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sabato 31 marzo 2012

Fukushima: radiazioni così alte, che occorre nuova tecnologia per misurarle


fukushimaamour.jpg Gradirei tanto avere risposte certe, sicure dai tanti nuclearisti che all'epoca del referendum in Italia si stracciavano le vesti per ripeterci quanto fosse pulita e sicura questa fonte energetica. Se la contemplavano come mezzo per annientare la vita sul pianeta hanno pienamente ragione. Non ce ne è più uno in giro di nuclearista che sappia spiegare come, ad un anno di distanza non ne siamo ancora venuti fuori, come abbattere la contaminazione, dove sia finito il core.Il massimo che costoro possono fare è negare l'evidenza dei dati.Esiste un luogo per i pazzi criminali e non si colloca certo presso le istituzioni, sopra uno scranno dal quale decidere di che morte noi tutti si debba morire.

Barbara

Fukushima: radiazioni così alte, che occorre nuova tecnologia per misurarle

A Fukushima il reattore 2 raggiunge i 72 Sievert l'ora. E le strumentazioni disponibili non bastano più.
Avrete forse letto che le ultime misurazioni all'interno del reattore 2 a Fukushima riportano l'incredibile risultato di 72 Sieverts l'ora (nove mesi fa erano 4). Sieverts, non microSieverts, e sono sufficienti ad uccidere un uomo in appena 7 minuti.
E' stata anche riscontrata una quantità d'acqua davvero minima, appena 60 centimetri, molto al di sotto dei 10 metri annunciati nello scorso dicembre.
Ma la notizia più preoccupante, è che non si sa ancora per quanto i tecnici saranno in grado di effettuare queste misurazioni.
Le condizioni all'interno del reattore sono talmente estreme, che è diventato impossibile sperare di monitorare strettamente la situazione in modo continuo per mesi o anni. Le attrezzature a disposizione, infatti, non durano più di poche ore prima di rompersi.
"E' così alta che dobbiamo implementare nuova tecnologia che possa tollerare radiazioni a questi livelli", così i tecnici al Washington Post.
Fukushima non è un problema superato. Anzi è un problema che corre davanti a noi, e sembra proprio che difficilmente riusciremo a tenere il passo di quel che accade là sotto.

Petrolio

Bruno Fedi: invito per iniziativa contro LA VIVISEZIONE

Bruno Fedi co-fondatore del movimento ANTISPECISTA, una persona dotata di vera umanità, presenta un'iniziativa per far terminare una volta per tutte questa atroce barbarie che causa sofferenza e frode scientifica.

Barbara

 URGENTE ! Appello di Bruno Fedi a tutta la Rete 

 VIVISEZIONE:UNO DEI VERI MOTIVI PER CUI ESISTE ! 

SIAMO COLORO CHE VOGLIONO SAPERE, NON CREDERE ....
Coloro i quali pensano che l'etica, la società, debbano riconoscere le
scoperte della scienza e conseguentemente adattino le leggi a quanto si sa, non a quanto si crede.
Coloro i quali pensano che si debbano superare le barriere di specie e che non esistano leggi valide per alcuni, ma non per altri.
Coloro che si sono resi conto dell' importanza dell' empatia, che è maggiore di quella dell' aggressività, nel determinare l' ominazione.
Coloro che hanno empatia verso i più deboli, non entro, ma oltre le barriere di specie.
Coloro i quali si sono resi conto che l' intelligenza, la comprensione, sono
nate da sensazioni, poi da sentimenti; dunque, l' intelligenza è sentimentale.
Non c' è intelligenza, senza coinvolgimento emotivo.
Coloro che vedono il diverso, il non-self, come un fine, non come un mezzo.
Coloro che non pensano in termini di utilità per se stessi o per la propria

venerdì 30 marzo 2012

30 marzo Marcia su Gerusalemme e altre notizie dal Medio Oriente

“Marcire… non marciare!”: avvertimenti sionisti in vista della Marcia su Gerusalemme del 30 marzo

di Enrico Galoppini

Le autorità dello Stato sionista hanno parlato chiaro: “No pasaran!”.

I “fascisti”, in questo caso – e certamente anche un po’ “antisemiti” – sono i ‘marciatori’ che il 30 marzo, dalle frontiere dei paesi limitrofi cercheranno di attraversare il confine per recarsi a Gerusalemme e perciò “liberarla”.

Si tratta, com’è evidente, d’una iniziativa simbolica, poiché non è sensatamente immaginabile che delle persone disarmate, ancorché in numero non trascurabile, riescano a bucare le fittissime maglie dello Stato più protetto del mondo. E difeso da una cortina propagandistica che non ha eguali, poiché, com’ebbe a dire qualcuno: “I media non sono sionisti… i media sono il Sionismo!”.

Eppure, forse ringalluzzito dalla (scontata) impunità dopo l’assassinio deliberato di alcuni attivisti turchi a bordo della prima Freedom Flotilla, Israele minaccia fuoco e fiamme anche all’indirizzo dei “pacifisti” che questa volta hanno optato per la via di terra, anche perché proprio il 30 marzo è “la Giornata della terra”, celebrata ogni anno dai palestinesi e dai loro sostenitori in tutto il mondo.

L’accusa, in caso di superamento dei confini (o di semplice “eccessivo” avvicinamento), sarà quella di “ingresso illegale”, così, per evitare di mettere in galera un bel po’ di gente e doverle perciò mantenere ‘vitto e alloggio’, da Tel Aviv hanno inviato “lettere” ai governi di Giordania, Egitto, Libano, Siria (“primavera” o no, non fa differenza), oltre che alle due “autorità” che si contendono la scena palestinese, quella di Ramallah e

In Spagna si agitano.In Italia si suicidano

Mentre ieri ed oggi la finanza che uccide ha fatto immolare altri esseri umani al Dio denaro (a tal proposito consiglio di leggere Ci stanno ammazzando? di Cedolin e Polese) il regime Monti si vanta di aver raccolto un "tesoretto" di 13 MILIARDI di euro. Leggo l'opinione di Bruno di Prisco sul sito de Il ribelle, Quelli che amavano Monti e non posso che associarmi pienamente alla sua opinione. Vigliaccamente i soggetti che festeggiavano con canti e balli adesso si nascondono ed anzi, peggio, fingono di non aver mai approvato il golpe bianco. Con l'ipocrisia che sempre li caratterizza, i politicanti e militanti vari che amano tirare l'acqua al proprio mulino partitico sembrano soffrire di memoria corta.  Come questo sia possibile non saprei dire visto il tempo da essi dedicato alla battaglia anti-cav, limitando ogni critica alla sola questione della "presentabilità", trascurando tutta la politica di base della consorteria, quella progressista, neoliberista che è ampiamente condivisa dalla stessa brigata anti-cav. Chi faceva notare che la questione delle escort etc era volta, come a suo tempo accadde con  Mani Pulite, ad imporre un governo che svendesse tutto in fretta e al peggior offerente, oltre ad eliminare i diritti residui come le pensioni e le tutele per i

mercoledì 28 marzo 2012

4.000 suicidi in un anno, in Italia

I media scelgono un omicidio, un caso di cronaca sul quale si concentrano per settimane.Si intervista la famiglia delle vittime e del sospetto, si vagliano le piste di ogni potenziale "sherlock holmes" televisivo.L'Onu grida l'allarme "femminicidio" estrapolando i 127 casi di omicidio di donne per opera del fidanzato/compagno/marito, dati del 2012 suggerendo che l'uomo sia il "nemico numero uno" per una donna. Non è dato sapere come l'Onu intenda classificare questa ecatombe di suicidi.

Q U A T T R O M I L A suicidi  IN UN ANNO. Di loro, non si sa niente, i media mainstream non dedicano nemmeno un approfondimento, un trafiletto, un editoriale.Il meno possibile. Sia mai che si cominci a pensare troppo male dell'Occidente e di una vita impostata sull'economia e la finanza.
Con lo strapotere divino di vita o di morte concesso ad Equitalia (poverini, combattono contro l'evasione fiscale, quasi dei messiah) ed in una nazione dove l'illegittima Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Elsa Fornero si permette di esternare che chi non lavora non è meritevole di un sussidio "perché si siederebbe a mangiare spaghetti" non mi stupiscono questi "risultati".

Barbara

Boom di suicidi per motivi economici


Secondo le stime del servizio Prevenzione del suicidio dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, sui 4.000 suicidi complessivi in un anno, il “fattore economico” ha pesato per più un terzo: si tratta quindi di oltre mille persone
La crisi economica si fa sentire. E spesso, purtroppo, qualcuno non ce la fa ad andare avanti e decide di farla finita. Questa disperazione può colpire tutti, senza distinzioni: operai o impiegati licenziati, imprenditori falliti, disoccupati.

Le cronache degli ultimi mesi sono sempre più ricche di episodi come quello di Bologna, che ha visto un uomo di 58 anni darsi fuoco davanti all’Agenzia delle entrate. Sui 4.000 suicidi complessivi in un anno, pare che il “fattore economico” abbia pesato per più un terzo: si tratta quindi di oltre mille persone. Sono le stime dello psichiatra Maurizio Pompili, responsabile del

L'Intelligence Francese e Mohammed Merah

Mohammed Merah, secondo le informazioni di cui disponiamo in queste ore, si era addestrato nei campi dei mujahidin afghani. L'attentatore di Tolosa, quindi, non era un neonazista ma, un fondamentalista islamico jihadista. Noto sia alle forze dell'ordine che all' intelligence francese. La sua giovane età, 24 anni, è un aspetto non secondario e particolarmente interessante, infatti, lo colloca all'interno di una “terza generazione” di mujahidin addestrati in Afghanistan.
Per comprendere il caso di Mohammed Merah è necessario compiere alcuni passi a ritroso, nella storia degli scorsi anni, attraverso un percorso complesso, di assoluto interesse.

L' Afghanistan non è la Destinazione Finale

Possiamo individuare “tre grandi fasi” di adesione e partecipazione al jihad mediante l'addestramento nei campi dei mujahidin afghani. Una “prima fase”, conseguente all'invasione sovietica, in cui soggetti provenienti principalmente dal Medio Oriente, si recavano in Afghanistan per addestrarsi ed intraprendere la lotta contro l'invasore. La maggior parte di questi mujahidin ha poi fatto ritorno nei rispettivi paesi d'origine, portando con se una serie di conoscenze e tutta l'esperienza maturata durante la guerra. Solo una minoranza, anche se significativa e composta principalmente da sauditi, si è stabilità permanentemente in Pakistan, vicino al confine con lo stesso Afghanistan.
Successivamente al ritiro sovietico, contrariamente a quanto si possa credere, la prassi di recarsi in Afghanistan per ricevere un addestramento militare da mujahidin non si è mai interrotta. Durante gli anni novanta è proseguita in una “seconda fase”, nella quale è andata sensibilmente aumentando la provenienza dei combattenti, sempre musulmani, dall' Europa, dai Balcani e dalle Repubbliche dell' ex Unione Sovietica. L'aspetto fondamentale di questo periodo resta il ritorno in patria dei mujahidin che, una volta addestrati, tornavano a combattere le guerre presenti nei propri paesi di origine, in particolar modo nei Balcani e in Cecenia. Così come ad aderire a organizzazioni terroristiche presenti nel Maghreb o in Egitto. Questo periodo vede anche la comparsa di una nuova organizzazione: i taliban. In costante ascesa nello scenario afghano.
Vi è poi una “terza fase” quella successiva all' 11 Settembre 2001, inevitabilmente legata alle guerre in Afghanistan e in Iraq, che ha visto la provenienza di combattenti da tutto il mondo, e di cui sappiamo ancora poco, o nulla.

L' Intelligence Francese dal GIA alle Pratiche di Infiltrazione dei Mujahidin Afgani

La Francia si è trovata in prima linea nella lotta al terrorismo, di matrice fondamentalista islamica, negli anni novanta. Il GIA algerino, vedeva al suo

Regime Monti: come si tira a campare?

Ieri 27 marzo il Consiglio dei Ministri composto da elementi abusivi, legittimato dallo spread ha approvato la dissoluzione dell'Art 18.

Lo stesso giorno, piovono manganelli sugli operai dell'Alcoa, sempre ieri Contropiano segnala come l'autonomitatosi capopopolo della "società civile" e dei "beni comuni" nonché sindaco della "riscossa" De Magistris, abbia ordinato lo sgombero contro disoccupati e precari, ritenendo evidentemente questi ultimi come "rifiuti" da smaltire.Un pò come i notav a Milano, rei di voler contestare Caselli atteso al Comune di Milano.Una volta le istituzioni erano un luogo preposto al confronto ed alla partecipazione, una volta, ere fà.I notav a Milano hanno anche esposto uno striscione di rimprovero all'Anpi che aveva dichiarato di "non essere no tav" (nella neolingua orwelliana un modo carino per assecondare il progetto).Ricordo che in carcere vi sono ancora attivisti notav totalmente innocenti.Ma non è abbastanza per urlare alla repressione, mica siamo in Iran, no? Ok, abbiamo un governo "di responsabilità" e la "democrazia" è "momentaneamente sospesa", si picchiano operai, si cancellano diritti frutto di anni di lotte e si allontanano disoccupati e notav come appestati.

La casta a servizio dei banchieri uniti contro il popolo, ripristina la tassa sulle disgrazie e  prendendo molto sul serio il "consiglio" di Napolitano di accanirsi sui meno abbienti (sui quali sulla busta paga di marzo graverà una stangata che a famiglia può arrivare anche a gravare di 371 euro) considera l'anziano in ospizio un ozioso e che debba essere tassato.

Assolutamente imperdibile Monia Benini su "il Punto" riguardo all'Art 18, suicidi degli imprenditori e Fiscal Compact. Vedi Video.

IMU E IRI: PAGANO I SOLITI.COME SEMPRE? NO, DI PIÙ di Nadine Federici su Futuro Libero

FALLIMENTI. COME LE AZIENDE, PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI AI PRIVATI


Come una grande azienda, anche una famiglia (o un individuo) super indebitata può accedere alla procedura fallimentare controllata. Invece che subire immediatamente le conseguenze drammatiche della bancarotta, come il pignoramento della casa, può concordare con i creditori un piano di ristrutturazione dei debiti. Proprio come le società, dichiarare fallimento salva il patrimonio. Il Governo Monti ha approvato un disegno di legge che concede una seconda chance a chi va in rosso, a chi ha subito un rovescio della fortuna improvviso per il quale non ha particolari colpe: per esempio se si è ammalato, ha perso il lavoro o sta vivendo le conseguenze di un divorzio.

“Il giudice – spiega il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Zoppini, padre del provvedimento – potrà guidare questo debitore verso una ristrutturazione ragionata della sua esposizione. Noi non vogliamo certo incoraggiare la corsa ai debiti”. Il primo passo è l’affidamento del soggetto in affanno a una specie di unità di crisi incaricata di studiare un piano di rientro da sottoporre al giudice. gli “Organismi di composizione della crisi” che funzioneranno da consulenti gratuiti. Gli “Organismi di composizione della crisi” , formati da consulenti gratuiti spiegheranno, attraverso un’attenta valutazione del patrimonio e delle entrate potenziali (eredità, liquidazione ecc.) come rimborsare i propri creditori.

Lo Stato, in quanto creditore, verrà risarcito con rateizzazioni apposite. Creditori privilegiati saranno considerati, per esempio, i coniugi cui spettano gli alimenti. Se il giudice ritiene il piano valido certificherà la sua omologazione da imporre all’intera platea di creditori. L’atto giuridico sospende ogni iniziativa dei creditori: nessun pignoramento verrà autorizzato per non vessare ulteriormente la persona in difficoltà e che con la perdita dei beni si troverebbe ancor più sul lastrico e incapace di riabilitarsi economicamente per far fronte ai suoi obblighi.

“Nessun aiuto ai furbi che hanno preso la Ferrari con uno stipendio da impiegato  -  dice il sottosegretario Zoppini, padre del provvedimento  -  ma nessuna condanna a vita per chi ha preso un televisore a rate o una Panda quando aveva un lavoro regolare”. Il debitore dovrà esibire prove certe che giustifichino come si è arrivati alla sua a situazione: chi ha dilapidato senza criterio le sue sostanze non ottiene di spalmare i suoi debiti come siamo abituati a vedere per le società di calcio indebitate. L’omologazione è un tipo di aggiustamento percorribile. Accanto  alla liquidazione, quando questa venga reputata più conveniente. Un liquidatore prende in carico l’intero patrimonio del debitore e gestirne la vendita senza costi aggiuntivi

(28 Marzo 2012)

martedì 27 marzo 2012

L'Onu propone governance globale repressiva

Esattamente come auspicato dagli autodefinitisi "eco-fascisti" e come voluto da certi no-global pagati dalle multinazionali, (un esempio qui) ecco che l'Onu comincia ad abituare i popoli alla sua "governance".Dopo le dittature bancarie a livello locale, ora i globalisti alzano il tiro ed adducendo motivazioni di carattere falso ambientalista che usano strumentalmente per screditare tutti coloro che operano in buona fede per la difesa del territorio, propongono una dittatura globale.
Le elites mahltusiane usualmente riprendono, al solo scopo di sostenere i propri biechi fini, due argomenti appartenenti alla filosofia della decrescita. La necessità di  arrestare la crescita economica e la volontà di deindustrializzazione, creando uno stato di  confusione fra tutti coloro che non conoscono in maniera approfondita l'argomento. Tutti i teorici della decrescita infatti, a differenza di costoro, non progettano assolutamente una società dove venga a mancare il necessario per la vita delle persone, compresi i comforts tecnologici ai quali siamo abituati, purché si agisca in un'ottica volta a migliorare di pari passo la qualità della vita e quella dell'ambiente in cui viviamo.

Barbara

L'ONU propone una governance globale altamente repressiva tramite una "Costituzione ambientale globale"Continua su Risveglio Globale


Per approfondire il quadro di questo auspicato totalitarismo "ambientalista" (che ripeto, niente condivide con le reali battaglie contro l'inquinamento o grandi opere ad esempio), consiglio:

Gruppo ambientalista ultra-elitario: Arrestare la crescita economica, Introdurre il razionamento

Mentre iniziano i nuovi colloqui sul clima delle Nazioni Unite, quelli favorevoli alla de-industrializzazione espongono la loro agendaContinua su I lupi di Einstein

Intanto 4 multinazionali controllano il 50% del cibo (un prerazionamento?!?!)



Jugoslavia 13 anni dopo

Ricordiamocelo, ogni qual volta l'Onu e l'Occidente parla di guerra umanitaria.Quando sentiamo parlare di crimini contro l'umanità, ricordiamoci che il Tribunale Penale Internazionale ha nascosto le prove sul traffico di organi ai danni dei kosovari (serbi in particolare) e che l'Onu sapeva.
Barbara

PER NON DIMENTICARE IL 24 MARZO 1999, INIZIO DEI "BOMBARDAMENTI DEMOCRATICI" SULLA JUGOSLAVIA

di ANDREA SALOMONI

23 marzo 2012
Il 24 Marzo del 1999, iniziarono i bombardamenti "democratici" sulla Jugoslavia e la criminale aggressione contro il suo popolo; mentre il 10 giugno venivano stipulati gli accordi di pace a Kumanovo, e dopo 13 anni ecco che la verità faticosamente si fa largo anche a livello ufficiale:...Altro che “genocidi e fosse comuni mai trovate”, “diritti umani negati” e “pulizie etniche” mai avvenute, se non dopo l’occupazione della NATO, e compiuta dalle bande criminali dell’UCK nei confronti dei serbi e di tutte le minoranze non albanesi, oltre che contro gli albanesi jugoslavisti. A dodici anni dalla fine dell’aggressione la verità lentamente emerge, altro che “ingerenza umanitaria”, ecco a cosa miravano i criminali bombardamenti “terapeutici” sulla Jugoslavia. Erano semplicemente mire imperialiste, soltanto che ora non lo diciamo più noi "complottisti" come facciamo dal 1999, adesso ci sono le prove e le dimostrazioni. Sotto trovate una cartina della Serbia Montenegro, con indicati gli obiettivi e gli interessi che la NATO ha richiesto al nuovo governo, docile vassallo dell’occidente, come condizione per entrare nella lista d’attesa per la Partnership per l’organizzazione atlantica e per poter aspirare ad entrare un giorno, nell'Europa dei padroni. La cartina vale forse più che tutte le analisi, ipotesi, disquisizioni teoriche fin qui fatte, nella sua fredda sinteticità è come l’esibizione dell’arma del delitto, tutte le menzogne, le falsità, gli alibi degli aggressori, crollano come un castello di carte. La cartina è su ciò che si discusse tra i vertici NATO e il nuovo governo serbo montenegrino; rappresenta gli obiettivi e gli interessi ritenuti “necessari” dall’Alleanza atlantica e dagli USA: porti, aeroporti, caserme, siti logistici per installazioni radar, zone considerate strategiche per basi, ecc. ecc. Nella regione balcanica, ora che sono state portate la libertà e la democrazia…occidentali, ovviamente, la situazione di agibilità e sovranità, per i popoli e stati è sinteticamente questa:

in Ungheria l’ex base sovietica di Tasar è ora la principale base militare americana fino alla Russia;

in Albania sono state posizionate le basi navali più grandi, oltre all’aeroporto vicino a Tirana;

in Macedonia sono state occupate dalle truppe Nato le due più grandi caserme del paese a Tetovo e a Kumanovo, oltre all’aeroporto di Petrovac, Skoplije e al poligono militare di Krivolak;

la Bosnia Erzegovina è stata adibita per l’aviazione: l’aeroporto di

lunedì 26 marzo 2012

Vivisezione: la peggiore scienza

Chi fa test sulle cavie dice di operare per il bene dell’umanità, ma non è così. Scene disumane che offendono la vera scienza

Questo è, allo stesso tempo un appello e un atto d'accusa e, per una volta, non seguirò l'insegnamento del mio maestro di giornalismo (Vittorio Feltri) che non ritiene opportuno sbattere in faccia al lettore gallerie fotografiche dell'orrore o descrizioni grandguignolesche di torture e sevizie. La sensibilità del lettore deve essere rispettata, ma quando i «giochi» si fanno pesanti, allora è venuto il momento di scuotere le coscienze, semplicemente raccontando la verità a costo di violare quel pudore che cerco sempre di rispettare.

A Correzzana (Monza), in una sede molto defilata, c'è un' azienda che si chiama Harlan. Lì ci si occupa della custodia di animali destinati alla vivisezione e qui sono già arrivate, dalla Cina, 150 scimmie (macachi), mentre altre 750, sono già in viaggio per la stessa destinazione. Cifre di queste spaventose dimensioni non potevano passare inosservate, nonostante l' understatement della ditta. Michela Vittoria Brambilla, ex ministro del turismo, ha fatto il diavolo a quattro, assieme al parlamentare Fabio Granata producendo interrogazioni parlamentari e denunce a procure e Nas.

Poche ore e il ministro della Salute Balduzzi ha inviato a Corezzana gli ispettori, aprendo un fronte di indagini volte a indagare su questa

venerdì 23 marzo 2012

“Diritti umani”: cade anche l’ultima maschera

Già. Come scrive Galoppini, in Occidente se tiri un petardo, che nel linguaggio Msm diventa "bomba carta" sei un violento, sovversivo.Poco importa se non lascia certo steso a terra alcun civile, tanto basta per non parlare delle ragioni di una manifestazione.In Usa la polizia arresta da 200 a 500 manifestanti del movimento Occupy Wall Street senza che nessuno gridi alla repressione.In Grecia, rispondono come possono alla violenza della dittatura finanziaria della troika che siede a Bruxelles che impone l'austerità per il salvataggio delle banche togliendo il pane di bocca ai popoli europei.Questa è l'Europa, scandalizzata dalle "violenze" che essa stessa insieme al padrone americano foraggia in giro per il mondo che ancora non è ai loro piedi.
Nell'Italia in liquidazione si cancella a tavolino diritti e tutele di milioni di persone e lo si fa "con o senza consenso delle parti sociali" (anche se a dire il vero non è che siano tanto preoccupati) facendo credere che instaureranno un sistema welfare alla tedesca, mentre l'amministratrice delegata Fornero va a fare shopping con 10 bodyguards e 4 auto blu.Come i nobili di un tempo.

Ne approfitto per suggerire anche un'altra lettura di più ampio respiro di Costanzo Preve, davvero a mio avviso ineccepibile (pur avendo apprezzato Pasquinelli in passato per altri argomenti):
 

Barbara
 
“Diritti umani”: cade anche l’ultima maschera
di Enrico Galoppini

Una cosa che non s’era ancora mai vista, ma che prima o poi doveva accadere.
La più celebre ed “autorevole” organizzazione occidentale per la “difesa dei diritti umani nel mondo”, Amnesty International, sul suo sito internet ha pubblicato un appello a scrivere direttamente al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov: “La Russia deve collaborare nel fermare lo spargimento di sangue in Siria”.
I sottoscrittori dell’appello vengono sollecitati a richiedere (ordinare? si noti il “deve collaborare”) principalmente due cose alla Russia: 1) “la sospensione dei trasferimenti di armi” al governo siriano; 2) l’esercizio di pressioni sul medesimo governo affinché cessi “l’uso eccessivo della forza”, consenta le “proteste pacifiche” e permetta “immediatamente” (!) ad

giovedì 22 marzo 2012

Siamo uomini, scimmie o macchine?

SIAMO UOMINI, SCIMMIE…O MACCHINE ?

- Claudio Marconi -
Ieri sera si è consumato l’ultimo, in ordine di tempo, ma ce ne saranno altri, atto di ordinaria angheria ai danni dei soliti noti: i cittadini che lavorano.
Il governo dei banchieri e dei tecnocrati, dopo aver massacrato il sistema pensionistico italiano, va avanti per la sua strada che è una strada di soprusi, prevaricazioni, umiliazioni e distruzione della dignità umana.
L’art. 18 è stato stravolto, di fatto non esiste più, così come era stato concepito e, nonostante uno zuccherino avvelenato, di fatto, liberalizza i licenziamenti.
Ma come è stato cambiato:
1)   I licenziamenti discriminatori prevedono il reintegro in azienda
2)   I licenziamenti per motivi disciplinari prevedono o il reintegro od una indennità, a giudizio del giudice
3)   I licenziamenti per motivi economici prevedono esclusivamente una indennità
Noi crediamo che, quando si parla di temi che vanno a condizionare la vita dei singoli e delle famiglie, si dovrebbe avere un minimo, dico un minimo, di coerenza e serietà. Non sono tutti professori che guadagnano dai 150.000 euro ai 7 milioni di euro l’anno.
Il teorema di Monti è lo stesso di Marchionne nel referendum di Mirafiori: le

lunedì 19 marzo 2012

Morire per la Commissione degli Affari Pubblici Israelo Americana

Mentre la "società civile" insieme all'Occidente è in trepidante attesa di trasformare la Siria in una nuova Libia (dove operano Cia, Mossad e Blackwater), di riportare a miti consigli l'Iran e di lanciare l'operazione Kony 2012 per "aiutare" gli ugandesi, consiglio vivamente di leggere questi due ottimi che riguardano proprio la cosiddetta società civile, umanitaria, tanto "disinteressata" ed "equidistante".




Barbara

Morire per la Commissione degli Affari Pubblici Israelo Americana di Philip Giraldi
(trad. di Levred, revisione di Leslie Reggio per GilGuySparks)

Nell’antica Grecia e a Roma i soldati di prima linea erano attinti dalla classe dei cittadini più ricchi. Ciò avveniva in parte perché ogni soldato doveva provvedere al proprio equipaggiamento e l’armatura era costosa, ma era anche dovuto alla convinzione che gli uomini che avevano più da perdere avrebbero combattuto meglio. Garantiva inoltre che le guerre non sarebbero state più frequenti di quanto necessario, sarebbero state di breve durata e decise nel carattere.


I Padri Fondatori dell’America evidentemente avevano idee simili, immaginando solo un piccolo esercito nazionale e milizie statali molto più grandi, dove proprietari locali sarebbero usciti nel fine settimana e si sarebbero esercitati con le loro armi sulla piazza del villaggio, sviluppando

domenica 18 marzo 2012

Libia un anno in mano al CNT, i diritti non sono più un emergenza?

Mentre la stampa diritto umanista invoca l'intervento degli stragisti Nato per "armonizzare" la Siria, gli stessi imbratta carta hanno archiviato la Libia. Quanti articoli sul Manifesto (ed altri giornaali sui generis) che trasudavano profonda preoccupazione ed indignazione per i 10 mila morti stipati nelle fosse comuni spuntate dal nulla nel giro di una settimana, anche se le "prove" video ritraevano il cimitero di Tripoli. Quante lacrime affioravano leggendo gli articoli di sofferenza per le stragi ordinate dal Raiss tramite bombardamenti.Ma nemmeno un accenno alle autorità russe che, sulla base di quanto emergeva dai loro radar, riscontravano come nessun bombardamento avesse avuto luogo, spiegando l'assenza di prove fotografiche di tali presunti bombardamenti. 
Qui il video di RT: "Libya: Military Sat Contradicts NATO Mantra "Gaddafi Bombing His People". Questa clamorosa notizia non ha meritato nemmeno un trafiletto nel pattume mainstream, figuriamoci un approfondimento in sede Onu.
Fiumi e fiumi di inchiostro speso intorno a indicibili massacri che venivano annunciati da AL Jazeera (ha anche annunciato la liberazione dell'ostaggio Rossella Urru, evento mai verificatosi),  articoli basati su "testimoni" anonimi. Mai una riga volta a precisare che quelle testimonianze non potevano essere verificate. Probabilmente inseguivano solamente la "mission accomplished", come la Cia e come la signora Clinton "We came, we saw, he died" riferito all'assassinio di Ghedafi. I rapporti delle torture ed esecuzioni persistenti, dilaganti e mirati come documentato (realmente) dal Amnesty e Msf non valgono per l'Onu, né tantomeno per il coro dei "buoni sentimenti" che alberga nella stampa di tanta sinistra, sicuramente non valgono quanto i falsi filmati di Al Jazeera (sede Qatar), non nuova a taroccamenti, un esempio QUI.
Non un accenno al riconoscimento per i Diritti Umani che l'Onu stessa stava assegnando a Ghedafi.
La stessa Onu stila un rapporto delle vittime civili in aumento in Afganistan a causa dei raid dei liberatori, ma "stranamente" non ritiene opportuna una "no fly zone" così come non si pone alcun dubbio nell'affidare una nuova missione di pace a questi assassini NATI. Alla luce di questo dato, concernente persone ammazzate, non pare sia stata convocata alcuna riunione extra Onu di ipotetici  "amici dell'Afganistan" come invece è stata convocata per la Siria a Tunisi (prossimo appuntamento in Turchia il 2 aprile).
Quale può essere la considerazione nei confronti della "buona" stampa, della società civile e delle varie Ong, sempre pronte a stracciarsi le vesti

sabato 17 marzo 2012

Adam Smith, l'altra faccia della medaglia

Incredibile, la global élite per attribuirsi credibilità è ricorsa perfino allo stravolgimento del pensiero di Adam Smith.Hanno travisato la sua filosofia per conformarla perché diventasse funzionale ai propri progetti e confermo, a scuola, l'altra faccia del pensiero di Smith è stata occultata.Sia mai che agli studenti potessero sorgere dubbi che ingenerassero il germe del pensiero critico. Personalmente, me lo hanno fatto odiare proprio nella veste di padre del liberismo.Se i promotori di questa religione tanto dogmatica quanto fallimentare hanno avuto bisogno di mentire perfino in merito ai fondamenti del proprio pensiero economico, beh devo porgere le mie scuse ad Adam Smith e cominciare a disprezzare tutti coloro che per i propri egoistici interessi hanno infangato i suoi scritti.
Prima di lasciarvi alla lettura dell'ottimo articolo di Iceberg Finanza, suggerisco anche la lettura e la proposta giusta di Gustavo Piga  Il muro di gomma dei derivati europei
Barbara

ADAM SMITH: TEORIA DEI SENTIMENTI MORALI, L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA!

Non ho idea di come viene dipinto il pensiero di nelle nostre università, se prevale l’insegnamento della ” ” o esiste anche un continuo riferimento alla sua ” ”, ma credo che oggi la libertà del mercato, l’interesse del singolo non possono prescindere in alcun modo dall’interesse collettivo.
Ho l’impressione che in questi anni manipolando il pensiero di Adam Smith si sia nascosto in realtà il suo messaggio ovvero il BENE COMUNE!
Sarebbe bello che qualche studente che segue il nostro blog e sono tanti ve lo assicuro, ce lo raccontasse.
Scrive sull’ LINKIESTA Alessandro Montesi che … Il 9 marzo del 1776 veniva pubblicata “La ricchezza delle nazioni”, bibbia  dei moderni studi economici e testo fondamentale del pensiero liberale. Vi  proponiamo una lettura ragionata di quel libro, diventato, nel tempo, una specie  di compendio di slogan del liberismo da bar. Mentre invece un suo studio attento  aiuta a capire che lo Stato e le regole, per Smith, erano molto importanti. E lo  erano, perfino, le norme a tutela degli operai.
…ricorrendo alle parole di Noam Chomsky: “Tutti leggnoo solo il primo  paragrafo delle ricchezza della nazioni dove viene esaltata l’importanza e la  magnificenza della divisione del lavoro. Ma poche persone sono arrivate cento  pagine più avanti, dove Smith precisa che la divisione del lavoro distruggerà  l’anima umana rendendo le persone creature stupide ed ignoranti. Per questo in  ogni società civilizzata lo Stato deve necessariamente prendere delle misure in  modo tale da prevenire che la

mercoledì 14 marzo 2012

Mes, Monti le lavandaie e gli italiani

Perché il "MES" non è un "patto di stabilità" qualsiasi ma una dittatura
"Vi faccio una proposta:
Voi mi affidate i vostri soldi: e io li gestisco alle seguenti condizioni:
1) Non avete diritto di chiedermi delucidazioni su come li spendo, e decido io quali informazioni darvi.
2) Non avete diritto di controllare come li utilizzo.
3) Nel caso che nonostante tutto emerga dei problemi, non potete denunciarmi a meno che non sia io ad autorizzarvi.... accettate?
NO, vero?
Ebbene sappiate che con il MES, avete "accettato" (o meglio vi hanno imposto) un "contratto" con condizioni praticamente identiche A QUELLE CHE VI HO "PROPOSTO" SOPRA.
"
Editoriale a cura di Alessandro Raffa Continua su No Censura

L’Unione europea, un gatto che si morde la coda di Filippo Ghira su Rinascita  -L’impossibilità di conciliare il taglio della spesa pubblica con interventi statali volti a favorire la crescita economica

Euro, arriva la conferma dell’UE: ci hanno sempre truffato su No Censura


E' in nome del meccanismo di cui sopra, attraverso il quale i golpisti ci stanno dissanguando, ma per comprendere questo ipotetico e strano sostegno plebiscitario millantato dai media mainstream, ci viene in aiuto Costanzo Preve Monti: la mutazione antropologica degli italiani su Arianna Editrice


Come ci si libera della morsa? L'unica strada possibile per me è quella indicata da Gianni

La vita sana non abita più in Italia (ma nessuno ne parla)

Si vive più a lungo, ma da ammalati. Chi lo dice al governo dei banchieri che non si potrà essere produttivi fino alla morte? Che forse saranno forzati a mantenere un minimo livello di assistenza per le persone ammalate? Opteranno magari per l'eutanasia forzata? Chissà, se il bilancio costi/benefici dà loro ragione, perché no.Sono "tecnici", non umani con una coscienza.
Barbara

La vita sana non abita più in Italia (ma nessuno ne parla)

Il nostro Paese ha perso numerose posizioni nella classifica della qualità della salute
L’Eurostat rivela che, a partire dal 2004, il nostro Paese ha perso numerose posizioni nella classifica della qualità della salute. Viviamo di più ma gli anni vissuti senza malattie invalidanti sono sempre meno. Un problema sanitario ed economico. Ignorato però da istituzioni e organi d’informazione.
La notizia, questa volta, è tutta racchiusa in un grafico. Anzi, per la precisione in due curve lunghe più di un decennio che, una volta sovrapposte, mostrano una verità assai scomoda. Che pochi conoscono e pochissimi trovano allarmante. Non che i dati alla base di quei grafici siano rimasti nascosti in qualche polveroso archivio. Tutt’altro. Erano (e sono) pubblici da parecchio tempo. Disponibili in rete e anche nei rapporti ufficiali. Basta sapere dove cercare.

La quantità non è tutto
I dati sono quelli forniti direttamente dai singoli Stati membri ed elaborati dall’istituto comunitario per monitorare il livello di longevità e degli anni di vita sana nei 27 Paesi dell’Unione. In parole povere: un indicatore quantitativo (quanto si vive) e uno qualitativo (fino a che età si vive senza

martedì 13 marzo 2012

L'ingerenza straniera nega la pace

Il "nuovo" mondo che ha fatto seguito alla seconda guerra mondiale ci era stato illustrato come previdente e saggio, intenzionato a fermare sul nascere ogni tentativo guerrafondaio, una sorta di "paradiso terrestre" ispirato ai criteri della diplomazia, della ragionevolezza, del rispetto tra i popoli e le nazioni.
Coloro che lo gestivano si sono rivelati così previdenti da inventare anche artifizi come il terrorismo e la tutela dei diritti umani, quali stati di eccezione utili a legittimare le guerre, o come usano definirle i politically correct mainstream "missioni di pace" ormai diventate sistemiche e soprattutto preventive.
Eccolo, il loro "equilibrio" della pace:

Gli Usa spadroneggiano nello Yemen come fosse un suo stato federale, dove intervengono in piena autonomia in difesa del regime "amico" che da anni reprime proteste pacifiche insanguinando il paese.Anche gli yemeniti avevano cominciato la propria "rivoluzione araba" pacifica, chiedendo le dimissioni del dittatore Saleh al potere da 33 anni consecutivi, ma non hanno potuto contare come gli armati "ribelli" del CNT libico sull'appoggio dei bombardamenti Nato né sul sostegno occidentale come concesso ai manifestanti tunisini ed egiziani (anche loro disarmati e pacifici).
Ieri i tenaci yemeniti hanno manifestato di nuovo contro il regime oppressivo e sanguinario del filo-Usa Saleh, chiedendo l'espulsione dell'ambasciatore Usa.
L'Onu considera in tutta evidenza gli yemeniti come esseri umani di serie B, senza diritti da tutelare. L'ingerenza Usa nello Yemen è davvero pesante e soffoca la stabilità e l'autodeterminazione dei popoli.

In Bahrein, dove gli Usa hanno la V Flotta i diritti umani dei bahreiniti certo non hanno la priorità ed il sangue può scorrere tranquillamente senza che i media occidentali e l'Onu starnazzino contro il regime repressivo né documentino l'oceanica manifestazione dei pacifici cittadini.In 100 mila hanno manifestato il 9 marzo scorso nel piccolo paese, come mai questa censura mediatica? L'opposizione diventa importante per i media occidentali a seconda del valore strumentale che assume per le potenze imperialiste?

Si parla di Nigeria solo in seguito al blitz fallito per liberare due ostaggi di

domenica 11 marzo 2012

Ue e la ripugnante ipocrisia della retorica democratica

In Usa sono 500 le parole chiave che il governo intende monitorare, facendo "guadagnare" ai cittadini nella terra della libertà una bella segnalazione al Ministero della Difesa ogni qual volta si permettono di digitare tali parole chiave.
Ho citato questa notizia dagli Usa visto che per le istituzioni europei rappresentano i nostri "ispiratori" democratici.

In Francia, sempre con la scusa della sicurezza, in questo caso contro il furto d'identità, i deputati francesi hanno votato martedì 6 a favore della creazione di uno schedario di identificazione con i dati biometrici di tutta la popolazione francese.

In Ungheria, secondo quanto riportato da Swiss info "migliaia" di persone sarebbero scese in piazza contro le politiche autoritarie di Orban, democraticamente eletto (nella foto la scritta " We voted for Orban and not for Goldman Sachs). Sulla "libera" stampa occidentale però le manifestazioni pro-Orban di gra lunga più partecipate non trovano "ospitalità".Il mondo dei vertici Ue è davvero singolare, viene dato risalto alle proteste ungheresi contro le politiche di austerità (da verificare che siano state realmente eseguite, Orban veniva accusato dalla stessa Ue di non voler sottostare ai diktat del FMI che per ritorsione, come si usa in democrazia, a quanto pare, nega al paese dei prestiti). Ma i manifestanti che vengono incensati contestano una fantomatica politica autoritaria senza mai entrare nel merito di codesto ventilato autoritarismo.
Le modifiche costituzionali sono state approvate con larga maggioranza da un governo regolarmente eletto, non come in Italia dove un manipolo di golpisti della finanza ha già proceduto a modificare la Costituzione introducento il pareggio di bilancio nella quiete più totale. La "società civile" italiana che tanto sbraitava con le "agende rosse" in difesa della Costituzione evidentemente non ritiene questo provvedimento lesivo e dannoso della stessa.
Ah quando c'è l'amore e per il totalitarismo della Ue, la "società civile" italiana ne deve nutrire molto.

Anche in Grecia, Romania, Portogallo, Spagna (non in Italia) si protesta da tanto tempo contro le misure di austerità che la stessa Ue impone in modo coercitivo. Perciò trovo davvero ipocrita che la Ue si dimostri"preoccupata" per la crescente "deriva autoritaria" ungherese, così come risulta alquanto singolare che questi manifestanti "indignati" per la politica di austerità di Orban chiedano proprio alla Ue di "salvarli".

La stessa Ue che costringe i governi a ratificare il Meccanismo di Stabilità Europea, un organo che è immune ad ogni controllo giudiziario.
Questa Ue, quella del Trattato di Maastricht che lo stesso Attalì definisce "poco democratico", si dice preoccupata per la legge relativa al garante per la protezione dei dati personali, nonostante non abbia niente da eccepire sulla schedatura di massa dei cittadini francesi. L'altra infrazione contro l'Ungheria è stata aperta a causa del pensionamento anticipato per i magistrati.Ohibò, si anticipa la pensione per i magistrati.
Già, per una Unione Europea per la Finanza ed il Neoliberismo capisco come, continuare ad elargire pensioni nonché, ancor più grave, anticiparle desti "preoccupazione".

Swiss Info, non riporta il reale motivo della "preoccupazione" dei tecnocrati europei, ossia la dipendenza della Banca Centrale al governo ungherese.
Intollerabile che la Banca Centrale della propria nazione risponda ai suoi cittadini.
Questa è la democrazia dei banchieri che si preoccupa dei "diritti umani" ad intermittenza,  pronta ad approvare embarghi a comando Usa come contro la Siria e contro l'Iran ma non contro Israele che continua a compiere la sua mattanza di palestinesi. Solo ieri 15 vittime innocenti palestinesi sono state massacrate nei raid israeliani.
Secondo Repubblica infatti i palestinesi stavano ricevendo armi di contrabbando attraverso i tunnel, mentre il mondo occidentale con in testa la Clinton si "danna" per far avere armi all'"opposizione siriana" vittima di repressione secondo la narrazione priva di verifica fornita dai mass media.I palestinesi evidentemente non sono vittime di "repressione".

Consiglio la lettura di questo chiaro e limpido articolo di Eurasia Che cosa sta realmente succedendo in Ungheria


sabato 10 marzo 2012

Maastricht progettato come prigione

Attali: «Abbiamo minuziosamente "dimenticato" di includere l'articolo per uscire da Maastricht»

"In primo luogo, tutti coloro, e io ho il privilegio di averne fatto parte, che hanno partecipato alla stesura delle prime bozze del Trattato di Maastricht, hanno, ci siamo incoraggiati a fare in modo che uscirne ... sia impossibile. Abbiamo attentamente "dimenticato" di scrivere l'articolo che permetta di uscirne.
[Alcune risate e applausi in sala ...!!!] Non è stato molto democratico, naturalmente, ma è stata un'ottima garanzia per rendere le cose più difficili, per costringerci ad andare avanti. Perché se si esce, cosa che naturalmente è sempre possibile ... è impossibile, ma naturalmente, se si vuole, si può, è molto molto complicato, non vi spiego come, ma è molto molto complicato, di uscirne sia dal basso che dall'alto, è molto complicato." (Jacques Attali, durante il suo intervento all' "Université Participative" organizzata da Ségolène Royal sul tema "La crisi dell'euro", 24 gennaio 2011.)
Il discorso completo di Attali:
Video su Daily Motion

Tutto Uno

Grecia deve supportare intero sistema bancario mondiale

La stampa tende molto a banalizzare ed imputa la situazione greca ai "tedeschi" e "francesi" suggerendo un odio xenofobo di fondo, quando sappiamo bene che  Merkel e Sarkozy altro non sono, come Monti, che dei camerieri delle banche. Costoro non stanno certo dissanguando i greci per "redistribuire" il maltolto nelle tasche dei tedeschi e dei greci.
C'è un'altra realtà che tendono ad occultare, ossia che in caso di default scatterebbero i rimborsi a carico delle società emittenti di CDS...
Buona lettura.
Barbara



Consiglio di leggerlo per intero, intanto vado al "succo":

"Ma in realtà tutto gira intorno a chi stabilisce le regole del gioco. Per chiunque abbia un po’ di buon senso, un perdita del 70% equivale ad una insolvenza. Ma in questo caso a decidere se si tratta di fallimento o meno è invece la International Swaps Derivatives Association (ISDA). La cosa importante da tenere a mente è che l’ISDA è composta dai rappresentanti di banche e società finanziarie. Queste sono le aziende che hanno più da perdere nel caso di fallimento della Grecia. Tuttavia è nell’interesse dei membri dell’ISDA che le perdite dovute al fallimento della grecia non vengano associate a un fallimento esplicitamente dichiarato. 
La faccenda diventa ancora più torbida. L’ISDA rappresenta essenzialmente il sistema bancario mondiale. In Europa, il sistema bancario è pieno di titoli di Stato. Tali obbligazioni costituiscono nominalmente nei bilanci delle banche delle attività. Se la Grecia venisse dichiarata insolvente, si creerebbe un precedente che farebbe da guida sull’eventuale gestione del debito di altri paesi. E questo potrebbe mettere in pericolo l’intero sistema bancario europeo."

L'uomo è "out" il sintetico è "in"

 Nel 1988, Il principe Filippo ha espresso il desiderio che, se dovesse reincarnarsi, avrebbe voluto essere “un virus mortale” che riducesse la popolazione mondiale. Più di recente, Bill Gates ha dichiarato: “Il mondo oggi ha 6,8 miliardi di persone … punta a circa 9 miliardi. Ora, se facciamo un ottimo lavoro su nuovi vaccini, sulle cure sanitarie, sui servizi di salute riproduttiva, si potrebbe diminuirla forse del 10 o 15%”. Insieme con donazioni deducibili dalle tasse di enormi quantità di denaro per aiutare la causa della depopolazione, “incontri segreti” dell’elite mondiale hanno avuto luogo per discutere di questi temi:
 .........
 Abbiamo interrogato l’establishment dei media, che ha parlato dei partecipanti come di persone buone e filantropi preoccupati, sottolineando che Ted Turner ha pubblicamente sostenuto scioccanti programmi di riduzione della popolazione che abbatterebbero la popolazione umana di un incredibile 95%. 

.......

 Nel terzo mondo, Turner ha contribuito letteralmente con miliardi alla riduzione della popolazione, in particolare attraverso programmi delle Nazioni Unite, aprendo la strada ad artisti del calibro di Bill & Melinda Gates e Warren Buffet (il padre di Gates è stato a lungo un membro importante del consiglio di amministrazione di Planned Parenthood e un eugenista di alto livello).

L'uomo si detesta, o forse, chi propina e promuove le teorie mahltusiane di depopolamento del pianeta occulta dietro motivazioni ecologiche (come il surriscaldamento climatico causato dalla Co2) piani di sterminio su scala globale ha già "venduto" le sue qualità umane. Appaiono così pseudo proposte di  legge e progetti di bioeticisti, psicologi, scienziati vari che tentano di accreditare i più atroci crimini contro l'umanità come leciti e nel nome della salvaguardia del pianeta.Ironia della sorte, proprio l'Onu è chiamata a portare avanti e coordinare attraverso le varie Ong e "Fondazioni" questi crimini, vedi Agenda 21.

E' assolutamente necessario scindere l'ambientalismo di facciata,