FIOMmate di “guerra” (di Andrea Salomoni)
Ci risiamo, i pacificatori sociali incula-operai della Fiom,
organizzano per il 16 Dicembre l’ennesima ed inutile pagliacciata. Oh
popolo bove prepara le bandiere rosse, che tra un morso di pandoro ed un
bicchiere di lacrima, brinderemo insieme alla rivoluzzzzione… Come
tutte le altre volte che i i metalmeccanici sono scesi in piazza, in
sciopero, per le loro vertenze contrattuali, guidati dal loro sindacato,
la Fiom, non hanno ottenuto altro che, più precarietà, più
flessibilità, aumenti contrattuali ridicoli e sciopero deboli, anzi
debolissimi, sia nelle richieste che nelle modalità. Di fronte
all’attacco capitalista violentissimo, cominciato con il piano-ricatto
Marchionne, estesosi a Federmeccanica e Confindustria che stracciano il
contratto nazionale sotto comando UE, la Fiom risponde con solo 4 ore di
sciopero, per di più annunciato e del tutto inefficace ed innocuo.
Ma cosa difende e soprattutto cosa vuole la Fiom? Rientrare ai tavoli
delle trattative per il ripristino del Contratto Nazionale che anche
senza le famose deroghe, permetterebbe al capitalismo sfruttatore di
fare comunque quello che vuole, mentre loro fingono di stare dalla parte
dei più deboli, sempre e comunque a giochi praticamente fatti.
Il capitalismo è in crisi a livello mondiale e qui come altrove,
anche i più tonti hanno ormai capito che non serve più un sindacato come
la Fiom, il cui unico scopo è controllare e vanificare la rabbia
operaia.
Ai padroni oggi vanno bene solo i sindacati-tappeto, i firmatutto… è
questo lo spazio di mediazione possibile per loro. La domanda che
facciamo a tutti gli operai, ma anche e soprattutto a quelli con la
tessera Fiom, è questa: di fronte a una simile volontà capitalista sono
utili gli scioperi annunciati, le lotte secondo le leggi antisciopero, e
le continue trattative pacifiche di questa banda di rinnegati? Perché
questo è quello che la Fiom propone. Non è forse ora che gli operai
uniscano le loro vertenze quando le aziende li mettono alla porta, che
facciano scioperi più incisivi, improvvisi, con picchetti seri, blocco
merci, ecc…? E che alla fine si ricordino che se i padroni vogliono
chiudere le fabbriche gli operai le possono riaprire. Ma tutto questo né
la Fiom né altri sindacati lo faranno mai.
Se si arriverà a forme di lotta seria, all’unione degli operai e dei
lavoratori in lotta con scioperi veri, sarà solo grazie agli operai più
coscienti che in questo clima di