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domenica 30 settembre 2012

Ue: prove di sollevazione?

Lisbona
Aggiornamento: anche a Parigi (ma non c'era il magico Hollande tutto diritti e niente austerità?) pare che ci sia molto fermento. La gente chiamata a raccolta dal fronte di sinistra manifesta contro l'austerità. In Italia, l'autoeletta parte "sana" del paese, quello stesso fronte di sinistra sta preparando il No Monti day. Sarà il Profumo delle elezioni che ha fatto risvegliare questa "parte sana", ben lieta di non aver disturbato il manovratore fino ad oggi? Mentre viene oscurata dai media mainstream la manifestazione apparentemente trasversale ed apartitica della Catena Umana già circolano articoli che trasudano soddisfazione per il supposto flop dell'iniziativa. Il primo è del Fatto Quotidiano, finta testata alternativa (basti pensare alla propaganda pro vaccini), il secondo su giornalettismo che sfotte chi tenta in buona fede di cambiare lo status quo. Forse, proprio questo disturba chi non gradisce
iniziative e manifestazioni che non siano state prima "validate" dai magna magna partitici.

Barbara

Portogallo: protesta anti-austerita' a Lisbona

(AGI) - Lisbona, 29 set. - Migliaia di portoghesi hanno manifestato a Lisbona contro l'austerita', mentre il governo dovra' presentare a meta' ottobre una nuova, dura finanziaria.
  La protesta pacifica e' stata organizzata dal sindacato della CGTP e arriva dopo che il premier, Pedro Passos Coelho ha promesso di ascoltare la voce del popolo, rivedendo in parte i rincari delle tasse e contributivi precedentemente annunciati.
  Resta il fatto che nella finanziaria per il 2013 l'esecutivo dovra' comunque varare nuovi sacrifici per evitare che il deficit sfori il tetto concordato. Oggi i manifestanti a Lisbona hanno scandito slogan contro il governo di centrodestra. "Un anno fa - ha detto dal palco il leader sindacale, Armenio
Carlos - il premier ci aveva assicurato di aver concordato con la troika le soluzioni per risolvere i problemi del Paese. Ma e' un film che abbiamo gia' visto in Grecia, stiamo andando verso una strada senza uscita, che ci sta spingendo nel precipizio" . AGI

Spagna, dopo 35 arresti per l'assedio a Madrid gli spagnoli non si sono lasciati intimorire e continuano a presidiare massicciamente la capitale iberica ancora oggi 29 settembre. Sono in piazza per respingere la politica di austerity imposta da un governo (regolarmente eletto) ma al lavoro per l'amata europa. Gli indignados all'inizio, concentravano la loro "rabbia" (condivisibile) contro i rappresentanti al governo a causa delle loro laute preblende e privilegi. Leit motiv molto di moda anche in Italia, nel corso di una campagna che è servita ad imporci il più "presentabile" e "rispettabile" dei governi, composto da tecnici banchieri. Auguro agli spagnoli un diverso epilogo, come in effetti sembra sia probabile.

I giornalacci mainstream, che tanto risalto hanno dato alla "repressione" delle tre baldracche anti-Putin, ritengono in tutta evidenza meno importanti le  centinaia di migliaia di persone che chiedono di decidere del proprio destino. Ah questa Ue tanto intenta a "disciplinare" i paesi cattivi per ordine di Washington imponendo sanzioni in modo arrogante, risulta tanto tanto insofferente quando i propri concittadini non "apprezzano" il grande sogno europeo. Diamine, l'Ue, dicono i piazzisti, è nata per l'evoluzione spirituale ed umana dell'uomo, mica possiamo "rovinare" la reputazione di questo "illuminato" progetto per 4 "facinorosi"?

In Italia, spunta il movimento 29S che ha organizzato appunto per oggi un assedio a Roma sulla scia degli indignados (movimento 15M). Si possono seguire gli aggiornamenti su Fb, il gruppo o utente (sono abbastanza ignorante riguardo a FB) Catena Umana fornisce dettagli sull'andamento dell'iniziativa. Non ho compreso ancora bene le "rivendicazioni" di questo gruppo.

Alla luce delle molte lotte giuste condotte in Italia e non solo, ne ho viste molte boicottate dall'interno nonché strumentalizzate o per neutralizzarle o per dirottarle altrove. Quando penso all'astio contro la casta, penso a quanto questo argomento sia stato usato per farci digerire il governo tecnico. Ora che gli sciacalli sono usciti dalle quinte occupando davanti agli occhi di tutti le leve del potere, i politici sono ancor più di impiccio. Continuano infatti gli scandali che mostrano la natura dei nostri rappresentanti. Eppure, si tratta della stessa oscena classe politica che ha sempre tenuto il popolo italiano in ostaggio, spesso lieto di esserlo quando ogni tanto veniva concesso di raccattare le "briciole". Gli oligarchi della finanza non hanno mai fatto mistero di considerare tanto i popoli quanto i politici come dei fastidi di cui sbarazzarsi. Il popolo ha ancora risorse che le sanguisughe golpiste stanno mano a mano sequestrando. Ma la classe politica, soprattutto ora che non esiste più sovranità e che proprio dai servi sciocchi è stata consegnata ai loro padroni,  si rivela completamente inutile.  In un certo senso, ha firmato la propria condanna a morte, insieme alla nostra. Quindi, incaricando procure (si svegliano a comando, ma a quanto pare non disturba la cosa)  e pennivendoli la delegittimazione della casta come costosa ed immorale ( e lo è, per carità) si alimenta l'indignazione popolare. Il dramma è che, sia la gente che i media (che servono uno scopo che non rientra nell'interesse del popolo) non usano l'indignazione per richiedere indietro la sovranità in nome della quale esigere che i politici servano gli interessi di tutti, ma viene sfruttata per chiedere unicamente di sbarazzarsi dei membri della casta.  Già, e chi colmerà il vuoto? Beh intanto "risparmiamo" i soldi che magari i contabili banchieri ci rimborsano un pò di debito pubblico.  Non è certo la prima volta nella storia che l'odio delle folle (d'altronde perché cambiare sistema quando ha sempre funzionato?) viene usato per imporre un mutamento di regime, facendolo passare oltretutto come democratico. La rivoluzione francese insegna, fu un cambio di padroni deciso già in precedenza all'interno di circoletti ben istruiti.
Non so se sia questo il caso, ho solo voluto esternare le mie perplessità e diffidenza. Sarei estremamente felice nel vedere il popolo italiano sollevarsi e sbarazzarsi sia della classe politica, ma soprattutto dei più pericolosi aguzzini banchieri che, con molta classe, stile, charme mietono migliaia di vittime, con estremo "rigore".


2 commenti:

  1. Impossibile non essersi accorti che IL FATTO non e' un giornale limpido o progressista....quel giornale dobbiamo ancora farlo .
    Interessati ?

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  2. Vero Marco. Il fatto ha la nomea di essere tanto alternativo ma spesso porta acqua al mulino della propaganda elitaria.
    Magari ci fosse un giornale alternativo, dalla parte della gente e non dei poteri forti. Ma dove e come trovare risorse in un sistema che concede attenzione e spazio solo a chi non nuoce loro?

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