Non avalliamo il TAV.
Nessuna convenienza e utilità, ma solo una gigantesca torta da spartire fra potere partitico, imprenditoria e grande finanza. Cittadini trattati come delinquenti, mentre c'è già una prima vittima. Forze dell'ordine a migliaia, proprio come nei teatri di guerra: ma non sarebbe il caso di destinarla a combattere mafia e 'ndrangheta anzichè scagliarla contro il popolo italiano che esercita la propria sovranità?
Val di Susa, domenica la riscossa
La grande manifestazione nazionale, indetta per domenica 3 luglio in Val di Susa, potrebbe costituire il viatico per porre fine all’occupazione militare dei terreni oggetto del futuro cantiere propedeutico alla realizzazione del TAV, a distanza di appena 5 giorni dal momento in cui sono stati “conquistati”, per mezzo di una pioggia di gas lacrimogeno tossico, vietato nei teatri di guerra, ma in tutta evidenza dispensabile in quantità nei polmoni della popolazione civile.
Ed è quello che ci auguriamo vivamente, ma sarebbe profondamente sbagliato guardare alla giornata di domenica e alla “riscossa” in termini di confronto “militare” con le forze dell’ordine e vaticinare una battaglia a colpi di pietre, manganelli e lacrimogeni, come molti media mainstream sicuramente faranno.
La “riscossa” infatti non passerà attraverso uno scontro all’ultimo sangue fra cittadini e poliziotti, e questo per tutta una serie di ragioni, la prima delle quali è costituita dal fatto che le forze dell’ordine non costituiscono il vero antagonista di chi si batte contro il TAV, ma solamente il terminale deputato a veicolare sul campo le decisioni della politica. Ed è proprio nel confronto con la politica del malaffare che il popolo che si radunerà il 3 luglio avrà l’occasione per vincere la propria battaglia e riprendere possesso dei terreni stuprati, con la forza dei numeri e dell’evidenza che nessuno (neanche la peggiore consorteria politico/industriale) può nutrire l’ambizione di costruire un cantiere, contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini.....
Proprio nei numeri e nella partecipazione popolare, la manifestazione di domenica, troverà la linfa per restituire al mittente (questa volta speriamo definitivamente) un progetto scellerato nato già morto, al solo scopo di foraggiare decenni di profitti illeciti . Le forze dell’ordine non lasceranno i terreni, perché sopraffatte dalla violenza (probabilmente neppure centomila persone potrebbero conseguire un simile risultato ed in ogni caso non si tratterebbe di una vittoria) ma semplicemente porranno termine all’occupazione, in quanto non esisteranno più i presupposti politici per sostenerne la necessità.
Domenica, in Val di Susa, si troveranno a confronto due mondi. Il primo costituito dai dinosauri che albergano in un modello di sviluppo prossimo a defungere, dove le persone e le idee vengono immolate sull’altare della crescita economica, della mafia e dello scempio ambientale.
Il secondo rappresentato dal nuovo che avanza, seppur a fatica, ritagliandosi con le unghie e con i denti ogni metro del proprio spazio.
Dagli uomini, dalle donne e dalle idee che hanno deciso come sia giunto il tempo di chiudere definitivamente la porta in faccia alla follia della crescita infinita, delle guerre “umanitarie”, delle multinazionali del cemento, della politica con il manganello. Per aprire le finestre su un futuro radicalmente differente, fatto di aria fresca, di opere a misura d’uomo, di vite da vivere e non da lasciarsi scorrere addosso, di rapporti armonici con la natura di cui siamo parte, di persone con la testa alta che hanno il coraggio di guardarsi allo specchio, quando si alzano dal letto la mattina.
Proprio per questo domenica sarà importante esserci, da ogni angolo d’Italia, anche se il viaggio è lungo, anche se comprensibilmente costa fatica e denari. Si tratta di un’occasione irripetibile, per dimostrare che il futuro è arrivato e iniziare a smantellare non solo il cantiere del TAV, ma anche un modello di sviluppo che ci sta soffocando tutti, peggio di quanto non sia riuscito a fare il gas tossico di lunedì mattina.
La grande manifestazione nazionale, indetta per domenica 3 luglio in Val di Susa, potrebbe costituire il viatico per porre fine all’occupazione militare dei terreni oggetto del futuro cantiere propedeutico alla realizzazione del TAV, a distanza di appena 5 giorni dal momento in cui sono stati “conquistati”, per mezzo di una pioggia di gas lacrimogeno tossico, vietato nei teatri di guerra, ma in tutta evidenza dispensabile in quantità nei polmoni della popolazione civile.
Ed è quello che ci auguriamo vivamente, ma sarebbe profondamente sbagliato guardare alla giornata di domenica e alla “riscossa” in termini di confronto “militare” con le forze dell’ordine e vaticinare una battaglia a colpi di pietre, manganelli e lacrimogeni, come molti media mainstream sicuramente faranno.
La “riscossa” infatti non passerà attraverso uno scontro all’ultimo sangue fra cittadini e poliziotti, e questo per tutta una serie di ragioni, la prima delle quali è costituita dal fatto che le forze dell’ordine non costituiscono il vero antagonista di chi si batte contro il TAV, ma solamente il terminale deputato a veicolare sul campo le decisioni della politica. Ed è proprio nel confronto con la politica del malaffare che il popolo che si radunerà il 3 luglio avrà l’occasione per vincere la propria battaglia e riprendere possesso dei terreni stuprati, con la forza dei numeri e dell’evidenza che nessuno (neanche la peggiore consorteria politico/industriale) può nutrire l’ambizione di costruire un cantiere, contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini.....
Proprio nei numeri e nella partecipazione popolare, la manifestazione di domenica, troverà la linfa per restituire al mittente (questa volta speriamo definitivamente) un progetto scellerato nato già morto, al solo scopo di foraggiare decenni di profitti illeciti . Le forze dell’ordine non lasceranno i terreni, perché sopraffatte dalla violenza (probabilmente neppure centomila persone potrebbero conseguire un simile risultato ed in ogni caso non si tratterebbe di una vittoria) ma semplicemente porranno termine all’occupazione, in quanto non esisteranno più i presupposti politici per sostenerne la necessità.
Domenica, in Val di Susa, si troveranno a confronto due mondi. Il primo costituito dai dinosauri che albergano in un modello di sviluppo prossimo a defungere, dove le persone e le idee vengono immolate sull’altare della crescita economica, della mafia e dello scempio ambientale.
Il secondo rappresentato dal nuovo che avanza, seppur a fatica, ritagliandosi con le unghie e con i denti ogni metro del proprio spazio.
Dagli uomini, dalle donne e dalle idee che hanno deciso come sia giunto il tempo di chiudere definitivamente la porta in faccia alla follia della crescita infinita, delle guerre “umanitarie”, delle multinazionali del cemento, della politica con il manganello. Per aprire le finestre su un futuro radicalmente differente, fatto di aria fresca, di opere a misura d’uomo, di vite da vivere e non da lasciarsi scorrere addosso, di rapporti armonici con la natura di cui siamo parte, di persone con la testa alta che hanno il coraggio di guardarsi allo specchio, quando si alzano dal letto la mattina.
Proprio per questo domenica sarà importante esserci, da ogni angolo d’Italia, anche se il viaggio è lungo, anche se comprensibilmente costa fatica e denari. Si tratta di un’occasione irripetibile, per dimostrare che il futuro è arrivato e iniziare a smantellare non solo il cantiere del TAV, ma anche un modello di sviluppo che ci sta soffocando tutti, peggio di quanto non sia riuscito a fare il gas tossico di lunedì mattina.
Lettera alla redazione del TGR
LouBlanc ha scritto
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Gentile redazione del TGR Piemonte,
da tanti anni ho preso atto della graduale scomparsa di uno dei diritti fondamentali di una repubblica democratica quale la libertà di stampa. Edizioni di TG come quello di oggi e quelli che di solito vengono elaborate dalle redazioni RAI sotto palese pressione di chi controlla l'economia e la politica sono un ritorno al passato nell'era del fascismo ed un insulto ai tanti giornalisti martiri della verità e ai milioni di morti per la libertà e la nostra patria.
Starete li a crogiolarvi sulle vostre poltrone, magari sghignazzando nel leggere lettere come la presente, incapaci di provare vergogna o rimorso, ricchi forse di intelligenza cognitiva ma privi di un'altra fondamentale intelligenza che è quella emotiva e dalla quale nasce la capacità empatica.
da tanti anni ho preso atto della graduale scomparsa di uno dei diritti fondamentali di una repubblica democratica quale la libertà di stampa. Edizioni di TG come quello di oggi e quelli che di solito vengono elaborate dalle redazioni RAI sotto palese pressione di chi controlla l'economia e la politica sono un ritorno al passato nell'era del fascismo ed un insulto ai tanti giornalisti martiri della verità e ai milioni di morti per la libertà e la nostra patria.
Starete li a crogiolarvi sulle vostre poltrone, magari sghignazzando nel leggere lettere come la presente, incapaci di provare vergogna o rimorso, ricchi forse di intelligenza cognitiva ma privi di un'altra fondamentale intelligenza che è quella emotiva e dalla quale nasce la capacità empatica.
La divisione dell'intelligenza studiata da Daniel Goleman era già stata osservata in precedenza da Gilbert, psicologo del processo di Norimberga, il quale osservo come tutti gli imputati appartenenti alle più alte cariche del partito nazista tedesco risultassero ai test estremamente intelligenti. I loro QI erano nettamente sopra la media eppure risultavano deficienti nella sfera emotiva. Capaci di grande intelligenza logica e nel frattempo di giocare al tiro al piattello con i neonati.
La mia mail, che non mi aspetto venga letta visto il poco rispetto che avete dei cittadini, della verità e del vostro mestiere, è ovviamente riferita al servizio odierno sulla situazione in Valle di Susa. In particolare a due dati forniti in maniera tendenziosa e fuorviante con chiaro intento di compiacere l'apparato mafioso e lucroso che cerca di imporre questo scempio.
La prima riguarda Ferdinando Lazzaro, che voi fate passare come un povero ed onesto cittadino vittima di quei pericolosi malviventi dei valsusini. E' triste dovervi ricordare come fare il vostro mestiere ma dovreste prima sapere di chi state parlando. La famiglia Lazzaro da decenni è coinvolta in processi per corruzione, evasione ed altro. Qua una piccola rassegna stampa a riguardo. Vi dovreste vergognare per quello che avete fatto con il vostro servizio. Ritengo che sia oltremodo ingiurioso verso i cittadini accusati dalla vostra redazione di atti di violenza non comprovati da qualsiasi atto giudiziario. Nel servizio il vostro cronista dice "è stato insultato e picchiato" mentre tutto ciò che dite e dice nell'intervista Lazzaro (compresa nuovamente la storia dei proiettili) è fino a prova contraria pura opinione personale priva di alcuna verità giuridica. Nell'imputare arbitrariamente e senza prova alcuna con tanta certezza ai cittadini (che nel rispetto della nostra costituzione manifestano) gesti criminali è un grave atto di diffamazione del quale dovete prendervi la responsabilità.
La seconda riguarda il presunto supporto al sindaco di Chiomonte Pinard che avete trasmesso concludendo con "degl'altri amministratori di valle". In italiano ciò che avete detto ( mi riferisco all'uso della parola "degli" che al contrario di "di altri" non lascia spazio per l'esclusione di alcuno) sottointendendo che tutti gli amministratori siano inclusi. Come di certo sapete e mistificate gli amministratori dei comuni coinvolti dall'opera sono quasi totalmente contrari ed erano presenti a tutte le manifestazioni compreso lo sgombero di lunedì. Quindi dovreste dire quanti amministratori e di quali comuni avrebbero compiuto questo gesto di solidarietà.
Nonostante ritenga plausibile pensare che voi non abbiate minimamente capito il senso di fare cronaca e neppure abbiate un'etica morale, non mi privo dei miei doveri di cittadino democratico e rispettoso della nostra costituzione di richiedervi una rettifica dei falsi e ingiuriosi dati da voi riportati così come previsto dalla legge, nella prossima edizione e con pari visibilità rispetto all'edizione delle 14 di oggi, 30 giugno 2011.
Non una sola parola avete speso per il criminale uso di Gas CS per lo sgombero di Lunedì, che come dimostrato da numerosi studi tra i quali quelli fatti dalla UE, posso essere letali e sono classificati come armi da guerra nella classe delle "armi chimiche". Non una sola parola per le proprietà private come tende e strutture distrutte, squartate e depredate durante lo sgombero all'interno di un'area occupata legalmente con regolare concessione comunale. Qua una galleria fotografica. Non una parola per la morte di Anna Reccia, investita ieri da un mezzo dei Carabinieri diretto a Chiomonte. Non una parola sull'aggressione della rock band Punkreas da parte delle forze dell'ordine in un Albergo di Nichelino. Qua l'audio dell'intervista. Insomma niente di tutto ciò è successo per voi ieri, solo la solidarietà immaginaria a Pinard e un componente di una famiglia con numerosi trascorsi criminali che fa una denuncia e sfoggia una delle medicazioni per microfrattura più vistose che si siano mai viste.
Pensate davvero che queste cose non passino? Il web conta sempre più utenza e ad ogni servizio che fate la vostra credibilità diminuisce in maniera esponenziale. Più create servizi del genere più facile è per i cittadini criticamente informati screditarvi e rivelare la vostra vera natura.
Ogni vostro servizio viene regolarmente analizzato e smentito sostituendo le notizie false e tendenziose che siete soliti dare con i dati reali e diffuse attraverso la rete e le mailing list a milioni di cittadini in italia e all'estero, corredate ovviamente da nomi e cognomi dei giornalisti responsabili. Alle smentite che verranno inviate riguardo il succitato servizio di oggi verranno associati quindi i nomi di Beppe Rovera, Guido Cravero e Alberto Tuninetti.
Aggiungo inoltre un accorato invito a ricordarvi quando vi svegliate al mattino che siete cittadini italiani, che tutto ciò che farete con libertà e diritto nella vostra giornata vi è stato donato con il sacrificio della vita da chi ha combattuto per noi durante la lotta al fascismo e durante i tristi anni della nostra martoriata repubblica, che gli organi di stampa dovrebbero essere liberi, obbiettivi e critici e non al servizio di qualsivoglia organizzazione.
Resto in attesa di un vostro riscontro
La mia mail, che non mi aspetto venga letta visto il poco rispetto che avete dei cittadini, della verità e del vostro mestiere, è ovviamente riferita al servizio odierno sulla situazione in Valle di Susa. In particolare a due dati forniti in maniera tendenziosa e fuorviante con chiaro intento di compiacere l'apparato mafioso e lucroso che cerca di imporre questo scempio.
La prima riguarda Ferdinando Lazzaro, che voi fate passare come un povero ed onesto cittadino vittima di quei pericolosi malviventi dei valsusini. E' triste dovervi ricordare come fare il vostro mestiere ma dovreste prima sapere di chi state parlando. La famiglia Lazzaro da decenni è coinvolta in processi per corruzione, evasione ed altro. Qua una piccola rassegna stampa a riguardo. Vi dovreste vergognare per quello che avete fatto con il vostro servizio. Ritengo che sia oltremodo ingiurioso verso i cittadini accusati dalla vostra redazione di atti di violenza non comprovati da qualsiasi atto giudiziario. Nel servizio il vostro cronista dice "è stato insultato e picchiato" mentre tutto ciò che dite e dice nell'intervista Lazzaro (compresa nuovamente la storia dei proiettili) è fino a prova contraria pura opinione personale priva di alcuna verità giuridica. Nell'imputare arbitrariamente e senza prova alcuna con tanta certezza ai cittadini (che nel rispetto della nostra costituzione manifestano) gesti criminali è un grave atto di diffamazione del quale dovete prendervi la responsabilità.
La seconda riguarda il presunto supporto al sindaco di Chiomonte Pinard che avete trasmesso concludendo con "degl'altri amministratori di valle". In italiano ciò che avete detto ( mi riferisco all'uso della parola "degli" che al contrario di "di altri" non lascia spazio per l'esclusione di alcuno) sottointendendo che tutti gli amministratori siano inclusi. Come di certo sapete e mistificate gli amministratori dei comuni coinvolti dall'opera sono quasi totalmente contrari ed erano presenti a tutte le manifestazioni compreso lo sgombero di lunedì. Quindi dovreste dire quanti amministratori e di quali comuni avrebbero compiuto questo gesto di solidarietà.
Nonostante ritenga plausibile pensare che voi non abbiate minimamente capito il senso di fare cronaca e neppure abbiate un'etica morale, non mi privo dei miei doveri di cittadino democratico e rispettoso della nostra costituzione di richiedervi una rettifica dei falsi e ingiuriosi dati da voi riportati così come previsto dalla legge, nella prossima edizione e con pari visibilità rispetto all'edizione delle 14 di oggi, 30 giugno 2011.
Non una sola parola avete speso per il criminale uso di Gas CS per lo sgombero di Lunedì, che come dimostrato da numerosi studi tra i quali quelli fatti dalla UE, posso essere letali e sono classificati come armi da guerra nella classe delle "armi chimiche". Non una sola parola per le proprietà private come tende e strutture distrutte, squartate e depredate durante lo sgombero all'interno di un'area occupata legalmente con regolare concessione comunale. Qua una galleria fotografica. Non una parola per la morte di Anna Reccia, investita ieri da un mezzo dei Carabinieri diretto a Chiomonte. Non una parola sull'aggressione della rock band Punkreas da parte delle forze dell'ordine in un Albergo di Nichelino. Qua l'audio dell'intervista. Insomma niente di tutto ciò è successo per voi ieri, solo la solidarietà immaginaria a Pinard e un componente di una famiglia con numerosi trascorsi criminali che fa una denuncia e sfoggia una delle medicazioni per microfrattura più vistose che si siano mai viste.
Pensate davvero che queste cose non passino? Il web conta sempre più utenza e ad ogni servizio che fate la vostra credibilità diminuisce in maniera esponenziale. Più create servizi del genere più facile è per i cittadini criticamente informati screditarvi e rivelare la vostra vera natura.
Ogni vostro servizio viene regolarmente analizzato e smentito sostituendo le notizie false e tendenziose che siete soliti dare con i dati reali e diffuse attraverso la rete e le mailing list a milioni di cittadini in italia e all'estero, corredate ovviamente da nomi e cognomi dei giornalisti responsabili. Alle smentite che verranno inviate riguardo il succitato servizio di oggi verranno associati quindi i nomi di Beppe Rovera, Guido Cravero e Alberto Tuninetti.
Aggiungo inoltre un accorato invito a ricordarvi quando vi svegliate al mattino che siete cittadini italiani, che tutto ciò che farete con libertà e diritto nella vostra giornata vi è stato donato con il sacrificio della vita da chi ha combattuto per noi durante la lotta al fascismo e durante i tristi anni della nostra martoriata repubblica, che gli organi di stampa dovrebbero essere liberi, obbiettivi e critici e non al servizio di qualsivoglia organizzazione.
Resto in attesa di un vostro riscontro
ASSASSINIO IN VAL SUSA
In questo blog, non siamo antimilitaristi, nel senso di coloro che se la prendono con la truppa e assolvono i generali. Gli assassini non sono giovani carabinieri confusi, alla guida di mezzi di guerra ingestibili.