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domenica 8 luglio 2012

L'impero colpisce ancora

Il potere wasp stringe il guinzaglio su Europa e Medio Oriente (promettendo vendetta contro Cina e Russia che non vogliono inginocchiarsi al suo cospetto), ma non dimentica di dare il buon esempio nel suo paese.

Estraggo da un articolo (che ovviamente merita di essere letto integralmente) di Comidad:
Il sospetto che si sia trattato di una fiaba mediatica, è confermato da un documento sull'euro presentato al Consiglio Atlantico della NATO del 4 giugno scorso, un mese prima del vertice UE di Bruxelles. Sarà il caso di ricordare, per inciso, che anche Mario Monti era un advisor del Consiglio Atlantico sino a pochi mesi fa, come ci segnala il suo curriculum sul sito dello stesso Consiglio Atlantico.[1]
Il documento sull'euro a cui ci si riferisce, è una relazione del banchiere Josef Ackermann,
ed ancora

Inoltre Ackermann è tuttora in forza al Consiglio Atlantico, perciò ha ancora tutte le carte in regola per continuare a far danni.
Nella sua relazione al Consiglio Atlantico, Ackermann dice chiaro e tondo che l'euro va salvato, che la Germania dovrà farsene carico, e che la Merkel dovrà farsene una ragione perché cresce l'impazienza degli Stati Uniti. Ackermann inizia e conclude dicendo: "Dobbiamo fare di tutto per mantenere la zona euro così com'è." Nella relazione non è che vi sia un grande respiro strategico, dato che
Ackermann confessa che lo scopo è di "guadagnare tempo". Oltre che sul sito del Consiglio Atlantico, un resoconto della relazione di Ackermann è reperibile anche sul sito Market Watch del "Wall Street Journal". [2]
Che le sorti dell'Unione Europea vengano decise in sede NATO non è affatto strano, dato che le due organizzazioni sono del tutto speculari. Sul sito della NATO viene sottolineato il ruolo "complementare e sinergico" delle due organizzazioni.

Mi sono detta: ecco un'altra prova a sostegno di chi alimenta l'asse anti_Merkel. Intendiamoci, anche lei è una convinta sostenitrice dell'Europa Unita ma non necessariamente a discapito dei suoi concittadini. Insomma, la Cancelliera ripudiando l'unione dei debiti sovrani e rifiutandosi di garantire i debiti altrui senza aver modo di sindacare sulle spese di tali paesi si è attirata le ira dei padroni del mondo. Le strumentali critiche alla Germania infatti non si sono mai concentrate sulla denuncia alla finanza speculativa, sulla necessità di far fallire le banche e non salvarle.Al contrario, generalmente si attacca la Merkel in quanto ostacolo ad una "maggiore integrazione europea" costituita da soli organismi sovranazionali, totalitari, beneficiari di totale immunità giudiziaria e volti a depredare ancora di più popoli e nazioni. Ben si comprende l'ira dei padroni del mondo.

Sempre questi cow-boys capitanati dalla grande meretrice Clinton alzano i toni ancora di più e minacciano apertamente Russia e Cina: Siria, Clinton: Russia e Cina pagheranno sostegno a Damasco. Intanto le navi Nato pattugliano costantemente il Mediterraneo come ormai fosse di loro esclusiva proprietà e si trattasse di un'area finalizzata esclusivamente alle scorribande militari.

E' il caso di urlare "Fermate quella donna" come scrive Fax e d'iniziare a prendere coscienza di quale stato dispotico e totalitario  siano gli USA (leggi articolo da Rinascita a seguito), prima di scatenare ancora un'altra guerra. Ma la "società civile" cosiddetta pacifista è ben schierata a difesa dell'agente del Pentagono. Si notino ad esempio siti come globlalist che, fingendo indignazione per il brutale assassinio di un contadino afgano da parte delle truppe americane, ripropone fedelmente tutte le veline NATO, addirittura attribuendo alla Russia la causa di molte guerre.. Comodo dimenticarsi i numerosi conflitti dal 45 ad oggi e fingere d'ignorare a quali nazioni appartenga la regia. Triste davvero pensare che i pacifinti si appellino a questa donnaccia decisamente più sanguinaria di Bush, ma lo spiega molto bene Alessandro Lattanzio in Clintonite di sinistra

E' ovvio, un democratico, per giunta donna deve essere per forza di cose un emissario "del bene supremo".Congratuliamoci con la signora per l'ottimo "lavoro" in Libia, colpevole di essersi data una democrazia dal basso e "disobbediente".
Elezioni in Libia: durante e dopo l'era Gheddafi

Gli Usa e la liquidazione del dissenso

Esiste un “comitato segreto” della Sicurezza Nazionale per “neutralizzare” i divulgatori dei complotti?

Kevin Barrett*

In molti paesi le persone che oltrepassano la linea opponendosi al governo, rischiano il carcere, la tortura o la morte.
Fino a poco tempo fa, era difficile per i dissidenti americani oltrepassare quella linea. Se volevano farsi arrestare per aver detto qualcosa di sovversivo, le semplici idee non erano sufficienti; avrebbero dovuto minacciare di aggredire fisicamente il Presidente o un altro alto funzionario.
Ma l’America del dopo 11 settembre non è più un faro dei diritti umani. Come ha scritto recentemente sul New York Times l’ex Presidente Jimmy Carter: “Gli Stati Uniti stanno abbandonando il loro ruolo di campioni globali dei diritti umani“. In questo articolo, Carter sottolinea che alti funzionari americani stanno apertamente prendendo di mira cittadini americani con l’assassinio politico, “la scomparsa”, sorveglianza illimitata e altre forme di grezzo abuso dei diritti umani.
Poiché ora sappiamo che un comitato segreto per la Sicurezza Nazionale ordina l’assassinio di cittadini americani e poiché sappiamo che la CIA ha il potere di simulare facilmente morti da malattie e incidenti, potremmo quindi presumere che ogni volta che un dissidente muore inaspettatamente, lui o lei sono stati assassinati dal governo americano.
Consideriamo le raggelanti parole del santone dell’informazione di Obama, Cass Sunstein, il quale sostiene apertamente che il governo americano dovrebbe “neutralizzare i divulgatori di teorie della cospirazione”. L’articolo di Sunstein, “Teorie della Cospirazione: Cause e Rimedi“ afferma che le “teorie della cospirazione” (con le quali si riferisce al movimento per la verità sull’11 settembre) sono così pericolose che il governo dovrebbe deliberatamente infiltrarsi tra i gruppi per la verità sull’11 settembre, “neutralizzare” coloro che divulgano queste idee ed eventualmente rendere queste idee illegali.
Un modo di ”neutralizzare i divulgatori delle teorie cospirative” è quello di terrorizzarli con minacce di morte. Questo è ciò che è avvenuto proprio a Seattle, Washington e Vancouver (Columbia Britannica canadese).
Il 13 giugno il dr. James Fetzer, il fondatore del gruppo “Ricercatori della Verità sull’11 Settembre“, aveva in programma di parlare presso lo University Heights Community Center a Seattle. Appena prima dell’evento, il Community Center ricevette una lettera che diceva: “Community Center, l’evento del 13 giugno per la verità sull’11 Settembre verrà preso di mira per uccidere Jim Fetzer perché sostiene che “ raggi spaziali “ abbatterono le Torri Gemelle. L’attacco può essere una bomba, una bomba incendiaria o semplicemente un colpo di fucile. Un attentato dinamitardo potrebbe avvenire in seguito per ripagarvi di aver sostenuto il movimento per la verità sull’11/9. Uccidete Jim Fetzer ed il movimento per la verità sull’11 Settembre. Uccidete Jim Fetzer (ripetuto 6 volte). Uccidete l’University Heights Community Ceneter (ripetuto due volte). Vi uccideremo ora“. Il detective Kerry Hays del Dipartimento di polizia di Seattle sta investigando sul caso.
Il Community Center cancellò il discorso di Jim Fetzer in tutta fretta. Fortunatamente fu trovato un ripiego di fortuna all’ultimo momento.
Poi, alcuni giorni dopo, una minaccia di morte simile fu inviata per e-mail al proprietario del Teatro Denman di Vancouver, nella Columbia Britannica canadese), dove il dr. Fetzer stava organizzando di Vancouver sull’11 Settembre. Questa volta la minaccia parlava del sottoscritto e del corrispondente canadese di Press TV Joshua Blakeney, nonché il dr. Fetzer. Fortunatamente il proprietario del teatro era troppo occupato a preparare l’evento per leggere la e-mail, quindi non si rese conto della minaccia fintanto che la conferenza non era terminata.
Le minacce di morte sono un modo per “neutralizzare i divulgatori delle teorie cospirative”, mentre gli omicidi sono un altro.
Un lungo elenco di persone, che tentavano di svelare la verità sull’11/9, hanno incontrato una morte sospetta e prematura. Barry Jennings , vicedirettore del Dipartimento dei Servizi di Emergenza per l’Authority Edilizia dell’11 Settembre di New York City, pare sia stato ucciso dopo aver parlato pubblicamente di esplosioni, di cui è stato testimone, che demolirono in parte l’edificio N° 7 del World Trade Center, la mattina dell’11 Settembre. (La demolizione dell’edificio N° 7 iniziò al mattino e fu completata poco dopo le 17.20 dopo che il proprietario Larry Silverstein e colleghi “presero la decisione di tirare giù” l’edificio secondo quanto ha affermato lo stesso Silverstein).
Un altro sostenitore e testimone sulla verità dell’11/9, Dr. David Graham di Shreveport, in Louisiana, fu assassinato, apparentemente dal FBI, per aver scritto un libro su due dei presunti dirottatori che erano chiaramente elementi di controspionaggio controllati da persone della base aeronautica di Barksdale. Graham fu avvelenato con etilenglicole (un antigelo). Il caso viene discusso nel nuovo libro di Sander Hicks: Slingshot to the Juggernaut .
Si potrà obiettare che Jennings e Graham furono uccisi perché erano testimoni oculari di un Crimine di Stato Contro la Democrazia, o CSCD, e non perché erano dei dissidenti. C’è una qualche prova che il governo americano (o una rete deviata infiltratasi) stia “neutralizzando i divulgatori” di pericolose idee uccidendo o ferendoli fisicamente anche se questi non sono testimoni oculari?
Mike Ruppert il leader in origine del movimento sulla verità dell’11 settembre, scrive che il suo ufficio fu preso di mira da microonde e/o armi EMF (armi per il controllo mentale a frequenza elettromagnetica) dopo che iniziò a pubblicare critiche sulla versione ufficiale dell’11/9. Questi attacchi potrebbero aver inciso sulla cagionevole salute di Ruppert e sullo sconvolgimento del suo umore che lo obbligò a abbandonare il movimento sulla verità dell’11 Settembre e ad andarsene temporaneamente dagli USA nel 2006. Un altro sostenitore della prima ora della verità sull’11 settembre, l’editore Byron Belitsos, mi disse che lui e molti altri organizzatori della verità sull’11/9 in California furono presi di mira da armi a microonde o EMF nei primi anni successivi all’11 Settembre. Belitsos dice che queste armi venivano maneggiate da uomini in furgoni bianchi civili che parcheggiavano di fronte alle abitazioni delle vittime e che le vittime avvertivano immediatamente i dolori ed alcune volte anche effetti gravi come mal di testa, ronzii nelle orecchie, nausea, vomito, depressione acuta, vertigini e perdita di coscienza. Sembra che questi avvenimenti negativi siano riusciti ad allontanare moltissimi dei più prestigiosi pionieri e/o veri leader della verità sull’11 settembre. Justin Raimondo, il pioniere investigatore sulla complicità di Israele sull’11 Settembre, fu avvisato di non occuparsi dell’argomento e, dopo non aver seguito le raccomandazioni, ebbe un grave attacco cardiaco, nonostante la sua relativa giovane età e le sue eccellenti condizioni fisiche. Da quando ebbe questo attacco cardiaco, Raimondo si allontanò dal tema dell’11/9 ed è rimasto in buona salute.David Ray Griffin, la voce principale nel mondo sull’11 settembre, ebbe un infarto parzialmente debilitante nell’estate del 2010. Mentre si era rimesso sufficientemente per continuare a scrivere e a fare ricerche, l’infarto gli lasciò una leggera afasia (forte abbassamento o perdita della voce) che ha messo fine alla sua carriera di pubblico oratore.
Il dr. Bob Bowman, ex direttore del progetto Guerre Stellari sotto due presidenti USA, dovette rallentare il suo impegno sulla verità dell’11 Settembre a causa di un cancro.
Cosa ancora più tragica, la scienziata più conosciuta che si prese a cuore la verità sull’11/9, Lynn Margulis, morì di infarto il 22 novembre 2011. Quando parlai l’ultima volta con Lynn, meno di un anno prima della sua morte, mi disse che non voleva più parlare pubblicamente dell’11 Settembre perché “ la politica è troppo pericolosa “. Sembrava spaventata come se qualcuno l’avesse avvisata o minacciata.
Steven Jones, il professore di fisica che ha obbligato la Brigham Young University a fare delle ricerche sulla demolizione del World Trade Center, fu avvertito di smettere da un collega “introdotto”. Jones fece la cosa giusta: rese immediatamente pubblica l’apparente minaccia.
Richard Gage, il fondatore di Architects and Engineers for 9/11 Truth (architetti e ingegneri per la verità sull’11 settembre), potrebbe essere stato preso di mira dal tipo di arma a microonde o EMF descritta da Ruppert e Belitsos. Nell’estate del 2009, a Wasgington DC, Gage iniziò improvvisamente a soffrire di vertigini e perdita dell’udito. Colleghi dell’attivista che erano presenti, sospettano un tipo di attacco velato. Gage, oggi, soffre ancora degli effetti postumi: perdita parziale dell’udito in un orecchio.
Sebbene molti considerano le armi a microonde e EMF roba da fantascienza, il Maggiore Doug Rokke, laureato, ex responsabile del progetto di bonifica dell’uranio impoverito dell’esercito americano dopo la Prima Guerra del Golfo, dice che queste armi sono reali e normalmente utilizzate negli ambienti militari. Lui mi descrisse come utilizzò personalmente queste armi in modo regolare mentre addestrava le Forze Speciali presso strutture dell’esercito americano: “ le montavamo su dei furgoni, su camion, su aerei ed anche a mano. Ce ne andavamo in giro premendo i pulsanti per divertimento. Questo succedeva durante esercitazioni oppure semplicemente come scherzo pratico “. Rokke mi assicurò che, sulla base di sue conoscenze di prima mano sulle potenzialità di armi per il controllo mentale dei militari americani, gli attivisti sulla verità dell’11 settembre sono stati senza dubbio presi di mira da armi estranee non letali (e letali).
Scrivendo questo articolo verrò forse messo su una lista nera del governo americano? Venti anni fa una simile domanda sarebbe sembrata assurda. Oggi, con gli USA che stanno diventando sempre più una repubblica delle banane, sembra sempre più realistico.
Un governo che in modo extragiudiziale assassina, fa scomparire e tortura i propri cittadini dovrebbe lavare i propri peccati prima di criticare altre nazioni. Gli Stati Uniti dovrebbero dar retta all’ex presidente Carter ed iniziare a rispettare la propria Costituzione se vuole avere una qualche credibilità sui diritti umani.

Fonte Press TV

Traduzione a cura di Gian Franco Spotti
07 Luglio 2012 - Rinascita 



2 commenti:

  1. E' proprio così Barbara, chi da fastidio al manovratore ha i minuti contati in ogni parte del mondo. I giornalisti ormai molto pochi (e se ne capisce anche il motivo) che osano fare il loro lavoro vengono eliminati, ne abbiamo un esempio recente proprio qui in Italia con Lannes http://www.articolotre.com/2012/07/gianni-lannes-un-dramma-accompagnato-da-un-vergognoso-silenzio/97137 o in Israele http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=15880 il reporter Blau ha osato rivelare una pratica assai comune nelle democrazie occidentali ovvero che i vertici dell’esercitoin questo caso di Tel Aviv decretano in anticipo l’uccisione di quelli che per loro sono terroristi ricercati, compresi alcuni dirigenti di Hamas, anche quando questi possono essere catturati vivi. Il giornalista viene rinchiuso l'artefice della pratica invece continua indisturbato. Ha la democrazia dalla sua parte!

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  2. Ciao Eleonora, davvero allucinante la store di Lannes e di Israele...senza parole. Prendono ad esempio sempre Israele come faro della democrazia, ormai quasi tutto il mondo occidentale assomiglia sempre più a questo stato assassino..
    Ormai è chiaro quali siano i principi del "nostro" mondo ed i valori della nostra "cultura"....che orrore

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