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lunedì 15 aprile 2013

Come si muore di povertà dedicato alla Pres della Camera

La gente continua a suicidarsi. Gli italiani continuano a suicidarsi. Oltre all'imprenditore  di Torino di 62 anni perseguitato da Equitalia,  si toglie la vita una donna di 55 anni di Bologna, disoccupata. Un imprenditore di 65 anni a S Croce sull'Arno si è impiccato. Dava lavoro a 10 dipendenti. Un altro imprenditore, di origine cinese a Faenza si è dato fuoco. Al di là delle belle parole di facciata esperite dagli sciacalli di turno, al di là di fantomatiche crociate contro la povertà cosa è stato fatto?
L'assessore al Lavoro Claudia Porchietto dichiara commentando il suicidio di Torino:

"E' triste constatare  -  scrive l'assessore al Lavoro, Claudia Porchietto  -  come le istituzioni locali, nonostante l'impegno che stanno mettendo per sostenere imprenditori e lavoratori coinvolti nella crisi possano veramente poco contro la solitudine, la sofferenza e l'isolamento che colpisce l'individuo. Un evento tragico come questo deve farci moltiplicare gli sforzi per sostenere chi vive il dramma quotidiano della crisi".

Di quale impegno stia parlando questa si tav non è ben compreso. Forse si riferisce al numero verde anti suicidi, al quale certo non puoi chiedere di pagarti le bollette,  mutui e cartelle esattoriali.

La signora dei rifugiati dell'Onu ha promesso guerre virtuali (chissà quante vite salverà)  e sponsorizza la colonizzazione della Siria.
Leggendo questo articolo, ben si comprende come mai la signora la povertà italiana non se la immagini. La Boldrini arriva dalla Fao, viaggi tra stipendi d’oro e hotel di lusso.
Dichiara al magazine del Corriere della Sera:

”Ho scelto la politica vedendo cos’hanno fatto alla Grecia”.


Forse intendeva vista la situazione in Grecia meglio che mi procuri un'altra poltrona sicura. La signora della Fao, non risulta che ad oggi sia andata alla Caritas per vedere chi è costretto a mendicare un tozzo di pane. Non si è interrogata su quante persone ci sono finite lì, ed in che modo. Non le interessa sapere quanti disoccupati ci sono, informarsi riguardo a come vivono quest'ultimi insieme ai numerosi precari che lavoricchiano. Vi risulta abbia pronunciato qualche parola sugli esodati, sull'esiguità di certi sussidi, che siano di disoccupazione o di invalidità?
Sulle pensioni? Non si interroga. Certo che non immagina quanto sia povera l'Italia. Basta fingere che sia tutto a posto ed occuparsi di temi cari alla sinistra al caviale. Sa dirci la signora quanti suicidi al mese per motivi economici ci sono? Si può parlare di ECONOMICIDIO?

La Cgil lancia l'allarme Cig. Mezzo milione rischiano di perderla, dice la donna del sindacato. Bene, nel paese tanto civile i paladini dell'eguaglianza han fatto di tutto perché vi fossero cittadini di serie A e di serie B.

In Italia dilaga la precarietà, la crisi e la povertà, il sussidio di disoccupazione vale per il 25% dei licenziati, l’articolo 18 protegge solo quattro lavoratori su 10, alla cassa integrazione possono accedere solo alcune categorie di lavoratori, ma di riforma del sistema delle tutele guai a parlarne.
A quante vite umane corrispondono gli esclusi non è il caso di approfondire. La statistica rende asettica la questione.
Abbiamo sindacati che non redigono bilanci, Ispettorati del lavoro lautamente retribuiti, Centri per l'Impiego ai quali non è obbligatorio iscriversi, uffici Inps e quant'altro, ma  sapere quanti stiano lavorando e quanti no, per quale stipendio, quanti percepiscono una qualche indennità o pensione rimane un mistero italico.

Vorrei far presente che i tutori dei lavoratori, quando firmarono la legge Biagi si premurarono di non chiedere in cambio alcuna forma di protezione per i precari. Come si sarebbero dovuti arrangiare nei periodi di interruzione tra un lavoro ed un altro? Fatti loro. La cassa integrazione ed il sussidio di disoccupazione sono collegati al tempo INDETERMINATO. Appunto, quello abolito nel 2003, ben dieci anni fa. Per il sussidio si può accedere solo se si rientra in vincoli astrusi, come aver lavorato tot giorni continuativi negli ultimi due anni. Eh già, ma proprio chi non ha potuto conseguirli ha maggior bisogno. No, per la legge sono automi che non hanno alcuna necessità di campare.
Chi si licenzia, non ha diritto ad avere alcunché. Ben gli sta. Non si può essere choosy. Nel 1998, il governo dei tecnici disse che era ora di finirla di tutelare chi per svariate ragioni doveva cessare il rapporto di lavoro subordinato.

Stesso discorso per i titolari di partita iva, cocopro e ibridi vari. Chi ha aperto partita iva e non ha avuto successo deve essere punito per aver "osato". Secondo la vulgata infatti, costoro hanno avuto modo di "frodare" il fisco per cui.... siano felici che non spetti loro la gogna.
Capito Boldrini come è facile diventare poveri? Se le interessasse la questione, potrà chiedere ulteriori dettagli alla BCE che ha il potere di creare indigenti. Non era preoccupata per i greci? 
Perché mai dovrebbe supporre che gli italiani siano decimati dalla stessa mano che sta assassinando i greci, la Ue è bene assoluto no? Ed inoltre, i sindacati non si sono certo strappati le vesti in nome del diritto a campare. Si limitano a chiedere lavoro, poi se questo non c'è è giusto che la gente che non serve si tolga di mezzo. Se non si interessano i sindacati di come viva quel 43% per cento della forza lavoro perché mai dovrebbe preoccuparsene Miss Onu?


Il tasso di occupazione ad ottobre 2012 è del 56,9 riporta Repubblica. Il restante 43,1%, ossia quasi la metà della forza lavoro di che campa? Mistero.
Quel 56,9 quanto percepisce? Vi è incluso anche chi ha lavorato per un solo giorno? Come mai il tasso di disoccupazione risulta essere del 10%? Gli inattivi, ossia sempre disoccupati che si sono scoraggiati, han vinto alla lotteria per cui sanno come provvedere a sé stessi?
Non è dato sapere. Sono inattivi, unità, capitale, risorse. Tutto, meno che esseri umani che in quanto tali hanno bisogno di nutrirsi tutti i giorni.
L'importante è che si suicidino in silenzio, che non facciano rumore così la stampa potrà continuare a tenere le luci spente su di loro.

La Fornero, colei che ha creato gli esodati, ora si preoccupa dei ROM, della loro inclusione. Significa soldi.
Che strano, per i disoccupati non ci sono, per gli esodati non ci sono, per i cassintegrati non si sa, ma per una etnia si trovano. Se non è razzismo questo.
Però fa buon brodo per gli allocchi di turno.
Dal decreto sblocca pagamenti la Cgia di Mestre denuncia che sono proprio le piccole imprese sotto i 20 dipendenti ad essere escluse dal pagamento degli arretrati. Si tratta del 98% delle imprese. Una catastrofe annunciata, poiché se chiudono tali aziende i dipendenti non possono accedere alla cassa integrazione. Il referendum che avrebbe dovuto coprire questi lavoratori estendendo loro le garanzie del defunto articolo 18 fu boicottato dalla sinistra tanto solidale dedita all'importazione di nuovi schiavi per aumentare il dumping sociale. Visto che abbiamo immense opportunità di lavoro, non si comprende il senso dell'invito a venire qui. Dubito sia per pura bontà d'animo, anzi, proprio alla luce della orrenda realtà, chi diavolo inviterebbe a cena qualcuno, sapendo che il frigo è vuoto?. Un sadico strumentalizzatore.
E' un bel guaio introdurre il reddito di cittadinanza. Se la gente viene pagata per "stare a casa", come sono soliti dire certi liberisti con il fondoschiena altrui, chi andrà più a lavorare?
Poco importa se il lavoro stesso si sta disintegrando. Che la gente crepi con esso. Siamo una repubblica fondata sul lavoro, no? Per cui, senza quest'ultimo, la nostra vita dovrebbe essere deprivata di qualsiasi ragione. Questo  è il diritto umanesimo della globalizzazione imperialista.
Qualora venisse introdotto, poi, come faranno ad esigere che il popolo lavori per stipendi di 250 euro come le multinazionali hanno chiesto ai greci?
Dovrà anche essere alzato lo stipendio minimo lordo appena fissato in 400 euri (il trucco dello stage..capite con quasi il 50% della popolazione disoccupata hai voglia a turnover..)

Ne approfitto per consigliare l'ottimo articolo di Salvatore Tamburro


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