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sabato 30 ottobre 2010

Clementina Forleo: no, la legge non è uguale per tutti

a seguire La legge è uguale per tutti? di Petrosillo G. 
 e
“Ecco come nell’ufficio della Finocchiaro si decise di “far fuori” Clementina Forleo” di Carlo Vulpio

Clementina Forleo: no, la legge non è uguale per tutti

Viso e parole affilatissimi nonostante il sorriso e la dolcezza della maternità appena voluta a dispetto dell'anagrafe, Clementina Forleo, 47 anni, non smentisce la sua fama di giudice che non teme di cantare fuori dal coro (per questo, nel 2008, è stata «esiliata» a Cremona) e ricorda che «l'articolo 82 della Costituzione prevede che il Parlamento costituisca una commissione d'inchiesta qualora particolari motivi di interesse pubblico lo ti chiedano». Smentendo così, indirettamente, chi ha invitato il premier ad «andare a leggersi la Costituzione».
Non so se la situazione sia tale da richiedere effettivamente una commissione parlamentare d'inchiesta. In alcune regioni però, e soprattutto in certe procure più esposte ai riflettori si sono verificati da parte di alcuni pm eccessi di potere che meriterebbero di essere valutati. A prescindere dal caso Berlusconi.
Susciterà un vespaio...
Ci sono abituata.
Ma lei è favorevole a una commissione parlamentare?
Non sono contraria a patto che, accertati i presupposti concreti circa la sua istituzione, ponga poi l'attenzione a 360 gradi su ciò che è accaduto negli ultimi anni, senza fare sconti a nessuno, superpotenti e intoccabili compresi. Io stessa, a quel punto, chiederei di essere ascoltata perché si indagasse sulla vicenda delle scalate bancarie (che coínvolgeva esponenti del Pd, come Massimo D'Alema e Nicola Latorre, ndr) che mi è stata sottratta tra il maggio e il 29 luglio 2008.
Che cosa lamenta?
Le carte concernenti la posizione del senatore Latorre, che in seguito alla mia richiesta tomavano dal Senato, stranamente] non arrivàrono mai sulla mia scrivania. Finché, approfittàndo di una mia assenza di sette giorni, dopo oltre due mesi il pm le dissotterrò per inoltrarle «con urgenza» al gip di turno. Questi le rispedì al Senato senza informarmi, mentre ero stata tenuta al corrente di ogni dettaglio anche durante le ferie. Questo salvò Latorre. Se invece le carte fossero arrivate a me, che ero il giudice naturale; le avrei inoltrate al pm affinché decidesse se avviare o meno un procedimento, come già avevo fatto per D'Alema. Ritengo che questa sia una delle pagine più nere della giustizia e della storia del nostro Paese. Per questo richiedee chiarezza.
Per questa vicenda Anna Finocchiaro l'ha appena querelata.
Le ho risposto con una denuncia per calunnia. Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato ed ex magistrato, mi querela oggi per una vicenda che risale a tre anni fa e riguarda un «summit» che si tenne nel suo ufficio per avviare un procedimento disciplinare contro di me, come poi effettivamente accadde, perché stavo per depositare la trascrizione di conversazioni imbarazzanti che vedevano coinvolti, suoi compagni di partito. Il punto è che le dichiarazioni per cui mi si querela, mai smentite, sono state rilasciate tre anni fa alla procura di Brescia dall'ex senatore Ferdinando Imposimato. Non sono io da querelare.

Botte per l'ambiente, e vere priorità

Video 
Il Punto di Monia Benini sulle lotte per l'ambiente e la salute, Terzigno, Notav etc

Botte per l'ambiente e vere priorità 
di Debora Billi
In questa settimana di rivolte a Terzigno, mi è sovvenuta all'improvviso una riflessione che voglio condividere. Una riflessione sulle priorità.

Quando si chiede ai cittadini, a volte tramite sondaggi, quali siano le loro principali priorità per il Paese e per se stessi le risposte sono sempre le medesime, quelle più prevedibili: lavoro e ancora lavoro, sicurezza, la casa, la sanità, l'istruzione. La preoccupazione per l'ambiente raramente si trova ai primi posti, qualche menzione per lo smog e per il traffico e poco altro.

La politica obbedisce e segue, i Verdi in Italia fanno percentuali da zerovirgola e i partiti se ne fregano bellamente di avviare politiche ambientali di un qualche peso. Al contrario: si propongono inceneritori, centrali nucleari e a carbone, continue devastazioni del territorio per opere pubbliche inutili ma che "portano posti di lavoro". In fin dei conti, appunto, i cittadini chiedono questo.
Contemporaneamente, però, in Rete e altrove ci si stupisce di continuo per come il popolo italiano sia propenso a subire senza ribellarsi. Il lavoro è sì al primo posto, ma precari e disoccupati in piazza non scendono mai, malgrado la situazione sia in molti casi davvero disperata. "La rivoluzione? Aspetta e spera! Mica siamo francesi!" è il commento più diffuso, "Finché hanno la pancia piena nessuno si ribella!"

Capite ora dove voglio arrivare? Qui, ovvero: l'unico motivo per cui i cittadini italiani sono scesi in piazza e hanno preso le botte, negli ultimi anni, è l'ambiente.

Sono sette i modi con cui segretamente ci avvelenano

L'oggettività del metodo scientifico sembra essere stata dirottata dalle corporazioni che spesso pagano gli scienziati e i ricercatori per supportare i loro prodotti, così come i politici che si muovono attraverso la porta girevole tra il settore pubblico e privato. Ancor peggio quando alcune agenzie per la protezione del consumatore sono complici. La fiducia dei consumatori negli studi scientifici e nella supervisione federale è stata violata a favore del profitto in maniera che i prodotti vengano introdotti sul mercato con uno standard di sicurezza molto ridotto. Le sostanze chimiche di sintesi che troviamo quotidianamente nei nostri alimenti, nell'acqua e nel nostro ambiente circostante stanno aumentando dimostrandosi disastrose alla nostra salute mentale e fisica. Potrebbero essere scritti interi volumi - quindi sono stati scritti - sia dagli esperti della medicina ufficiale che alternativa che documentano i giochi di prestigio che hanno raggirato i consumatori e compromesso la nostra salute. Le categorie sottostanti sono da considerare come una approfondita investigazione che vale come esempio per cosa dobbiamo affrontare come specie continuamente bombardata da queste sostanze chimiche.
ALIMENTI GENETICAMENTE MODIFICATI
La Monsanto esordì come l'industria chimica che portò nel mondo un veleno come l' “Agent Orange” e il “Roundup”. Questi agenti chimici sono oggi meglio conosciuti per il loro utilizzo nella coltivazione degli alimenti geneticamente modificati possedendo quasi il 90% dei prodotti modificati come il mais, la soia e il cotone.
Uno studio indipendente sui “Frankenfood” li ha associati al collasso degli organi interni e un recente studio condotto in Russia ha riscontrato la quasi totale sterilità nei criceti di terza generazione alimentati con soia OGM. Nonostante questi e molti altri allarmi sui rischi riguardanti la salute riteniamo molto difficile che l'FDA (controllata dalla Monsanto) terrà a freno la produzione degli OGM fino a che gli studi condotti dall'USDA sulla gestione dei rischi avrà 3 milioni di $ a sua disposizione. Naturalmente gli studi condotti dagli industriali mostrano che gli effetti degli OGM sulla salute umana sono “trascurabili”.
ADDITIVI ALIMENTARI
Quando molti di noi pensano agli additivi alimentari pericolosi pensano al Glutammato Monosodico (MSG) che è ancora presente in moltissimi alimenti industriali ma sfortunatamente l'MSG sembra essere il veleno "meno pericoloso" che si trova nei nostri alimenti.
Nel 2008 venne trovata la Melamina nel latte in polvere e in alcuni prodotti provenienti dalla Cina. L'FDA dichiarò l'innocuità della stessa nonostante si ammalarono migliaia di persone. Il pericolo degli additivi alimentari è presente quasi in tutti gli alimenti anche con i coloranti più diffusi come il Red 40, Yellow 5 e Yellow 6 che sono stati associati all'insorgenza di cancro. Recentemente 41.730 kg (92000 libbre) di pollo congelato sono stati ritirati dal mercato perché contenevano dei “pezzi di plastica blu”, mentre le Chicken McNuggets della McDonald contenevano dei pericolosi agenti chimici. Infatti, alcuni ricercatori hanno stimato che il pollo che mangiamo oggi è talmente pieno di sostanze chimiche che contiene solamente il 51% di carne.
FLUORO
Non tutto il fluoro è cattivo, come quello promosso dai dentisti e aggiunto alla nostra acqua e alimenti. Il fluoruro di calcio è un minerale naturale, mentre la sua controparte sintetica, il fluoruro di sodio (silicofluoride) è un pericoloso sottoprodotto di scarto industriale ottenuto durante la produzione di fertilizzanti. La sua storia passata include l'utilizzo brevettato come veleno per topi ed insetticida. Ci sono molti studi a cieco e doppio-cieco che mostrano come il fluoruro di sodio viene accumulato dal nostro organismo portando allergie, disordini gastrointestinali, indebolimento delle ossa, cancro e problemi neurologici.

venerdì 29 ottobre 2010

Complimenti alla regia!

di Enza Raso.

AnnoZero, la "trasmissione televisiva invisa a Berlusconi", la "trasmissione d’informazione che fa paura al sistema", la "trasmissione di denuncia che mette in ginocchio la casta", la "trasmissione più ostracizzata dal potere", è andata serenamente in onda, sempre rigorosamente in prima serata, su rai2, con la sua 129^ puntata della 6^ edizione, ieri sera 28 ottobre 2010.

L’argomento della puntata aveva fatto sognare gli strenui fautori dell’obiettivo rifiuti zero ed i convinti detrattori della micidiale pratica dell’incenerimento e del conferimento in discarica "tal quale", ma qualcosa non ha funzionato.
A dir la verità già qualche colpo alle entusiastiche aspettative era stato dato dall’annuncio degli ospiti presenti in studio: da Bertolaso a Castelli, da De Luca a Sodano, la compagine degli invitati non faceva presagire niente di buono. Ma c’era Cenname, c’era Ciacci, c’erano i collegamenti con i cittadini di Terzigno, c’erano le esperienze dei Comuni Virtuosi e la speranza è l’ultima a morire!
Ma quale speranza si poteva mai coltivare in una trasmissione che tra strombazzate chiusure mai effettuate, multe, richieste di aiuto alla rete, sospensioni e mancati rinnovi dei contratti, poi puntualmente riccamente rinnovati, impazza sulla rete pubblica in prima serata da sei stagioni?
Una trasmissione in cui al teatrino della politica sono invitate sempre le stesse marionette che si impegnano a scontrarsi e ad insultarsi senza mai scalfire minimamente i problemi reali del Paese e tantomeno proporre alternative. Una trasmissione che punta sempre e solo il dito contro Berlusconi e non si azzarda minimante a sollevare il velo sui veri burattinai.
Una vera trasmissione di informazione avrebbe puntato il dito sulle alternative, avrebbe dato voce a chi denuncia da sempre la fraudolenta gestione del ciclo dei rifiuti in Campania (così come in tutta la Penisola), avrebbe parlato di trattamento meccanico biologico, di RRR, Riduzione, Riuso, Riciclo, di compostaggio, di Ponte nelle Alpi, così come di Camigliano, di San Francisco, di Vedelago. Avrebbe smascherato

mercoledì 27 ottobre 2010

Farmaci ed effetto serra. L’acqua dolce si fa amara

di Alessio Nannini

Gli ecosistemi di fiumi e laghi sono a rischio. Due studi evidenziano la mutazione dei microrganismi causata dal surriscaldamento globale e dalle sostanze attive dei medicinali che, attraverso le fogne, si disperdono negli ambienti acquatici.
L'ecosistema delle acque dolci potrebbe subire dei cambiamenti pericolosi e indotti direttamente e indirettamente dalle attività dell’uomo. Lo affermano due diversi studi, il primo dell’università Queen Mary di Londra e pubblicato sulla rivista Global Change Biology, il secondo realizzato dall’università di Goteborg, in Svezia, che hanno analizzato lo stato dell’ambiente idrografico da due punti di vista.

La ricerca inglese ha preso in considerazione la reazione dei microrganismi presenti nei fiumi e nei laghi al surriscaldamento delle acque, e constatato che le dimensioni del plancton, cioè quei piccoli organismi alla base della catena alimentare nei sistemi acquatici, cambiano con la temperatura: «Abbiamo osservato che con l’aumentare del calore, nelle comunità di plancton si passava da un sistema dominato da grandi autotrofi (organismi in grado di produrre fotosintesi, ndr) a quello dominato da piccoli autotrofi con una biomassa inferiore», spiega il direttore dello studio, il professor Gabriele Yvon-Durocher; aggiungendo che in larga scala tale tendenza potrebbe avere importanti implicazioni per la stabilità del plancton nella catena alimentare:

Il futuro provvisorio di Sinistra Ecologia e Libertà

di Adele Dentice
Coordinatrice Regionale Puglia della lista civica nazionale Per il Bene Comune

( a seguito l'articolo di Giovanni Petrosillo "Vendolismo e qualunquismo")

Se Vendola fosse comunista , o socialista o forse semplicemente di sinistra oppure basterebbe che fosse  “riformista”, non avrebbe alcun dubbio nel rompere con i partiti che fanno le loro fortune sdraiandosi sui poteri filo-sionisti statunitensi , prenderebbe le distanze da una sinistra che ha ridotto il dialogo politico a invettive antiberlusconiane né utilizzerebbe la sua retorica salvifica per lanciare un partito leggero  e provvisorio espressione della sinistra borghese più retriva. Se Vendola fosse comunista, o anche socialista , non bacchetterebbe   le contestazioni   degli operai contro la Cisl per la perdita dei loro diritti , ma soprattutto romperebbe con quei partiti responsabili delle sporche guerre che per due anni di seguito sono state votate anche dai comunisti Ferrero e Diliberto
Ma la rottura aperta con l'esperienza storica del movimento operaio nazionale e internazionale e della dittatura del proletariato, e l'assunzione della strategia della nonviolenza sono vecchie storie, risalgono alla nascita del partito della Rifondazione di cui è stato cofondatore, e sono il frutto  di un’idea di comunismo nuovo e in rottura definitiva con la concezione dogmatica del cosiddetto marxismo-leninismo che “deve essere “fracassata”; era la nascita di  un concetto politico  pregno di anarchismo, di individualismo piccolo-borghese, di misticismo cattolico e liberismo, molto più vicino alla parabola liberale, che al socialismo, un modo utile  per  continuare a ingannare l'elettorato di sinistra e tenerlo prigioniero nel sistema capitalistico e al servizio della "sinistra" borghese. In questo processo di innovazione bertinottiana  la massa critica del partito si è sciolta svuotando di  senso     il PRC , sempre meno presente nei territori, disperdendosi  in un nugolo di gruppi inessenziali.
Con il dopo Chianciano, e la scissione, e la nascita del nuovo movimento vendoliano  riemerge  in modo più deciso l’anticomunismo infarcito  di buonismo e suggestioni internazionaliste per i  più giovani , si strizza  l’occhio  ai no global e ai non violenti pacifisti e si rivaluta Craxi,  mentre si presenziano  i media e i salotti radical pseudo-intellettuali
Per accontentare gli ambientalisti si è portato avanti  il piano di solarizzazione della regione, di per sé una ottima idea, peccato che tutta la filiera, dalla produzione dei pannelli fino alla loro installazione, non  sia stata affidata a cooperative sociali da costituire sul territorio, che avrebbero magari assorbito disoccupati, ma sia stata l’Eldorado delle multinazionali straniere . E ancora più eloquente lo spostamento a destra sono gli elogi spesi per il governatore pugliese da parte della  Marcegaglia, affarista dell'incenerimento, che ha saldamente in mano la gestione del ciclo della spazzatura in Puglia .Così invece di strappare pezzi di economia alla gestione capitalista si è accettato il loro gioco svendendo il territorio e brutalizzandolo, ma soprattutto negandoci il diritto alla salute, 

sabato 23 ottobre 2010

"Il Punto", rubrica a cura di Monia Benini

"Il Punto", rubrica a cura di Monia Benini

In questa puntata: "Il fermento politico di questo periodo: lieviti o muffe?"
Si susseguono appelli per aggregare forze e organizzare nuovi soggetti unitari: quanto c'è di "riciclato" o a favore del sistema, e quanto c'è invece di buono? Quali diffidenze e quali speranze?
 


Aggiungo a quanto perfettamente e brillantemente esplicitato da Monia Benini che la prassi del gattopardo (cambiare tutto perché niente cambi) è sempre estremamente applicata, siamo davanti a casi del genere con la Costituente del partito ecologista e del "sogno" di Dotti?

Due links che fanno pensare

Il precedente sogno di Dotti, vero obiettivo?


venerdì 22 ottobre 2010

L’invasione delle nano-particelle (articolo di Maria Paola Gianni)


Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano "Il Giornale". L'autrice dedica il pezzo ai rischi connessi ai nano-materiali nell'ambito degli ambienti di lavoro. Le nano-particelle sono micidiali per gli esseri viventi, perché, oltrepassata ogni difesa dell'organismo, si insediano soprattutto nell'encefalo, causando malattie anche gravi. Purtroppo i toni rassicuranti del testo non convincono per nulla sia perché non è certo sufficiente qualche grida manzoniana per difendere la salute sia poiché il nano-particolato non è circoscritto solo ad alcuni stabilimenti e laboratori: le chemtrails, infatti, sono mortali miscele di veleni sotto forma di nano-strutture e nano-composti. L’invasione correlata alle scie chimiche, infatti, è quotidiana e planetaria: ecco perché le malattie provocate da nano-particelle sono in spaventoso aumento fra tutta la popolazione e non solo tra reduci, tecnici ed operai.

Piccoli, piccolissimi,
praticamente invisibili ad occhio nudo, ma penetranti. Rappresentano "il pulviscolo del Terzo millennio". Sono i "nano-materiali". Formano uno sciame di microparticelle, frutto delle nuove produzioni sempre più tecnologiche. Ci sono, ma non si vedono. Eppure ci penetrano, lentamente, mentre ancora non sappiamo che cosa ci faranno. Basti pensare all'incredibile impatto che produrranno sull'economia mondiale questi piccoli intrusi, sconosciuti forse, quanto nocivi. Ebbene, entro il 2015, saranno 10 milioni i lavoratori esposti alle nanoparticelle, la cui tossicità è tutta da verificare.

10 buone ragioni per comprare cibo locale



di Olivucci Alberto* da Civiltà contadina (associazione membra dei Seeds Sauvers)
[1]In occasione della inaugurazione di una nuova sezione del sito di Civiltà Contadina, per conoscerne i particolari cliccate sul link, pubblico i 10 principi base del movimento a favore del cibo locale. Di questo argomento Civiltà Contadina ne farà divulgazione e azione per contribuire a diffondere un sano concetto di collaborazione fra città e campagna, ora e in futuro.
Il movimento a favore del cibo locale, quello prodotto e venduto direttamente nelle aziende agricole, è in pieno sviluppo in molte parti del mondo occidentale e sta dando i suoi risultati in termini di sostegno a una agricoltura a misura umana e alla biodiversità agraria intesa come utilizzo di antiche e storiche razze e varietà, quelle che uscendo dagli schemi di prodotto da supermercato standardizzato portano più sapore e soddisfazione al palato.
Quando occasionalmente entro in un supermercato mi soffermo a guardare quelle che io definisco “facce da supermercato”, facce di persone spesso altrettanto standardizzate come i cibi che mangiano. Presto vedremo tornare in circolo altre facce, quelle sicuramente più soddisfatte dei clienti di fattoria, facce da cibo locale e anche cibi con una faccia, quella dell’agricoltore che li ha prodotti e che li vende direttamente senza il diaframma della grande distribuzione organizzata.

1. Il cibo locale ha un gusto superiore – Il cibo cresciuto il più vicino possibile alla tavola dove sarà aconsumato è stato probabilmente raccolto due o tre giorni prima raggiungendo un alto grado di maturazione. È turgido, dolce e profumato. La stessa esperienza la vive chi si coltiva un orticello per conto proprio. Molti studi confermano che mediamente la distanza percorsa dai cibi dalla fattoria al piatto sono negli Stati Uniti e in Europa 1.500 km. Spesso i tempi di trasporto ritardano di una settimana dal raccolto al consumo facendo perdere freschezza e vitalità ai cibi freschi.
2. La produzione locale è migliore per te – Recenti studi mostrano che i prodotti freschi perdono velocemente i loro nutrienti. Il cibo che è surgelato o imbarattolato subito dopo la raccolta è attualmente più nutriente di quello “fresco” ma restato in giro per una settimana fra celle refrigerate e trasporti.
3. Il cibo locale salvaguardia la biodiversità agraria – Nella moderna pratica agricola le varietà coltivate sono scelte per la loro attitudine a maturare simultaneamente così da consentire la raccolta meccanica e per la loro capacità di conservarsi al lungo, magari perchè dotate di buccia più dura o maggiore quantità di cellulosa nella fibra. Quest’ultima caratteristica unita alla uniformità di pezzatura consente il superamento senza danni del processo di lavatura e confezionamento meccanizzato. Solo un pugno di ibridi F1 di ciascuna specie vegetale alimentare hanno queste caratteristiche e così solo una ristretta genetica è messa in coltivazione nelle monocolture che riforniscono il mercato.
Le fattorie che fanno invece della vendita diretta sul mercato locale necessitano invece di piante dotate di caratteristiche diametralmente opposte che possono essere trovate proprio fra le vecchie varietà storiche. Spesso esse hanno una lunga stagione produttiva, una buccia più sottile diventa un vantaggio, colori vividi alla luce naturale e il miglior sapore per il più scarso contenuto in lignina. Queste vecchie varietà contengono una genetica ereditata per centinaia di anni e selezionata naturalmente da generazioni di contadini perchè buona, produttiva e resistente. Esse sono la base genetica che ci darà la possibilità di creare varietà resistenti ai cambiamenti climatici in arrivo.

4. Il cibo locale è esente da OGM – Le multinazionali dell’agrochimica, che stanno cercando di imporre sul mercato internazionale le sementi di cereali e di ortaggi geneticamente modificati, incontrano i favori solo delle grandi fattorie latifondiste votate alle monocolture. Dalle attuali statistiche risulta che quasi il 90% degli europei vorrebbero l’etichettatura obbligatoria. Sono quindi i cittadini a desiderare cibi seminati e cresciuti secondo natura. L’acquisto in fattoria da la possibilità di controllare la buona fede di chi coltiva e di quali sementi utilizza.
5. Il cibo locale sostiene le fattorie a conduzione familiare-  

martedì 19 ottobre 2010

La società aperta e i suoi nemici


In una precedente riflessione avevo messo in evidenza come il sistema [presunto] democratico che domina in Occidente utilizzi una sorta di transfert psicologico sulla popolazione, convincendola che esiste un opposto "ideale" della democrazia, il totalitarismo, ed attribuendovi in forma stereotipa tutti i peggiori difetti della democrazia stessa. Violazione dei diritti personali, della libertà di stampa e associazione, spionaggio della vita privata, guerre di aggressione, stermini di massa, tutte cose sulle quali la democrazia ha gettato solide fondamenta, sono idealmente rigettati fuori dell'organismo democratico e attribuiti al Moloch totalitario, educando la gente all'odio verso questo.

Ma ripescando le riflessioni del filosofo austriaco Karl Popper a sostegno della democrazia occidentale viene alla luce un elemento ulteriore, forse più grave dei casi brevemente elencati nelle righe qui sopra, che una volta di più ci costringe a mettere democrazia rappresentativa e totalitarismo sullo stesso piano. Il paradosso, divertente per l'antipatia che nutro per Popper, è che proprio il filosofo ci offre lo spunto su un piatto d'argento, condannando la democrazia proprio laddove ne vorrebbe tessere l'elogio.

Si tratta della visione millenaristica con la quale i totalitarismi novecenteschi hanno percepito (o avrebbero percepito...) se stessi.

Karl Popper nel suo La società aperta e i suoi nemici, sostiene appunto che il fascismo, il nazionalsocialismo, il comunismo siano accomunati dalla pretesa di possedere una verità ultima. La democrazia rappresentativa al contrario non avrebbe questa visione millenaristica di sé e in questo consiste la sua superiorità e maggiore giustizia nei confronti dei totalitarismi.

Non c'è nemmeno bisogno di dimostrare quanto sia falso ciò che Popper attribuisce al sistema democratico. Dire che la democrazia occidentale non abbia la pretesa di possedere la verità ultima è qualcosa che Popper comunica come un dogma ma senza che vi siano argomenti o situazioni concrete a dostenere questa tesi. 
Questo per due motivi

16 Ottobre 2010 Torino: a confronto per nuova rappresentanza politica

COMUNICATO STAMPA

A confronto per una nuova rappresentanza politica.

Si è svolto sabato 10 ottobre un importante incontro a Torino, nel Quartiere di San Salvario, promosso dalla Rete Provinciale torinese dei Movimenti e delle Liste di Cittadinanza (RPMLC), il cui titolo  già esprimeva una vera e propria svolta politico-culturale: "Costruire un'agenda comune per una società capace di futuro. Movimenti e liste di cittadinanza a confronto per una nuova rappresentanza politica".

Invitati al confronto, di fronte a un pubblico di rappresentanti di numerosi movimenti, liste civiche indipendenti dai partiti politici, si sono incontrati Giulietto Chiesa  (Alternativa), Massimo Fini (Movimento Zero) , Francesco Gesualdi (Centro Nuovo Modello di Sviluppo),  Maurizio Pallante (Movimento per la Decrescita Felice),  Fernando Rossi (Per il Bene Comune), Nanni Salio (Ecoistituto "P.Cavaliere"- Sereno Regis), Luca Salvi (Movimento Etico Solidale).

L'incontro ha registrato una larga convergenza di punti di vista sulla necessità di avviare una "fase costituente" per verificare le forme, le modalità, i temi attorno a cui creare una nuova rappresentanza politica, decisamente alternativa all'attuale casta politica italiana, da costruire superando la vecchia e ormai inattuale dicotomia tra una destra e una sinistra entrambe "sviluppiste" e entrambe impegnate a sottrarre sovranità al popolo italiano e a procedere sulla strada catastrofica della rapina dei territori e della natura.

La fase costituente - è stato convenuto all'unanimtà dai partecipanti - viene avviata e sarà coordinata dalla RPLMC sulla base di un documento preparatorio che sarà integrato e sviluppato tenendo conto della discussione avviata a Torino.

Si prevedono una serie di incontri tematici che affronterano una ad una le questioni di principio - su cui i partecipanti al seminario hanno avuto sia punti di convergenza, sia punti che dovranno essere approfonditi.

A partire dai risultati preliminari e fidando sulle larghe convergenze già verificate, si prevede di dare vita a forme differenziate di coordinamento e collegamento tra le organizzazioni e i movimenti presenti e tra molte altre realtà, non ancora presenti a Torino, che si cercherà di coinvolgere al più presto in questo processo.

E' stata evidenziata la necessità di dotarsi di strumenti comuni di comunicazione e di informazione. Su questo problema si terrà a breve termine un incontro operativo tra i partecipanti all'incontro di Torino.

La Rete Provinciale torinese dei Movimenti e delle Liste di Cittadinanza è il punto di riferimento nazionale di questo sforzo innovatore. Tutti i movimenti, comitati, organizzazioni che operano sui territori sono invitati a prendere contatto. I temi trattati nell'incontro di Torino sono temi che interessano tutti coloro che sono consapevoli della gravità della situazione e che intendono unire i loro sforzi per l'obiettivo di una transizione  democratica e pacifica verso una nuova società solidale e umana."

Rete Provinciale torinese dei Movimenti e Liste di Cittadinanza:

Circolo della Decrescita Felice di Torino
Movimento Alternativa Piemonte
Per il Bene Comune Piemonte e Nazionale
ANIMO Nichelino
Comitato di cittadinanza attiva e Lista civica Rivalta Sostenibile
Lista civica Alpignano,
Lista civica No Inceneritore Beinasco
Movimento Piossasco Sostenibile

Per info: rpmlc@yahoo.it

La sinistra è morta, ha scambiato lo sviluppo per progresso
«Non c’è possibile progresso, nello sviluppo: la sinistra è morta perché non l’ha capito». Giulietto Chiesa è pessimista: «Il momento è drammatico, data la crisi globale del sistema e la caccia alle risorse: fra poco, qualcuno verrà a dirci che i beni come la benzina e l’acqua saranno razionati, a disposizione dei soli ricchi, armati fino ai denti. Non c’è tempo da perdere: dobbiamo farci sentire, scuotere l’opinione pubblica dal torpore televisivo». Correre ai ripari? Ma no: «L’unica prospettiva rivoluzionaria, oggi, è affrettare il collasso ormai imminente del sistema: prima crolla e meglio è», dice Massimo Fini, declinando l’invito lanciato a Torino da Maurizio Pallante

Gli esperti ammettono che i vaccini per l'influenza suina provocano una malattia nervosa mortale

I capi sanitari hanno per la prima volta riconosciuto che i vaccini per l'influenza suina possono essere correlati ad un aumento del rischio di sviluppare una malattia nervosa mortale. Secondo un rapporto ufficiale di controllo dell'Agenzia di Regolamentazione dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (MHRA - Medicines and Healthcare products Regulatory Agency), gli esperti stanno esaminando una possibile associazione tra il controverso vaccino e la Sindrome di Guillain-Barre (SGB). In precedenza il governo aveva sempre sottolineato che non vi erano prove per collegare la condizione paralizzante al vaccino H1N1. Dopo che il The Mail on Sunday rivelò nell'Agosto del 2009 che i medici erano stati chiamati a monitorare i casi di SGB durante la pandemia da influenza suina, una lettera di Justin McCracken, amministratore delegato dell'Health Protection Agency, affermava:"Non c'è nessuna evidenza che suggerisce un incremento del rischio di SGB dai vaccini in fase di sviluppo per combattere la pandemia in corso."
Ora il nuovo rapporto pubblicato dalla MHRA suggerisce che la posizione del governo è cambiata. E afferma:"Date la incertezze delle informazioni disponibili, al pari dei vaccini contro l'influenza stagionale, non può essere escluso un rischio leggermente elevato che ai vaccini contro l'H1N1 segua la SGB. Sono in corso studi epidemiologici per valutare ulteriormente questa possibile associazione."
Non si sa con precisione cosa causa la SGB ma la malattia attacca il rivestimento dei nervi, rendendoli incapaci di trasmettere i segnali ai muscoli in modo efficace. Può causare una paralisi parziale e interessa soprattutto le mani e i piedi - ma può risultare fatale.
Timori: la vittima di SGB Hilary Wilkinson vuole più ricerca sul vaccino

No Tav: hanno perso e non sanno come dirlo

Hanno perso ma non sanno come dirlo

In Val di Susa durante l'ultima settimana, che ha fatto seguito alla grande manifestazione del 9 ottobre con corteo da Vaie a S. Ambrogio, si respira per molti versi un'aria di vittoria.
Il velo mediatico omertoso calato a nascondere all'opinione pubblica il corteo dello scorso sabato. La rabbiosa reazione della poitica sbavante di rabbia ad iniziare dai mestieranti del PD. La campagna di stampa denigratoria messa in scena dai giornali nel tentativo di screditare i contestatori valsusini. I fantasiosi "aggiustamenti" del progetto promessi da un Virano con lo sguardo sempre più allucinato. I filmati stile cartoon, infarciti di dati falsi e costruiti con lo scopo d'illudere i cittadini raccontando loro che bucare le montagne, lasciare i paesi senza acqua, estrarre tonnellate di smarino contenente amianto, mettere a repentaglio centinaia di abitazioni, creare voragini nel debito pubblico, il tutto senza che esista una sola ragione per farlo, costituirebbe una pratica virtuosa ed ecologica, nonchè economicamente conveniente.
Le pesanti minacce legali nei confronti degli esponenti più in vista del movimento. I maldestri tentativi di forzare la mano al governo, per ottenere finanziamenti (che non esistono) e bruciare le tappe dell'iter politico e burocratico del progetto.
Tutta, ma proprio tutta questa serie di azioni schizofreniche al limite dell'autolesionismo, molto somigliano al gesto disperato di una belva ferita che colpisce alla cieca, ben comprendendo di ritrovarsi ormai in un angolo dal quale non uscirà mai più.....

La manifestazione dello scorso 9 ottobre ha infatti domostrato l'assoluto fallimento dei cinque anni di strategia Virano. Anni che sono sicuramente serviti a rimpinguare il conto in banca dell'architetto, ma non hanno in tutta evidenza prodotto risultati in termini di condivisione nei confronti di un'opera che in Valle di Susa quasi nessuno, amministratori compresi, vuole.
Il NO a qualsiasi nuova infrastruttura ferroviaria, ribadito da cinquantamila persone (la grande maggioranza delle quali abitanti di una valle che conta circa 60000 residenti, neonati e anziani immobilizzati compresi) ha di fatto chiuso ogni prospettiva di successo per la banda del TAV.

La congrega politico/prenditoriale che da decenni sponsorizza l'opera potrà infatti censurare (come ha fatto) l'avvenimento e fingersi "analfabeta" ed incapace di leggere il significato dell'accaduto, ma la realtà continua a rimanere una sola e prima o poi sarà giocoforza costretta a prenderne coscienza.
In Val di Susa la stragrande maggioranza dei cittadini (e di conseguenza dei loro amministratori locali) il TAV non lo vuole nè ora nè mai ed è disposta a scendere in strada per bloccare qualunque cantiere sia funzionale a dare la stura alla costruzione dell'opera.
Di fronte a queta evidenza, chiara anche ad un bambino, si può forse invocare l'invio dell'esercito così come fa l'esponente del PD Stefano Esposito.

domenica 17 ottobre 2010

La Catastrofe Degli OGM Negli USA: Una Lezione Per Il Mondo

Recentemente i non eletti potentati della Commissione Europea a Bruxelles, hanno cercato di ignorare quello che ha più volte dimostrato di essere l'opposizione schiacciante della popolazione dell'Unione europea alla diffusione degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) nell' agricoltura europea. Il presidente della Commissione Ue dispone ora un contabile maltese come commissario della salute e dell'ambiente per dare l'assenso all'adozione degli OGM. L'ex Commissario all'Ambiente, dell' UE dalla Grecia è stato un feroce oppositore agli OGM. Inolte, il governo cinese ha dichiarato che può approvare una varietà di riso OGM. Prima che le cose vadano troppo in là, farebbero bene a seguire da vicino il più grande laboratorio di OGM del mondo, gli Stati Uniti. Lì le colture OGM sono tutt'altro che positive. Semmai il contrario.

di F. William Engdahl
Ciò che è accuratamente rimosso dalla propaganda della Monsanto e altre agro-industrie al momento di pubblicizzare colture geneticamente modificate come alternativa alle colture tradizionali, è il fatto che in tutto il mondo fino ad oggi le colture OGM sono state manipolate e brevettato solo per due motivi: in primo luogo, per essere resistenti o "tolleranti" al brevettato erbicida chimico glifosato altamente tossico che la Monsanto e le altre obbligano ad acquistare agli agricoltori come condizione per acquistare i loro semi brevettati. La seconda caratteristica è che i semi OGM sono stati geneticamente modificati per resistere ad insetti specifici. Contrariamente ai miti di relazioni pubbliche promosse nel loro stesso interesse, non esiste un singolo seme OGM che fornisce un rendimento superiore a quello della coltura convenzionale, nessuno che richieda erbicidi chimici meno tossici, per la semplice ragione che non vi è beneficio in quello.

La peste dei super-semi giganti

Come ha segnalato il leader dell'opposizione agli OGM e biologo, Dr. Mae-Wan Ho dell'Institute of Science di Londra, le aziende come la Monsanto incorporano ai loro semi una tolleranza agli erbicidi (HT) attraverso una forma di insensibilità al glifosato del gene codificato per l'enzima bersaglio dell'erbicida. L'enzima è derivato dal batterio del suolo Agrobacterium tumefaciens. La resistenza agli insetti è dovuta ad una o più tossine derivate dal batterio del suolo Bt (Bacillus thuringiensis). Gli Stati Uniti iniziarono a coltivare piante geneticamente modificate su larga scala, per ragioni commerciali, soprattutto semi di soia e mais e cotone intorno al 1997. A questo punto le colture OGM occupano tra l'85% e il 91% delle superfici coltivate con le principali colture degli Stati Uniti, soia, mais e cotone in quasi 171 milioni di acri.

Secondo Ho, è sul punto di esplodere la bomba ad orologeria ecologica associata agli OGM. Dopo vari anni di applicazione costante di diserbanti di glisofato brevettati, come il famoso Roundup della Monsanto, sono nate nuove “super cattive erbe” resistenti ai diserbanti come risposta della natura di fronte agli intenti dell’uomo di violentarla. Per controllare le super cattive erbe c'è bisogno di molto più, e non di meno, diserbante.

L’ABC Televison, una importante catena nazionale della televisione statunitense, ha elaborato, da poco, un documentario sulle super cattive erbe intitolato "Le super-erbacce non possono essere uccise"(1).
Hanno intervistato agricoltori e scienziati di tutto l’Arkansas, che descrivevano i campi invasi da gigantesche pinte di Amaranthus palmeri, che potevano sopportare tutte le irrorazioni di glisofato che gli stessi agricoltori hanno eseguito. Hanno intervistato un agricoltore che aveva speso 400.000 dollari in soli tre mesi in un fallito tentativo di mettere fine alle super-erbacce.

Le nuove erbacce sono così robuste che non si riesce a seminare le campagne e gli strumenti manuali si rompono cercando di tagliarle. Solo in Arkansas questa nuova piaga biologica mutante ha invaso almeno 400.000 ettari di soia e cotone.

martedì 12 ottobre 2010

Gaza risponde a Saviano

blog: http://guerrillaradio.iobloggo.com/

Giovedì 7 settembre a Roma e' andata in scena un pantomima organizzata dai coloni israeliani che sa di istigazione alla violenza alla massima potenza, lodando ai massacri israeliani da Deir Yassin a Sabra e Shatila passando per una Gaza ridotta in macerie, un corteo di tifosi beceri e razzisti ha inneggiato a più di sessant'anni di occupazione e oppressione, al fosforo bianco contro scuole dell'ONU e ospedali, a migliaia di prigionieri politici rinchiusi e torturati nei lager, ai campi di concentramento ancora in voga nel 2010, alla costante pulizia etnica che ha prodotto e produce milioni di profughi e decine di migliaia di vittime in Palestina.

Fra i ferventi sostenitori di questo evento che getta vergogna sul nostro Paese anche lui c'erano Lucio Dalla, Massimo Ranieri, Raiz, Walter Veltroni, Piero Fassino, Furio Colombo, Francesco
Rutelli, Giovanna Melandri, Rita Levi-Montalcini, Umberto Veronesi, Paolo Mieli, Pierluigi Battista, Giorgio Albertazzi e anche lui, l'autore di Gomorra.

Che il dolore
dei torturati possa torturare i loro sogni.

In questo videomessaggio Gaza risponde a Roberto Saviano, Vittorio Arrigoni ribatte colpo su colpo le allucinanti dichiarazioni dello scrittore estimatore di Peres rilasciate durante la manifestazione "Per la verità, per Israele."
Stay human

Video Gaza risponde a Saviano

domenica 10 ottobre 2010

911 Testimoni dell'11/9 fatti fuori uno alla volta

Testimoni dell’11 settembre fatti fuori uno alla volta, ma qualcuno parla ancora…

Molti testimoni dei fatti accaduti l’11 Settembre 2001 sono rimasti vittime di morti misteriose. L’elemento che li accomunava, è il fatto che facessero parte del 9/11 Truth Movement.


BARRY JENKINS
Era il coordinatore per le emergenze della New York Housing Authority (con sede presso il WTC). L’11 Settembre dichiarò di essere stato sbalzato all’indietro (insieme al collega Michael Hess) da una potente esplosione nell’edificio 7.
In seguito dichiarò di avere udito altre esplosioni nello stesso edificio, molto prima che la torre collassasse, e che durante la fuga avrebbe scavalcato diversi corpi senza vita, contraddicendo la versione “ufficiale” secondo cui nessuno sarebbe deceduto nello edificio 7.
Barry è morto misteriosamente il 19 Agosto 2008, due giorni prima che venisse presentata la prima bozza del rapporto NIFT sugli eventi dell’11 Settembre.
BEVERLY ECKERT
Beverly perse il marito negli attentati dell’11 Settembre. Dichiarava di non credere alla versione “ufficiale” dei fatti.
Apparteneva alla organizzazione attivista dei famigliari delle vittime degli attentati, inclusa una azione civile contro i sauditi e il governo degli Stati Uniti.
Sembra che le sia stato offerto del denaro per desistere e mantenere il silenzio, proposta che rifiutò.
Beverly è morta alla età di 57 anni in uno strano incidente aereo, in data 12 Febbraio 2009. Una settimana prima di morire, aveva incontrato il Presidente Obama in qualità di avvocato delle vittime dell’attentato al WTC.
KENNETH JOHANNEMANN
Kenneth lavorava come portiere al WTC. Testimoniò di avere assistito ad esplosioni sia alla base che ai piani superiori della torre. In particolare, parlò di una forte esplosione avvenuta alla base di una delle Torri Gemelle, e raccontò di avere soccorso persone con ustioni su tutto il corpo, vittime della esplosione verificatasi alla base – e non in cima – della torre.
Nel Settembre 2008 Kenneth fu trovato morto, ucciso da un colpo di arma da fuoco alla testa, ed il suo caso fu classificato come “suicidio.”
Il rapporto sul suicidio indica come movente il recente licenziamento di Johannemann. Tuttavia egli aveva una grande e amorevole famiglia, e sembra che il cugino gli avesse da poco offerto un posto di lavoro.
MICHAEL H. DORAN
Doran prestava assistenza legale ai famigliari delle vittime dell’attentato, nelle cause di richiesta di risarcimento danni. E’ morto il 28 Aprile 2009, quando il suo aeroplano monoposto si è schiantato in Ohio.
CHRISTOPHER LANDIS
Era il responsabile alla sicurezza per il Dipartimento dei Trasporti della Virginia. Concesse agli autori del documentario “The Pentacon” diverse foto, ed una intervista durante la quale rispose alle domande molto nervosamente.
Il giorno degli attentati potè godere di una visuale libera del punto di impatto dello attentato al Pentagono. Scattò molte foto le quali sembra rivelassero una realtà diversa da quella presentata dalle fonti “ufficiali.”
Circa una settimana dopo che gli autori del film registrarono la testimonianza di Landis, quest’ultimo fu ritrovato morto per un apparente suicidio. Nessuna ulteriore informazione è trapelata sulla sua morte.
BERTHA CHAMPAGNE

L'eugenetista Bill Gates e i tribunali della morte

L'eugenetista Bill Gates e i tribunali della morte

Bill GatesLa Vera Storia Dietro a Bill Gates E “Le Giurie della Morte”
Scritto da Paul Joseph Watson, Prison Planet.com
Traduzione per The Living Spirits: Tatiana Coan

Il fondatore di Microsoft è un eugenista intransigente e ha pubblicamente dichiarato la sua intenzione di usare vaccini dal valore di miliardi di dollari, che la sua fondazione finanzia per ridurre la popolazione mondiale.

L’appoggio di Bill Gates alle “giurie della morte” ha causato controversie tra i commentatori conservatori, ma il vero oltraggio dietro a questa storia non è stato completamente rivelato – il fatto è che Gates è un eugenista intransigente e ha invocato la riduzione della popolazione mondiale con l’uso di vaccini, che la sua fondazione finanzia per la bellezza di miliardi di dollari.
I commenti di Gates sulle “giurie della morte”, sono stati fatti effettivamente più di due mesi fa al Festival delle Idee di Aspen a Aspen in Colorado, ma essi hanno attirato l’attenzione solo quando il video fece la sua comparsa di domenica su parecchi siti conservatori, come pure sulla Breitbart TV e su The Blaze.
Durante una serie di domande e risposte, Gates insinuò che pazienti anziani che vengono sottoposti a costosi trattamenti medici dovrebbero essere uccisi e i soldi spesi in altro modo. Gates affermò che c’era “una mancanza di volontà” nel considerare la questione di scegliere tra “spendere un milione di dollari sugli ultimi tre mesi di vita per quel tipo di paziente” o licenziare 10 insegnanti.

“Ma ciò viene chiamato la giuria della morte e voi non siete tenuti a trattare tale dibattito” aggiunse Gates.


L’appoggio del proprietario della Microsoft per uccidere la nonna nel nome di spendere denaro altrove scuote e spiega perché così
tanti Americani sono offesi dalla sanità di Obama che contiene, quale uno dei suoi principali componenti, un comitato di valutazione costi/benefici che sarà in grado di rifiutare cure a pazienti anziani, a dimostrazione del fatto che le giurie della morte entrano per davvero in vigore nonostante le campagne dei rappresentanti della classe dirigente e dei media per convincere il pubblico diversamente.

IL CAPRO ESPIATORIO o un caso emblematico del capitalismo-casinò

IL CAPRO ESPIATORIO o un caso emblematico del capitalismo-casinò

Vi ricordate di Jérôme Kerviel? Era un consulente informatico e trader alle dipendenze della francese Société Générale (la grande banca francese leader mondiale dei derivati ovvero  uno dei pilastri del capitalismo-casinò).
Venne arrestato nel 2008 una volta venuto alla luce lo scadalo finanziario di cui fu protagonista.

Dalla sua postazione telematica egli giocava alla roulette delle transazioni finanziarie mondiali, allo scopo evidente di fare (un mucchio di) denaro muovendo denaro (come spesso accade facendo anzi finta di muoverlo). In poche parole speculando su Future, Swap, vendita e acquisto di titoli azionari in tempo reale, ovviamente in gra parte Over the Counter, cioè fuori da ogni controllo. Insomma: lo sport preferito dalla nuova generazione di speculatori finanziari, della neo-classe dei feudatari della finanza, dai capitalisti-rentier (rentier: termine inglese che sta per redditiero, e le cui entrate dipendono dalle rendite, a loro volta derivate dal possesso, nei tempi che furono di terreni, oggi di capitale monetario).

Ebbene, nel 2008, la Société Générale, dopo che la Deutsche Bank denunciò un'operazione falsa partita dai suoi uffici parigini,
scoprì un ammanco di 4,9 miliardi di euro. Per farsi un'idea della cifretta: essa equivale al 3,2% del Pil francese.
Martedì 5 ottobre si è concluso il processo ai danni di Kerviel ed è stata emessa la sentenza. Egli è stato giudicato colpevole, l'unico colpevole della mega-truffa, mentre tutti i vertici della Société Générale sono stati non solo assolti ma considerati vittime della truffa medesima. Il presidente del tribunale ha accusato Kerviel « di aver tradito la fiducia del suo datore di lavoro, di aver falsificato i dati ai suoi superiori, di aver introdotto informazioni fraudolente nel sistema informatico della banca. Di avere minacciato l'esistenza stessa dell'istituo di credito. Di aver (udite! udite!) messo a repentaglio l'ordine economico mondiale».

La pena: cinque anni di carcere, l'impossibilità a svolgere qualsiasi attività finanziaria e l'obbligo di rimborsare i 4,9 miliardi, l'equivalente delleperdite che le sue spericolate operazioni di trading avrebbero causato nel 2008 a Société Générale. Rimborso improbabile. Col suo stipendio da 2.300 euro al mese Kerviel impiegherebbe la bellezza di 177,536 anni di vita! 

giovedì 7 ottobre 2010

NO TAV Stoccarda: Feriti durante scontri blocco progetto Stuttgart 21

Genova 2001, Stoccarda 2010 - Appello per il sostegno nella lotta contro il progetto Stoccarda 21 (NO TAV)
violenza della polizia
5.10.2010

Cari amici,

noi, attivisti in Germania contro "Stoccarda 21 (S21)" chiediamo la vostra solidarietà e sostegno alla nostra lotta per fermare il "più grande progetto di infrastruttura" europeo, per proteggere la nostra città e per realizzare una vera democrazia.


Due giorni fa, giovedì 30 settembre, è cominciata l'escalation: una massiccia forza di polizia - con utilizzo di canoni ad acqua, spray al pepe e manganelli - ha fermato oltre 10.000 pacifici manifestanti che cercavano di proteggere il loro parco e i suoi alberi, con atti di disobbedienza civile, semplicemente rifiutando di uscire dalla strada. La dimostrazione del potere statale è stato scioccante. Oltre 300 manifestanti sono stati feriti, alcuni gravemente, molti dei quali studenti, che stavano partecipando ad un corteo di protesta ufficialmente prevista per quel giorno molto tempo prima. Quattro le persone che dovranno subire interveti chirurgici agli occhi dopo essere state colpite dal canone ad acqua, uno dei quali rischia di perdere un occhio. Nella notte sono stati fatti arrivare i trincia alberi che hanno iniziato a trasformare gli alberi in segatura nel bellissimo centro storico di fronte a migliaia di manifestanti scioccati, determinati ma pacifici. Ieri, 100.000 (centomila) hanno dimostrato pacificamente contro questo atto di violenza di stato - la più grande protesta contro l'S21 mai avvenuta.


Qui di seguito diamo alcune informazioni di base sul progetto. Ma è importante considerare che questa lotta non è solo contro una stazione ferroviaria in una capitale della provincia tedesca.


idranti
Si tratta di superare l'arroganza di chi è al potere, si tratta di fare in modo che le voci dei cittadini siano ascoltate, è una questione di democrazia. E non riguarda solo le persone a Stoccarda o in Germania: se riusciamo a fermare il più "grande progetto" europeo al centro di uno dei suoi angoli più conservatori ed economicamente potenti, possiamo cambiare l'Europa dal basso!

mercoledì 6 ottobre 2010

CODICE ALIMENTARIUS: il genocidio è servito



La cara amorevole protrettrice dei popoli d'Europa, tal Unione Europea, dopo aver praticamente messo al bando le erbe (salvo poi riammetterle a suon di lunghe e costose procedure che arricchiranno sia i burocrati sia chi "ruberà" clienti alle erboristerie) serve un altro corposo codice normativo a vantaggio sempre dei soliti noti, non solo a Big Pharma in questo caso ma anche a tutta l'industria agro-alimentare. Il Codex Alimentarius vieta le vitamine normalmente contenute nei cibi ma non disgusta il mercurio nel pesce e nei vaccini, tollera coloranti, aromi naturali (che non hanno niente di naturale), conservanti di provata cancerogenicità, è estremamente evidente che l'intento sia di  nutrire i conti correnti delle multinazionali produttori di questi veleni, siamo o non siamo soltanto dei "tubi digerenti del capitalismo"?
Barbara No Tav 

CODICE ALIMENTARIUS: il genocidio è servito

Dall'ottimo sito di informazione http://www.anh-europe.org/campaigns/codex, traduco e sintetizzo sul tema Codex Alimentarius, un tema molto più vasto e complesso ma di cui si parla molto raramente.
Il Codex - stando alle informazioni reperibili in rete - sarebbe entrato in vigore il 31 dicembre 2009: qualora cosi fosse, ciò sarebbe accaduto nel silenzio pressoché generale dei mass media. L’avvocato Giuseppe Ursini, copresidente del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ed esperto dei diritti dei consumatori, sostiene infatti che il codice sia già in vigore in Italia dall’inizio del 2010 con tutto il carico di preoccupazioni e di possibili danni per la nostra salute che porta con sé.
Insieme al divieto previsto per i rimedi erboristici delle medicine tradizionali, al cibo OGM, e ai vaccini mortali anche questo del Codex ci rende la vita su questo meraviglioso pianeta un incubo di sopravvivenza.
Ragione di più per comprendere che non può bastarci una visione materiale e tecnicistica della vita!
(Foto: Sessione del Codex 2007, Germany)
“La Commissione del Codex Alimentarius è un corpo intergovernativo che stabilisce direttive e standard per assicurare delle “pratiche di commercio equo” e una protezione del consumatore in relazione al commercio globale del cibo (global trade of food). Fu stabilito con questo proposito nel 1963; quindi ha più di 40 anni di esperienza nel controllo del cibo, in un mondo sempre più globalizzato.
Conta oltre 170 Paesi membri all'interno della FAO e OMS, ovvero del loro programma standard per il cibo, stabilito dalla FAO = Organizzazione dell'ONU per il cibo e l'agricoltura (Food and Agriculture Organization of the United Nations -FAO-) e l'Organizzazione Mondiale della Sanita OMS (WHO in inglese).
Il suo primo scopo è “proteggere la salute dei consumatori ed assicurare delle pratiche eque nel commercio di cibo”. La Commissione promuove anche il coordinamento di tutto il lavoro degli standard sul cibo intrapreso da organizzazioni governative e non, in campo internazionale (INGO's).
Ammirevole, si potrebbe dire... ma come stanno proteggendo la salute i governi nel Codex, su quali criteri si basano e cosa significa esattamente “eque pratiche commerciali?”
No.. non hanno nulla a che fare con il movimento “fair trade” (la catena di prodotti che troviamo anche al supermercato ndt) che ha per obbiettivo quello di sostenere produttori in Paesi in via di sviluppo, promuovendo al contempo la sostenibilità.
Si tratta invece di un sistema di direttive e di standard che funziona a vantaggio dei maggiori fornitori e produttori di cibo sul piano globale. In ogni azienda, inevitabilmente vengono esclusi i piccoli produttori e fornitori, cosi come accade con i piccoli governi che non concordano con il colpo di spada di alcune delle decisioni fatte nel nome del Codex.
Il Codex Alimentarius nel mondo alternativo è considerato la maggiore minaccia che impedisce accesso ai prodotti naturali e ai cibi integrali e “biologici”.
Robert Verkerk, di Alliance for Natural Health, spiega meglio di cosa si tratta, chiarendo alcuni malintesi o equivoci (deliberatamente o meno disseminati).
I fatti:
• Tutti i complementi nutrizionali (es. vitamine e minerali) devono essere considerati tossine e veleni, quindi devono essere tolti da ogni cibo perché il Codex proibisce l'uso di integratori per “prevenire, trattare o curare ogni condizione o malattia”.
• Tutti i cibi (inclusi quelli “bio”) devono essere irradiati, per rimuovere cosi tutte le possibili tossine (a meno che i consumatori possano approvvigionarsi localmente, alla fonte).
• I complementi nutrizionali consentiti saranno limitati ad una “lista positiva” sviluppata dal Codex, che includerà complementi nutrizionali “benefici” come il fluoro... (3.8 mg al giorno), recuperati dagli scarti industriali.
• Tutti i complementi nutrizionali (es vitamine A, B, C, D, zinco e magnesio) che hanno un effetto positivo sulla salute, sotto il Codex saranno considerati illegali in dosi terapeutiche e dovranno essere ridotte a quantità irrilevanti per la salute, con limiti massimi posti al 15% della dose giornaliera consigliata ad ora (Recommended Dietary Allowance -RDA-). Non sarà possibile ottenere in nessuna parte del mondo questi complementi nutrizionali in dosi terapeutiche, anche con una prescrizione.
• Sarà probabilmente illegale dare consigli terapeutici sulla nutrizione (inclusi articoli scritti postati online e in giornali cosi come consigli orali ad amici, famigliari o altri).
• Tutte le mucche da latte sul pianeta dovranno essere trattate con la bioingegneria genetica della Monsanto.
• Tutti gli animali usati per cibo devono essere trattati con potenti antibiotici ed ormoni di crescita - esogeni -.
• Sarà obbligatorio l'uso di ormoni e di antibiotici su tutto il bestiame, uccelli e specie acquatiche che siano destinate al consumo umano.
• Sarà obbligatoria l'introduzione a livello mondiale dei prodotti OGM non etichettati come tali, sia nei raccolti che negli animali, nei pesci e nelle piante.”
VIDEO SUL CODEX ALIMENTARIUS by Tanker Enemy.
Fonte originale: anh-europe.org / Traduzione a cura di: Cristina Bassi