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mercoledì 16 maggio 2012

Bce come la Federal Reserve, cui prodest?

Ieri titolavano trionfanti i giornali: Hollande patto per la crescita.

In quanto no tav sono abituata a slogan vuoti ed ideologici, usati solo per giustificare un foraggiamento delle solite consorterie del cemento e del tondino ed ecomafie connesse. Non a caso Hollande si è dichiarato favorevole alla Torino Lione e questo chiarisce ogni dubbio, per chi ne avesse avuti, su cosa intenda per crescita il Bersani francese.

Ora c'è da chiedersi e non occorre nemmeno scavare più di tanto, cosa voglia Hollande, o meglio, i poteri che lui rappresenta (notare la nomina di un banchiere Rothschild):  il Sole24ore del 21 aprile scorso fornisce un suggerimento,I sondaggi dicono Hollande, che già avverte l'Europa: la Bce diventi come la Fed.

La Merkel, così come Schulz ha espresso contrarietà a tale proposta, leggere l'articolo I socialisti europei in ordine sparso di fronte alla crisi per approfondimento. Da mesi si assiste ad una massiccia campagna mediatica che intende individuare la Cancelliera come impositrice unica dell'austerità, dimenticandosi che i vincoli sia della Bce che del Trattato di Maachstricht sono stati ratificati con tanto entusiasmo da tutti i Presidenti eurofanatici allora in carica. Nessuno si lamentò né diede battaglia allora, Attalì ha ammesso che  Maachstricht fu progettato come prigione, intenzionalmente e tutti sapevano.

Nell'articolo di Superbonus sul Fatto Quotidiano datato 14 maggio scorso, traspare intanto un notevole collegamento con il famigerato mercato, di cui gli investitori che comprano bonds statali fanno parte (banche, fondi,
assicurazioni varie) si chiede come faranno mai questi "investitori" ad avere fiducia negli stati senza una modifica della Bce come prestatore di ultima istanza. Insomma, il mercato va rassicurato, sarà per questo che ha fatto schizzare lo spread a 450 oggi 16 maggio?


Perché c’è questa ossessione del debito pubblico. E non si ha la forza – questo è il fallimento – di riformare la Bce, di trasformarla in una banca federale, come la Federal Reserve.

Nella premessa Sapelli (link sopra) si lamenta giustamente del fatto che l'ondata di liquidità è andata alle banche e non all'economia reale. Crede forse che in Usa sia andata diversamente?

La Federal Reserve, che è un'istituzione privata, è stata artefice e beneficiaria dei numerosi bailouts generosamente offerti dai governi Bush ed Obama.
Le banche hanno continuato ad ingrassarsi, la gente di Main Street a perire e questa sarebbe una soluzione per "la crescita" ed il benessere dei popoli europei?

Sapelli sostiene che gli Usa non abbiano interesse a mandare a scatafascio l'Europa contrariamente alla Merkel. L'euro rappresenta una moneta concorrente al dollaro, avrebbero interesse eccome a distruggerlo, ma anche la trasformazione della Bce in Federal Reserve avvantaggerebbe le banche della City. Sapelli scrive che Draghi, quasi quasi per fortuna, è stato scelto da Geithner per contrapporlo a qualsiasi altro soggetto che sarebbe rimasto fedele alla politica tedesca di rigore.
Insomma, gli Usa come sempre nostri salvatori, e si appella a Monti affinché si spenda per una riforma del Trattato di Maachstricht.


Ma tornando al tentativo di spiegare questa ossessiva richiesta di trasformare la Bce in Federal Reserve, che dubito sia nata dai più puri amorevoli sentimenti per le genti d'Europa mi sovviene alla mente questo allarme di  S&P ci avvisa di un cigno nero in arrivo:

Nei prossimi 5 anni i mercati finanziari mondiali rischiano di subire una tempesta perfetta da 35 mila miliardi di euro. L'allarme lo lancia l'agenzia S&P nel suo rapporto sul credito globale intitolato "The Credit Overhang: Is A 46 Trillion Dollar Perfect Storm Brewing?". Continua su Wall Street Italia

Sarà per poter "tappare i buchi" che si vuole la Bce come la Fed? Sia chiaro, il debito resterà sulle spalle dei contribuenti, come negli Usa. 

O per tappare il prossimo crollo del mercato dei derivati in arrivo? A tal proposito leggere La perdita di 2 miliardi di dollari di JP Morgan è solo un’anteprima del prossimo collasso del mercato dei derivati su I Lupi di Einstein.Un articolo che fa rabbrividire per le cifre espresse, se si pensa a quanti enti pubblici, comuni province ed istituzioni italiane varie siano pieni di questa cartastraccia.

O per consentire le nazionalizzazioni prossime venture come la Spagna sta facendo con Bankia, una nazionalizzazione che ovviamente compromette il pareggio di bilancio?

Personalmente ho sempre detestato l'euro e l'Europa intesa come congrega di confratelli dediti alla rapina dei popoli  e per me la Bce dovrebbe sparire nel nulla, lo preciso onde evitare che si pensi intenda difendere la Bce.

Ritengo decisamente utili e illuminanti questi due articoli su questa spada di Damocle denominata spread.....



2 commenti:

  1. Ciao Barbara, sono un Notav emigrato per necessita e seguo diversi blog tra cui il tuo, che apprezzo per i molti punti di vista simili ai miei. Volevo sapere, quando citi i link, esempio il paradosso dello spread , non sarebbe più etico citare direttamente la fonte? Non volermene, apprezzo di aver scoperto un altro blog, ma mi sembrava corretto dirlo. Un saluto Notav.a sarà dura !

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  2. Ciao Myname,

    ti ringrazio per l'apprezzamento, per i links sinceramente il dubbio me lo son posto ed anche in altri posts ho rimandato ai links che a loro volta prendevano da altre fonti, ora sinceramente non sò quale sarebbe la procedura più corretta perché la fonte originale viene a sua volta citata nel link al quale rimando quindi l'autore dell'articolo originale viene citato per cui dovrebbe, ripeto dovrebbe (amici mi han detto così) essere corretto anche in questo modo ma se hai delle delucidazioni in merito credimi mi faresti un piacere a segnalarmele così mi adeguo, non vorrei mancare di rispetto a nessuno per il loro lavoro.

    Un salutone e grazie per il commento!
    Barbara

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