Gianni Lannes, un italiano estremamente coraggioso ed intelligente, purtroppo parla a vuoto. Del suo coraggio ed intraprendenza e volontà di cambiare le cose partendo dalla denuncia delle bugie del sistema, negli italiani non vi è traccia. Ciò che importa agli italiani è mettere il cappello sulle rarissime azioni di disturbo al sistema e farle fallire con il solito giochetto "allarmi son fascisti". Chi non ha rendite di posizione dovute a clientelismi politici se ne VADA DALL'ITALIA. NON conti su un popolo di rammolliti o peggio, complici di questo status quo. I parassiti, lobbisti, burocrati della troika possono stare sereni, la lezione del 45 l'italiano l'ha assimilata e sa fare solo il vigliacco schiavo. Il ventennio prossimo venturo costituito da finanziare da 45 miliardi l'anno è IL VENTENNIO CHE AMANO GLI EURO FANATICI E LA SOCIETA' CIVILE.
Barbara
Se essere italiani.....
di Gianni Lannes
Se essere italiani significa far finta che da noi la democrazia sia viva e vegeta, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa omettere che la Costituzione repubblicana ed antifascista sia stata congelata dal Trattato di Lisbona, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa ignorare le clausole segrete dell’armistizio di Cassibile (3 settembre 1943), lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa tacere sui crimini mondiali del padrone USA, (sedicente alleato), lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa essere militaristi, filosionisti ed angloamericani, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa digerire l’affermazione che la guerra ambientale è un’invenzione complottista, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa non vedere coi propri occhi che nei cieli del Belpaese ogni giorno va in onda l’aerosolterapia bellica della Nato che ci avvelena, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa negare ai massimi livelli istituzionali che centinaia di bombe atomiche targate USA stazionino da anni sulla nostra terra, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa far finta che le sperimentazioni militari sulle nostre vite siano una barzelletta, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa non sapere che lo Stivale è imbottito di basi militari straniere (USA-Nato) da cui partono le guerre, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa dimenticare che i partiti hanno occupato i gangli vitali dello Stato succhiando linfa vitale alla Nazione, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa solo farsi tassare fino al midollo, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa solo accettare di essere trattati peggio degli analfabeti, quando si vota per mettere una croce su candidati imposti dal Potere, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa nascondere l’inesistenza di una classe dirigente all’altezza dei tempi, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa giustificare i privilegi, le malversazioni ed il condizionamento sull'Italia dello Stato del Vaticano, già riciclatore di denaro mafioso ai tempi di monsignor Marcinkus, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa tacere che il sistema in cui viviamo è basato sulla menzogna sistematica e sull'impunità ininterrotta dell’Autorità, lascio questa italianità a Voi.
L’Italia è alla deriva: milioni di leggi e nessuno diritto. Fine della democrazia già da un bel pezzo.
Siamo noi che accettiamo di essere sfruttati da questo branco di politicanti d’accatto, malfattori per conto terzi.
Siamo noi che accettiamo di essere controllati, ispezionati e maltrattati. In fondo, l’oppressione cova dentro di noi.
Ma c’è ben altro che inquieta e disgusta, a parte il servilismo dilagante. In effetti, il sistema di potere ci vuole docili e obbedienti, tutt’ al più consumatori voraci. Pensiamo tanto al futuro che dimentichiamo di vivere il presente.
Calpestano quotidianamente i nostri diritti, quelli dei nostri figli e dei nostri genitori e familiari. Noi? Zitti e muti.
Siamo in uno Stato di Polizia, non più di diritto, dove la democrazia viene demolita ogni giorno nei piani alti.
Il Popolo italiano sembra sia stato privato degli anticorpi, vale a dire della capacità di reagire a questa deriva.
Che fare? Provocare il risveglio delle coscienze. E’ l’ora di proteggere l’Italia da qualsiasi attacco esterno ed interno.
Allora? Una marcia di Pace, nonviolenta al fine di paralizzare la Penisola. Uno sciopero ad oltranza in ogni paese e città. Ci fermiamo per giorni, settimane, mesi. Dovranno per forza capitolare. Non c’è più tempo per fuorviare il discorso.
All’opera, uniti, partigiani e patrioti, per una nuova Costituente, senza distinzioni, senza divisioni.
In politica, ormai, centro, destra e sinistra non esistono più.
La storia insegna: sono le minoranze attive a dirigere gli eventi, insomma, a fare appunto la storia.
La lotta per restituire libertà e indipendenza al Nostro Paese è appena iniziata. Sta a noi andare fino in fondo.
Altrimenti sono parole, anzi, chiacchiere morte ed insepolte.