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sabato 3 settembre 2011

Gli artigiani italiani

Gli artigiani italiani

"Sono un artigiano di 40 anni, lavoro 10/12 ore al giorno per potere mantenere dignitosamente la mia famiglia, moglie e due bimbi piccoli. Posso dire a testa alta che ho sempre pagato tutte le tasse, e per questo non mi sono mai arricchito. Non ho il SUV, non ho la casa al mare o in montagna, non ho la barca, non ho il camper, la mia vita è piuttosto "normale" la mia vita è la mia famiglia. Oggi, dopo che da oltre un anno ricevo parecchi insoluti (almeno il 70% del fatturato), dopo che ho sempre pagato tutto abbastanza puntuale, oggi la banca mi manda una comunicazione dove per "Modifica unilaterale del contratto" mi tolgono il piccolo fido che per ora mi serviva.
Dal 5 settembre, quindi, sarà bloccato il mio bancomat, la mia carta di credito ed il mio conto finchè non verserò i 15.000 euro del fido che mi era stato dato. E coloro che mi devono oltre 30.000 euro? Loro sono tutelati, non possono essere toccati da me, a meno che non mi rivolgo ad un avvocato o ad una agenzia di recupero crediti. Ed anche in questo caso ci vorrebbero mesi (e migliaia di euro) per recuperare qualcosa, ma io cosa do da mangiare ai miei figli per questi mesi? Gli insoluti al sugo? Le lettere dell'avvocato in brodo? Nessuna tutela, nessun diritto per un uomo che ha lavorato e lavora onestamente. E qui spuntano due soluzioni datomi da un "amico" del settore creditizio: o vai da un usuraio, o usi l'assicurazione vita, cioè ti fai prendere sotto da un camion o da un treno e sistemi la famiglia. Sapete che forse ha ragione? In effetti con la mia assicurazione vita estinguerei all'istante tutti i miei debiti, i miei creditori sarebbero felici e la mia famiglia prenderebbe abbastanza da non avere più problemi economici.
Io la mia vita per la mia famiglia la darei subito, e forse resta l'unica soluzione per saltarci fuori.
Firmato: un padre sull'orlo di un gesto folle per la famiglia."
Enrico

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