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martedì 28 maggio 2013

la Ue delle banche ci vuole morti. Ecco come

La Ue, sempre dalla parte delle lobbies. Non si smentisce mai. Pochi articoli ma ben fatti a titolo di esempio chiarificatore di come l'elite attraverso i suoi numerosi organismi intende privarci di ogni mezzo di sopravvivenza.



Corporatocrazia Made in Usa – L'Altra Faccia del Nuovo Ordine Mondiale 
(chi diffonde l'idea che la distruzione della ue sia interesse della Germania mi chiedo che gioco stia facendo, sarebbe alquanto idiota da parte di tale nazione distruggere il suo principale mercato di sbocco di prodotti. Piuttosto, gli Usa da una Ue annientata avrebbe molto da guadagnarci ma è una pista che pochi prendono in considerazione.



Senza contare come il fisco serva all'esproprio di massa ossia si lavora per niente, come in Grecia Che vergogna! Il Ministro delle Finanze greco riscuote le tasse anche da quelli con reddito mensile di € 300 mentre in Italia una società composta da due soci paga
Se ci vogliamo salvare dobbiamo prendere seriamente in considerazione questi suggerimenti: LA CULTURA DEVE ESSERE COSMOPOLITA; L’ECONOMIA POLITICA DEVE ESSERE NAZIONALE soprattutto adesso che i nostri governanti assecondando l'Europa CI NEGA ANCHE IL CIBO CHE VORREMMO AUTOPRODURCI, ed il caro Letta Enrico vuole che gli italiani considerino la Ue come una mamma affettuosa, si sfiora veramente il patetico e ridicolo. La madre affettuosa ha trasformato il Bel Paese in una dittatura fondata sul suicidio.

Come la Tecnocrazia intende affamare il Popolo
- Oggi, lo stato di indigenza, di povertà e di dipendenza dai bisogni primari, è tale, da indurre i soggetti più deboli della società al suicidio, e altri, i più resistenti che, a breve, saranno costretti ad abbandonare i centri urbani per riparare nelle campagne, e prodursi autonomamente il cibo necessario per sopravvivere.
Parallelamente, l’Unione Europea, emana leggi che vietano la coltivazione privata di
orti e ortaggi e l’allevamento di animali da cortile. La tecnocrazia vuole affamare il popolo, dopo averlo ridotto in schiavitù –
Quando ti tolgono il lavoro e ti ammazzano di tasse, l’ultima speranza rimane quella di tornare alla terra per auto produrre il sostentamento necessario alla vita di tutti i giorni. Tanto è vero che la fortissima crisi economica ha favorito la nascita di migliaia di nuovi agricoltori, anche in Italia, ognuno con il proprio orticello. Ma ecco arrivare la proposta di legge UE – totalmente folle – che vuole mettere al bando i piccoli orti e vietare l’autoproduzione di cibo. A questo punto, e se dovesse andare in porto, cosa resterà se non la rivolta sociale contro il regime tecnocratico?
Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”. Si chiama “Plant Reproductive Material Law”, e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e i semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale.
Questa legge protesta, intende stroncare i produttori di varietà regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola scala. «Come qualcuno potrà sospettare questa mossa è la “soluzione finale” della Monsanto, della DuPont e delle altre multinazionali dei semi, che da tempo hanno tra i loro obiettivi il dominio completo di tutti i semi e di tutte le coltivazioni sul pianeta».
Criminalizzando i piccoli coltivatori di verdure, qualificandoli come potenziali criminali i burocrati europei possono finalmente consegnare il pieno controllo della catena alimentare nelle mani di corporazioni potenti come la Monsanto. I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali – per esempio, coltivano senza usare macchine e non vogliono utilizzare spray chimici potenti. Per cui, non c’è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo, perché non rispondono ai severi criteri della “Plant Variety Agency”, che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali. In pratica, d’ora in poi, tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri dovranno essere registrati.
Tutti i governi sono, ovviamente, entusiasti dell’idea di registrare tutto e tutti. Tanto più che i piccoli coltivatori dovranno anche pagare una tassa per la burocrazia europea per registrare i semi. Gestione delle richieste, esami formali, analisi tecniche, controlli, denominazioni delle varietà: tutte le spese saranno addebitate ai micro-produttori, di fatto scoraggiandoli.
Anche se questa legge verrà inizialmente indirizzata solo ai contadini commerciali si sta stabilendo comunque un precedente che, prima o poi, arriverà a chiedere anche ai piccoli coltivatori di rispettare le stesse folli regole.
Un tecno-governo impazzito!!! Questo è un esempio di burocrazia fuori controllo. Tutto quello che produce questa legge è la creazione di una nuova serie di funzionari dell’Ue, pagati per spostare montagne di carte ogni giorno, mentre la stessa legge sta uccidendo la coltura da sementi prodotti da agricoltori nei loro piccoli appezzamenti e interferisce con il loro diritto di contadini a coltivare ciò che vogliono». Inoltre è molto preoccupante che si siano dati poteri di regolamentare licenze per tutte le specie di piante di qualsiasi tipo e per sempre – non solo di piante dell’orto, ma anche di erbe, muschi, fiori, qualsiasi cosa – senza la necessità di sottoporre queste rigide restrizioni al voto del Consiglio.
Come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli. Il problema di questa legge è sempre stato il sottotitolo, che dice un sacco di balle, come sul mantenimento della biodiversità e sulla semplificazione della legislazione, come se il nuovo dispositivo rendesse finalmente le cose più facili, ma negli articoli della legge c’è scritto tutto il contrario. Esempio dove si spiega come “semplificare” le procedure per le varietà amatoriali, non si fa nessun accenno alle accurate classificazioni già elaborate dal Defra, il dipartimento britannico per l’agricoltura impegnato a preservare le varietà amatoriali. Di fatto, la maggior parte delle sementi tradizionali saranno fuorilegge, ai sensi della nuova normativa comunitaria. Questo significa che l’abitudine di conservare i semi di un raccolto per la successiva semina – pietra miliare per una vita sostenibile – diventerà un atto criminale. Inoltre, questa legge uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in tutta la comunità europea, avvantaggiando così i grandi monopoli sementieri.
E’ quello che stanno facendo i governi: stanno prendendo il controllo, un settore alla volta, anno dopo anno, fino a non lasciare più nessuna libertà, al punto di ridurre le popolazioni alla schiavitù in un regime dittatoriale globale.
Si avvera così la “profezia” formulata da Adams nel libro “Freedom Chronicles 2026” (gratuito, scaricabile online), nel quale un “contrabbandiere di semi” vive in un tempo in cui le sementi sono ormai divenute illegali e c’è gente che, per lavoro, ne fa contrabbando, aggirando le leggi orwelliane imposte della Monsanto. L’incubo pare destinato a trasformarsi in realtà: «I semi stanno per diventare prodotti di contrabbando», afferma Mike Adams. «Chiunque voglia prodursi il suo proprio cibo sta per essere considerato un criminale». Questo, conclude Adams, è il dominio totale sulla catena alimentare. «Tutti i governi cercano un controllo totale sulla vita dei cittadini». Per questo, oggi «cospirano con le multinazionali come la Monsanto», ben decisi a confiscare la libertà più elementare, cioè il diritto all’alimentazione. «Non vogliono che nessun individuo sia più in grado di coltivare il proprio cibo».
FATE AZIONI D’AMORE PARTENDO DA UN SEME
Fate una bomba di semi da gettare ovunque e in ogni luogo! Mettete fiori nei cannoni: era un detto degli anni ’70, della Flower Power Generation. Oggi i figli dei fiori si sono trasformati in molteplici manifestazioni umane, come i guerriglieri del Guerrilla Gardening. Gli attivisti della semina selvaggia se ne vanno, a volto coperto nella notte, a seminare fiori e ortaggi nelle zone degradate della città, creano delle aiuole stupende e coloratissime, preparano bombe di terra e semi e le gettano dove ci sia un lenzuolo di terreno disponibile. Fanno cultura, celebrano la vita oltre la specie, credono in un’idea, sono pacifisti. Seminano Amore attraverso dei piccoli semini. Tutti noi possiamo fare la guerriglia dei semi, uscire alla sera o anche al mattino con un cestino pieno di bombe di semi e spargere la vita sulla terra.
Gianni Tirelli – con l’ausilio della Rete

OGM: le sconvolgenti confessioni di un ex produttore

Chi coltiverà in Europa un orto potrà andare in galera

By Edoardo Capuano - Posted on 23 maggio 2013

Una nuova norma dell’UE mette seriamente a rischio i piccoli agricoltori, che si trovano già in enorme difficoltà a causa della crisi che ha colpito l’intero continente per via degli alti costi di produzione e dalla forte concorrenza.

La nuova normativa di fatto creerebbe una sorta di diritto delle multinazionali sui semi; alcuni semi potranno essere usati, altri messi al bando.

Chi utilizzerà quelli vietati, sarà considerato un vero e proprio criminale, e dunque passibile di denuncia.

Ovviamente, le associazioni degli imprenditori agricoli si stanno fortemente opponendo a questa norma, in particolare perché essa andrebbe a colpire anche chi possiede anche solo un piccolo orto in città.

“Questa legge intende interrompere immediatamente la coltivazione professionale di varietà di vegetali ad uso di piccoli coltivatori, di coltivatori biologici e di agricoltori che operano su piccola scala”. Questo è ciò che Ben Gabel (coltivatore di verdure e direttore di una rivista riguardante appunto la coltivazione di vegetali) ha detto in proposito alla nuova norma voluta dall’Unione Europea. “I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali – per esempio, coltivano senza utilizzare macchine professionali adatte e non ricorrono all’uso di sostanza chimiche.”

Ai sensi della legge di cui stiamo parlando, quasi tutte le tradizionali varietà di semi utilizzate per coltivare i vegetali saranno considerate illegali in quanto fuori legge.

Una vera e propria follia, non pensate?


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