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venerdì 27 aprile 2012

Bene, continuiamo così

Se non la smettiamo subito di inquinare ed uccidere il pianeta DI CONSEGUENZA noi stessi, non lamentiamoci se i mahltusiani considerano gli umani come virus da eliminare.
Barbara




Golfo del Messico: è da 2 anni che il petrolio continua ad uscire

L’Ecosistema del Golfo è stato decimato
La fuoriuscita di petrolio della BP è iniziata il 20 aprile 2010.
Abbiamo già avvertito che la fuoriuscita di petrolio della BP avrebbe danneggiato gravemente l’ecosistema del Golfo.
Da allora, ci sono stati numerosi segni che potrebbe manifestarsi lo scenario peggiore:

mercoledì 25 aprile 2012

Equitalia e studi di settore: Estorsione legalizzata

In riferimento alla decisione del Medico del lavoro e Ministro Clini di "riciclare" i rifiuti tossici nel cemento che sarà impiegato anche per le abitazioni, Adele Dentice non poteva usare espressione più corretta: "Così lo stato combatte la mafia: facendogli concorrenza!".



Il medico Clini (il giuramento da Ministro deve aver surclassato quello di Ippocrate) non è certo il primo ad aver attuato prassi discutibili. Quando furono istituiti gli studi di settore supponendo la colpevolezza dell'evasore, trasferendo l'onere della prova dall'accusatore alla difesa sapevano che era stata concepita un'arma di distruzione di massa. Oltre alla scia di suicidi che il racket legalizzato lascia dietro di sé, gettando nella disperazione più cupa familiari e dipendenti delle vittime, l'abuso di potere che certi funzionari pubblico/privati fanno della loro funzione come emerge da questa testimonianza è raccapricciante, da far impallidire certi "picciotti".


Barbara


Mi ha scritto un imprenditore di Firenze dopo aver letto i miei articoli su quant’è duro mandare avanti oggi un’azienda per le vessazioni del fisco italiano. Pubblico integralmente il suo sconcertante racconto nel giorno triste in cui il governo fa saltare il “fondo taglia tasse” e le statistiche ci fanno tragicamente sapere che dal 2009 una persona al giorno si è tolta la vita per la crisi. E’ giusto denunciare le vessazioni e doveroso reagire a una crisi caratterizzata non tanto dalla mancanza di lavoro quanto di soldi (gli imprenditori che si uccidono non sono sepolti dai debiti ma dai crediti,

martedì 24 aprile 2012

Debito pubblico Italia: l'abbiamo già pagato, conti alla mano

Seguono altri due articoli ottimi sul tema.
Alla vigilia della  67° ricorrenza della Liberazione sarebbe opportuno ripensare a come ci siamo consegnati ai nuovi totalitarismi della Ue, dell'euro, della finanza delle banche percorrendo una strada lastricata di buone intenzioni ma che finiva all'inferno. Un grazie a tutti i partiti che hanno reso possibile questa Italia del 2012 i cui abitanti vedono solo nel suicidio la vera liberazione. Grazie a tutti coloro che hanno acclamato, sposorizzato, gioito alla svendita della nostra sovranità nazionale.
Barbara

Debito pubblico Italia: l'abbiamo già pagato, conti alla mano

Togliere il pane di bocca ai nostri figli, per restituire un debito che è già stato ripagato. Non dobbiamo nulla a nessuno, a ben pensarci.

Scusate la lunga assenza. Torno, e scopro subito questo bel conticino sul sito finanziario cobraf. Molto interessante: dati alla mano (e gli ultimi disponibili risalgono al 2007) dimostra che l'Italia ha già ampiamente pagato il proprio debito. Così spiega GZ:

Ho finalmente trovato i numeri e uno studio che mostra che nel caso dell'Italia il debito pubblico attuale di circa 1.950 miliardi (2011) è pari alla somma cumulata di tutti gli interessi, cioè il debito è dovuto agli interessi, il problema del debito è solo che da 30 anni ci si pagano sopra interessi reali pazzeschi.

La tabella si ferma al 2007 con un valore del debito pubblico totale di 1.663.353 e un valore totale degli interessi pagati dal 1990 al 2007 di 1.605.543. Le due cifre sono identiche nel 2007 e se aggiorni i dati vedi che pagando circa 50 miliardi l'anno di interessi (ma quest'anno saranno 70 miliardi di euro) il totale del debito pubblico, che è di circa 1.950 miliardi di euro è esattamente pari agli interessi pagati.

Qualcuno potrà obiettare che è ovvio che su un debito si paghino interessi. Ma io immagino di andare a chiedere un mutuo decennale per 100 mila

lunedì 23 aprile 2012

25 aprile Festa PER la liberazione


Comunicato Stampa


Anche quest'anno in occasione del 25 Aprile, il Movimento Politico di Liberazione, Per il Bene Comune ha promosso una iniziativa politica per ricordare agli italiani che il nostro paese è militarmente, politicamente ed economicamente occupato dall'esercito e dai grandi finanzieri USA.


Dalle ore 15 di mercoledì 25 Aprile, su PER IL BENE COMUNE
VIDEOCONTRIBUTI PER UN' ITALIA LIBERA E INDIPENDENTE Hanno già aderito : Gianluca Monaco, Associazione Terra Nostra
Rocco Carbone, Movimento di pensiero Sete di Giustizia
Enrico Bianchi, Albamediterranea
Mariella Cao, Comitato sardo "Gettiamo le basi"
Gianni Lannes, giornalista
Maurizio Pallante, Movimento per la Decrescita Felice
Giulietto Chiesa, Alternativa
Barbara Cloro, Informare per Resistere
Santo Melia, Che te lo dico a fare
Tom Bosco, Nexus
Emiko Hirano, New Japan Women Association
Jurgen Grassman, German group against USA bases


Le adesioni ed i videocontributi sono pervenuti dopo la circolazione sul web del seguente appello: A quasi 70 anni dall’ occupazione dell'Italia,


noi CHIEDIAMO che l’esercito USA lasci il nostro paese. Il nostro popolo, costituzionalmente dichiarato sovrano, ha anche il diritto di conoscere i trattati “secretati” sottoscritti 65 anni fa tra il governo italiano di allora, altrettanto segretamente rinnovato dai governi avvicendatisi alla guida dell’Italia, e gli occupanti americani. Lasciando l’Italia, è necessario che i militari USA si portino via le centinaia di bombe atomiche, i sottomarini a propulsione nucleare e le portaerei, nonché i loro armamenti, ad iniziare da quelli proibiti e più pericolosi (dal fosforo all’uranio impoverito, dall’ultrasuono all’elettromagnetico, più altre diavolerie, solo in parte utilizzate in Afghanistan e a Gaza). 


CHIEDIAMO che, a spese del governo americano, le loro basi militari, i loro depositi ed i loro poligoni di tiro, nonché le aree circostanti, siano bonificate dalla radioattività e dalle tonnellate di inquinanti sparsi sul terreno e nelle falde acquifere.  


CHIEDIAMO che l’Italia esca dalla Nato, che era stata varata come organizzazione militare di difesa da ipotetiche aggressioni della alleanza militare di difesa nata con il Patto di Varsavia (ciò non ha più senso poiché l’URSS non c’è più e la maggior parte dei paesi che lo costituirono fanno ormai parte dell’Unione Europea). La NATO è invece divenuta lo strumento militare per le guerre d’aggressione, in Europa, in Nord Africa ed in ampie aree dell’Asia, agli ordini delle strategie belliche decise o ratificate, dal governo americano.


CHIEDIAMO che i soldi degli italiani ora bruciati per mantenere le basi americane, acquistare armi statunitensi e inviare il nostro esercito nei teatri di guerra voluti dagli americani, ammontanti ad oltre 30 miliardi di € l’anno, pari a 60 mila miliardi (60.000.000.000.000) di lire, vengano più utilmente impegnati per salvare imprese e posti di lavoro e investendo sull’istruzione, che è la principale certezza per un futuro migliore della nostra Patria.  




L'Ufficio stampa di Per il Bene Comune  
Tel./Fax. 0532 733656

domenica 22 aprile 2012

Nelle mani dello strangolatore di Bruxelles

Mentre da tempo in Usa si interrogano sull'uso si e indignano profondamente a causa del denaro dei contribuenti regalato a Wall Street (vedi articolo Che ci fanno, le banche “troppo grandi per fallire” con tutti quei soldi? su I lupi di Einstein) in Italia non passa giorno senza  che il regime imponga nuove tasse ed aumenti e guai a protestare, pena essere subito messi alla gogna come "evasori" e figuriamoci ad esigere spiegazioni sullla maniera in cui vengono impiegati questi soldi anche se già conosciamo bene la risposta.La mistificazione secondo la quale andrebbero a finanziare servizi per il cittadino ormai dovrebbe essere evidente a tutti, dal momento che trattasi di una mera balla volta a giustificare il loro sistematico saccheggio.



Intanto l'Italia è così ridotta:


Rigor Mortis, ha tentato di staccare la spina ai disoccupati togliendo loro l'esenzione dai tickets sanitari ma i "tecinici" spiegano essersi trattato di refuso al quale hanno già posto rimedio.
Avendo temporaneamente esaurito la fantasia sull'ennesimo balzello da inventarsi, introducono la Imu-bis (sì certo si poteva pensare di estenderla alle fondazioni bancarie ed esonerare gli anziani costretti in un'ospizio ma il dittatore delle banche ha le sue preferenze).


Rigor Mortis dice che tutto questa rapina è necessaria onde evitare di finire come la Grecia, ma a questo punto sono confusa, non aveva detto che il miglior successo dell'euro è proprio la Grecia?
Come mai vuole evitarci quel glorioso destino, anche se le misure intraprese dal suo collega golpista targato GS sono così simili (in verità misure intraprese sia dal precedente cameriere greco Papandreu che da quello portoghese, spagnolo e irlandese)?


Anzi, pitttosto affrettiamoci a fare la nostra offerta al Qatar (dopo aver sequestrato gli investimenti libici urge un rimpiazzo), l'emiro sta già pensando di investire massicciamente nelle isole greche, potrebbe poi rimanere senza spiccioli per noi.



venerdì 20 aprile 2012

Le mele avvelenate

Tolta esenzione ticket ai disoccupati 

950MILA EURO PER LA AGENDINE. E SOPRA CHE COSA CI SCRIVONO? Casta si aumenta polizza vita su Altra Realtà

Manovra da 10 MILIARDI A LUGLIO su EcPlanet
 

Seppellire i cadaveri di Gianni Petrosillo

2012: chiuse già 146.000 imprese dati Unioncamere sul Corriere

ed una buona notizia...della serie allora si può?

Un suggerimento a Pd ed Idv (quest'ultimo  è il partito che finge di lagnarsi del banchiere Monti) che hanno votato contro, possono sempre rispondere con il proprio patrimonio personale invece di far pagare interessi astronomici ai cittadini pratesi

Perché dovremmo  boicottare il Qatar di Marinella Correggia
Con l’accoglienza genuflessa dell’emiro qatariota da parte di Monti e Napolitano a Roma,  il 16 aprile 2012, l’Italia è entrata ufficialmente fra i paesi membri dell’harem di al-Thani. Egli può ben pagare i suoi protetti,  avendo un saldo attivo di 60 miliardi di dollari derivanti dai petrodollari e dai gasdollari. In altri tempi a manifestare contro l’incontro ci sarebbero state molte persone e non 4 gatti peraltro bloccati gentilmente dalla polizia per aver esposto cartelli fuori dalla sontuosa villa dove si svolgeva il ricevimento. In altri paesi qualche giornalista indipendente avrebbe Continua su Sibialiria
 
 

La UE che impone il pareggio di bilancio bombarda la Somalia 

FUKUSHIMA: COSA STA ACCADENDO IN GIAP PONE? EVACUAZIONE DI MASSA DI 40 MILIONI DI PERSONE??? Su Meteo Service

 

 

giovedì 19 aprile 2012

Per uscire dalla crisi - Intervista a Miclavez

Abbiamo dedicato moltissimo tempo all'analisi della crisi. Ora è il momento di individuare possibili azioni da realizzare nelle varie comunità per sottrarsi alla morsa del regime bancario. Serve una rivoluzione finanziaria, che ci consenta di riappropriarci della sovranità monetaria.


Ecco quindi una proposta fattibile per fare un passo avanti verso la moneta del popolo: la moneta complementare comunale, in grado di apportare un concreto beneficio alle comunità che la adotteranno. Ce ne parla Antonio Miclavez.



Video Intervista Qui

mercoledì 18 aprile 2012

Svenduto ultimo brandello di sovranità nazionale

Prima della votazione plebiscitaria e servile verso la finanza e le banche, come cittadina avrei tanto gradito avere chiarimenti su quali misure si intende adottare per il raggiungimento di  questo pareggio entro il 2013. Mi riesce davvero difficile pensare, in un anno come possa essere annullato un debito di quasi 2 mila miliardi di euro. Gli italiani si stanno suicidando ad un ritmo impressionante, lo stesso con il quale spariscono le aziende, quindi mi chiedo: oltre tasse e tagli, è previsto altro? Una domanda stupida e retorica, la conosciamo bene la risposta, non si può certo pensare che il regime dei banchieri metta in discussione gli abnormi interessi sul debito o cancelli tutti i derivati
"Lavorando sulle informazioni di stampa, troviamo anche che, oltre al livello centrale, ben 664 enti pubblici, tra cui 18 regioni, 42 province, 45 capoluoghi e 559 comuni avrebbero in pancia "derivati" per oltre 35 miliardi di euro, circa 1/3 del debito complessivo accumulato dagli enti locali ai dati 2009.
tratto da:  Alle radici della crisi, seguendo i derivati di Gaetano Colonna su Clarissa


né tantomeno mi illudo che usino i proventi illeciti del signoraggio per tappare la falla creata per ingrassare gli stessi banchieri.
Fin da subito, possiamo sbizzarrirci sulle prossime nuove tasse, magari sulle giornate assolate perché c'è il sole, una tassa quando piove perché piove, una tassa per le more ed una per le bionde.
In effetti, Monti ci aveva avvisato quando ci invitò ad emigrare.
Barbara




FISCAL COMPACT. L’ITALIA NON E’ PIU’ SOVRANA

I Senatori - complici - approvano il Pareggio di Bilancio in Costituzione e consegnano lo Stato nelle mani dei tecnocrati.

Il Pareggio di Bilancio in Costituzione è stato firmato. Senza che i cittadini italiani ne sappiano nulla o quasi, né nulla di fatto hanno saputo di quanto stava accadendo, complici i media di massa che hanno alzato una cortina fumogena davanti alla vera, fondamentale, notizia di questi giorni, adesso la nostra Costituzione prevede che si debba rispettare ogni anno il pareggio dei conti dello Stato. Con questa norma, dal punto di vista pratico, lo Stato non potrà più operare delle scelte, magari volte a soluzioni che possano dare dei frutti più in là di un periodo di tempo limitato, se queste dovessero andare oltre i meri conti. Cioè se dovessero comportare lo sforamento del bilancio annuale.

Il razzismo dell'Onu, i bahreiniti possono essere trucidati

SCENE DI PROTESTA SUL TETTO DELL'AMBASCIATA DEL BAHREIN IN LONDRA

di EGERIA



17 aprile 2012

Oggi due giovani londinesi originari del Bahrein, nella loro disperazione sono saliti sul tetto dell'ambasciata del Bahrain in Londra, arrampicandosi - sembra - dall'esterno. Mentre scrivo, vedo uno di loro, Moussa Abd Ali, sventolare la bandiera del suo paese martoriato; mentre il compagno, Ali Mushaiema, mantiene i contatti con il mondo per mezzo del suo cellulare, seduto sul cornicione del tetto.

Infatti poche ore fa Ali Mushaiema parlava in diretta con la redazione di Press TV mentre andavano in onda le immagini dei due coraggiosi attivisti sul tetto dell'ambasciata.

Al momento la polizia metropolitana di Londra ha chiuso al traffico l'area di Belgrave Square su cui si affacciano anche le ambasciate della Germania e della Siria, oltre a quella del Bahrein. L'ambasciata del Bahrein per ora non risponde alle chiamate.

Il 4 aprile i due ragazzi erano entrati in sciopero della fame ed avevano iniziato un sit-in di fronte all'ambasciata USA in Londra, ma non avevano ricevuto attenzione alcuna. Ecco perciò la decisione di un gesto che avrebbe sicuramente provocato una reazione - perlomeno dei media.

Cosa chiedono i due ragazzi del Bahrein?

I lettori abituali di questo blog sicuramente ricorderanno i nostri rapporti sulla rivolta del Bahrein iniziata nel febbraio del 2011; la terribile repressione delle forze dell'ordine con grande spargimento di sangue; la distruzione dell'iconico monumento nella piazza centrale di Manama, simbolo della rivolta; l'arrivo nel Bahrein delle forze di invasione dalla confinante Arabia Saudita e da altri stati del Golfo Persico, interpellati dal tiranno del Bahrein, il "re" Hamad al-Khalifa, l'attuale sovrano ed esponente di una dinastia di signorotti whahhabi di stampo oscurantista repressivo -- in stridente contrasto con la filosofia umanistica dell'Islam -- che nei secoli si sono imposti nella regione mediante scorribande violente, brigantaggio e pirateria.

Due secoli fa la corona colonialista britannica ha consegnato alla famiglia degli al-Khalifa lo scettro della "Perla del Golfo", la bella isola del Bahrain, le cui acque sono ricche di perle di qualità eccelsa.

Da allora gli al-Khalifa sono i sovrani fantoccio agli ordini del padrone britannico, ma in tempi più recenti soprattutto servi di USA e Israele -- analogamente a tutti gli altri stati del Golfo Persico ad eccezione dell'Iran, che lotta coraggiosamente per mantenere la propria sovranità conquistata con grande coraggio mediante la rivoluzione islamica del 1979.

Nei nostri reportage del 2011 raccontavamo degli ospedali della capitale Manama presi di assalto dalle forze di invasione per impedire al personale medico di curare i manifestanti feriti, mentre i medici e i chirurghi che si ribellavano ad un ordine tanto oltraggioso, venivano strappati ai feriti durante gli interventi salvavita, per poi essere brutalizzati, arrestati e in alcuni casi perfino fucilati sul posto, nel pronto soccorso, dove la stessa sorte poi toccava ai feriti in cura.

A oltre un anno dall'inizio della rivoluzione, niente è stato risolto - anzi la piccola isola, di grande importanza strategica nell'area del Golfo, è precipitata nel caos. La popolazione non ha mai smesso di manifestare un solo giorno e il bilancio dei morti e feriti è terribile. Muoiono di morte violenta, i manifestanti, soffocati dal gas tossico sparato anche all'interno delle abitazioni, abbattuti dai mitra dei poliziotti bahreini e delle milizie saudite, schiacciati dalle jeep della polizia che investono di proposito a grande velocità gli uomini, le donne e i bambini che non riescono a fuggire in tempo.

Il personale medico degli ospedali si trova in maggioranza nelle patrie galere, come gran parte degli esponenti della resistenza. Le testimonianze parlano di torture sistematiche, di stupri ai prigionieri, sia uomini che donne, di centinaia di condanne a vita e perfino esecuzioni.

La 5a flotta della marina militare americana, da decenni di stanza nel porto della capitale Manama è passiva complice, non interviene, sta a guardare mentre l'orrore si manifesta sotto gli occhi indifferenti dei militari americani.

Tra i condannati all'ergastolo troviamo anche Abdulhadi al-Khawaja, direttore del centro per i Diritti Umani del Bahrein - un uomo di grande spessore umano, pluri-premiato e insignito della cittadinanza onoraria danese per il suo straordinario impegno sul fronte nazionale e internazionale della lotta per i diritti dell'uomo.

Un anno fa al-Khawaja veniva prelevato di notte in casa propria in seguito ad un raid violento che ha terrorizzato la numerosa famiglia, compresi anziani e bambini. Per settimane, al-Khawaja era stato il quotidiano corrispondente per Press TV da Manama, raccontando via Skype in diretta gli orrori del regime e della repressione violenta ai danni dei cittadini che chiedevano condizioni di democrazia.

Anche le figlie di Abdulhadi, Myriam e Zainab al-Khawaja, sono attive nel Centro per i Diritti Umani del Bahrein, e fanno ora parte della resistenza, viaggiando nel mondo occidentale per informare sulle condizioni che affrontano i cittadini del Bahrein, manifestando in patria a fianco del popolo, come vere principesse della rivolta, spesso malmenate e arrestate, come mostra l'immagine in basso di Zainab, che in quell'occasione venne trascinata per i capelli, in manette, verso il van della polizia.

Da 65 giorni ormai, Abdulhadi al-Khawaja è in regime di sciopero della fame in protesta dell'«insulto alla dignità dell'uomo» per le torture e umiliazioni subite, rifiutando qualsiasi apporto di cibo. In realtà non è sicuro che sia ancora in vita. L'ultima volta che al suo avvocato è stata concessa la visita al proprio cliente risale a una decina di giorni fa. Già allora, al-Khawaja era allo stremo delle forze, non riusciva a parlare né a muoversi: era vicino al collasso cardio-circolatorio.

Essendo al-Khawaja anche di nazionalità danese, l'ambasciatrice della Danimarca nel Bahrein da qualche tempo sta tentando -- finora senza successo -- di ottenere la consegna del prigioniero per il trasferimento su suolo danese.

Il mondo viene tenuto totalmente all'oscuro di quanto succede nel Bahrain, mentre i media vomitano ogni giorno sui nostri schermi le versioni fraudolente delle violenze in Siria, provocate di proposito da gang terroriste e mercenarie al soldo del Mossad, della CIA, dei francesi, dei britannici, dell'Arabia Saudita, del Qatar e perfino della Turchia, che negli ultimi tempi ha operato un'improvvisa inversione di marcia, inspiegabile agli occhi dei politologi, alleandosi con l'impero sionista USraeliano -- come viene chiamato dai lettori e autori nella blogosfera di lingua inglese -- e pugnalando la Siria alle spalle.

Mentre al tiranno del Bahrein, che si vanta del suo ruolo di guardiano degli interessi occidentali e israeliani nella regione, vengono forniti i mezzi per reprimere la popolazione, al presidente siriano Assad viene ordinato di "cessare il fuoco", che equivale a consegnare la popolazione alle violenze degli invasori stranieri, e il territorio della Siria a Israele. Poco si curano i presunti difensori del popolo siriano, che i cittadini sono dalla parte del loro leader.

La Siria è da tempo nel mirino di Israele, in quanto si oppone alle mire espansioniste del regime sionista. E' ovvio: chi si ribella all'egemonia di Israele e agli interessi di USA viene spazzato via -- come la Libia, ora lacerata dalla guerra civile. La Siria e l'Iran sono i prossimi sulla lista. Russia e Cina sono l'ambita preda finale.

Per tornare ai notri due coraggiosi eroi sul tetto dell'ambasciata londinese del Bahrein: Ali Mushaiema e Moussa Abd-Ali.

Chiedono giustizia, i due ragazzi, chiedono che il mondo venga informato di quanto succede nel loro paese, chiedono che vengano liberati i prigionieri politici, il personale medico, gli attivisti della resistenza condannati al carcere a vita.

Chiedono che cessino le torture, gli stupri, le fucilazioni, le sparizioni degli attivisti, di cui le famiglie non ricevono più notizie, le morti dovute al gas tossico "made in USA".

Chiedono la liberazione di Abdulhadi al-Khawaja e protestano perché il leader della resistenza, Hassan Mushaiema, figlio di Ali che siede disperato sul tetto dell'ambasciata, è in carcere e non riceve le cure per il cancro che lo consuma.


Diceva poco fa Ali al telefono in collegamento con Press TV dal tetto dell'ambasciata: «Non mi muoverò di qui. Mio padre ha il diritto di essere curato. Il mio popolo ha il diritto di essere ascoltato. Il mio paese ha il diritto alla sovranità, alla democrazia, alla liberazione dal giogo di Israele e delle forze coloniali occidentali. Non mi farò catturare. Sono disposto a dare la vita per la libertà del mio paese».

Per domenica prossima, 22 Aprile, è stata confermata la tappa del Gran Premio di Formula 1 nel Bahrein. Nonostante la forte pressione dietro le quinte per annullare la gara, il dittatore Hamad al-Khalifa ha dato l'OK per lo svolgimento della corsa.

L'intenzione è di ostentare una situazione di normalità nel Bahrein.

In Manama e altre parti dell'isola, per questa settimana è prevista una partecipazione massiccia alle proteste contro lo svolgimento della gara, che si terranno ogni giorno, fino alla domenica della gara.

Solo poche settimane fa, per il 1° anniversario della rivoluzione è scesa nelle strade la metà della popolazione del Bahrein. Immaginate: la metà dell'intera popolazione! Ma niente è stato trasmesso sugli schermi occidentali dai "farabutti dei media di massa", come li chiama l'autore ebreo Stephen Lendman.

Germania e Danimarca hanno annunciato l'intenzione di non trasmettere la gara nei rispettivi paesi.

Ma anche altri paesi stanno valutando l'ipotesi del black-out mediatico della manifestazione sportiva.

E l'Italia? Che farà l'Italia il 22 aprile se il gran premio si svolgerà come previsto? Si schiererà dalla parte degli oppressi oppure dei suoi colleghi alleati di USraele?


* * *

Ora sono le 2:30 di notte e arriva la conferma da parte delle autorità di Londra che i due ragazzi del Bahrein si trovano tuttora sul tetto dell'ambasciata ...

Intanto Press TV ha pubblicato un video-reportage sull'accaduto Vedi qui


 Civium Libertas

lunedì 16 aprile 2012

Inno al dispotismo totalitario finanziario

Fare le cose, e poi informare il popolo a cose avvenute


Il primo contributo è l'intervista a Maroni sul Corriere della Sera del 15 aprile
(http://www.corriere.it/politica/12_aprile_15/cazzullo-intervista-maroni_4d80b27c-86c6-11e1-9381-31bd76a34bd1.shtml)
in cui oltre a dire che potrebbe non essere lui il nuovo segretario dice altre cose ben più importanti:

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infatti oltre a non governare più le basilari funzioni:


- confini
- moneta
- politica estera

<>

Per quale motivo un popolo dovrebbe desiderare di avere sempre meno potere di decidere il suo futuro?



Il secondo è un pezzo - abbastanza allucinante - di Curzio Maltese pubblicato sul venerdi di Repubblica del 13 aprile.

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In esso si dice che:
1 nei prossimi anni i governi politici verranno progressivamente sostituiti da governi tecnici


2 questa nuova classe dirigente formata da Bruxelles è pronta a prendere il potere in TUTTI i governi nazionali europei

domenica 15 aprile 2012

mini rassegna web, articoli e notizie da ricordare

Legge Clini: ok ai rifiuti speciali nel cemento

di Debora Billi
Altro che ecomafie: il Ministro Clini presenta una legge che autorizza l'uso di rifiuti speciali per produrre cemento. Che finisce poi in case e scuole.
Noi ci facevamo su le battutine, riferendo quelli che consideravamo casi estremi e roba da ecomafie.
Come nel post di qualche giorno fa su Crisis, ad esempio, dove raccontavo di una casa a Treviso costruita con cemento misto a rifiuti tossici (e per questo demolita). "I termovalorizzatori siamo noi", ho detto mille volte a mò di boutade.
Ebbene, l'idea evidentemente deve essere piaciuta. Uno spunto davvero geniale per il business, ha pensato il ministro Clini, che presenta ora una legge che consente di usare rifiuti nei cementifici.

Mentre gli italiani continuano a suicidarsi nella più totale indifferenza e sprezzo del costoso Pres della Repubblica Napolitano che anzi lancia fastidiose quanto false omelie sulla moralità e sui "parassiti" (gli italiani che non arrivano a fine mese, mica i partiti eh), il tesoriere del Pd afferma (no comment):
" «Rinunciare all'ultima tranche dei rimborsi elettorali? Impossibile, i partiti chiuderebbero. Sarà una verità impopolare ma qualcuno deve dirla». È quanto afferma al Fatto quotidiano, il tesoriere del Pd, Antonio Misiani. «Abbiamo un disavanzo di 43 milioni di euro», spiega Misiani....Continua su Meteo Service

Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è in giro a fare il promoter per un impianto Pirogassificatore, per difendere il quale è disposto anche a denunciare un cittadino che chiedeva lumi sulla dubbia utilità che non avantaggia il cittadino.....Vedi art qui

Al Comune di Nonantola si sono inventati un altro astruso impianto da sponsorizzare, fanno quello che possono per "raccogliere fondi" che contribuscano alla salvaguardia dei partiti.
Leggere art Mandiamo a Monti l'Italia di Montanari Stefano - Nanopatologo 
 

Sulle dichiarazioni di Napolitano pochissimi hanno avuto l'ardire di replicare, ma fortunatamente le poche eccezioni sono meritevoli..



altri articoli degni di nota...

sabato 14 aprile 2012

Note per "tecnici" e pennivendoli-Ce ne date conto?

UNICREDIT: ADDIO ALL’ EURO. DISOCCUPAZIONE E DEBITO PUBBLICO ALLE STELLE

di Gianni Lannes

Balle di governo - «Monti: l’euro protegge l’Italia dai tassi. L’euro fa da scudo ai conti pubblici è grazie alla moneta unica europea se i problemi delle finanze pubbliche e l’incertezza politica in Italia non si riflettono sull’andamento dei tassi d’interesse» aveva dichiarato Mario Monti 7 anni fa (Il Sole 24 ore, 17 aprile 2005). A conti fatti da quando il cameriere di Goldman Sachs è premier, senza essere stato eletto dal popolo sovrano «il debito pubblico è aumentato di ben 59 miliardi di euro» certifica la Ragioneria dello Stato. Anche la disoccupazione non fa sconti: «oltre un milione di posti lavoro in meno tra i giovani» attesta l’Istat.

Da "E questi sarebbero "tecnici"? Di cosa? di Maurizio Blondet su Rischio Calcolato
Leggo da Franco Bechis: «Dal 15 novembre del 2011 al 31 marzo 2012 sono scaduti titoli di Stato di varia natura per 152.940 miliardi di euro. Monti ne ha rinnovati in quantità maggiore dello scaduto: 188.288 miliardi di euro. È grazie a quella differenza, di circa 35,3 miliardi di euro che è aumentato il debito pubblico italiano».

Documenti di Livia Undiemi sul MES

“ESM: Monti arrenditi. E voi parlamentari, rappresentate il popolo o andate a casa”. Articolo di Livia Undiemi per Wall Street Italia

venerdì 13 aprile 2012

Fmi, il costo dei vivi

Il Fondo Monetario Internazionale ci augura la morte, senza che ci sia nulla di personale ma semplicemente per fa quadrare i conti ovviamente.
Si vive troppo a lungo, il che comporta degli esborsi notevoli che gravano sul bilancio statale. Non importa se la maggioranza dei pensionati prende pochi spicci rispetto a quanto ha versato in decenni di contributi. L'entità delle somme erogate come pensione sono un insulto ai diritti umani, sono una negazione ad una vita dignitosa, quale dovrebbe essere garantita da quella cartastraccia chiamata Costituzione. Non importa se i contributi versati da milioni di lavoratori che muoiono prima di raggiungere l'età pensionabile o poco dopo averla maturata vengono requisiti e certo non devoluti alle famiglie. 
Il FMI non si domanda quanti pensionati a 250 euro al mese potrebbero beneficiare di un aumento, se solo venissero decurtati i vitalizi da faraoni dei vari Napolitano, Mastrapasqua, ex senatori e parlamentari, giudici, unitamente agli innumerevoli consiglieri che presiedono anche trenta poltrone contemporaneamente, come emerso da L'Inkiesta.
Il FMI non si pone il problema di come attraverso quell'elemosina sia assolutamente impossibile sopravvivere, pagare cure e medicine, quando non la retta di un ospizio, unitamente anche all'Imu sulla prima casa che per estorcere ulteriore denaro il regime Monti configura come seconda.

Il FMI mi dovrebbe spiegare come la Germania, la Danimarca, i paesi scandinavi riescano a godere di una potente economia pur avendo un

giovedì 12 aprile 2012

Espropri in Valsusa: “Tutto distrutto”

Mentre i banksters al potere in Italia introducono l'ennesima tassa (sugli Sms il cui introito sarà devoluto alla Protezione Civile, come mai non usano i soldi delle tangenti sugli appalti dell'Aquila?) in Valsusa si va avanti con lo scempio nella più totale censura mainstream. Anche le voci di tutti quegli "attivisti" per la democrazia stile Freedom House che tanto si indignavano per il satrapo "oscurantista" Berlusconi, non hanno nulla da dire sia sulla chiusura seduta stante di un sito del dipartimento del lavoro di Modena né su questa ennesima aggressione, né sull'espulsione di alcuni giornalisti su base davvero discriminatoria, né sul golpe della finanza (obiettivo di think tanks quali Freedom House) che respinge i sindaci valsusini  ancora speranzosi del fatto che il "governo" volesse dialogare. I sindaci insieme ad altri cittadini hanno fatto anche lo sciopero della fame per chiedere al regime di ascoltare le obiezioni dei 360 tecnici. La stampa, forse ora ritenuta libera dall'organo dell'Usaid, ha pensato bene di censurare anche questo evento.

Ma torniamo ad oggi, o meglio, ieri, lascio alla breve e gravissima cronaca de Il Fatto Quotidiano, mentre in  attesa dell'arrivo di Attila CMC previsto per lunedì prossimo si annunciano ancora mobilitazioni.

La solidarietà ricevuta da tutta Italia non è venuta meno, in più di venti città si sono mobilitati, è un sollievo costatare come gli italiani possono esternare slanci di interesse per le sorti di questa nazione.A Palermo la polizia ha caricato il corteo notav, in maniera vigliacca e brutale!!
Questa è l'Italia del regime Monti.
 
Barbara

Espropri in Valsusa: “Tutto distrutto”

Appezzamenti di terreno irriconoscibili, castagni centenari abbattuti, muretti a secco divelti. È questo lo scenario al quale ha dovuto assistere chi