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lunedì 8 ottobre 2012

Il tre per cento è nato per caso

Aujourd'hui en France - Le Parisien

Ecco come nasce la serietà dei "tecnici europeisti". Peccato che gli effetti siano tanto reali quanto devastanti. Curioso come si tratti di un francese, in barba a tutti  coloro che amano "discriminare" in base alla nazionalità dei membri dell'elite, come se lo stato di appartenenza avesse una qualche importanza per "gli eletti". Ci sono solo i popoli contro questi "filantropi".
Barbara

Il tre per cento è nato per caso

Mentre i paesi dell’eurozona presentano piani di rigore per far rientrare il deficit pubblico entro il 3 per cento del pil come preteso da Bruxelles, Aujourd’hui en France rivela “l’incredibile storia della nascita” di questo limite. Il quotidiano ha rintracciato “l’uomo che su richiesta [dell’ex presidente] François Mitterrand ha inventato in fretta e
furia questa cifra emblematica”.
Guy Abeille, 62 anni, ex funzionario della direzione del Bilancio, ”è l’inventore di un concetto su cui insistono da decenni tutti i governi, di destra e di sinistra: il deficit pubblico non deve superare il 3 per cento della ricchezza nazionale”. Racconta Abeille:
Abbiamo stabilito la cifra del 3 per cento in meno di un’ora. È nata su un tavolo, senza alcuna riflessione teorica. Mitterrand aveva bisogno di una regola facile da opporre ai ministri che si presentavano nel suo ufficio a chiedere denaro […]. Avevamo bisogno di qualcosa di semplice. Tre per cento? È un buon numero, un numero storico che fa pensare alla trinità.
Il quotidiano sottolinea la stranezza dell’aneddoto:
L’ironia della storia è che i tecnocrati di Bruxelles si sono ispirati a questo famoso 3 per cento anche per creare un’altra regola [iscritta nel nuovo trattato di bilancio europeo] e altrettanto falsamente cartesiana, quella che obbliga a limitare il deficit strutturale degli stati allo 0,5 per cento. Perché non l’1 o il 2 per cento? Nessuno lo sa.

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