Giunge un messaggio dalla Sicilia tramite FB che è tutto bloccato ma i telegiornali se ne guardano bene dall'informare, non è loro compito....
Che sia la volta buona che in questo paese ci si cominci a protestare sul serio senza i PARTITI in mezzo alle scatole a tentare di sedare, cavalvare, strumentalizzare, normalizzare e soprattutto sedare la protesta?
Sarebbe l'ora visto che del Nuovo Ordine Mondiale e della troika gli unici ad esser contenti apparentemente paiono gli italiani, protestano in Grecia, in Romania, in Ungheria (contro la Ue e l'euro), in Germania...in Italia encefalogramma piatto?
Il movimento dei forconi siciliano parla anche di sovranità monetaria..il grande tabù occultato da tutti i partiti che inveiscono solo al nominarla...
Barbara
Il Movimento dei Forconi blocca la Sicilia per 5 giorni. E non finisce qui, giurano.
Debora Billi Lunedì 16 Gennaio 2012
Si scrive Forconi con la "F", maiuscola, in realtà, ma lo spirito è quello: una rivolta per occupare tutti i punti strategici della Sicilia. E' cominciata oggi, e non ne parla praticamente nessuno a parte la stampa locale. Eppure, sembra una notizia da prima pagina. Su Il Cambiamento c'è un'intervista ad uno dei leader del Movimento dei Forconi, in cui sono rappresentati agricoltori, artigiani, allevatori, pastori, autostrasportatori,
defiscalizzazione dei carburanti e dell'energia elettrica, potremmo parlare di blocco delle procedure esecutive della Serit-Equitalia, potremmo parlare di Piano di Sviluppo Rurale siciliano, potremmo parlare dell'intervento della Giustizia affinché si penalizzi e si lotti contro il taroccaggio dei prodotti
e che da oggi 16 gennaio annunciano:
la nostra intenzione è quella di fermare pacificamente l'intera Sicilia bloccando i punti cruciali del trasporto regionale. Saremo sui porti, sulle autostrade e sugli scorrimenti veloci di ogni parte della regione, saremo nei pressi delle raffinerie di Gela e Priolo, ecc.
Non si tratta di sogni velleitari. La protesta è già in corso, con conseguenze imprevedibili come l'assalto ai supermercati e ai benzinai avvenuto a Gela, dove i cittadini terrorizzati di rimanere senza rifornimenti hanno forse esagerato un filino in paranoia. La ricaduta sta infatti avvenendo anche sui negozi, che rimarranno chiusi, e sulle scuole.
Qualora non ve importi nulla, sappiate che i Forconi stanno meditando anche di bloccare del tutto il trasporto dei carburanti dalle raffinerie siciliane, che producono ben il 50% della benzina consumata nel nostro Paese. Scommetto che ora ve ne importa di più.
La protesta durerà fino al 20 gennaio. Chissà se si estenderà a bersagli più succulenti, o si finirà come al solito a parlare di "caste". Anche se la casta dei pastori siciliani non mi pare poi così tremendamente privilegiata.
Crisis
NASCE LA FEDERAZIONE ITALIANA DEI MOVIMENTI AGRICOLI: FIMA
ringrazio Marista Urru per questa importante segnalazione
sabato 14 gennaio 2012
E’ un giorno particolare quello dell’ 11 gennaio 2012: finalmente gli agricoltori italiani avranno una nuova rappresentanza del settore.
Sarà una rappresentanza moderna, snella, non burocratica, senza costi per gli agricoltori e formata da veri agricoltori senza stipendi e apparati da mantenere.
Per noi dell’ASPAL, sostiene il presidente GIAMMATTEO e il vice VALERI, è una grande gioia ed un bellissimo risultato, visto che da quando è nata l’ASPAL, (ottobre 2009), puntavamo alla federazione nazionale dei movimenti autonomi, INSIEME ALLE ALTRE REGIONI, per dare piu’ forza alla nostra azione.
E’ stata costituita a Roma e si chiama FIMA (Federazione Italiana Movimenti Agricoli), con l’obiettivo di rappresentare le istanze di un mondo agricolo sempre piu’ in difficolta’. Ne fanno parte associazioni e movimenti di tutta Italia, dall’ Emilia Romagna sino alla Sicilia ,che a Roma hanno finalmente dato alla luce l’ atteso organismo di tutela.
La struttura è stata fondata da: Anlac (Italia), Tavolo Verde (Puglia e Basilicata), AS.P.A.L. (Lazio), Comitato Spontaneo Uniti per non morire (Molise), Cospa (Abruzzo), C.I.C.C. (Campania), GTA Gruppo Trasversale Agricoltori (Emilia Romagna), Movimenti per l’Umbria, Comitati in rete (Sicilia), associazione Lega della terra, Associazione Durum Lucano, e sarà aperta al contributo di altri movimenti agricoli italiani.
L’ASPAL, e gli altri movimenti elencati, sono stati ricevuti alla XIII Commissione Agricoltura della Camera, per un audizione, dove hanno annunciato il nuovo soggetto unitario di rappresentanza.
La commissione ha preso atto del nuovo soggetto che rappresentera’ le istanze dei suoi associati e di tutta l’ agricoltura italiana, complimentandosi con tutti, perche’ le aggregazioni facilitano a detta del presidente della commissione RUSSO, anche le iniziative e le riforme della politica in tutti i settori.
Gli esponenti della federazione hanno evidenziato la grave situazione in cui versa il settore, proponendo una moratoria immediata dei debiti pregressi con l’ Inps, con le Banche e con l’Agenzia delle Entrate per dare respiro alle sofferenze degli agricoltori. Inoltre hanno prospettato alla Commissione, la necessita’ di ottenere in sede europea, una deroga che consenta all’ Italia di ripensare la propria politica agricola nazionale, e proposto di rivedere i livelli di inasprimento fiscale disposti dall’ ultima manovra (Imu, costi dei contributi, accise), che colpiscono ingiustamente i mezzi di produzione. Consapevoli della grave situazione economica del Paese, sono state formulate anche delle prime proposte a costo zero per lo Stato: (riforma modalità di assegnazione del gasolio, liberalizzazione dei Caa – Centri assistenza agricola) e una regolamentazione dei mercati per spuntare gli artigli alla speculazione e garantire il giusto reddito, alla stregua di una legge già esistente in Francia.
Marista Urru
sabato 14 gennaio 2012
E’ un giorno particolare quello dell’ 11 gennaio 2012: finalmente gli agricoltori italiani avranno una nuova rappresentanza del settore.
Sarà una rappresentanza moderna, snella, non burocratica, senza costi per gli agricoltori e formata da veri agricoltori senza stipendi e apparati da mantenere.
Per noi dell’ASPAL, sostiene il presidente GIAMMATTEO e il vice VALERI, è una grande gioia ed un bellissimo risultato, visto che da quando è nata l’ASPAL, (ottobre 2009), puntavamo alla federazione nazionale dei movimenti autonomi, INSIEME ALLE ALTRE REGIONI, per dare piu’ forza alla nostra azione.
E’ stata costituita a Roma e si chiama FIMA (Federazione Italiana Movimenti Agricoli), con l’obiettivo di rappresentare le istanze di un mondo agricolo sempre piu’ in difficolta’. Ne fanno parte associazioni e movimenti di tutta Italia, dall’ Emilia Romagna sino alla Sicilia ,che a Roma hanno finalmente dato alla luce l’ atteso organismo di tutela.
La struttura è stata fondata da: Anlac (Italia), Tavolo Verde (Puglia e Basilicata), AS.P.A.L. (Lazio), Comitato Spontaneo Uniti per non morire (Molise), Cospa (Abruzzo), C.I.C.C. (Campania), GTA Gruppo Trasversale Agricoltori (Emilia Romagna), Movimenti per l’Umbria, Comitati in rete (Sicilia), associazione Lega della terra, Associazione Durum Lucano, e sarà aperta al contributo di altri movimenti agricoli italiani.
L’ASPAL, e gli altri movimenti elencati, sono stati ricevuti alla XIII Commissione Agricoltura della Camera, per un audizione, dove hanno annunciato il nuovo soggetto unitario di rappresentanza.
La commissione ha preso atto del nuovo soggetto che rappresentera’ le istanze dei suoi associati e di tutta l’ agricoltura italiana, complimentandosi con tutti, perche’ le aggregazioni facilitano a detta del presidente della commissione RUSSO, anche le iniziative e le riforme della politica in tutti i settori.
Gli esponenti della federazione hanno evidenziato la grave situazione in cui versa il settore, proponendo una moratoria immediata dei debiti pregressi con l’ Inps, con le Banche e con l’Agenzia delle Entrate per dare respiro alle sofferenze degli agricoltori. Inoltre hanno prospettato alla Commissione, la necessita’ di ottenere in sede europea, una deroga che consenta all’ Italia di ripensare la propria politica agricola nazionale, e proposto di rivedere i livelli di inasprimento fiscale disposti dall’ ultima manovra (Imu, costi dei contributi, accise), che colpiscono ingiustamente i mezzi di produzione. Consapevoli della grave situazione economica del Paese, sono state formulate anche delle prime proposte a costo zero per lo Stato: (riforma modalità di assegnazione del gasolio, liberalizzazione dei Caa – Centri assistenza agricola) e una regolamentazione dei mercati per spuntare gli artigli alla speculazione e garantire il giusto reddito, alla stregua di una legge già esistente in Francia.
Marista Urru
Ne approfitto per segnalare, rimanendo in tema agricolo e quindi di Salute Umana questo importante video:
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