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martedì 22 luglio 2014

Nuovo studio collega oltre 7.000 tumori ai ripetitori di telefonia cellulare

L’esposizione alle radiazioni dei “ripetitori” (più correttamente Stazione radio base) può essere responsabile di oltre 7.000 decessi a causa di tumori? Secondo una ricerca che arriva dal Brasile, i fatti parlano da soli. Lo studio ha dimostrato l’esistenza di un collegamento diretto tra i decessi per cancro e le reti mobili cellulari nella zona di Belo Horizonte, la terza città del Brasile.

Da cosa deriva questo collegamento diretto?

Oltre l’80% di coloro che sono deceduti a causa di determinati tipi di tumori risiedevano a circa 500 metri da uno delle centinaia di ripetitori di telefonia cellulare che popolano la città.

I tumori oggetto della ricerca (prostata, seno, polmoni, reni, fegato) sono quelli associati all’esposizione ai campi elettromagnetici.
Si tratta di una questione molto scottante, e riguarda in primis gli utilizzatori di cellulari, e persino chi non li usa. Coloro che evitano la tecnologia mobile, o che si premurano di indossare gli auricolari per proteggersi dalle radiazioni dannose, sono comunque soggetti alle radiazioni delle Stazioni radio base.

Lo studio Brasiliano è uno studio isolato?

Studi relativi ai ripetitori per reti mobili che hanno esaminato la relazione tra l’esposizione alle radiazioni e i tumori sono state condotti anche nella città di San Francisco, oltre ad AustriaGermania e Israele. Tutti gli studi sono giunti alla medesima conclusione: vivere a una certa prossimità da un ripetitore aumenta il rischio di cancro da 2 a 121 volte, a seconda del tipo di cancro rilevato.

Adilza Condessa Dode, uno degli ingegneri ricercatori e coordinatrice dello studio brasiliano, si rivolge a coloro che sono turbati dalle radiazioni dei ripetitori e spiega che il Brasile non è di certo il solo in questa situazione, “i livelli di radiazione, sono alti e pericolosi per la salute umana. Più vicini si vive a un’antenna, maggiore sarà l’esposizione al campo elettromagnetico.”

Lo studio si è concentrato solo su una città del Brasile. Ma ciò vale universalmente: l’Italia stessa ha visto negli anni recenti un proliferare di ripetitori a causa del numero in continua crescita di cellulari e della necessità di maggiore copertura di rete.

La prova schiacciante
Un numero sempre maggiore di organizzazioni e molti altri studi, non fanno altro che avvalorare i risultati dello studio brasiliano. Persino l’Organizzazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (International Association for Research on Cancer,IARC), dopo avere esaminato le varie ricerche ha concluso e sottolineato che le onde elettromagnetiche, incluse le radiazioni emesse dalle Stazioni radio base, sono un possibile cancerogeno.

Perché i ripetitori delle reti mobili sono così pericolosi?

Il pericolo deriva dalla costante attività delle Stazioni: emettono radiazioni da radiofrequenza pulsata. E’ stato provato da migliaia di studi che questa radiazione causa un danno biologico al corpo, che precede la malattia.

Possono infatti, essere annoverate altre conseguenze all’esposizione, oltre al cancro: mutazioni genetiche; disturbi della memoria; ostacoli all’apprendimento; insonnia; sindrome da deficit di attenzione; sbalzi ormonali; disturbi cerebrali; sterilità; demenza; complicazioni cardiache.

Addirittura in UK cresce la preoccupazione che il programma di installazione diffusa e massiccia di antenne 4G possa addirittura oscurare la ricezione della televisione !

Recntemente la Corte Suprema dell’India ha bocciato il ricorso fatto dalle società di telefonia contro la decisione presa da organi giudiziali dello stato di Rajasthan.

Fonti




Puoi controllare dove sono i ripetitori di antenne cellulari più vicine a te attraverso questo sito http://opensignal.com/coverage-maps/Italy/. La mappa mostra un massimo di 100 antenne ad inquadratura quindi per conoscere quante e dove sono le antenne bisogna zoomare nella zona interessata. Importante è selezionare nel riquadro di destra la voce TOWERS così da vedere le antenne anziché COVERAGE che è la copertura. E’ sconcertante sapere quante ce sono e in mezzo ai centri abitati. Considerate che solo nel comune di Parma ce ne sono più di 100!
Puoi approfondire l’argomento leggendo gli articoli dell’archivio Campi Elettromagnetici
LUG 19, 2014

by DIONI

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