Mentre Obama ed i suoi burattinai non riescono a spuntarla in Siria a causa di Russia e Cina, cercano un altro fronte per infastidire i due grandi competitors che si oppongono al dominio globale yankees, ossia Russia e Cina.
La Cina sta subendo direttamente la provocazione dei gendarmi Usa che utilizzano le isole Senkaku di proprietà giapponese, di conseguenza Usa.
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Sugli scogli di Senkaku si gioca la partita imperiale di Pechino - questo articolo è de La stampa e fin dal titolo è facilmente intuibile la presa di posizione a difesa Usa.
Il fronte Urkaina. A causa della sospensione dei negoziati per l'adesione all'Ue, anche qui, gli Usa (e che c'azzeccano?) hanno mobilitato il suo esercito di tirapiedi:
- i burocrati passacarte dei lobbisti in quel di Bruxelles
- la Tymoshenko che praticamente chiede una sorta di "Intervento umanitario"
Tymoshenko a leader Ue: liberate l'Ucraina, non me"Necessario firmare accordo di associazione senza precondizioni"Tymoshenko a leader Ue: liberate l'Ucraina, non me
Gli elementi per una rivoluzione stile soft power ci sono tutti, come insegnato dal
filantropo Soros e Gene Sharp si può destabilizzare una nazione sovrana per renderla congrua al washington consensus.
filantropo Soros e Gene Sharp si può destabilizzare una nazione sovrana per renderla congrua al washington consensus.
Ma tu guarda come sono arrabbiati gli Usa per questo niet, sembra quasi sia una "cosa loro"....
Il 22 novembre Putin ha dichiarato che la Ue sta ricattando l'Ukraina da quando le trattative Brussels-Kiev sono fallite. La Ue, questo progetto presentato al mondo degli allocchi come grande progetto umanitario, di solidarietà ed eguaglianza, per mettere fine ai potenziali pericoli di guerre fratricide e tutto il corollario di buoni sentimenti a libro cuore ha mostrato da anni il suo vero volto, la sua vera natura. Il ricatto è l'unica arma che conosce e l'unico sentimento che prova, questa entità che ha creato un mostro come Eurogenfor per imporre i diktat della troika. D'altronde, è davvero molto chiaro come la genesi di tale progetto sia made in USA. L'essenza del potere finanziario lascia ovunque la sua impronta, devastazione, miseria, povertà, indigenza, ecatombe di vite spezzate per la disperazione. Ci vengono perfino a raccontare che questo progetto va salvato a qualsiasi costo onde evitare l'arrivo degli "euroscettici" che si sà, raccontano, essere cattivi cattivi. Gioiamo quindi dei piani genocida firmati troika, che costringe i cittadini greci ad infettarsi del virus dell'HIV per ottenere un sussidio con il quale tirare avanti, unica possibilità per troppe persone. Inneggiare a spauracchi passati per sperare di far amare la Ue sa davvero di mossa alla frutta. Ma torniamo a Putin che ha detto qualcosa di più di quanto riferito dall'Ansa.
PUTIN: “EU BLACKMAILING UKRAINE AFTER BRUSSELS-KIEV DEAL FAIL”
Posted on 27 novembre 2013 video e links qui
with RT – RIA Novosti / 2013 11 22 /
Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato la Ue di ricattare e fare pressione sul governo ucraino a causa della sua decisione di sospendere le negoziazioni per gli scambi commerciali con il blocco (ndt europeo). Ha aggiunto che la decisione sarà chiara nei prossimi giorni. "Quando abbiamo sentito che (l'ho saputo solo ieri) che l'Ukraina ha sospeso- non cancellato, ma sospeso- i negoziati con la Ue e vuole rivedere il tutto, abbiamo sentito una minaccia dall'Ue all'Ukraina fino al punto di tenere massicce proteste di massa. Questa è pressione e ricatto," ha riferito Putin ad una conferenza congiunta con il primo Ministro Turco Recep Tayyip Erdogan a San Pietroburgo.
Analisi
Putin ha ribadito la disponibilità di tenere colloqui pan europei di tre tipi con la Ue e l'Ukraina sul commercio e l'economia. "Il presidente Yanukovych ha suggerito che dovremmo avere tre differenti colloqui su questi problemi, " ha detto Putin. "siamo disponibili a partecipare a tali colloqui ed è un test per verificare quanto siano serie le intenzioni dei nostri partners europei. E' un test per appurare quanto i nostri amici europei siano pronti a condurre negoziati su basi egualitaria, o la mancanza di tale disponibilità." Putin ha detto che questa situazione "non dovrebbe essere politicizzata"
L'integrazione dell'Ucraina nella Ue non è un tema politico, come la Nato e i politici europei sugli esteri vogliono rappresentare, come uno scontro per isolare la Russia -, ma un tema economico, ha aggiunto Putin.
Un giornalista russo ha chiesto di una telefonata intercorsa tra il presidente ucraino Viktor Yanukovych e la sua controparte lituana, Dalia Grybauskaite. L'assistente della Grybauskaite, Jovita Neliupšienė, sostiene che Mosca ha dissuaso Kiev dal continuare le trattative con la Ue, ha detto la giornalista.
Putin ha risposto che non ha nessuna informazione riguardo il contenuto della telefonata, ma ha aggiunto, sorridendo, che forse la domanda può essere rivolta agli Stati Uniti. "Non sò di cosa stessero parlando il presidente dell'Ukraina e il presidente della Lituania. Possiamo chiederlo ad i nostri amici americani e ce lo potranno dire. Ma non ci hanno ancora riferito niente," dichiara Putin, riferendosi evidentemente allo scandalo del programma di sorveglianza dell'agenzia per la sicurezza americana (NSA) che ha intercettato ed intercetta le telefonate dei leaders europei.
Il governo ucraino ha firmato un decreto questo giovedì 21 novembre 2013, sospendendo le trattative per l'adesione dello stato alla Ue. Alcuni legislatori hanno dichiarato che questa decisione è stata presa dopo che Kiev ha considerato gli effetti di tale adesione sulle sue relazioni commerciali con Mosca.
La Russia a ben accolto il desiderio di Kiev di riallacciare i rapporti con Mosca, e Putin ha detto che non era completamente contrario all'adesione ucraina all'Ue. Così ha riferito Putin questo venerdì dopo aver appreso della decisione del governo ucraino, adesso tra i due paesi sarà istituita una zona di libero scambio. " Significa che per molti tipi di merce, molto delicati per entrambi i paesi, non ci saranno tariffe sull'esportazione ed importazione. Il livello di protezione con i nostri partners europei è molto diverso. Siamo arrivati a questo status a seguito delle negoziazioni intraprese all'interno del WTO, per le quali ci sono voluti 17 anni."
Se l'Ucraina firmasse un patto commerciale con la Ue reimpostando le sue tariffe, automaticamente questo influenzerebbe la Russia se mantenesse in vigore la sua zona di libero scambio con l'Ucraina, ha detto Putin, aggiungendo che questo potrebbe distruggere interi settori dell'economia russa. Putin ha spiegato che la competitività dell'agricoltura russa ed altri comparti industriali non hanno ancora soddisfatto i requisiti europei. Se l'Ukraina avesse proseguito con i negoziati per l'integrazione europea, la Russia sarebbe stata costretta a cancellare queste tariffe preferenziali con Kiev, ha detto.
EODE-TV / EODE Press Office
Putin accusa Ue di ricattare Ucraina
Per sospensione accordo associazione con Bruxelles
22 novembre, 14:13
Putin accusa Ue di ricattare Ucraina (ANSA) - MOSCA, 22 NOV - Putin ha accusato la Ue di ''ricattare'' e di far ''pressione'' sull'Ucraina per la sua decisione di sospendere la preparazione dell'accordo di associazione con Bruxelles, che avrebbe allontanato ulteriormente Kiev dall'orbita di Mosca. "Abbiamo sentito le minacce da parte dei nostri partner europei verso l'Ucraina, fino a promuovere l'organizzazione di proteste di massa", ha detto Putin in una conferenza stampa a San Pietroburgo con il primo ministro turco Tayyip Erdogan.
Ucraina, braccio di ferro tra Mosca e Bruxelles
28 - 11 - 2013 Anna Mazzone
Ucraina, braccio di ferro tra Mosca e Bruxelles La due giorni di incontri a Vilnius, in Lituania, che si apre oggi non è solo un summit dell’Unione europea con i sei Paesi del partenariato orientale, ma si è trasformata un lungo braccio di ferro geopolitico tra Bruxelles e la Russia di Vladimir Putin. Al centro del contendere le ultime decisioni dell’Ucraina, che per il momento ha congelato la sigla degli accordi con l’Ue sulla strada dell’integrazione per volgere lo sguardo a Est, verso Mosca. La questione non è solo un gioco di alleanze e non risiede unicamente in trattative commerciali, ma è qualcosa di più, perché qualunque sia la decisione che alla fine Kiev prenderà, verranno ridisegnati gli interi equilibri dell’area orientale.Il partenariato orientale dell’Ue mira a migliorare le relazioni politiche ed economiche con sei Repubbliche ex sovietiche, l’Armenia, l’Azerbaijan, la Bielorussia, la Georgia, la Moldova e – appunto – l’Ucraina. Tutte assiepate in quello spazio territoriale che separa l’Europa dalla Russia. Dei sei Paesi coinvolti, l’Ucraina è quello più grande ed è anche quello più importante in termini di “peso energetico”, perché può contare su forniture di gas che fanno molta gola a Bruxelles.
Ed è vero che da giorni la popolazione ucraina sta protestando perché vuole andare in direzione dell’Europa e per non tornare all’antico tra le braccia di Mosca, ma è altrettanto vero che chi governa a Kiev (e quindi chi decide per le sorti del Paese) sembra pendere per la seconda opzione, con grande gioia di Vladimir Putin.Il presidente russo non ha usato certo il fioretto nell’attaccare “le pressioni” fatte dall’Europa all’Ucraina per la firma del partenariato e si è difeso quando gli alti papaveri di Bruxelles hanno a loro volta accusato Mosca di esercitare la sua influenza su Kiev per portarla al suo seguito. Il messaggio di Putin è chiaro: giù le mani dall’Ucraina che è e resta nel giardino dell’ex Unione sovietica.Ancora oggi i i sondaggi pubblicati sui principali siti moscoviti esprimono in modo trasparente i desiderata dei russi e le percentuali in favore di un accordo Kiev-Bruxelles sono da prefisso telefonico. I russi sperano che l’Ucraina entri nell’unione doganale con la Federazione “perché il mondo slavo deve tornare ad essere unito”, sostengono in tanti.E a parlare alla vigilia del summit di Vilnius è il capo del Comitato Internazionale della Duma, Alexey Pushkov, che in una lunga intervista per il giornale conservatore Isvestia attacca Bruxelles. “L’Ue non ha ancora spiegato da dove verranno i fondi per modernizzare l’Ucraina”, dice Pushkov, andando a toccare un nervo scoperto dell’intera vicenda.Kiev può contare su eccezionali riserve di gas, ma le sue infrastrutture sono obsolete e per poter essere utilizzate hanno bisogno di lavori di ammodernamento che non costano poco. La Russia è disposta a “investire” in questo senso, ma l’Europa vessata dalla crisi può realmente permettersi di farlo?Insomma, la Russia proprio non ci sta a vedere l’Europa che si espande ad Est e si schiera nettamente con il presidente Viktor Yanukovich, bersaglio delle manifestazioni di piazza contro la decisione del governo.L’Europa, dal canto suo, è ancora possibilista, anche se mette in chiaro che non ha intenzione di sottostare ai diktat di Kiev. “La partnership fra l’Unione europea e i Paesi vicini è un impegno a lungo termine, non un gioco al rialzo, a chi fa l’offerta economica più alta o batte più forte sul tavolo”, ha detto in apertura dei lavori di Vilnius l’ex presidente dell’Europarlamento Pat Cox. Per il momento, però tutto sembra bloccato e dall’Ucraina arrivano segnali che fanno pensare a un allontanamento già consumato.L’unica cosa certa per ora è che ancora una volta Vladimir Putin sta dimostrando di vivere un grande momento internazionale, imponendo la volontà della Russia sui principali tavoli internazionali, dall’Europa al Medio Oriente. E Bruxelles non ha né la forza né la capacità per reagire.
Tymoshenko a leader Ue: liberate l'Ucraina, non me
"Necessario firmare accordo di associazione senza precondizioni"Tymoshenko a leader Ue: liberate l'Ucraina, non me
Roma, 28 nov. L'ex premier ucraino in carcere Yulia Tymoshenko ha chiesto ai leader europei di rinunciare a ogni richiesta nei confronti di Kiev e di firmare l'Accordo di associazione con l'Ucraina, senza porre precondizioni, al vertice che si apre oggi in Lituania. La Ue ha chiesto a Kiev un rafforzamento dello stato di diritto e la liberazione della Tymoshenko prima della firma di un accordo storico in ambito politico e commerciale. Ma la scorsa settimana il governo del presidente Viktor Yanukovych ha sbalordito l'occidente fermando i preparativi per l'intesa che avrebbe messo l'Ucraina sulla strada dell'integrazione con la Ue. Yanukovych ha detto che sarà comunque a Vilnius per il vertice del partenariato orientale oggi e domani, ma la rinuncia alla Ue ha scatenato nel Paese le più grandi manifestazioni dalla rivoluzione arancione del 2004. "Se Yanukovych decide in senso positivo, vi chiedo appassionatamente di firmare l'intesa domani senza esitazioni e senza condizioni, comprese quelle relative alla mia scarcerazione" ha affermato Tymoshenko, 53 anni, in un messaggio letto in pubblico dalla figlia Yevgenia. "Vi ringrazio per la vostra strenua difesa della democrazia in Ucraina. Ma oggi è necessario liberare non solo i singoli prigionieri politici" hadetto lunedì la leader d'opposizione lanciando una sciopero della fame in solidarietà con i manifestanti filoeuropei. "E' necessario liberare l'Ucraina. Questo significa che è necessario firmare l'intesa se Yanukovych è d'accordo". (segue) AFP
Leader europei premono su Yanukovich per associazione UeLetta:lavoreremo in queste ore per vedere se possibile recuperare
Vilnius, 28 nov. Viktor Yanukovich è oggetto di un pressing in queste ore a Vilnius, dove si tiene il summit del Partenariato orientale Ue, dopo che l'Ucraina che lui presiede ha deciso di congelare i negoziati per la sigla di un accordo di associazione e un accordo di libero scambio dopo quasi sette anni di negoziati. Anche il presidente del Consiglio Enrico Letta, arrivato nel pomeriggio per prendere parte al vertice, ha spoiegato: "Lavoreremo in queste ore - ha detto ancora - per vedere se è possibile recuperare. Continuo a pensare che con l'Ucraina e con questi paesi si debba avere un meccanismo che non crei un'alternativa Ue-Russia, altrimenti il problema diventa oggettivo". L'Unione europea continua a mantenere le porte aperte. "Noi restiamo fermi nel nostro impegno a portare le relazioni Ue-Ucraina a un nuovo livello", ha spiegato il commissario all'allargamento Stefan Fuele. "L'Unione europea - ha aggiunto - sarà pronta a riprendere i preparativi per la firma dell'Accordo di associazione non appena l'Ucraina sarà pronta a riprendere la sua strada verso l'associazione politica e l'integrazione economica con l'Ue per il bene dei suoi cittadini, i quali hanno ancora mostrato negli ultimi giorni di comprendere pienamente e abbracciare la natura storica dell'associazione all'Europa". (segue) Mos AFP
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