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domenica 24 agosto 2014

Il presidente Hollande riconosce che la Francia ha armato le milizie anti siriane che collaboravano strettamente con i terroristi dell’ISIS

Il leader francese Hollande ha rilasciato dichiarazioni lo scorso Giovedi, riconoscendo che il governo di Parigi ha fornito le armi ai terroristi Takfiri in Siria“qualche  mese fa,” ed ha inoltre sottolineato che, secondo lui, “Non dobbiamo smettere di sostenere i militanti anti-Damasco”.
Hollande , nel corso dell’intervista, ha anche invitato gli altri paesi, a partire da Stati Uniti ed Unione Europea ad aderire alla campagna e ha sostenuto che la Francia non può “fare da sola”.
In un’intervista con il giornale francese Le Monde dello stesso giorno, pubblicato successivamente, il presidente francese ha detto che la comunità internazionale deve assumersi una “grande responsabilità” per quanto riguarda le turbolenze in Siria, che si sono anche riversate nel vicino Iraq.
Egli ha anche detto che i militanti Takfiri dell’ISIL non sarebbero mai apparsi come un esercito se la crisi in Siria fosse stata messa a termine, aggiungendo che gli altri miliziani armati che operano nel paese “meritano tutto il nostro sostegno.”
La Francia è stata tra le maggiori potenze sostenitrici degli estremisti Takfiri operanti in Siria per rovesciare il governo del presidente siriano Bashar al-Assad dal marzo 2011.
Nel mese di gennaio, Hollande aveva dichiarato   che circa 700 cittadini francesi risulta che abbiano  preso parte alla guerra contro il governo di Damasco, aggiungendo che Parigi deve mettere in guardia i giovani contro l’arruolamento nella rete dei gruppi estremisti nel paese arabo.
Secondo alcune fonti, più di 180.000 persone sono state finora uccise e milioni di altre persone sfollate a causa della violenza alimentata da militanti occidentali-basati in Siria
Eretz Zen diffonde il video che dimostra la connessione tra lo Stato islamico (ISIS) e l’opposizione siriana


Uno degli uomini chiave degli Stati Uniti in Siria, il “Syrian Army libero” (FSA) Col. Abdel Jabbar al-Okaidi, che operavano per lo più nella zona della Grande Aleppo, dichiara che era abituato  ad una comunicazione quotidiana e alla collaborazione con i gruppi jihadisti estremisti dello “Stato islamico in Iraq e Levante “(ISIL) e il ramo ufficiale di al-Qaeda in Siria, Jabhat al-Nusra. Egli si riferisce a questi  combattenti come” fratelli”.  In un filmato dopo la cattura del ribelle Menagh, nella base aerea militare, lo stesso era anche apparso in piedi accanto a un jihadista egiziano dell’ ISIL, Abu Jandal, mentre lui e il suo gruppo lo ringraziavano per il suo contributo. E’ risaputo che gli Stati Uniti hanno inviato aiuti militare ad al-Okaidi ed agli altri del FSA durante l’ultimo paio di anni.

Nota:

Questi sono i leaders occidentali che adesso lanciano l’allarme  circa l’aggressione e le atrocità commesse dagli estremisti islamici dell’ISIL in Iraq, sono gli stessi che da circa tre anni hanno armato e sostenuto i vari movimenti estremisti takfiri dei miliziani che combattevano in Siria per rovesciare il governo di Basahar al-Assad.  Sono  gli Hollande, i Cameron, assieme a Barak Obama, gli stessi  che adesso si ergono a “paladini” nella lotta ai “barbari islamisti”. Qualcuno può dare ancora credibilità a simili personaggi?

Fonte: Le Monde                  Syrian Free Press
di Eretz Zen

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