avranno ucciso per questa nuova perversione?

COMUNICATO EQUIVITA
19/05/2011


Benvenuti nel mondo di Orwell


“Mi impegno a non avere figli … a sottopormi al monitoraggio delle Autorità … e fornire i nomi dei miei partners sessuali e conviventi … ad accettare il confinamento in caso di epidemia infettiva…”

No, non è un romanzo di Huxley o di Orwell. E’ il testo che in Inghilterra doveva sottoscrivere chi aspirava ad un trapianto di organo di animale. Un progetto (poi fallito, per i troppi rischi che comportava) del quale ( ci auguriamo!) non deve essere stato informato il nostro Consiglio superiore di Sanità quando ha dato il via libera, nel Cremonese, all’allevamento di maiali transgenici per la produzione di organi da trapianto!

L’ottica industriale e miope, dei “pezzi di ricambio”, che assimila la materia vivente e anche il corpo umano alle macchine, riemerge ciclicamente in Italia per tentare il grande business degli Xenotrapianti. Ma il business non riesce mai a farsi strada per le seguenti non irrilevanti ragioni:

martedì 17 maggio 2011

Elezioni amministrative 2011 - Considerazioni


Il fatto che in Sardegna il 60% degli aventi diritto si sia recato alle urne, per ribadire in maniera plebiscitaria (97% dei voti) la propria contrarietà alla costruzione di centrali nucleari o depositi di scorie radioattive sull'isola, è sicuramente l'indicazione più interessante fra quelle emerse in questa tornata elettorale.
Ma purtroppo resterà una notizia per pochi intimi, dal momento che l'informazione mainstream ha bellamente ignorato l'accaduto, preferendo proporre titoloni ad effetto aventi per oggetto improbabili svolte epocali e "cambiamenti di vento", nel tentativo di creare interesse intorno a risultati elettorali in larga parte scontati e scarsamente indicativi.
Il PDL ha segnato il passo e rischia seriamente di non conquistare nessuna delle quattro grandi città oggetto della contesa, ma tutto sommato l'emorragia di voti è stata più contenuta di quanto fosse lecito supporre a fronte di una forza politica incappata in una lunga sequela di scelte scellerate, dal ritorno al nucleare fino alla guerra in Libia, passando attraverso il bunga bunga di un leader ormai in tutta evidenza sul viale del tramonto.


Il PD, che in queste ore viene identificato come il grande vincitore delle elezioni, ha in realtà arretrato anch'esso le proprie posizioni, non arrivando neppure al ballottaggio in quel di Napoli dove governava, perdendo molti punti percentuali a Torino, dove Fassino ha comunque vinto senza problemi

lunedì 16 maggio 2011

14 SEGNI DELL'INIZIO DEL TRACOLLO DELLA MODERNITÀ

Molta gente pensa che il mondo come lo conosciamo finirà il 23 dicembre 2012. Assurdo, dico io. Se vogliamo essere onesti, dobbiamo riconoscere che la fine del nostro mondo è già iniziata. Ciò non significa che il mondo finirà, significa che si concluderà un’era e ne inizierà un’altra. È una fase di transizione tra due epoche. Una transizione che, tuttavia, minaccia di essere la più tumultuosa e costosa a cui abbia mai assistito il genere umano.

Ma non c’è bisogno di aspettare il dicembre 2012 per osservarne i segni. Di seguito si riportano 14 elementi che permettono di riconoscere chiaramente il disfacimento mondiale attualmente in corso. Stiamo vivendo a cavallo tra la fine di un’era e l’inizio di un’altra. In futuro guarderanno indietro e vedranno questo momento come una fase storica, ma per chi questo momento lo sta vivendo, l’impressione è quella di procedure a passo di lumaca. Non si deve però cadere in errore: stiamo vivendo le fasi iniziali della fine del mondo come lo conosciamo, ma ciò significa anche che ne sorgerà uno nuovo, completamente diverso da quello attuale.

#1 - Tornado, uragani, terremoti e tsunami – Inizialmente sembravano casi del tutto eccezionali, ora è la prassi. Gli eventi climatici si fanno via via più estremi. Negli ultimi anni, il Midwest statunitense è stato colpito da più di 120 tornado. Il Texas sta andando a fuoco e patisce un’estrema siccità. E dove non ci sono incendi né siccità si verificano delle inondazioni. Questo è solo l’inizio..aspettatevi altre follie metereologiche nei prossimi 18 mesi.

#2 – Il silenzio delle api – Il Colony Collapse Disorder [sindrome dello spopolamento degli alveari, fenomeno riscontrato per la prima volta negli USA nel 2006, ndt] avanza sempre più rapidamente in tutto il Nord America. Sappiamo già che in parte è dovuto ai pesticidi chimici (e probabilmente aggravato dagli OGM), ma il mondo dell’industria chimica è impegnato in un massiccio insabbiamento mirato a negare questa verità, mentre la popolazione degli insetti (responsabili dell’impollinazione) sta vivendo un drastico collasso.

Centrosinistra, l’antiberlusconismo per nascondere le proprie colpe



Il leader di Sel Vendola indica la via per risorgere dalle proprie ceneri: missioni umanitarie e accoglienza nei Cie

   



Il segretario di Sel, Vendola critica tanto il berlusconismo ma nello stesso tempo usa le stesse strategie di comunicazione dell’odiato Silvio. Attraverso un video messaggio il leader della sinistra minimalista cerca di trasmettere un senso di disprezzo per il Paese berlusconizzato. “Ci sono tante domande che dovrebbero interrogare l’Italia di oggi: come è la vita nei nostri comuni, come è il lavoro quando c’è la fortuna del lavoro, come è questo ambiente ferito ed inquinato”. Così inizia il lungo monologo del poeta di una sinistra già rifondarola che si è liquefatta sulle missioni militari all’estero e sulla precarizzazione del lavoro. Eh sì perché proprio su queste due questioni primarie del manifesto della sinistra radicale: rifondazione, comunisti italiani e verdi, c’è stato il crollo. Diliberto, Bertinotti e poi il suo successore Giordano nonché Pecoraro Scanio pur essendo contro le guerre umanitarie hanno sempre votato a favore del rifinanziamento delle missioni per non far cadere quei governi da loro appoggiati. Il conto di questa ipocrisia dei due piedi in due scarpe gli è stato poi presentato dal proprio elettorato. Non per niente sono fuori dal Parlamento.

Adesso il poeta Nichi tenta la risalita usando però le stesse odiate tecniche del Sai Baba di Arcore.

domenica 15 maggio 2011

Falluja aumento malformazioni e aborti: La verità che si tenta di occultare

Mi sento di rigraziare sentitamente quei pochi onesti scienziati che rischiano "la carriera" per salvaguardare la vita e la salute, quello che era un obiettivo primario della scienza.
L'obiettivo era il miglioramento delle condizioni di vita, detto anche progresso, peccato si debba constatare quanto la devozione al profitto abbia quasi annullato la coscienza di questi uomini di scienza che evidentemente non si sentono toccati dalle mostruosità che loro partorisconi in laboratorio.
Gli scienziati di New Weapons invece, coraggiosamente vogliono far sapere al mondo quali sono gli effetti devastanti sulla vita delle nuove armi, paradossale che siano spesso gli stessi colleghi che lavorano a tali progetti a voler oscurare la verità delle ricerche (per una volta quelle serie ed utili).


Barbara 


Comunicato stampa newweapons
25 Marzo, 2011/03/10


Aumento nel tempo delle malformazioni congenite ed degli aborti a Falluja dal 2003 e associazione con elevate quantità di metallici tossici nella popolazione e nei neonati e bambini con difetti alla nascita e loro famiglie.




Abbiamo pubblicato ieri sul sito web Newweapons (www. Newweapons.org) un'indagine scientifica completa sull’aumento di malformazioni congenite a Falluhja. La insolita frequenza di difetti alla nascita e aborti è stata osservata nel corso degli anni dopo il ​​2003, con graduale aumento da allora, e che non decrescono fino a novembre 2010.


Per il 2010, da fonti mediche in Falluhja ci viene segnalato 14,7% di difetti di nascita. Si tratta di circa 10 volte le frequenze nelle stesse famiglie negli anni 1991-2001. Anche i tassi di aborto spontaneo sono aumentati considerevolmente nel corso del tempo, a partire dal 2003.

sabato 14 maggio 2011

So thing they are

SO THINGS THEY ARE
 

Il libero mercato semplicemente non esiste: chi pensa che tutto quello che sta accadendo attorno a lui sia il frutto della casualità e del processo evolutivo umano, è meglio che continui a vivere nella sua beata ignoranza. Pur tuttavia esiste una mano invisibile, ma non intesa come meccanismo economico che regola l'economia in modo tale da condurre la società al più ampio benessere in virtù della ricerca della massima soddisfazione a carico di ogni singolo individuo. La mano invisibile è in realtà l'ingerenza nella vita di tutti i giorni di una potente establishment di lobby planetarie che ha ben presente che cosa dovrà accadere nel prossimo futuro.

L'idea di base è facilmente comprensibile: creare una società di individui isolati privi di autocoscienza, senza ideali e punti di riferimento. Il raggiungimento di questo processo di metamorfosi è stato conseguito grazie ad una meticolosa pianificazione: nulla è stato lasciato al caso, globalizzazione compresa. Tutto è iniziato con il ridimensionamento del settore primario (agricoltura) in cui la moltitudine della popolazione mondiale era assorbita ed impegnata. Con una propaganda consumistica ingannevole hanno convinto milioni di persone nel mondo occidentale (adesso stanno facendo lo stesso con quello orientale) ad abbandonare la coltivazione della terra per proiettarsi in un finto mondo, migliore solo in superficie, spingendoci a vivere dentro nidi di scarafaggi, ognuno per conto suo, tutti contro tutti.

giovedì 12 maggio 2011

Sardegna contro Equitalia: 20MILA in piazza

Cagliari, la protesta dell’evasore tartassato

CAGLIARI – In diecimila in corteo hanno paralizzato il traffico di Cagliari, urlando slogan, portando in piazza anche una finta cassa da morto contenente partite Iva. E’ la colorita e finora pacifica protesta dell’”evasore tartassato”, delle partite Iva contro le cartelle e le ganasce fiscali di Equitalia. I manifestanti, arrivati soprattutto dal Sulcis Iglesiente, una delle zone più in crisi della Sardegna, chiedono una moratoria per il pagamento dei debiti dovuti allo Stato, alle Amministrazioni locali ed agli Enti previdenziali, diverse modalità di riscossione ed oneri più adeguati.

Una parte dei manifestanti (alcuni hanno mobilitato anche una decina di autoarticolati) si sono spostati in corteo davanti alla sede del Consiglio regionale dove era previsto un incontro fra la delegazione delle partite Iva ed il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Alcune delle persone che partecipano alla manifestazione sono rimaste bloccate sulla statale 130, che collega Cagliari ad Iglesias, ed un piccolo gruppo è arrivato in mattinata nel capoluogo dopo una camminata che si è protratta tutta la notte. La protesta è sostenuta anche dagli indipendentisti di Indipendentzia Repubrica de Sardigna (Irs).

Traffico paralizzato a Cagliari dove sono circa diecimila, secondo la Questura, i manifestanti che hanno invaso il capoluogo per protestare contro le cartelle fiscali di Equitalia. Il corteo di manifestanti aumenta sempre di piu’ ad ogni chilometro che percorre, tra l’area della Fiera ed il Consiglio regionale. Vengono gridati diversi slogan non solo contro Equitalia ma anche contro i politici regionali e nazionali colpevoli di ”Pensare solo alle poltrone”. Fra i simboli che vengono portati dai manifestanti, che chiedono anche futuro e lavoro, tre avvoltoi stilizzati con su scritto Equitalia – Politici – Stato, ma anche una cassa da morto in cui giacciono le ”Partite iva”,

Video Prima seconda e terza guerra mondiale programmate nel 1871

VIDEO Prima Seconda e Terza guerra mondiale pogrammate nel 1871

Dalla corrispondenza tra Albert Pike e Mazzini del 1871...

Molto chiaro ed utile l'articolo 
"Sovranità del popolo un cazzo" su Stampa Libera 

il Pd non è adatto come "moralizzatore"

Nel savonese l'illegalita' tra mafia, politica e affari... e Pietro Fotia e' agli arresti!


Il 2011 può essere certamente l'anno che segna l'arrivo della Primavera su Savona. Una Primavera che spazza via quelle nebbie che avvolgevano e proteggevano contiguità, connivenze e complicità...


Il cambio della stagione l'avevamo già evidenziato per il caso "cemento"... della T1 di Ceriale - il più grande cantiere del savonese - dove è scattato il sequestro (richiesto dalla Procura, disposto dal Gip e confermato dal Tribunale del Riesame) del cantiere della "Geo srl" di Andrea Nucera, per quei reati che, come "Casa della Legalità", avevamo indicato nell'esposto alla Procura ed al Noe, ovvero lottizzazione abusiva e falso documentale. E, come avevamo detto e scritto, le responsabilità non erano certamente solo quelle del costruttore, ma (come conferma ora l'inchiesta della Procura) anche di chi aveva avvallato nella Pubblica Amministrazione, tra funzionari, assessore e sindaco di Ceriale, quell'approvazione che noi dicevamo, in tempi non sospetti, illegittima.

Ma è già prima di questa significativa inchiesta che avevamo visto che la stagione era cambiata anche sulla questione cruciale chiamata "mafia"...

Il delitto corre sulle mricroonde

Il 14 ottobre 1976, tutte le comunicazioni radio del globo furono interrotte da segnali radio di forte intensità. Le emissioni erano irregolari e si alternavano frequenze molto elevate a frequenze molto basse.

L'Unione sovietica, dopo essere stata identificata come la diretta responsabile, presentò delle formali scuse a tutti i paesi che avevano protestato. I loro "esperimenti" erano all'origine di questi disturbi. Poco dopo i Russi cambiarono lunghezza d'onda e cominciarono così le emissioni di gigantesche onde elettromagnetiche stazionarie.

I Sovietici avevano usato il "PIVERT", chiamato anche "Woodpecker" (Picchio), a causa del caratteristico suono ritmato che i rilevatori di segnali elettromagnetici avevano registrato. Questo suono assomiglia al rumore che si produce, battendo su una tavola con una penna, a una velocità di 14 colpi al secondo. Pare che il segnale venisse dalle città sovietiche di Riga e di Gomel, dove i Sovietici sperimentavano dei mastodontici generatori ad energia continua basati sulla tecnologia di Tesla. Come bersaglio fu scelta l'ambasciata statunitense a Mosca: tra il personale del consolato molti accusarono disturbi di varia natura (cefalea, insonnia, inappetenza, irritabilità, depressione...); alcuni furono colpiti da patologie, anche gravi, tra cui emorragie cerebrali, ictus, attacchi epilettici e tumori.

La strana morte di Mark Purdey
L'abitazione del medico veterinario Mark Purdey fu incendiata. Un giorno trovò la sua linea telefonica isolata. Un'altra volta vide degli estranei che si aggiravano, con fare sospetto, nei paraggi della sua fattoria. Questi estranei pedinarono a lungo sia lui sia la moglie. L'avvocato di Purdey morì in un incidente stradale, avendo perso il controllo dell'auto su cui viaggiava. E' stato riferito che un giorno l'autoveicolo, con alla guida Purdey, incrociò un autocarro dotato di strane apparecchiature. La morte di Purdey è avvolta nel mistero: il tumore cerebrale che lo colpì fu causato da campi elettromagnetici mirati e potenti?


Da fine ottobre 2010 sino ad aprile 2011 la nostra famiglia è stata coinvolta in una serie di drammatici eventi che, alla fine, nonostante innumerevoli tentativi, hanno portato alla morte di nostro padre, avvenuta il 3 aprile 2011.

lunedì 9 maggio 2011

Giappone: nucleare situazione tutt'altro che sotto controllo

Giappone, altro guasto nucleare a Tsuruga. E Fukushima viene inondata

Prima di darvi gli aggiornamenti da Fukushima, che consistono essenzialmente in un’inondazione programmata (e problematica), voglio dirvi che il Giappone ha una sfiga atomica. Gli incidenti alle sue centrali nucleari sono come le ciliegie: uno tira l’altro.
L’ultimo è ad un reattore di Tsuruga, che viene fermato per un “controllo non di routine”. In realtà le barre di combustibili sono con ogni probabilità danneggiate (ignote le cause) e rilasciano crescente radioattività nell’acqua del reattore. Non nell’ambiente, per fortuna.
Quasi il 30% dell’energia elettrica giapponese (dati 2009) è di origine nucleare. Ora, causa guasti e incidenti, la produzione di energia nucleare è solo al 42% delle potenzialità. Il Giappone dovrà razionare l’elettricità?
La situazione a Tsuruga, innanzitutto. Questo grafico viene da Unicolab (in fondo come sempre il link) e mostra il crescente aumento, a partire dall’11 aprile, dello Iodio-133 (linea blu) e dello Xeno-133 (linea rosa) nell’acqua del reattore 2.
Iodio-133 e Xeno-133 sono i tipici prodotti della fissione nucleare legati a un danno alle barre del combustibile. Donde lo spegnimento del reattore, iniziato oggi, per il “controllo non di routine”.

Guerre e guerricciole tricolori al traino del padrone USA



A Giugno andranno rifinanziate le 31 missioni militari all’estero in 29 Paesi geograficamente appartenenti alle aree dei Balcani, del Medio Oriente, del Golfo Persico, dell’Africa e dell’Asia. Il personale delle Forze Armate italiane al 30 Aprile 2011 impiegato dal Ministero della Difesa fuori dal territorio nazionale assomma ufficialmente a 7.114 unità. In realtà, supera abbondantemente le 8.800 presenze continuative dall’1 Gennaio 2011 ad oggi. Facciamo un esempio. In Iraq la presenza di “istruttori” per consulenza, formazione ed addestramento dell’esercito e della polizia del Governo di Al Maliki è fissata, nelle tabelle ufficiali, fluttuante, da 73 a 78 tra ufficiali e sottoufficiali per lo più appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Si, siamo ancora a combattere da quelle parti. In realtà sono oltre 100. Il Ministero degli Esteri, per la sicurezza dell’ambasciata italiana a Baghdad, ha a disposizione un nucleo di 30 Carabinieri che non risultano in organico a Via XX Settembre. La Direzione Generale della Difesa approssima costantemente per difetto il numero dei militari in missione all’estero, per non allarmare l’opinione pubblica che è e rimane fortemente contraria ad aumenti di scarponi che si portano dietro un bel po’ di funerali di Stato nella Basilica di S. Maria degli Angeli a Roma. E’ altresì evidente che un conto è la presenza di “osservatori” nella città di Hebron (Cisgiordania Occupata) etichettata dal signor La Russa come territorio appartenente ad “Israele” ed altro sono le operazioni di peace-keeping o peace-enforcing modello Afghanistan, che prevedono azioni di guerra sul campo e/o mitragliamenti e bombardamenti dall’aria.
Per arrivare al 31 Dicembre 2011, questa volta non basteranno le centinaia di milioni di euro tolti dalle tasche degli italiani nell’ultimo semestrale di spesa approvato da maggioranza ed “opposizione” a Camera e Senato, che scade il prossimo 30 Giugno.
Ci vorranno maggiori mezzi finanziari anche tagliando 200-250 militari con il casco blu dal contingente italiano in Libano, azzerando quello in Bosnia (8) e riducendo di 100 unità i 610 della KFOR in Kosovo. Ammesso che lo si voglia davvero fare.
La nuova guerra di Libia porterà inevitabilmente a far lievitare, e di molto, un conto già salatissimo.

domenica 8 maggio 2011

Tunisia: tutto a posto? Sì, con il coprifuoco

Leggo questa notizia di agenzia:
Tunisi, imposto il coprifuoco
Provvedimento dopo cortei anti-governo

01:07 - E' in vigore da qualche ora, a Tunisi, il coprifuoco notturno ordinato dalle autorità tunisine. La decisione è stata presa dopo le manifestazioni anti-governative e in seguito agli atti di violenza e saccheggio. La misura ha riportato la capitale tunisina ai giorni della rivoluzione, quando il regime di Ben Ali lo impose nel tentativo, dimostratosi inutile, di spegnere le 
proteste.
Tgcom

Ma allora non era tutto finito in bellezza la primavera araba nata in Tunisia? Ma come il fulcro di tutto il male non era il bruto e cattivo Ben Alì senza il quale sarebbe potuto tornare a splendere il sole in Tunisia? Dalla notizia si apprende che i cortei di protesta andavano avanti da un pò, perché protestavano e protestano? Non è dato sapere.
Intanto, la novella democrazia frutto della primavera araba cosa dispone? 

Italia in svendita: regalasi spiaggie

La svendita, pardon, "Sviluppo" punta alla solita ricetta, "più cemento più turismo" (e più Pilu come dice Antonio Albanese). Già, una colata risolve sempre tutto. Magari la gente non spende e spande perché ha le tasche vuote e non perché non sa dove piazzare l'ombrellone? La gente, quella che si presume debba sempre spendere e spandere, o vengono negate le ferie (si sà sono un costo troppo oneroso per  la produttività, caspita non vorremmo mica giocarci la competitività no?) o gli aumenti salariali dato che i rinnovi contrattuali son tutti al ribasso ( eh sennò poi delocalizzano, diamine, sacrifichiamoci suvvia)  come si possa quindi esigere che appena sbuca il sole ci sia la ressa sulle spiaggie proprio non riesco a capirlo. Gli altri, ovvero il 38% di inattivi ed l'8% di disoccupati temo abbiano poco da spendere. 
Tra l'altro, lo stesso decreto da facoltà alle banche (poverine sempre in crisi) di aumentare il tasso di usura.
Ad ogni lobby il suo "obolo" e "noi paghiamo"
Ma tant'è.
Barbara

Spiagge e edifici annessi in concessione ai privati per 90 anni in cambio di un pezzo di pane




Oggi il Consiglio dei ministri ha seminato incertezza sul futuro degli investimenti nel fotovoltaico. Ha invece voluto creare certezze per chi investe nel cemento in riva al mare.

I gestori che prendono in concessione una spiaggia dallo Stato per offrire servizi a pagamento ai bagnanti d’ora in poi potranno costruire edifici (se già non l’hanno fatto) e tenersi litorale e immobili per 90 anni. Prima la durata delle concessioni arrivava a 25 anni.

Dovranno pagare l’equivalente di un pezzo di pane. E, aggiungo, potranno rifarsi ad abundantiam sui turisti. E’ il succo del decreto legge “Sviluppo”. I dettagli.

I civili in Nigeria non meritano la "salvezza" dell'Onu ( e delle bombe)


NIGERIA? NON POSSIAMO PERMETTERCELA

Una ribellione in Nigeria non fa notizia. Sono anni che si ribellano, anni che vorrebbero tanto "la libertà e la democrazia" e soprattutto una più equa divisione delle risorse (capeggiati da un ingegnere navale), ma non se li fila nessuno. Anzi le compagnie petrolifere, già accusate di inquinare e devastare il territorio, si permettono anche di far fuori la gente con i propri eserciti privati che imperversano per tutto il delta. Mica lo dico io, lo dice un tribunale che ci ha messo 14 anni ma ha alla fine condannato gli omicidi.

Ma tutto ciò non fa notizia per l'elementare motivo che in Nigeria il petrolio non è nazionalizzato come in tanti altri Paesi (quelli dove chi si ribella diventa un eroe mondiale), e il governo è saldamente in mano alle compagnie petrolifere. Mica lo dico io, lo dicono i dispacci d'ambasciata.

sabato 7 maggio 2011

L'ultima prova del test: La morte di Bin Laden

Ma, mi chiedo, fino a che punto si spingeranno? Sparare bugie così grosse senza che nessuno batta ciglio, senza che nessuno si fermi a dire: “Ma che state dicendo, siete scemi?”, dev'essere parte di un esperimento al quale siamo da tempo sottoposti. Vedere fino a quanto si può condizionare la gente a subire tutto senza pensare, fino a che punto si può renderci proni al verbo del potere, sempre più assuefatti all'assurdità...sì, dev'essere senz'altro una specie di gioco.Riflettiamo un attimo: la superpotenza mondiale ha un mortale nemico, uno che tanti danni ha fatto, che tante persone ha ucciso, uno che ha creato una rete di assassini e che sa nascondersi alla perfezione. Per lui si è addirittura fatta una guerra, con centinaia di migliaia di morti e miliardi di dollari di spesa, senza alcun risultato. Ad un certo punto però la superpotenza scopre dove si trova il suo nemico. Non si tratta di un bunker sotterraneo protetto da un esercito, da scudi stellari e bombe atomiche, ma di una villa, difesa da una decina di uomini. Praticamente è servito su un piatto d'argento. Cosa fa la superpotenza? Manda un commando per ucciderlo. Non per catturarlo, ma proprio per ucciderlo! Questa almeno è la dichiarazione resa, sotto anonimato, da un alto funzionario della sicurezza statunitense alla Reuters.Lo uccidono rinunciando a condurre interrogatori sfiancanti che avrebbero portato allo scoperto pure l'ultimo garzone di Al Qaeda e distrutto per sempre l'organizzazione, ad un processo che sarebbe stata un'umiliazione ed una vera vendetta, alla possibilità di far luce sulle modalità di abbattimento delle torri gemelle, che tanto mettono in imbarazzo l'estabilishment americano...Ognuna di queste possibilità persa per sempre, non per una reazione imprevista di Osama che ha tentato di difendersi, ma perché la morte era l'obiettivo sin dall'inizio.Già ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate, ma andiamo avanti. Poi cosa fa la superpotenza, mostra il mostro al mondo intero, facendo vedere come viene ridotto un nemico degli Usa? Organizza un prelievo del cervello, per vedere se il male assoluto ha un'origine fisiologica? No, butta il corpo in mare il giorno stesso, così nessuno può più sapere, per il resto dei tempi, se ci sia un corpo, di chi sia

Vaccini e ricerca

Vaccini: brutto argomento.

Vaccino per il cancro del collo dell’utero: bruttissimo argomento.

Ho girato un servizio con Le Iene su quel vaccino e non è andato in onda. Bisogna far parlare anche il produttore. Giusto.

Così ho scritto qualcosa di cui Il Democratico ha pubblicato la prima parte (http://ildemocratico.com/2011/05/06/il-pianeta-in-castigo-qualche-considerazione-sui-vaccini-e-sulle-vaccinazioni-part-1/) e tra qualche giorno metterà in rete la seconda.

Il problema è enorme, molto più imponente di quanto gli appassionati di reality show possono immaginare, e coinvolge non solo la questione della salute ma anche il rapporto tra costi e benefici, comunque s’intendano i due sostantivi, la corruzione delle istituzioni e dei cosiddetti “scienziati”, la preparazione dei medici non corrotti e, a mio parere soprattutto, la ricerca per come è fatta sempre più spesso.

Stamattina ho sentito al giornale radio la notizia che il governo intende incentivare con dei bonus fiscali la sponsorizzazione della ricerca da parte di aziende private. A prima vista una cosa bellissima a fronte di uno stato attuale di tumulazione quasi avvenuta, ma ciò che luccica è davvero oro?

È fin troppo chiaro che chi dirige il centro beneficato dalla “generosità” della ditta godrà di un grado di libertà molto lontano dall’essere assoluto. Se non altro, se costui desse un dispiacere al benefattore, rischierebbe la sopravvivenza non solo sua ma di tutti i suoi sottoposti. Teniamo tutti famiglia:

Vivisezione: La medicina sotto accusa libro L'imperatrice Nuda

La scienza devota esclusivamente a carriera e profitto è un abominio che non ha niente a che fare con il cosiddetto "progresso" che millanta, ogni giorno veniamo a conoscenza (grazie anche a medici coraggiosi che spesso per la verità e l'onestà sono poi ripagati con una bella esclusione da quei circoletti esclusivi dei finanziamenti per la ricerca ad esempio) di "scoperte" che non contengono alcun che  di migliorativo quando non risultano perfino dannose, dai vaccini per malattie inventate come l'influenza suina, ai bei composti "top secret" che spargono con le scie chimiche causando il Morgellons tra le altre diverse affezioni (mentre la Commissione Ue si "preoccupa" per le erbe naturali), dagli Ogm  a nuove armi etc, all'infinito elenco delle loro grandiose prodezze che a noi comuni mortali costano la vita e spesso anche soldi pubblici nella ricerca.

Segnalo intanto questo libro che purtroppo ben illustra la TRUFFA della vivisezione.

L'imperatrice Nuda di Hans Ruesch  scarica in PDF

Riporto  la descrizione del libro tratta da Macrolibrarsi:


"L’attuale “scienza medica”, dinanzi alla quale s’inchinano popoli e governi, è immaginata come una dea onnipossente ebellissima su cui non devono permettersi di alzare lo sguardo. Se avessero il coraggio di farlo, vedrebbero che la loro imperatrice è nuda e orrenda.
Solo Hans Ruesch, l’autore di un romanzo come “Paese dalle ombre lunghe” - di cui si sono vendute finora due milioni e mezzo di copie in tutto il mondo - poteva scrivere questo libro.
Imperatrice nuda è una spietata, documentatissima requisitoria contro la cosiddetta “ricerca” attuale, impostata su un metodo che l’autore, insieme con un gran numero di medici e scienziati tra i più eminenti, considera non solo disumano ma antiscientifico: quello sulle prove sugli animali, che oltre ad essere crudelissime, sono controproducenti, perchè inattendibili.

venerdì 6 maggio 2011

Siria: chi c'è dietro il movimento di protesta

La fabbricazione del pretesto per un "intervento umanitario" di USA/NATO
Ci sono evidenze di gravi manipolazioni da parte dei media e di falsificazioni fin dall'inizio del movimento di protesta nel sud della Siria a partire dal 17 marzo.
I media occidentali hanno presentato gli avvenimenti in Siria, come parte del più ampio movimento arabo di protesta pro-democrazia, diffusosi spontaneamente dalla Tunisia, all'Egitto, dalla Libia alla Siria.
La copertura mediatica è concentrata sulla polizia siriana e sulle forze armate, che sono accusate di sparare e uccidere indiscriminatamente manifestanti disarmati a favore della democrazia. Se queste sparatorie da parte della polizia si sono effettivamente verificate, i media non hanno però menzionato che tra i manifestanti c'erano uomini armati e cecchini che sparavano sia alle forze di sicurezza che ai manifestanti.
Le cifre relative ai morti presentate nelle relazioni sono spesso prive di fondamento. Molti documenti sono " secondo quanto riportato dai testimoni". Le immagini e i filmati dei video in onda su Al Jazeera e CNN non sempre corrispondono agli eventi che vengono descritti nelle notizie.
Ci sono certamente dei motivi per le tensioni sociali e le proteste di massa in Siria: la disoccupazione è aumentata negli anni recenti, le condizioni sociali si sono deteriorate, soprattutto dopo l'approvazione nel 2006 di ampie riforme economiche sotto la guida del FMI. La "medicina economica" del Fondo Monetario Internazionale comprende le misure di austerità, il congelamento dei salari, la deregolamentazione del sistema finanziario, la riforma del commercio e le privatizzazioni (http://www.imf.org/external/np/ms/2006/051406.htm 2006)
[...] a differenza di Egitto e Tunisia, in Siria vi è un notevole sostegno popolare per il presidente Bashar Al Assad. La grande manifestazione a Damasco del 29 marzo, " con decine di migliaia di tifosi"

giovedì 5 maggio 2011

Stavolta, l'Europa, almeno per una volta, riuscirà a dare un segno di civiltà negando i test cosmetici sugli animali?
O si dimostrerà, come quasi sempre, prona agli intessi di Big Pharma ora, di Monsanto poi, della finanza e delle varie lobbies per conto delle quali la Commissione Europea recepisce testi ad multinazionalem redatti da loro stesse?

Barbara
Ps Firmiamo l'appello

TEST COSMETICI SUGLI ANIMALI. LAV espone striscione appello davanti a Centro Ricerca dell'Unione Europea ad Ispra (Varese). Ultime notizie - Questa mattina davanti all'ingresso del Centro Europeo di ricerca per la validazione dei metodi alternativi (ECVAM) di Ispra (Varese) la LAV ha esposto uno striscione-appello in italiano e inglese: "I cosmetici hanno una data di scadenza, l'Europa deve rispettarla - Say no to cruel cosmetics in UE. Meet the 2013 deadline".

''La Commissione Europea e i 27 Governi dell'Unione sono chiamati a confermare o meno il bando totale dei test cosmetici sugli animali anche per i singoli ingredienti, fissato da una direttiva al 2013 e messo in forse dagli interessi di chi lucra sulla pelle degli animali -  dichiara Gianluca Felicetti, presidente LAV -  è dal 1998 che assistiamo al balletto delle proroghe sul tema, mentre la ricerca ha già testimoniato che quando vuole è pronta al cambiamento, coniugando scelte etiche alla necessaria sicurezza dei prodotti ottenibile con test alternativi. La politica deve dire la parola fine!''.

La luce oltre il tunnel


La notizia ha fatto il giro del mondo in pochi minuti: il nemico pubblico numero uno, a livello planetario, è stato ucciso. Fine di un incubo per moltitudini di beoti succhiatori di menzogne. Tuttavia, come con la suina c’è stato un gran numero di persone che hanno sgamato le intenzioni delle industrie farmaceutiche, rifiutandosi di vaccinarsi, così anche con la presunta uccisione di Osama Bin Laden ci si è accorti in tempo reale, grazie alla rete, che la notizia era falsa. E’ inutile puntualizzare che solo una parte dell’umanità occidentale se n’è accorta, quella più avveduta e che fa ancora funzionare le sinapsi, dato che una massa ancora non ben quantificata ma comunque cospicua, come si bevve l’abbattimento delle torri da parte di 19 beduini dieci anni fa, così si beve ora l’eliminazione fisica, fittizia, inventata del capro espiatorio barbuto. Ci credono, perché se non ci credessero verrebbero meno tutte le loro certezze, tutta l’impalcatura illusoria su come è congegnata la realtà, i ruoli manicheistici dei buoni e dei cattivi, che permette loro di tirare avanti una vita piena di difficoltà economiche e qualche rara soddisfazione (quella che il sistema permette loro di sperimentare).
Loro, il popolo bue che si beve tutto, mi fanno pena. Gli altri, i vertici della piramide (toh, chi si vede, la piramide!), mi fanno rabbia. Mi sento insultato. Insultano, quei goffi gaglioffi massoni, l’intelligenza umana. Sperano ancora di farla franca, d’infinocchiare l’umanità con le loro infantili storielle di terrore, antiterrore, guardie e ladri, democratici e dittatori, buoni e cattivi, paesi liberi e stati canaglia, in una continua, forse millenaria, contrapposizione tra angeli e demoni, tra luce e tenebre. Non lo fanno solo gli americani e i loro padroni ebrei, ma anche dall’altra parte, dalla parte del “nemico”. Ed è un vizio antico, messo nero su bianco nel Corano e nella Bibbia: noi e gli altri. Per gli ebrei, gli altri si chiamano “gojim”. Per i musulmani, gli altri si chiamano crociati. Per la dinastia dei presidenti degli Stati Uniti, gli altri si chiamano antiamericani. Anche per me – devo esser sincero – gli altri sono coloro che uccidono gli animali, gente che crede nel suo diritto di infierire su di essi e di sfruttarli.

lunedì 2 maggio 2011

B come bambini ammazzati

Avevano iniziato la guerra motivando le bombe, con la necessità di salvare la vita dei ribelli libici che Gheddafi stava massacrando senza pietà, pur senza avere mai fornito alcuna prova che questo stesse accadendo veramente.
La stanno portando avanti sterminando la famiglia di Gheddafi, un figlio e tre nipotine di pochi anni d'età ammazzate la scorsa notte, nel tentativo di eliminare fisicamente il Raiss e nascondere l'ormai evidente fallimento "dell'Alba dell'Odissea".
Di fronte alla notizia della strage i ribelli di Misurata (quelli che l'ONU difende) sono scesi in strada suonando i clacson e festeggiando, mentre anche a Bengasi gli amici della democrazia sparavano fuochi d'artificio....

Al contempo in occidente l'intelligence ed i media si accontentano di sminuire la portata dell'accaduto, insinuando l'eventualità che il "regime" libico stia sfruttando il massacro a fini di propaganda. Ad eccezione del quotidiano Libero, dove Vittorio Feltri invita apertamente ad uccidere Gheddafi e farla finita, motivando l'esortazione con il detto latino "mors tua, vita mea".

Dai falsi proprositi umanitari, all'assassinio su commissione la strada in fondo è stata molto breve, non ci resta che aspettare il prossimo passo sulla via del degrado e della vergogna, che magari contemplerà la soppressione sistematica di chiunque appoggi Gheddaffi, "mors tua vita mea", come ama ribadire Vittorio Feltri.
 
Marco Cedolin

Sicilia: atomo Usa che uccide i bambini

Segreti sempre più impenetrabili sulla pelle viva degli italiani più indifesi. A causa di due incidenti aerei Usa, la radioattività bellica uccide: ne sanno qualcosa i più piccoli figli di Sicilia. A Lentini, Carlentini e Francofonte più che in ogni altra parte d’Italia, soprattutto i bambini muoiono per leucemia dal 1987.
Torno in questi posti dopo 4 anni dalla prima inchiesta giornalistica che aveva sollevato il dramma, ripreso anche dalla tv olandese e da un’interrogazione parlamentare indirizzata al governo Prodi che non ha mai sortito risposta. «Non si sa che effetto avrà sul sistema immunitario dei siciliani di Lentini la radioattività delle scorie nucleari nascoste dagli americani nel suolo» si legge in un passaggio del libro scritto dal professor J.W. Gofman, ‘Radiation and Human Health’ (Sierra Club Books, San Francisco).
Dove sono stati occultati i rifiuti della vicina base militare Usa di Sigonella, durante gli anni in cui venne scritto quel saggio? In qualcuna delle 27 cave dismesse (chiamate ‘apri e chiudi’) del comprensorio lentinese. Gli investigatori della Direzione investigativa antimafia hanno rilevato che la base di Sigonella compare tra gli enti che per anni hanno scaricato rifiuti nella discarica abusiva di Salvatore Proto, un prestanome del clan Santapaola-Ercolano.
Le ricerche scientifiche concordano nel ritenere l’esposizione a grandi quantità di radiazioni come il maggiore fattore di rischio per il tumore del sangue. «La leucemia è associata al plutonio, responsabile della perdita dell’immunità biologica che colpisce un numero crescente di persone» argomenta Gofman.
Il 21 gennaio 1968 un bombardiere B-52 americano che trasportava 4 bombe H cadeva nel nord della Groenlandia, disintegrandosi e spargendo rottami radioattivi su un’area vastissima di terra e di mare. Nel giro di qualche anno le persone che erano venute a contatto con i rottami si ammalarono di leucemia. Ed in quel luogo proprio la leucemia divenne una delle più frequenti cause di morte.

INCIDENTI RIMOSSI
12 luglio 1984, alle ore 14,45 proprio a Lentini, precipitò un aereo nordamericano. Un quadrigetto Lockeed C141BStarlifter’ dell’Us Air Force, con un carico di 44 tonnellate si schiantò in contrada Sabuci-San Demetrio,