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giovedì 30 giugno 2011

Val di Susa, domenica 3 Luglio la riscossa ed articoli che illustrano la faziosità della stampa mainstream

"Il Punto", rubrica a cura di Monia BeniniIn questa puntata...

Non avalliamo il TAV.
Nessuna convenienza e utilità, ma solo una gigantesca torta da spartire fra potere partitico, imprenditoria e grande finanza. Cittadini trattati come delinquenti, mentre c'è già una prima vittima. Forze dell'ordine a migliaia, proprio come nei teatri di guerra: ma non sarebbe il caso di destinarla a combattere mafia e 'ndrangheta anzichè scagliarla contro il popolo italiano che esercita la propria sovranità?


Val di Susa, domenica la riscossa

La grande manifestazione nazionale, indetta per domenica 3 luglio in Val di Susa, potrebbe costituire il viatico per porre fine all’occupazione militare dei terreni oggetto del futuro cantiere propedeutico alla realizzazione del TAV, a distanza di appena 5 giorni dal momento in cui sono stati “conquistati”, per mezzo di una pioggia di gas lacrimogeno tossico, vietato nei teatri di guerra, ma in tutta evidenza dispensabile in quantità nei polmoni della popolazione civile.
Ed è quello che ci auguriamo vivamente, ma sarebbe profondamente sbagliato guardare alla giornata di domenica e alla “riscossa” in termini di confronto “militare” con le forze dell’ordine e vaticinare una battaglia a colpi di pietre, manganelli e lacrimogeni, come molti media mainstream sicuramente faranno.
La “riscossa” infatti non passerà attraverso uno scontro all’ultimo sangue fra cittadini e poliziotti, e questo per tutta una serie di ragioni, la prima delle quali è costituita dal fatto che le forze dell’ordine non costituiscono il vero antagonista di chi si batte contro il TAV, ma solamente il terminale deputato a veicolare sul campo le decisioni della politica. Ed è proprio nel confronto con la politica del malaffare che il popolo che si radunerà il 3 luglio avrà l’occasione per vincere la propria battaglia e riprendere possesso dei terreni stuprati, con la forza dei numeri e dell’evidenza che nessuno (neanche la peggiore consorteria politico/industriale) può nutrire l’ambizione di costruire un cantiere, contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini.....

Proprio nei numeri e nella partecipazione popolare, la manifestazione di domenica, troverà la linfa per restituire al mittente (questa volta speriamo definitivamente) un progetto scellerato nato già morto, al solo scopo di foraggiare decenni di profitti illeciti . Le forze dell’ordine non lasceranno i terreni, perché sopraffatte dalla violenza (probabilmente neppure centomila persone potrebbero conseguire un simile risultato ed in ogni caso non si tratterebbe di una vittoria) ma semplicemente porranno termine all’occupazione, in quanto non esisteranno più i presupposti politici per sostenerne la necessità.

Domenica, in Val di Susa, si troveranno a confronto due mondi. Il primo costituito dai dinosauri che albergano in un modello di sviluppo prossimo a defungere, dove le persone e le idee vengono immolate sull’altare della crescita economica, della mafia e dello scempio ambientale.

Il secondo rappresentato dal nuovo che avanza, seppur a fatica, ritagliandosi con le unghie e con i denti ogni metro del proprio spazio.
Dagli uomini, dalle donne e dalle idee che hanno deciso come sia giunto il tempo di chiudere definitivamente la porta in faccia alla follia della crescita infinita, delle guerre “umanitarie”, delle multinazionali del cemento, della politica con il manganello. Per aprire le finestre su un futuro radicalmente differente, fatto di aria fresca, di opere a misura d’uomo, di vite da vivere e non da lasciarsi scorrere addosso, di rapporti armonici con la natura di cui siamo parte, di persone con la testa alta che hanno il coraggio di guardarsi allo specchio, quando si alzano dal letto la mattina.

Proprio per questo domenica sarà importante esserci, da ogni angolo d’Italia, anche se il viaggio è lungo, anche se comprensibilmente costa fatica e denari. Si tratta di un’occasione irripetibile, per dimostrare che il futuro è arrivato e iniziare a smantellare non solo il cantiere del TAV, ma anche un modello di sviluppo che ci sta soffocando tutti, peggio di quanto non sia riuscito a fare il gas tossico di lunedì mattina.

Lettera alla redazione del TGR
LouBlanc ha scritto
"
Gentile redazione del TGR Piemonte,
da tanti anni ho preso atto della graduale scomparsa di uno dei diritti fondamentali di una repubblica democratica quale la libertà di stampa. Edizioni di TG come quello di oggi e quelli che di solito vengono elaborate dalle redazioni RAI sotto palese pressione di chi controlla l'economia e la politica sono un ritorno al passato nell'era del fascismo ed un insulto ai tanti giornalisti martiri della verità e ai milioni di morti per la libertà e la nostra patria.
Starete li a crogiolarvi sulle vostre poltrone, magari sghignazzando nel leggere lettere come la presente, incapaci di provare vergogna o rimorso, ricchi forse di intelligenza cognitiva ma privi di un'altra fondamentale intelligenza che è quella emotiva e dalla quale nasce la capacità empatica.

La divisione dell'intelligenza studiata da Daniel Goleman era già stata osservata in precedenza da Gilbert, psicologo del processo di Norimberga, il quale osservo come tutti gli imputati appartenenti alle più alte cariche del partito nazista tedesco risultassero ai test estremamente intelligenti. I loro QI erano nettamente sopra la media eppure risultavano deficienti nella sfera emotiva. Capaci di grande intelligenza logica e nel frattempo di giocare al tiro al piattello con i neonati.

La mia mail, che non mi aspetto venga letta visto il poco rispetto che avete dei cittadini, della verità e del vostro mestiere, è ovviamente riferita al servizio odierno sulla situazione in Valle di Susa. In particolare a due dati forniti in maniera tendenziosa e fuorviante con chiaro intento di compiacere l'apparato mafioso e lucroso che cerca di imporre questo scempio.

La prima riguarda Ferdinando Lazzaro, che voi fate passare come un povero ed onesto cittadino vittima di quei pericolosi malviventi dei valsusini. E' triste dovervi ricordare come fare il vostro mestiere ma dovreste prima sapere di chi state parlando. La famiglia Lazzaro da decenni è coinvolta in processi per corruzione, evasione ed altro. Qua una piccola rassegna stampa a riguardo. Vi dovreste vergognare per quello che avete fatto con il vostro servizio. Ritengo che sia oltremodo ingiurioso verso i cittadini accusati dalla vostra redazione di atti di violenza non comprovati da qualsiasi atto giudiziario. Nel servizio il vostro cronista dice "è stato insultato e picchiato" mentre tutto ciò che dite e dice nell'intervista Lazzaro (compresa nuovamente la storia dei proiettili) è fino a prova contraria pura opinione personale priva di alcuna verità giuridica. Nell'imputare arbitrariamente e senza prova alcuna con tanta certezza ai cittadini (che nel rispetto della nostra costituzione manifestano) gesti criminali è un grave atto di diffamazione del quale dovete prendervi la responsabilità.

La seconda riguarda il presunto supporto al sindaco di Chiomonte Pinard che avete trasmesso concludendo con "degl'altri amministratori di valle". In italiano ciò che avete detto ( mi riferisco all'uso della parola "degli" che al contrario di "di altri" non lascia spazio per l'esclusione di alcuno) sottointendendo che tutti gli amministratori siano inclusi. Come di certo sapete e mistificate gli amministratori dei comuni coinvolti dall'opera sono quasi totalmente contrari ed erano presenti a tutte le manifestazioni compreso lo sgombero di lunedì. Quindi dovreste dire quanti amministratori e di quali comuni avrebbero compiuto questo gesto di solidarietà.

Nonostante ritenga plausibile pensare che voi non abbiate minimamente capito il senso di fare cronaca e neppure abbiate un'etica morale, non mi privo dei miei doveri di cittadino democratico e rispettoso della nostra costituzione di richiedervi una rettifica dei falsi e ingiuriosi dati da voi riportati così come previsto dalla legge, nella prossima edizione e con pari visibilità rispetto all'edizione delle 14 di oggi, 30 giugno 2011.

Non una sola parola avete speso per il criminale uso di Gas CS per lo sgombero di Lunedì, che come dimostrato da numerosi studi tra i quali quelli fatti dalla UE, posso essere letali e sono classificati come armi da guerra nella classe delle "armi chimiche". Non una sola parola per le proprietà private come tende e strutture distrutte, squartate e depredate durante lo sgombero all'interno di un'area occupata legalmente con regolare concessione comunale. Qua una galleria fotografica. Non una parola per la morte di Anna Reccia, investita ieri da un mezzo dei Carabinieri diretto a Chiomonte. Non una parola sull'aggressione della rock band Punkreas da parte delle forze dell'ordine in un Albergo di Nichelino. Qua l'audio dell'intervista. Insomma niente di tutto ciò è successo per voi ieri, solo la solidarietà immaginaria a Pinard e un componente di una famiglia con numerosi trascorsi criminali che fa una denuncia e sfoggia una delle medicazioni per microfrattura più vistose che si siano mai viste.

Pensate davvero che queste cose non passino? Il web conta sempre più utenza e ad ogni servizio che fate la vostra credibilità diminuisce in maniera esponenziale. Più create servizi del genere più facile è per i cittadini criticamente informati screditarvi e rivelare la vostra vera natura.

Ogni vostro servizio viene regolarmente analizzato e smentito sostituendo le notizie false e tendenziose che siete soliti dare con i dati reali e diffuse attraverso la rete e le mailing list a milioni di cittadini in italia e all'estero, corredate ovviamente da nomi e cognomi dei giornalisti responsabili. Alle smentite che verranno inviate riguardo il succitato servizio di oggi verranno associati quindi i nomi di Beppe Rovera, Guido Cravero e Alberto Tuninetti.

Aggiungo inoltre un accorato invito a ricordarvi quando vi svegliate al mattino che siete cittadini italiani, che tutto ciò che farete con libertà e diritto nella vostra giornata vi è stato donato con il sacrificio della vita da chi ha combattuto per noi durante la lotta al fascismo e durante i tristi anni della nostra martoriata repubblica, che gli organi di stampa dovrebbero essere liberi, obbiettivi e critici e non al servizio di qualsivoglia organizzazione.

Resto in attesa di un vostro riscontro
ASSASSINIO IN VAL SUSA
In questo blog, non siamo antimilitaristi, nel senso di coloro che se la prendono con la truppa e assolvono i generali. Gli assassini non sono giovani carabinieri confusi, alla guida di mezzi di guerra ingestibili.

martedì 28 giugno 2011

NO TAV Solidarietà in tutta Italia GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!

Vi abbraccio e ringrazio un milione di volte!!!
Mi dicono che alla manifestazione di stasera a Susa ci sono almeno 20 MILA persone..
Non mancate di leggere anche:

Barbara



Lo scrivevamo ancora a caldo nell'immediatezza della sgombero della Maddalena, sottolineavamo le pesanti
responsabilità politiche di partiti come la Lega Nord e il Partito Democratico quanto mai chiare alla luce dell'operazione Tav...
Decine e decine sono state le iniziative di solidarietà che hanno attraversato il nostro paese per tutta la giornate, da nord a sud, dalle isole ai confini italici. Incredibile è stata l'onda di solidarietà e appoggio, immediata e sentita. A guardare le mobilitazioni No Tav del giorno della battaglia di Chiomonte salta all'occhio l'intelligenza e la maturità che ha contraddistinto le azioni diffuse, dicevamo Lega e Pd: è loro sono state le controparti da andare a colpire, sanzione, mettere sotto accusa. Da Livorno a Bologna, da Roma a Bergamo. Il partito in salsa verde che ulula “padroni a casa nostra” e poi è l'artefice tramite il suo ministro degli interni della razzia della Val Susa, e il partito dei democratici che si vuole vendere come l'espressione del buonismo democratik ma non si fa troppi patemi d'animo ad indossare l'elmetto tramite il suo neo-sindaco torinese.


Nel momento della necessità e dell'urgenza, preparata è stata l'indicazione che a livello nazionale è corsa celere, endemica spontanea e politica, lungo i territori. Attraverso una sede chiusa, una stazione bloccata, un fumogeno lanciato, una moneta sbattuta, un coro urlato, il messaggio è arrivato chiaro e tondo, per quanto sia solo l'inizio. Di nuovo: “La Val Susa non perdona”.
Milano e Roma. A Milano oltre 500 manifestanti si sono trovati in presidio in piazza San Babila. Appuntamento che si è trasformato in corteo non autorizzato e che ha attraversato il centro cittadino fino a bloccare la circonvallazione. A Roma nutriti gruppi di solidali No Tav hanno bloccato via IV Novembre, nei pressi di piazza Venezia, altri hanno occupato via del Corso, vicino Palazzo Chigi. Un fumogeno è stato lanciato davanti la sede del Pdl in via Dell'Umiltà, facendo lo stesso anche dinnanzi alla sede del Pd in  via Sant'Andrea delle Fratte. Gli slogan più urlati contro Berlusconi e Fassino.
 Livorno. Dopo che all'alba lo Stato con 2000 agenti delle forze dell'ordine ha attaccato la comunità della Val Susa sgomberando i terreni destinati all'alta velocità, in tutta Italia sono stati organizzati presidi e manifestazioni di solidarietà. E a Livorno, oggi, un centinaio di persone ha risposto alla mobilitazione in solidarietà ai NO Tav, con un corteo improvvisato che ha attraversato le strade della città. I manifestanti, partiti da piazza XX settembre, e distribuendo volantini durante il tragitto, si sono diretti alla sede del Pd di Piazza Magenta. A quel punto la sede è stata simbolicamente chiusa con il nastro altsegnaletico. Una denuncia a chiare lettere per l'operato del partito di Bersani, che di fatto ha richiesto e ottenuto l'intervento delle forze dell'ordine in Val Susa. Un intervento contro la popolazione, in barba ai discorsi sulla democrazia, la legalità, la partecipazione. Parole gettate ancora una volta al vento per il Partito Democratico, che sceglie la linea degli affari, e non dello sviluppo come ci vorrebbero far credere, e rafforza la sua alleanza con la Lega Nord (che perde definitivamente la credibilità del suo slogan propagandistico "padroni a casa nostra"). Il ministro Maroni ha infatti accolto le richieste della galassia del Pd piemontese, che con Fassino e Chiamparino su tutti, aveva richiesto al governo persino l'uso dell'esercito per iniziare finalmente i cantieri e ricevere i finanziamenti europei. E mentre 2000 agenti di polizia hanno inscenato una guerra, bombardando la valle con un'ora di lancio di lacrimogeni, e distruggendo i presidi No Tav, il Pd in giornata è riuscito solo a esprimere attestati di stima e solidarietà per quei pochi agenti feriti. Fiano, responsabile sicurezza Pd, rovescia quasi la dinamica dei fatti, affermando che "non ci sono scuse per i violenti". Bersani è sulla stessa scia. Questo è il Pd.

No Tav: Video del blitz, domande ai pro tav ed altro colpo di spugna da parte della magistratura


Mio commento Certo che sarà difficile chiedere il dissequestro del cantiere nonostante i presupposti ci siano dato che la MAGISTRATURA ancora una volta ha dato prova (e con un bel tempismo) di mostrare da che parte sta (come se avessimo dubbi)
Barbara


Qualche domanda ai pro-TAV

Politica, Confindustria, Unione Europea: in Val di Susa hanno violentato i cittadini in nome del Dio Denaro. Il rito pagano di asservimento alla grande finanza e all’imprenditoria ha avuto luogo con una vera e propria folle azione di guerra contro uomini, donne, ragazzi. Una tempesta di lacrimogeni per gasare chi si era posto in difesa del proprio territorio, contro l’usurpazione di un fazzoletto di terra bastante a dimostrare ai propri padroni che l’Itaglietta merita quella pioggia di finanziamenti per la “Grande Opera”, senza la quale – a seconda del tipo di vaneggiamento dell’interlocutore – l’Italia resterebbe arretrata, sarebbe ostile al progresso, verrebbe tagliata fuori dall’Europa.

Un delirio da canna (di fucile), mentre si mostrano muscoli grossi e cervello minuscolo, non fosse altro perché la percentuale di finanziamenti europei, rispetto al costo effettivo dell’intera opera è davvero parziale. Questo significa che il TAV sarebbe pagato con i nostri soldi, le nostre tasse, i tagli sulla scuola, sulle pensioni, sui salari, sui compensi di ricerca. Non c’è che dire: proprio un affare! Ai fini intellettuali de “noantri” che, con toni sprezzanti, si ergono a picchiatori morali dello splendido ed esemplare popolo valsusino, erettosi ancora una volta a salvaguardia della sovranità dei cittadini, voglio rivolgere giusto alcune domandine per alunni delle primarie alle quali esigo risposte chiare, nette, con cifre alla mano:

lunedì 27 giugno 2011

Tav Tanto fumo e niente arrosto

Il fumo è quello dei gas lacrimogeni ed asfissianti, con i quali le forze dell'ordine hanno materialmente "soffocato" gli oltre 2000 cittadini valsusini che presidiavano la Libera Repubblica della Maddalena contro l'assalto della mafia del tondino e del cemento. L'arrosto quello di un cantiere immaginifico e senza futuro, che la consorteria politica tenterà di vendere all'opinione pubblica e alla compiacente UE, come la prima pietra di quel TAV in Val di Susa, nato già morto e destinato ad essere solo una fonte di guadagni illeciti, alla quale fare abbeverare animali politici e prenditori d'accatto.
Di questa nottata di trepidante attesa, fino al mattino, vissuto con i polmoni che bruciano, gli occhi accecati, ma la testa alta, rimangono molte immagini, alcune destinate a scolorire velocemente, altre a rimanere nella memoria come segni indelebili.
L'orgoglio del popolo, che anche in questa Italia votata al malaffare e all'opportunismo, trova il coraggio di mettere a repentaglio la propria incolumità fisica, per difendere la terra in cui vive e il futuro dei propri figli, riscoprendo valori che la maggior parte degli italiani hanno dimenticato. Ed è un popolo disposto a passare le notti all'addiaccio, rubando le ore alla famiglia e al lavoro, un popolo che riscopre la bellezza dello "stare insieme" e del sentirsi parte di qualcosa che travalichi l'egoismo qualunquista, ormai diventato forma mentis imperante.....


Il volto marcescente dei burattini della politica, completamente asserviti a finanza e grande imprenditoria, fino al punto da arrivare a prendere direttamente ordini da Confindustria, che ha materialmente dettato al Ministro Maroni i tempi ed i termini di un'azione "di guerra" assolutamente priva di senso.

La faccia oscura degli agenti in divisa, ormai abituati a trattare i cittadini che protestano, alla stessa stregua delle donne e dei bambini d'Afghanistan o d'Iraq.

No TAV: I si tav e le istituzioni a servizio della MAFIA

Blitz delle forze dell'ordine alla Maddalena di Chiomonte

27 giugno 2011: c'è stato il tanto atteso blitz della polizia stamattina verso le 4.50. Le forze dell'ordine hanno bloccato l'autostrada fin dall'alba; come si vede nelle foto dovevano consentire alle ditte di tagliare il guard rail e la barriera antirumore per accedere in un'area molto impervia dove vorrebbero realizzare il cantiere per il tunnel geognostico. Oltre 1000 persone aspettavano dietro alle barricate. La situazione è poi degenerata allorchè una pinza meccanica ha cominciato a lavorare sulle barricate dove c'era la gente.
Tra le 5 di mattino e le 10.30 è infuriata una specie di battaglia con uso sconsiderato di lacrimogeni anche ad altezza d'uomo, non solo nel luogo oggetto di cantiere, ma soprattutto sul piazzale comunale regolarmente affittato al movimento no tav. Sono state colpite e incendiate tende, danneggiati mezzi privati e dopo una difesa sulle varie barricate dalla parte di Giaglione, Chiomonte e l'autostrada, i manifestanti si sono raccolti al limite del bosco anche perchè poliziotti sia in divisa che in borghese armati di  manganello hanno iniziato una caccia all'uomo terrorizzando la gente.


In questo momento (ore 11.15) la maggior parte dei presidianti si è dispersa nei boschi; ci sono alcuni anziani intossicati dai gas,una trentina di feriti per le manganellate subite, pare quattro arrestati. Alberto Perino e alcuni amministratori stanno smontando quello che rimane del presidio.
Ci sono blocchi stradali A Sant'Ambrogio e Bussoleno da parte dei manifestanti e sono previste manifestazioni anche a Torino. Gi elicotteri di polizia e carabinieri continuano a sorvolare incessantemente la valle.
E' stata utilizzata come base logistica del blitz la galleria sud dell'A32, al momento è piena di mezzi, container ed operai. Per questa ragione l'autostrada non è praticabile da stamattina e probabilmente per molto tempo ancora.
La stessa sicurezza dell'autostrada è a rischio.
in queste condizioni, con i mezzi pesanti costretti ad usare una sola galleria per i due sensi di marcia. Questo cantiere è per altro completamente inutile e finalizzato solo a rubare dei soldi alla UE e lo sanno tutti!
Si apre un panorama critico per i prossimi giorni e lo stesso sindaco di Chiomonte se manterrà i suoi impegni dovrà dimettersi. I video: foto.
Ultima notiza da facebook: " Per quelli e quelle che non possono andare nella Val di Susa è indetto un presidio oggi, 27 giugno, alle 15,30 in Via San Francesco D'Assisi 35 di fronte alla sede del PD per ringraziare questo partito della richiesta di far intervenire l'esercito contro i NO TAV".

Solidarietà tramite migliaia di email, telefonate, sms e messaggi in Facebook stanno giungendo da tutta Italia. SARA' DURA

La redazione: Ambiente Valsusa


Come potete leggere su tutti i giornali, stamattina alle ore 6,30 circa è partito l'attacco delle forze dell'ordine al presidio NoTAV in Val Susa.

Al momento ci sono ancora ben mille persone, disperse per i boschi e sulla montagna. Sono stati usati i gas lacrimogeni a lunga gittata, guidati nei lanci dagli elicotteri. Molte persone, specialmente anziane (molti gli anziani presenti) si sono sentite male.

Un attacco criminale ad una barricata: montata sulla strada, era sorvegliata da dieci ragazze che vi si trovavano sedute sopra. La barricata è stata aggredita con una ruspa noncurante della presenza delle persone, rischiando di ferire gravemente qualcuno.

I giornali riportano che c'è stato un lancio di pietre all'indirizzo delle ruspe: la notizia è del tutto falsa, i valligiani hanno lanciato solo vernice e nessuno ha tirato neppure un sassolino. Viene da dire che tanto vale lancino pietre, visto che comunque lo scrivono lo stesso.

I giornali riportano anche che il piazzale è stato "riconquistato" dalla Polizia. Dalla valle mi garantiscono che si tratta di un successo sicuramente solo momentaneo. Nei prossimi giorni la mobilitazione sarà tale che probabilmente la storia non è proprio finita qui. La resistenza continua.

In aggiornamento.

- ore 10,30. Sembra che ci siano 4 feriti tra i valligiani. E' stato occupato il municipio di Chiomonte. La Statale 25 è bloccata.

- Al blocco di Sant'Ambrogio si stanno radunando lavoratori delle fabbriche adiacenti, scesi in sciopero.

- ore 10,50. Primi video: qui il video ( http://qik.com/video/41501074 ) della fuga nel bosco, di un'ora fa.

- Sembra che si stiano radunando centinaia di camionisti con i loro TIR per bloccare le strade della valle.

- Arrivano notizie dei primi appuntamenti per presidi di solidarietà alla Val Susa nel resto d'Italia. Nel pomeriggio, a Torino, Pinerolo, Genova, Roma, Perugia, Napoli, Massa e Milano.

- ore 11,10. Da Il Fatto ( http://ilfattoquotidiano.it/2011/06/27/tav-blindati-e-fozre-dellordine-circondano-il-presidio/127533/ ) arriva la notizia che la Polizia si è affrettata a consegnare già l'area del cantiere TAV ai costruttori come se fosse tutto a posto. Non vedono proprio l'ora di prendersi i quattrini EU.

- Sembra che siano presenti molti francesi, dall'altro versante TAV, in valle per manifestare solidarietà.

- ore 11,35. Si stanno radunando a Torino mezzi blindati di Polizia, Carabinieri e Finanza. Sono stati visti anche i cani. Non si sa dove esattamente siano diretti, probabilmente ai blocchi stradali nella valle.

- Altri presidi di solidarietà oltre a quelli sopra segnalati: nel pomeriggio, a Pisa, Rimini, Cremona e Bologna.

- ore 11,55. Ci sono almeno 30 feriti tra i valligiani, di cui alcuni dispersi in un borgo e non in grado di muoversi.

- Qui una pagina ( http://www.notavtorino.org/documenti/perche-no-tav-to-ly.html ) che riassume tutti i documenti relativi alle motivazioni NoTAV, vent'anni di studi di docenti universitari ed esperti di economia dei trasporti, di architetture contrattuali e finanziarie, di ingegneria ambientale, di naturalisti, geologi, agronomi, medici e giudici. Chi non si affatica a leggere può informarsi lì, e smettere di chiedere lumi al primo che passa.

- ore 13. Magnifico video ( http://www.youreporter.it/video_Scontri_No_Tav_arrivano_ruspe_e_distruggono_tutto_1 ) della ruspa a pinza in azione tra i manifestanti.

- ore 14,30. Ulteriori presidi di solidarietà a: Palermo, Reggio Calabria, Cagliari, Barletta, Novara, Trento, Napoli, Bari, Trieste e Savona. Lista completa con luoghi e orari qui. ( http://www.facebook.com/notes/popolo-viola-rete-gruppi-locali/presidi-attualmente-confermati-in-solidarieta-ai-notav/184589994927444 )

- ore 15,30. Clamoroso: il governo francese e le ferrovie dello Stato hanno approvato l'ipotesi di una linea leggera e low cost, per risparmiare sulle spese (e sui tunnel). Si usano addirittura argomenti dei No Tav, come quello che la linea storica esistente non ha problemi di saturazione e che non li avrà per almeno 20 anni. Si configura una vittoria per i NoTAV? Qui l'articolo ( http://ilfattoquotidiano.it/2011/06/27/tav-spunta-il-progetto-low-cost-piace-a-tremonti-e-ha-lok-delle-fs/127604/ ) .

- ore 18. Manifestazione a Roma in sostegno ai NoTAV. Bloccate via del Corso e via IV Novembre. Il corteo cerca di raggiungere la sede del PD per protestare. Qui una foto ( http://twitpic.com/5hojn6 ) , notare i ragazzini dei centri sociali. Lancio di fumogeni sotto la sede PDL.
 

 NO TAV - La guerra dimenticata dai media
Un anno e mezzo fa io e Piero Ricca siamo stati invitati a fare due chiacchiere con i valsusini. Siamo stati loro ospiti per la notte e abbiamo fatto il giro dei presidi. Quello è territorio di guerra, e loro sono soldati. Difendono la loro terra e non solo: difendono il futuro di tutti gli italiani, giacché è poco noto che i costi della TAV ricadranno sulle nostre teste, su quelle dei nostri figli e su quelle dei figli dei nostri figli. L'Europa infatti potrebbe non metterci il becco di un quattrino, perché il commissario europeo per le infrastrutture ha chiaramento detto che, senza la benevolenza delle popolazioni locali, nessuna grande opera è possibile e nessuna grande opera verrà finanziata. Dunque quello che vuole Maroni è un trasferimento di denaro dalle tasche degli italiani alle tasche delle infiltrazioni mafiose che già da tempo avrebbero prelazionato gli appalti per la realizzazione. E per cosa, esattamente? Per una ferrovia che c'è già e che non è utilizzata che per un terzo della sua capacità. Tremonti non ha niente da dire al suo collega di partito? Quante finanziarie lacrime e sangue si potrebbero evitare, in futuro, senza la TAV? Quanto potremmo risparmiare, in termini di finanza pubblica, rispetto alle risorse che saranno necessarie alla sanità per curare i malati di tumore che lieviteranno, in maniera proporzionale ai soldi che finiranno nei conti in banca delle grandi imprese che realizzeranno l'opera, bucando montagne piene di amianto e diuranio? I sistemi per neutralizzare questi terribili elementi forse esistono, ma credete che nel paese dei vabbuò verranno scrupolosamente messi in pratica?

E' possibile realizzare una grande opera, ma io dico anche una media o piccola opera, o perfino un buco nella sabbia con la punta di un ombrellone, senza la benevolenza di decine di migliaia di cittadini per il bene dei quali la stessa grandeopera dovrebbe essere realizzata? E' ammissibile manganellarli, vincerne la resistenza con le ruspe, disperderli con tonnellate di lacrimogeni, espropriarli di tutti i loro terreni solo perché, a torto o a ragione, non sono d'accordo? E' questa la democrazia, o non assomiglia forse di più alla tirannide di una maggioranza silente nei confronti di una minoranza destinata a soccombere?

 L'alta Val di Susa ora è come l'Afghanistan e i valsusini sono come afghani: conoscono il territorio, si muovono sulle loro montagne meglio di chiunque altro, non si arrenderanno mai e sono disposti a tutto pur di respingere Maroni l'invasore. I media non li aiutano, hanno solo internet. E hai detto niente! Al mio segnale, scatenate l'inferno 2.0.

Ho telefonato a Marco Scibona: un pericoloso terrorista disperso sulle montagne. Nel video il suo resoconto degli avvenimenti di questa notte e di questa mattina. 

Video in diretta dalla lotta al Presidio alla Maddalena



Prove di cantiere TAV con idranti, lacrimogeni e manganelli in Val di Susa: è un giorno di lutto per la democrazia in Italia.

La casta è sorda, cieca, crudele: mentre il Paese va alla bancarotta, le oligarchie politiche ed economiche infliggono alle popolazioni e alle istituzioni locali scelte non condivise, contrapponendo loro ingenti schieramenti di forza pubblica.
Una classe politica scarsamente credibile promuove in tempi di crisi economica globale opere costosissime e dissipative, che registrano precedenti clamorosamente screditati nei tribunali penali e presso i principali organi di controllo contabile (la Corte dei conti e l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici), come attesta la vicenda degli scempi ambientali ed erariali TAV lungo l’Appennino tosco-emiliano.


 Una classe politica poco credibile mobilita risorse aggiuntive ingenti per imporre l’attuazione di scelte non condivise: “almeno 2mila uomini in divisa si sono schierati sui tre fronti dell'area del cantiere presidiata dai No Tav”,  leggiamo nelle agenzie di stamani. E ancora: “L'autostrada A32, Torino-Bardonecchia, è stata chiusa all'alba dalle forze dell'ordine. Chiusa anche l'autostrada tra Bardonecchia e Avigliana Ovest”.

È un danno di immagine e di sostanza alle istituzioni democratiche. È un ennesimo sconsiderato attacco all’erario.

Un’intera popolazione, quella della Val di Susa, viene sopraffatta. Mortificate le istituzioni locali: sindaci e Comunità montana.
Un popolo, quello italiano, è chiamato a continuare a subire dai Palazzi Alleati progetti non partecipati, dopo avere appena espresso coi referendum la volontà di non rinunciare alla tutela dei beni comune: salute, ambiente, erario.

Oggi, per la democrazia, è giornata di lutto nazionale
 
CONFERENZA STAMPA
MARTEDÌ 28 GIUGNO 2011, ore 11.30
Gran Caffè Giubbe Rosse
Piazza della Repubblica 13/14 r, FIRENZE – Tel. 055.21.22.80
TRIBUNALI CHE LA CONDANNANO
REPARTI ANTI-SOMMOSSA CHE LA IMPONGONO
TAV ALL’ITALIANA:
DESTINO SCHIZOFRENICO
DANNI INGENTI ALL’AMBIENTE IN MUGELLO:
LA SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO
DANNI INGENTI ALLA DEMOCRAZIA IN VALSUSA:
CITTADINI E SINDACI SOTTO ATTACCO
intervengono
UN ESPONENTE DELLE ISTITUZIONI
DEL TERRITORIO DELLA VAL DI SUSA
Marco MANCINI
geologo, consulente di parte dei cittadini dell’area di Monte Morello (Valle del Carzola, Vaglia-Sesto Fiorentino) parti civili al processo CAVET
Sergio PIETRACITO
frutticoltore e allevatore biologico, Azienda agricola “I Pianacci”, Scarperia
Riccardo IMPALLOMENI
geologo, residente a Paterno (Vaglia)
Girolamo DELL’OLIO
portavoce dell’Associazione di volontariato Idra
Idra ha invitato all’appuntamento informativo anche il presidente dell’Osservatorio Ambientale per il Nodo AV di Firenze Giacomo Parenti, il sindaco del Comune di Firenze Matteo Renzi, il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i membri delle Giunte e dei Consigli di Comune, Provincia e Regione

COMUNICATO STAMPA Firenze, 27.6.’11
Associazione di volontariato Idra
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Blindati in Val di Susa!



Beppe No Tav
Questa notte alle ore 4.30 i blindati della Polizia sono entrati in Val di Susa. Le Forze dell'Ordine contro la popolazione inerme di una valle. I blindati li ha mandati Maroni, quello di "padroni a casa nostra", quello che fu condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Come si cambia per una poltrona... Con questa azione la Lega rinnega sé stessa. E' un partito ormai morto. Elicotteri volteggiano sul presidio di Chiomonte. Si respira un'aria simile a quella di una zona di guerra. Qui, però, gli armati sono solo da una parte e dall'altra ci sono cittadini inermi. La Tav è solo un enorme sperpero di denaro pubblico, 17 miliardi, che sarà finita tra vent'anni, in una tratta che vede il trasporto di merci diminuire da molti anni. Non serve! E allora a chi serve? Quali sono gli interessi precisi dietro la Tav? SARA' DURA!

No Tav: Turi Vaccaro, il pacifista che sfida il bulldozer (Video)

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Come in Piazza Tienanmen. Turi Vaccaro, ex operaio della Fiat e storico pacifista di origine siciliana (immagini nella fotogallery in basso), è già diventato il simbolo della rivolta No Tav e delle proteste che stanno interessando la Val di Susa. Bloccato dalle forze dell'ordine mentre tentava di fermare una ruspa che si avvicinava al cantiere per le opere di realizzazione della linea Torino-Lione, il manifestante ha emulato il gesto compiuto dallo studente cinese che protestava in Piazza Tienanmen contro i carri armati che volevano bloccare le proteste del 1989.

Solo contro la ruspa. Nel video, postato da Youreporter e Youtube e riproposto in fondo all'articolo, si vede il pacifista che, a torso nudo, scavalca il guardrail tra il cantiere di Chiomonte e l’autostrada Torino-Bardonecchia e corre verso un bulldozer scortato dai militari per cercare di fermare l’avvio dei lavori della Tav Torino - Lione. Le forze dell'ordine, però, lo bloccano e lo portano via, mentre tutto intorno i manifestanti plaudono al coraggio di Turi e insultano gli agenti.

Un'altra azione eclatante alle spalle. Turi Vaccaro non è nuovo a gesti clamorosi. Il 10 agosto 2005, nel sessantesimo anniversario della bomba atomica su Hiroshima - Nagasaki (6-9 Agosto 1945), riuscì a penetrare in una base Nato olandese e a danneggiare con un martello due arerei F16 capacitati a trasportare bombe atomiche. Per questo, il 27 ottobre dello stesso anno fu condannato dal Tribunale di Breda (Olanda) a sei mesi di carcere e 750.000 $ di ammenda scontabili con dodici mesi aggiuntivi di detenzione.

Raffaele Emiliano

domenica 26 giugno 2011

Tav ATTACCANO STANOTTE O DOMANI NOTTE

 TAV Lo specchio del cosiddetto tessuto industriale italiano che chiama ALL'ORDINE i suoi sgherri.

Come si può evincere tanto chiaramente CARI CITTADINI ITALIANI ricordatevi che pagate le tasse A QUESTI SOGGETTI.

Mentre i precari vengono tacciati di "scansafatiche", LOR SIGNORI ESIGONO DISPORRE DEL FRUTTO DEL SUDORE DEL PAESE, DETTI CONTRIBUTI PUBBLICI

CONFINDUSTRIA chiama a rapporto le sue truppe LE ISTITUZIONI QUALI I POLITICI E LE FORZE DELL'ORDINE CHE NOI PAGHIAMO PER RISPONDERE AGLI INTERESSI DI CONFINDUSTRIA
E' CHIARO CHE LA LOTTA NO TAV E' UNA BATTAGLIA PER LA DIGNITA' PER RIPRENDERSI LO STATO E LA COSA PUBBLICA?

ECCO A VOI COME CE LO DICONO IN FACCIA:

sabato 25 giugno 2011

No Tav: UN FAVORE ALL'ITALIA INTERA

No Tav: un favore all'Italia intera

22/06/2011 - gab
Nella contestazione dei comitati c'è la salvaguardia di un diritto importante alla tutela del proprio territorio contro la cultura degli sprechi e del malaffare. La verità sepolta dal silenzio assordante dei media
I No Tav della Val di Susa stanno facendo un favore – un gran favore – a tutt’Italia. Ora si parla di aprire urgentemente il cantiere della linea ferroviaria Torino-Lione per non perdere i fondi europei, mentre i maggiori media e le varie istituzioni descrivono il movimento come un frutto della sindrome Nimby (not in my back yard, ovvero: la linea ferroviaria fatela pure, ma lontano da casa mia), o come figlio di un irragionevole quanto bucolico “come era verde la mia valle”.
La Val di Susa è bruttissima, parola di torinese, e infatti i valsusini non difendono un presunto paesaggio incontaminato. Si battono contro il peccato originale della Tav Torino-Lione, cioè contro il fatto che è assolutamente inutile e che secondo i più aggiornati calcoli costerà, per la sola parte di competenza italiana, 15-20 miliardi di euro. Il triplo di quell’altra assurda inutilità chiamata ponte di Messina.

C'è chi obietta che ci sono i fondi europei da spendere! Ma l’Italia, per ricevere 6 milioni e rotti di finanziamenti Ue, ne estrarrà 25 volte tanti dalle nostre tasche.
Soldi che – soprattutto in tempi di crisi – potrebbero essere spesi molto meglio. Asili nido, scuole, ospedali… Qualcuno vuole continuare l’elenco?
Il treno superveloce Torino-Lione è del tutto inutile. Infatti esiste già la linea ferroviaria del traforo del Frejus che collega Torino alla Francia passando dal la Val di Susa.
I No Tav insistono che l’attuale linea ferroviaria non è affatto satura ed esistono amplissimi spazi di ulteriore sfruttamento. In effetti i pro-Tav dicono che bisogna costruire la nuova linea per prevenire la saturazione.
C’è saturazione in vista? Prendiamo il caso delle merci. Secondo le statistiche elaborate ogni cinque anni dall’Ufficio federale dei trasporti svizzero, nel 2004-09 il volume del traffico merci ferroviario attraverso le Alpi è diminuito del 9%, mentre è aumentato del 6% circa quello su strada.
Ecco, allora bisognerà forse costruire la nuova linea ferroviaria per decongestionare il traffico su gomma? Ma proprio no.
Sull‘autostrada che collega Piemonte e Francia passando sempre dalla Val di Susa (e da un altro traforo del Frejus), il traffico è in diminuzione dal 2001 in poi.
Ci sono due eccezioni: gli aumenti del 6,29% nel 1010 e del 3,65% nel 2007. Volendo, posiamo aggiungere anche il modestissimo incremento (+0,13%) dei primi cinque mesi di questo 2011 rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Ma i cali sono ben più vistosi, a cominciare dal -15,47 del 2003 e dal -15,34 del 2006.
Allora forse bisogna costruire la nuova linea ferroviaria per andare più rapidamente da Torino a Parigi? I treni ci mettono oggi quattro ore e mezza. Con la Tav impiegheranno un’ora in meno.
Un’ora in meno, e 15-20 miliardi dei nostri soldi. Ah, ma – si dirà – i lavori creeranno occupazione. E in effetti i pro Tav lo sottolineano: oltre 3.000 posti di lavoro diretti nel periodo di apertura dei cantieri, cioè fra il 2013 e 2023.
La Tav costerà alle casse pubbliche 15-20 miliardi di euro. Facciamo 15 miliardi. Se si calcola un costo del lavoro pari a 40.000 euro annui per persona, lo Stato con quei soldi potrebbe assumere oltre 10.500 dipendenti per 35 anni, cioè per la durata dell’intera carriera lavorativa.
Insegnanti, infermieri, medici, ferrovieri… Tutte persone che potrebbero far funzionare un po’ meglio gli scalcinati servizi pubblici. 10.500 posti di lavoro per una vita contro i 3.000 effimeri legati ai cantieri: volete mettere?
I No Tav stanno facendo un piacere, e un piacere grosso, a tutt’Italia. Non dimenticatelo mai, mai! Cercano di impedire una grande opera che costerebbe a noi contribuenti 1200 euro al centimetro. Non ci darebbe nessun vantaggio, e se l’Italia ci rinunciasse non pagherebbe un centesimo di penali.

I reati dei No Tav
Ebbene sì, sono uno degli avvocati del pool No Tav e mi sento in dovere di dire qualcosa in merito a ciò che sta accadendo in questi giorni, compresa la perquisizione della residenza di Alberto Perino, leader del movimento.
La prima cosa che mi sento di dire è che il movimento No Tav non è assolutamente un movimento violento o delinquente come lo si vuol far passare. Da sempre il movimento ha adottato l’unica arma in suo possesso: quella della resistenza pacifica. Piuttosto, vogliamo invece ricordare l’occupazione notturna da parte delle forze dell’ordine del sito di Venaus usando allora sì la violenza, e l’incendio del presidio di Bruzolo?

venerdì 24 giugno 2011

Sanità Puglia: pagheremo tutto, ma non tutti!

Nell’incertezza della attuale situazione e, soprattutto, data la nebulosità degli sviluppi economici e “politici”, stretti nella schiavitù mentale del nostro vivere precario   ,  siamo disposti ormai ad accettare tutto , dalle bufale diffuse dalla  disinformazione alle più invereconde violazioni dei diritti sociali. 

La logica della lobotomizzazione e creduloneria  di massa rientra nella strategia atta a salvaguardare i diritti individuali di bande politico-affaristiche che continuano ad arraffarsi cospicue fette di denaro pubblico ai danni di chi  paga le spese come i  lavoratori temporanei, flessibili e precari e migranti poveri e ricattati) e un intero popolo, a rischio di collasso sociale ed economico , sembra non abbia altro da fare che dilettarsi a guardare le performance  di parassiti di questa società politici, giornalisti, professori universitari, attori, cantanti, conduttori televisivi ovviamente legati al carrozzone del vincitore di turno.

Ma qualcosa ha smosso questa impalcatura  in Puglia , infatti i tanti elettori distratti e indifferenti, come vuole il buon vivere italiano, ma fiduciosi nel cambiamento radicale promesso, sono rimasti  a bocca aperta per via del  piano di razionalizzazione della regione Puglia che, al fine di rispettare il Piano di rientro 2010-2012 dal deficit del sistema sanitario pugliese, per ripianare altri quasi 100 milioni di euro del disavanzo sanità nel 2010,  imporrà a  tutti noi  di pagare; anche i bambini con meno di sei anni o gli anzi ani ultrasessantacinquenni dovranno pagare  . Una  decisione, comunque nell’aria sin da metà aprile scorso, presa in gran segreto il penultimo giorno di maggio, all’indomani del ballottaggio alle amministrative, e in gran fretta per poterla pubblicare sul Bollettino regionale il giorno dopo

Così dopo i  provvedimenti drastici come la chiusura di 19 ospedali, il taglio di 2.200 posti letto, l'aumento

mercoledì 22 giugno 2011

Emergenza rifiuti a Napoli: che novità

A chi non è presente sul territorio, almeno, per me è così, le vicende che coinvolgono i cittadini di Napoli e provincia risultano parecchio difficili da seguire.
Ci sono due certezze, da una parte i cittadini, sostenuti spesso dai loro sindaci e in alcuni casi da interi consigli inclusa maggioranza ed opposizione insieme, dall'altra gli interessi cui De Magistris fa riferimento.
Non è difficile immaginarsi gli interessi in ballo, chi vuole l'emergenza (per esempio il Pd l'ha richiesta, chi vuole l'inceneritore, vedi Prestigiacomo, chi i soldi della Ue e via dicendo, ci sono i soldi di mezzo e gli appetiti si alimentano, da qui nasce la confusione dei balletti politici).
I cittadini sono esasperati, lo sono ancora di più perché mai  sono stati alleviati dalle loro sofferenze, dato che i motivi della loro protesta sono gli stessi che portarono alla dichiarazione dello Stato di Emergenza (dichiarato anche terminato il 18 luglio 2008).
Ma ho l'impressione, spero sia sbagliata, che oggi la protesta di quei cittadini che hanno ragione da vendere, sia "da oscurare" (le cariche di ieri non hanno suscitato l'indiganzione di nessuno) o da "criminalizzare".
De Magistris parla di: «Un sabotaggio messo in atto in queste ore da “certi ambienti” refrattari ad accettare la svolta politica che stiamo attuando nella città. E quando parlo di “certi ambienti” non escludo ovviamente il crimine organizzato perché non può sfuggire il dato che in alcune zone la raccolta dei rifiuti è stata possibile, mentre in altre no».

Mi auguro che il De Magistris non intenda criminalizzare o additare i cittadini contro le discariche come infiltrati camorristi, Sodano specifica cosa intende per sabotaggio di certi ambienti, sempre dall'articolo sopra linkato spiega:

"La casistica è riassunta da Sodano: minacce agli autisti, spazzatura rovesciata per impedire il passaggio dei mezzi, lo sciopero bianco degli addetti della Lavajet. Ieri ci si sono messi anche i lavoratori del Consorzio del casertano, che hanno bloccato per una loro vertenza il sito di Santa Maria Capua Vetere, dove anche Napoli doveva sversare 250 tonnellate."

Chi impedisce il passaggio dei mezzi? Gli stessi cittadini che per ovvie ragioni non possono proprio accogliere i rifiuti come già dimostrato, gli stessi cittadini che da anni presidiano contro i conferimenti? Mi auguro che Sodano si spieghi meglio perché questi cittadini non possono essere sostenuti fino al giorno prima e diventare manovalanza della criminalità organizzata il giorno dopo.

SI TAV minacciano strage al presidio della Maddalena

Qualcuno ha imbucato tra ieri pomeriggio e stamattina, a Urbiano, una lettera indirizzata: "X CAPO DEI NO TAV ALBERTO PERINO CONDOVE URGENTE!!! ITALIA" sul retro della busta era scritto: "MITTENTE DA VINCI LEO ATTENZIONE DELICATO" (modesto l'imbecille criminale).
La busta, affrancata con due francobolli da 60 cts di euro, perdeva una povere nerastra. Gli impiegati dell'ufficio postale di Susa (incaricati di ritirare la posta dalle cassette postali e di inviarla a Torino al centro di smistamento) hanno chiamato i CC. che hanno preso in carico la lettera. Poi mi hanno telefonato chiedendo di recarmi a Susa in caserma per assistere all'apertura della lettera sospetta. Ci sono andato con l'avvocato Ghia (del pool NO TAV).
Il capitano dei CC Mazzanti l'ha aperta e ne è uscito un foglio tutto impiastricciato della polvere nerastra.
Il testo della lettera minatoria lo trovate nell'allegato verbale di sequestro.

Le scansioni della denuncia e della lettera inviata al sito NO TAV 

SI CERCA DI ALZARE LA TENSIONE attorno alla Maddalena, l’accampamento dei No Tav nel luogo dove dovrebbe aprirsi il cantiere del «tunnel esplorativo».

Un sedicente Sì Tav ha inviato una lettera minatoria (delirante: la si può leggere nel verbale dei carabinieri, allegato qui) ad Alberto Perino, una delle persone più note tra i No Tav: la lettera è stata intercettata dalle poste e dai carabinieri. Ecco il racconto di Perino: « Qualcuno ha imbucato tra ieri pomeriggio e stamattina, a Urbiano, una lettera indirizzata: “X CAPO DEI NO TAV ALBERTO PERINO CONDOVE URGENTE!!! ITALIA” sul retro della busta era scritto: “MITTENTE DA VINCI LEO ATTENZIONE DELICATO” (modesto l’imbecille criminale). La busta, affrancata con due francobolli da 60 cts di euro, perdeva una povere nerastra. Gli impiegati dell’ufficio postale di Susa (incaricati di ritirare la posta dalle cassette postali e di inviarla a Torino al centro di smistamento) hanno chiamato i carabinieri. che hanno preso in carico la lettera. Poi mi hanno telefonato chiedendo di recarmi a Susa in caserma per assistere all’apertura della lettera sospetta. Ci sono andato con l’avvocato Ghia (del pool No Tav) Il capitano dei CC Mazzanti l’ha aperta e ne è uscito un foglio tutto impiastricciato della polvere nerastra».

.Subito sono arrivate dichiarazionid i solidarietà da parte del deputato Pd Stefano Esposito, che ha invocato l’intervento dell’esercito in Val di Susa, e del segretario regionale del Pd, Gianfranco Morgando.

«Provvidenzialmente”, i presidianti della Maddalena hanno cacciato via un giornalista de La Stampa, il quale oggi racconta sul suo giornale di aver visto le barricate i bastoni, per cui la solidarietà del Pd ha potuto dispiegarsi in modo bipartisan

Ecco, il comunicato in proposito dei No Tav:

«1) respingiamo la “solidarietà” pelosa di Esposito e Morgando, che con le loro esternazioni irresponsabili hanno contribuito a creare il clima di tensione che ha portato a questa ennesima intimidazione contro la Valle e chi la difende;

2) riteniamo responsabili del clima di tensione coloro che come Pinard recitano miseramente la parte degli offesi e promuovono con la lobby torinese l’aggressione mediatica, politica e militare alla Valle;

3) ribadiamo che la nostra ultraventennale lotta, pacifica e determinata, respinge al mittente, come sempre, ogni provocazione;

4) invita la magistratura e i cittadini in divisa a guardare nella direzione giusta, verso quegli ambienti di potere che hanno favorito e organizzato il pestaggio di cittadini inermi nel 2005 a Venaus e nel 2010 a Coldimosso, che hanno incendiato i presìdi di Bruzolo e di Borgone, che hanno barato sulle previsioni del traffico ferroviario e mentito all’Europa, che con il “fasaggio” di un’opera dannosa, costosa e inutile, stanno incrementando la voragine del debito pubblico.

I cittadini della Valle di Susa, il movimento NoTav, sono loro i “professionisti della legalità”, perché hanno documentato, in oltre venti anni di opposizione pacifica, democratica, competente e determinata, quale follia comporterebbe l’avvio dei cantieri della “grande” opera in termini di devastazione ambientale,attacco alla salute, ferita insanabile al tessuto democratico del Paese».

da Democrazia Km Zero

martedì 21 giugno 2011

Vivisezione: sul Corriere la si giustifica-La risposta della Lav e documentazione NON TRASCURABILE AD OGGI

Sul Corriere è apparso un delirante articolo a favore della vivisezione intesa come strumento di progresso scientifico, tale articolo porta la firma di Remuzzi.
Dalla stampa mainstream è sempre lecito aspettarsi "veline" a servizio, metto perciò la ottima replica di professionisti come la Lav, che come sempre parlano con competenza e non per COMPIACENZA.

Remuzzi di quale progresso vai cianciando? 
Di quella parte di "scienza" descritta in Inventare malattie del Dott. Adolfo Di Bella che inizia con una citazione da un libro inchiesta che recita "«Le case farmaceutiche si sono trasformate in imperi commerciali capaci di vendere antidepressivi..., antidolorifici... e farmaci anticolesterolo... con gli stessi metodi utilizzati da Coca Cola o per vendere il Dash... Vendere farmaci, anziché scoprirli, è diventata lossessione dellindustria farmaceutica».?


Lo sa,  il Sig. Remuzzi, che "su 100 sostanze che hanno superato i test su animali, 92 falliscono nelle prove cliniche sull’uomo."??????
Dato tratto da Equivita, un comitato scientifico NO PROFIT, a differenza di Big Pharma che ha ben altri propositi.

Si legga, caro Remuzzi,  questo articolo e risponda:


Dall'articolo sopra:
"Più di 10.000 persone muoiono ogni anno per reazioni avverse ai trattamenti prescritti e gli scienziati chiedono un nuovo approccio."

Alex da Tokyo

Alex è francese e vive a Tokyo da 10 anni.
Dall'inizio della crisi nucleare in Giappone pubblica su Youtube dei video di aggiornamento, a testimonianza di ciò che sta vivendo lì.
I suoi messaggi finora erano tutti in lingua inglese, struggenti, accorati.
Alex ci racconta un inferno che non finisce mai, ma che sembra anzi peggiorare sempre di più ogni giorno che passa.
Ogni suo video in inglese comincia con il suo solito « Hello to all! » che cambia tonalità a secondo del suo umore, alternandosi tra la speranza, la rassegnazione, la rabbia, il disgusto ..
Alcuni dei suoi video in inglese:
L'ultimo, del 15 giugno, tre mesi dopo il terremoto, lo ha registrato in francese ... http://www.youtube.com/watch?v=6uj_l_tmuhc&feature=share Questo filmato era scomparso dalla rete ma qualcuno lo aveva scaricato ed è di nuovo visibile, per ora ..
Un riassunto delle sue parole ... 

“La crisi qui in Giappone non è affatto controllata.
Ecco alcune informazioni trovate nella stampa:
Sabato un contadino si è impiccato nella sua stalla dopo essere stato costretto a uccidere le sue 30 mucche e a buttare il latte contaminato.
Ed ecco una fotografia sulla prima pagina del Japan Times che mostra gli italiani che festeggiano i risultati del referendum … avrei voluto che su quella foto ci fossero stati i francesi a festeggiare.
Qui si parla di un piano di distribuzione di piccoli apparecchi ai bambini di Fukushima, dosimetri per misurare quanta radioattività assorbono al giorno. Al solito vengono usati dalle persone che lavorano negli impianti. Il governo è pronto a distribuirne 35.000 per i bambini di Fukushima! 
E poi continueranno a andare a scuola e, alla sera, le mamme potranno controllare quanti beckerel i loro corpicini hanno assorbito.. La media lì è di 2.6 microsievert all'ora. Il Giappone sarà il primo paese al mondo a mandare a scuola 35.000 bambini con un rilevatore di radiazioni!
Sullo stesso quotidiano la scusa in prima pagina è: se abbandoniamo il nucleare la bolletta sarà aumentata!!!! Quella è la scusa!
L'aumento è stato calcolato a 1000 yen al mese, ossia 9 euro .. Quella è la mafia del nucleare! Ma paghiamoli tutti, questi 10 euro in più, ma loro devono smantellare tutti gli impianti del mondo!
Anche voi volete forse che i vostri bambini vadano a scuola con un dosimetro attaccato sul grembiule? Volete controllare ogni sera quanto plutonio hanno ingurgitato?
In Francia vi dicono che la situazione sta per essere sotto controllo, tutte menzogne!

lunedì 20 giugno 2011

No Tav I cantieri imposti dalla Marcegaglia

Si deve imporre il cantiere!
Lascio perdere le bestialità sui dati...pura propaganda!

La Marcegaglia che ti aspetti


Fra le persone che nel corso della propria carriera hanno sproloquiato a vario titolo in merito all'alta velocità in Val di Susa, non poteva certamente mancare il leader dei "prenditori" d'accatto Emma Marcegaglia, intervenuta oggi all'assemblea dell'Unione industriale di Torino.
La Presidente di Confindustria, perennemente alla ricerca di contributi statali, attraverso i quali socializzare le perdite, ha dichiarato con piglio autoritario "Quando sento che per un’opera come la Tav si è creata “la libera Repubblica de La Maddalena”, dove circa 150 persone bloccano l’avvio dell’opera e l’apertura dei cantieri, penso che non sia degno di un Paese civile".
Ritenendosi in tutta evidenza titolata a stigmatizzare quello che non conosce, dimenticando che in un "Paese civile" lei e la congrega d'imprenditori che le fanno seguito, sarebbero stati mandati da tempo a lavorare sul serio, anziché "vivere alla grande" sulle spalle dei contribuenti italiani, di cui (sui numeri la buona Emma è stata male informata) le decine di migliaia di valsusini che si oppongono al TAV fanno purtroppo parte......

Non soddisfatta della sua prima esternazione, la Marcegaglia ha poi aggiunto

domenica 19 giugno 2011

Brunetta, le cassette e i notav

In questi giorni si parla molto del ministro brunetta. Se ne parla principalmente per due motivi: per lo "scivolone" (in questo periodo in cui pare essere scattata l'happy hour della denuncia contro i notav, meglio usare degli eufemismi) preso dal ministro nei confronti dei precari che volevano porgli alcune domande  e per la "faccenda delle cassette di frutta"ovvero il consiglio del ministro ai giovani senza lavoro che consiste nel presentarsi alle 5 del mattino ai mercati generali per scaricare cassette di frutta .
Ora mi direte, e cosa c'entrano i notav?


C'entrano! C'entrano eccome!!
La sempre attenta osservatrice Debora Billi mercoledì ha pubblicato un post sul blog di cui si occupa dal titolo "Brunetta? Gli è scappata la verità."
Debora dice: