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giovedì 30 settembre 2010

Dall’Europa benefici fiscali per gli insediamenti illegali

BRUXELLES, 29 settembre 2010 (IPS) - Le organizzazioni che raccolgono fondi per l’esercito e gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania beneficiano di esenzioni fiscali in Europa, secondo un'inchiesta realizzata dall’IPS.

David Cronin
La Fondazione Sar-El è uno dei tanti gruppi attivi in Olanda nel sostegno alle Forze di difesa israeliane (IDF), organizzando corsi di addestramento per volontari europei di tre settimane in Israele presso le IDF.

Max Arpels Lezer, presidente della fondazione con sede ad Amsterdam, cerca di incoraggiare i volontari a lavorare negli ospedali israeliani ma, spiega, “se questo non è possibile possono svolgere attività civili nelle basi militari”.

Dopo aver detto che i volontari non diventano soldati ma “possono dare il loro contributo nella battaglia contro i palestinesi”, non ha risposto alla domanda sul perché volesse aiutare l’esercito israeliano, visto che un’inchiesta delle Nazioni Unite condotta dal giudice sudafricano in pensione Richard Goldstone ha rivelato la responsabilità delle Forze israeliane in crimini di guerra durante l’offensiva contro Gaza durata tre settimane nel 2008-2009.

“Non voglio rispondere”, ha detto. “Non parliamo di politica. La nostra è un’organizzazione non-politica”.

Per la legge olandese, le fondazioni come Sar-El sono esenti dalle tasse, e le donazioni a favore della fondazione possono essere dedotte dal reddito.

Un altro gruppo analogo, il Collectieve Israël Action (CIA), raccoglie circa otto milioni di euro all’anno, secondo il sito web della stessa organizzazione. Tra i suoi progetti, l’addestramento di soldati israeliani, in particolare sulle applicazioni delle tecnologie avanzate. Tra i membri della commissione di consulenza del gruppo c’è Doron Livnat, il direttore di Riwal, una ditta fornitrice delle gru utilizzate nella costruzione dell’imponente muro costruito da Israele in Cisgiordania. Il muro è stato dichiarato illegale in una sentenza del 2004 emessa dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aja.

La Fondazione Nachamoe raccoglie fondi per il mantenimento delle famiglie israeliane. La fondazione ha ammesso che alcune delle famiglie vivono in insediamenti israeliani tra Gerusalemme e Betlemme, insediamenti che violano il diritto internazionale: la quarta Convenzione di Ginevra del 1949 proibisce infatti alla potenza occupante di trasferire parte della propria popolazione civile nel territorio occupato.

Alcuni gruppi in Olanda hanno definito il sostegno all’IDF come “aiuti umanitari”.

martedì 28 settembre 2010

"Esplosione sociale" derivante dalla crisi economica?

Ho già detto che l'obiettivo della presente crisi economica è quello di condurre il Mondo verso un' economia maggiormente integrata con l'introduzione di una Nuova Moneta Unica Mondiale e la conseguente retrocessione dei diritti e della democrazia a livello globale. Ma è necessario fare un approfondimento statistico di questo pesante carico di sofferenza che questa crisi sta creando in tutto il mondo, dove i tassi di disoccupazione, compresi quelli di lunga durata, sono in crescita costante; l'opprimente situazione economica sta portando alla disperazione milioni di persone, che dopo mesi e anni non riescono più a reinserirsi nel mercato del lavoro con impieghi decenti. Questa crisi economica radicalizza le condizioni che erano però già state imposte dall'elite da almeno due decenni in tutto il mondo Occidentale con l'introduzione delle forme di lavoro flessibili e precarie, le delocalizzazioni, i salari da fame, la competizione con la molto più ricattabile manodopera immigrata e la distruzione graduale di tutti i diritti del lavoro. Questo risultato collima con le dichiarate politiche di depopolazione che le élite vogliono attuare in tutto il mondo; infatti una persona disoccupata o che sopravvive di impieghi precari e malpagati non riuscirà mai a mettere su una famiglia stabile e fare dei figli; soprattutto quando contemporaneamente assistiamo allo smantellamento del welfare state e alla speculazione immobiliare sugli alloggi, dove per un buco di pochi metri quadrati devi sborsare quasi tutto il tuo stipendio mensile, se non tutto. Secondo una notizia dell'Ansa:
Negli ultimi 25 anni in Italia e in Ue il tasso di fertilita' e' calato di circa tre volte, passando da 2,7 a 1,2 figli per donna. E' invece aumentata l'eta' della prima gravidanza (30-35 anni) e quella delle mamme che accedono alla fecondazione assistita (38 anni). In continua crescita il numero delle mamme over40: nel 2008 i bambini nati dalle ultraquarantenni erano il 6% contro il 2% del '95. In Gb e' raddoppiato negli ultimi 10 anni e triplicato nell'ultimo ventennio.
La tendenza alla riproduzione tardiva ha anche motivazioni culturali, sempre imposte dall'alto con la manipolazione, ma è innegabile che lo smantellamento del lavoro e del welfare abbia coinciso con il crollo della natalità. La riproduzione tardiva pone inoltre un'altra serie di problemi. Da un articolo del Dr. Filiberto Di Prospero estraiamo il seguente passo:
La scelta di una riproduzione che potremmo definire "tardiva" (quando avviene in particolare dopo i 35 anni) pone infatti due ordini di problemi: da un lato l'incremento di alcune patologie in gravidanza e durante il parto (ad esempio l'aborto spontaneo ed il parto prematuro, distonie dinamiche del collo uterino) e dall'altro un inevitabile incremento della patologia fetale di tipo cromosomico (es. Sindrome di Down) e non cromosomico (ad es. iposviluppo).
Ricordiamo che le gravidanze tardive inoltre aumentano anche il rischio di patologie nei nascituri come l'autismo.Adesso diamo un'occhiata ai dati sulla disoccupazione forniti da indiceistat:
La disoccupazione nell’area euro era del 10,0% nel mese di luglio del 2010. Un tasso rimasto invariato rispetto a giugno dello stesso anno. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente c’è stato un aumento di quasi mezzo punto percentuale visto che a luglio 2009 il tasso era del 9,6%. Nell’Unione Europea invece il tasso di disoccupazione è rimasto al 9,6% nel mese di luglio 2010, invariato rispetto a giugno ed in salita dello rispetto al  2009.  L’Eurostat stima che 23,057 milioni di uomini e donne nella UE erano disoccupati nel mese di luglio 2010, di cui 15.833.000 nella zona euro. Rispetto a giugno, il numero di disoccupati è diminuito di 45 000 nell’UE e di 8 000 persone nella zona euro. Rispetto al luglio del 2009, la disoccupazione è aumentata di 1,108 milioni nell’UE-27 e di 0,668 milioni nella zona euro.
Riguardo all'Italia è interessante seguire il ragionamento che si trova su polisblog.it :

lunedì 27 settembre 2010

Il potere delle Big Pharma in EU: dal 1 aprile 2011 diventeranno illegali in EU le erbe per la salute

Il potere delle Big Pharma in EU: dal 1 aprile 2011 diventeranno illegali in EU le erbe per la salute

Nella sintesi e traduzione che seguono, si evidenzia la gravissima decisione europea contro la libertà di cura e le medicine erboristiche tradizionali.
UN PESSIMO PESCE D'APRILE 2011: 1° di aprile 2011 tutte le erbe medicinali praticamente diventeranno illegali nell’Unione Europea.
L’industria farmaceutica e quella agroalimentare hanno quasi completato il loro assalto su tutti gli aspetti della salute: dai cibi che mangiamo al modo col quale decidiamo di “curarci” quando stiamo male.
Nessun dubbio: questo loro arraffare ci deruberà di quel poco di salute che ci era rimasto. La European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD) è stata emanata il 31 marzo 2004 ed ha reso operative delle regole per l’uso dei prodotti erboristici che erano precedentemente commercializzati sul libero mercato.
Tale direttiva richiede che per tutte le preparazioni di erbe si debba passare attraverso le stesse procedure dei farmaci. Non importa se un’erba è stata liberamente utilizzata per millenni. I costi di queste - nuove - procedure sono ampiamente superiori a quelli affrontabili dalla maggior parte dei produttori - esclusa ovviamente le grandi industrie farmaceutica ed agroalimentare. Per avere un’idea, si parla di costi oscillanti fra i 100.000 ed i 150.000 € per erba; se poi si tratta di un composto, ogni erba deve essere trattata separatamente.
Non avrà importanza se un’erba è stata usata con sicurezza ed efficacia per migliaia di anni: dovrà essere trattata come fosse un nuovo farmaco di laboratorio. Ovviamente, le erbe NON sono farmaci di laboratorio, ma preparati ottenuti da fonti biologiche che non sono necessariamente purificate - perché la cosa potrebbe modificarne natura ed efficacia - così come avviene per gli alimenti.

“Il professore”. Minoli e la morte di Edoardo Agnelli


Negli ultimi giorni, i media italiani ( Ansa, Sette, Corriere della Sera, Oggi, Libero e tanti altri, finanche “La Stampa”, non ci posso credere ) hanno riscoperto la complessa questione legata alla tragica morte di Edoardo Agnelli, su cui avevo condotto, dopo anni di silenzi e omissioni, la mia inchiesta giornalistica pubblicata dalla Koinè nuove edizioni, nel gennaio 2009 col titolo “Ottanta metri di mistero”: è un dato di fatto che essa, stante i numerosi riscontri avuti già allora, per quanto non eclatanti come gli ultimi, costituisce la vera riapertura del caso, con buona pace di quanti soltanto ora ne hanno rivendicato la paternità.

Tengo a ribadire che io non avevo fatto un'indagine per dimostrare che Edoardo fosse stato ucciso: avevo cercato la verità per quanto possibile, con la limitatezza delle mie possibilità di giornalista e non di poliziotto, o magistrato e avevo scritto quello che avevo trovato, senza pregiudizi.

Poi, che quello che avevo trovato converge inequivocabilmente, con almeno una ventina di elementi concreti e non ipotesi, o congetture astratte, verso la direzione precisa che smentisce la versione ufficiale del suicidio, è un altro paio di mani: se avessi trovato il contrario, avrei scritto il contrario, non mi stancherò mai di ripeterlo, anche adesso che, alla luce di nuovi sviluppi, molti dei quali ancora inediti, sto preparando un secondo libro sull'intera vicenda, per poterle dare una dimensione organica e abbastanza precisa, almeno nelle indicazioni di fondo.

sabato 25 settembre 2010

Grecia: Papandreu un pupillo del FMI e Banca Mondiale

Le misure barbare già approvate e quelle previste dalla "versione aggiornata" del Memorandum

Il Memorandum ridefinito e promosso in Grecia dal governo del PASOK, FMI, UE e dalla plutocrazia greca prevede nuove misure antipopolari con l'obiettivo di ridurre ulteriormente il prezzo della forza lavoro:

Contratti di lavoro

- Prevalenza, per legge, degli accordi aziendali sugli accordi di categoria.

- Possibilità di disapplicare i contratti collettivi, sempre per legge, per le imprese non aderenti alle unioni industriali. Fino ad ora i padroni erano obbligati ad applicare i CCNL quando convalidati dal Ministero del Lavoro.

  - Adeguamento del sistema di negoziazione dei contratti collettivi di lavoro alle esigenze dei capitalisti, venendosi a basare su "competitività, costo del lavoro e creazione di nuova occupazione".

  - Abolizione di qualsiasi restrizione al lavoro part-time e ai contratti a tempo determinato, attraverso la legge 3846/2010 approvata dal governo lo scorso maggio.

- Estensione del periodo di prova ad un anno (finora era di due mesi). Durante la prova i padroni possono licenziare senza alcun preavviso e risarcimento.

  - Attuazione della direttiva Bolkestein che prevede l'abolizione del salario minimo per potenziare gli investimenti.

  - Tagli drastici ai già bassi sussidi di disoccupazione per risparmiare 500 milioni di euro.

Previdenza sociale

  - "Riforma dei parametri di base del sistema pensionistico, come previsto dalla legge 3836/2010". Ma questo è solo l'inizio. La nuova versione del Memorandum secondo il quale l'aumento della spesa pensionistica pubblica non può superare 2,5 punti percentuali del PIL tra il 2010-60, veicola una nuova offensiva. Nel caso in cui venisse superata tale soglia verranno varate nuove misure per minare il sistema di previdenza sociale.

  - Abolizione di qualsiasi garanzia concessa dallo Stato per le pensioni integrative. Secondo il Memorandum "il governo attua una radicale revisione del funzionamento dei fondi pensione pubblici integrativi". L'obiettivo del governo è di non pagare un solo euro del bilancio dello Stato per i fondi pensione complementari. In pratica ciò significa che i fondi integrativi, che riguardano 1.000.000 di pensioni, risultano già in pesante deficit a causa delle politiche del PASOK e ND, e non saranno quindi in grado di garantire le pensioni o solo in minima parte. Inoltre la nuova versione del Memorandum prevede che la spesa per le pensioni resterà stabile anche nel caso in cui il numero dei beneficiari aumenti (oggi 2,8 milioni di lavoratori versano contributi ai fondi pensione integrativi). Ciò porterà alla riduzione drastica delle pensioni.

  - Revisione della lista dei lavori usuranti per ridurre la copertura a non più del 10% delle forze del lavoro. L'età pensionabile per le professioni e i settori esclusi si innalzerà di 5-7 anni. Il nuovo elenco si applicherà a decorrere dal 1° luglio 2011 per tutti i lavoratori attuali e futuri.

  - Introduzione di criteri severi per le pensioni di invalidità e riesame di migliaia di pensioni di invalidità per una riduzione o sospensione.

  Saccheggio dei salari attraverso aumenti fiscali

  - Ulteriore aumento dell'IVA con l'aliquota dell'11% portata al 23% per una considerevole quantità di beni e servizi (oltre il 30%).

  - Ampliamento della base imponibile della tassa sugli immobili drenando 400 milioni di euro dai lavoratori.

  - "Tassa verde" sulle emissioni di CO2.

  - Congelamento dell'indicizzazione delle pensioni, il che significa che i pensionati perderanno più di 100 milioni di euro.

  - Tassazione dei professionisti-artigiani sulla base di un reddito presunto, con un maggior gettito di almeno 400 milioni di euro.

  Ulteriori privatizzazioni dei settori strategici

I liberi pensatori sono mentalmente liberi?

Natsman.sovereignsocity.com - 16 settembre 2010 di Mark Nesmann

A cura di Silvio De Fanti

Metti in dubbio l'autorità? Non riesci ad accettare la saggezza convenzionale? Vai in collera quando senti un politico fare una promessa e sai che non potrà mantenerla?

Se sì, stando alla più recente revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali (DSM), potresti essere mentalmente malato. In questa revisione, gli psichiatri sperano di aggiungere dozzine di nuovi disordini mentali. Sfortunatamente, molte delle cosiddette malattie hanno come bersaglio persone che semplicemente pensano o si comportano differentemente dalla maggioranza della popolazione.

Un caso esemplare è "il disordine oppositivo provocatorio (ODD)".

Il DSM definisce l'ODD come "un persistente modello di comportamento disobbediente, ostile e insolente verso le figure di autorità". I sintomi includono l'andare in collera, dar fastidio alla gente ed essere "permalosi". Altri "disordini" includono comportamento antisociale, arroganza, cinismo e narcisismo. Sembra che molti dei miei lettori ne soffrano!

Mentre la diagnosi delle "vittime" di ODD si focalizza sui bambini, non c'è nessuna ragione per cui l'ODD non possa esistere negli adulti. Infatti, l'ODD può evolvere nel "disordine della condotta (CD)", che il DSM definisce come "quello in cui i diritti degli altri o le norme sociali sono violate".

Oh - Oh. Dunque anche la violazione di "norme sociali" è ora una malattia mentale.


Vediamo di unire i puntini

venerdì 24 settembre 2010

Toto-pattumiera. Stilata la lista dei 52 siti adatti ad ospitare scorie nucleari. Ma è segreta

Signore e signori, ecco a voi il toto-pattumiera. E’ stata stilata la lista dei 52 siti italiani idonei ad accogliere le scorie nucleari, scrive il Corriere della Sera.

Ma è
segreta: i siti idonei non sono stati resi noti. Hanno paura che la gente s’arrabbi, ovvio. E visto che a pensar male si fa peccato ma eccetera, è lecito sospettare che vogliano tirar fuori il coniglio dal cappello all’ultimissimo istante, giusto per condire la faccenda con fretta, emergenza e magari poteri straordinari per soprammercato.

Il Corriere della Sera non dice che le cose finiranno così. Anzi. Suggerisce piuttosto che c’è tempo, il nucleare italiano è in ritardo. Ci vorranno
anni, insomma. Giusto, ma insieme sbagliato. E le scorie delle vecchie centrali nucleari? E quelle che vogliono rimandarci indietro dallo Utah?

La lista dei 52 luoghi italiani adatti ad ospitare scorie radioattive è stata
redatta dalla Sogin, la società controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, scrive il Corriere della Sera.

I siti sono sparsi su tutto il territorio nazionale “con particolare riferimento al Viterbese, alla Maremma, all’area di confine tra la
Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del Piacentino e del Monferrato”.

Il toto-pattumiera terminerà con la scelta di quello che, fra i 52 siti, diventerà il
deposito nazionale per le scorie.

Secondo il Corriere della Sera, la decisione non sarà imposta da Roma, ma anzi: “avverrà
d’accordo con le Regioni, con una sorta di asta: la comunità che accetterà i depositi radioattivi sarà infatti compensata con forti incentivi economici”.

Le bugie su Chiaiano e Terzigno

Solo oggi si viene a sapere che a Terzigno e Chiaiano la situazione sta di nuovo precipitando, o meglio, sta venendo a galla la verità sul presunto Miracolo Monnezza, vedendosi quindi impossibilitati a tacere oltre, i media si sono scatenati in fantasiosi resocondi e accorpamento di episodi, come gli incendi dei mezzi, 46 mezzi all'interno della sede dell'azienda che ha l'appalto per la raccolta della nettezza avvenuto entro la sede dell'azienda, episodio che è stato lasciato velatamente attribuire ai manifestanti che durante il blocco di oggi per lo sversamento nella ex cava avrebbero dato fuoco ad altri mezzi. Inoltre la raccolta non avveniva da giorni a causa di una vertenza..
Insomma i media hanno fatto un pò di confusione...un pò di articoli per capire l'ennesima truffa ai danni dell'ambiente e della gente.
Consiglio di vedere il servizio al link di 9 on line.
Barbara Notav

Terzigno, ancora camion bruciati: continua la lotta contro la seconda discarica
A Boscoreale, alcune persone con il volto coperto da caschi hanno incendiato un autocompattatore

Camion dei rifiuti incendiati e danneggiati, anche la scorsa notte, nel Napoletano. A Boscoreale, alcune persone con il volto coperto da caschi hanno incendiato un autocompattatore e hanno riversato l’immondizia lungo la strada. In via Panoramica, secondo quanto ricostruito dalla polizia, il gruppo si è distaccato dai cittadini del movimento anti discarica di Terzigno e ha distrutto l’autocomopattatore. Forati i pneumatici di altri cinque mezzi: gli autisti sono stati costretti a lasciare i camion e a consegnare le chiavi. Già ieri, contro la decisione di aprire una seconda discarica nel territorio del comune di Terzigno, erano stati bruciati altri camion.
(GUARDA IL SERVIZIO DEL TG9, Ndr9)

«Non posso non condannare nuovamente tali episodi di violenza che, in questo momento, pregiudicano la civile protesta ormai attuata da due giorni da tanti cittadini perbene esasperati dai miasmi emanati dalla discarica ex Sari e ancor più preoccupati dalla paventata apertura della seconda discarica in ex cava Vitiello», dice il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella. Il primo cittadino parla di ennesimi blocchi stradali messi in atto la scorsa notte, «degenerati nell’incendio di un altro autocompattatore bruciato sulla rotonda di via Panoramica in Boscoreale, all’imbocco della strada che conduce alla discarica, insieme ad altri due bruciati nei pressi dell’entrata della discarica. Quanto accaduto è comunque un segnale dell’ esasperazione che la comunità vesuviana sta vivendo – ribadisce – .Se una popolazione di persone perbene arriva a compiere determinati gesti vuol dire che la misura è colma. È un segnale fortissimo che le autorità competenti non possono più ignorare». Oggi, intanto, «si terrà il tavolo politico tra i sindaci dei Comuni vesuviani e i consiglieri regionali e provinciali della zona che, alla luce anche di questi ulteriori episodi, dovranno assumere decisioni in merito all’emergenza che il territorio sta vivendo in questi giorni». (Corriere Del Mezzogiorno)

Canada pesci deformi causa mercurio e arsenico

Dedicato a chi crede che l'uomo non alteri alcun equilibrio con la sua attività e prezioso progresso scientifico.
Si consiglia di andare a vedere le altre foto che documentano le gravi malformazioni sul link in fondo.
Barbara Notav

Pesci deformi nel lago Athabasca, in Canada

Pesce deforme del lago Athabasca, in CanadaPerché sono deformi, cosa succede ai pesci del fiume e del lago Athabasca, in Canada? Le foto – impressionanti – sono sul web, mentre i cadaveri sono stati mostrati da scienziati, pescatori ed ambientalisti nel corso di una conferenza stampa nei giorni scorsi all’Università dell’Alberta.

Qualche settimana fa, uno studio della stessa Università dell’Alberta ha confermato la presenza nel fiume e nel lago di sostanze tossiche come mercurio e arsenico, legate allo sfruttamento delle famose sabbie bituminose, che avviene a monte. Il Governo dell’Alberta negava che questo sfruttamento avesse un impatto ambientale.

L’importanza dei giacimenti non convenzionali di idrocarburi aumenta man mano che il petrolio diventa meno abbondante. Gli esperti prevedono un luminoso avvenire per sabbie bituminose e simili. E i pesci? Qui nella foto piccola c’è solo l’assaggio. Ora guardate e giudicate.

Ovunque è possibile imbattersi in animali deformi. Estremamente raro, ma capita. Il punto è che ultimamente nell’Athabasca capita spesso. Questo è solo un piccolo campionario di orrori: se seguite i link in fondo, ne trovate molti di più.

giovedì 23 settembre 2010

Ahmadinejad - Larry King: 4-0

E’ appena andata in onda sulla CNN l’intervista di Mahmoud Ahmadinejad realizzata da Larry King, in occasione della visita annuale alle Nazioni Unite del presidente iraniano. Contrariamente a quanto avvenuto l’anno scorso, quando King aveva intervistato Ahmadinejad cercando di restare super partes, in questa occasione il conduttore della CNN ha scelto di indossare chiaramente i panni dell’americano, attaccando il presidente iraniano in modo diretto e univoco, su tutte le questioni più importanti attualmente in discusione. In questo modo ha permesso ad Ahmadinejd di ribattere colpo su colpo, finendo per non concedere a King nemmeno un punto in tutta la partita.

Quando King ha chiesto di trattare in modo compassionevole i “turisti” americani che erano sconfinati per sbaglio in Iran un anno fa, Ahmadinejad ha risposto che la sicurezza nazionale viene prima di ogni altra cosa, e che gli Stati Uniti non si sarebbero certo comportati in modo diverso dal loro, in un caso simile.

Quando King ha chiesto notizie su un agente dell’FBI scomparso tre anni fa in Iran, Ahmadinejad ha risposto con tagliente ironia che “dovrebbe essere l’FBI a fare più attenzione a dove vanno a finire i suoi uomini.”

Quando King ha detto che “il mondo è preoccupato per la possibilità che l’Iran venga in possesso di armi atomiche”, ...

... Ahmadinejad gli ha chiesto “che cosa intende esattamente, per ‘il mondo’?” E poi ha aggiunto, con il solito sorriso sornione: “A me risulta che il mondo sia molto grande, e che ci siano moltissimi paesi che non solo non si preoccupano affatto di questa eventualità, ma che vedono addirittura con favore lo sviluppo pacifico dell’energia atomica in Iran”.

Costretto a ridurre la sua definizione di “mondo” a Stati Uniti ed Israele, King si è sentito rispondere

i luoghi comuni propagandistici sull'energia nucleare e la realtà


Nucleare: Tremonti raccoglie il "testimone" di Scajola?
A proposito delle assurde affermazioni del ministro dell'Economia sulle questioni energetiche

Sarà che Cortina d'Ampezzo è un luogo che si presta più alla contemplazione del paesaggio che ai discorsi seri, ma le affermazioni fatte sabato scorso nella perla delle Dolomiti dal ministro dell'Economia sono un ineguagliabile mix di luoghi comuni, spudoratezza, malafede e tanta ignoranza.

Quale di questi ingredienti sia più importante lo giudicheranno i lettori, ma intanto andiamo a vedere cosa ha detto Tremonti. Dopo aver annunciato che il nucleare sarà tra i punti (5 od 8, non si sa ancora) sui quali il governo chiederà la fiducia alla fine del mese, ecco la visione energetica del ministro chiave del governo Berlusconi: «"Noi importiamo energia, tutti gli altri fanno investimenti sul nucleare. Facciamo come quelli che si nutrono mangiando caviale. E questo non è possibile" ha detto Tremonti, invitando a non credere "alle balle dei mulini a vento dell'eolico. Un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare: uno degli affari più grandi di corruzione e di cui noi non abbiamo certo la quota di maggioranza"». (Corriere della Sera, 19 settembre)

Partiamo dai luoghi comuni.
E' vero che l'Italia importa energia elettrica, ma quanta e perché? Le importazioni (che avvengono principalmente dalla Francia) hanno coperto nel 2009 il 13,3% dei consumi, una quota non irrilevante ma neppure esagerata. Ancora più interessante è la ragione di queste importazioni, che non risiede affatto in una inesistente carenza produttiva, bensì in un mero calcolo di convenienza economica. L'Italia, infatti, dispone di una potenza installata di oltre 100.000 Mw, a fronte di una punta massima richiesta dalla rete nazionale di circa 55.000 Mw. Il fatto - che ci troviamo costretti a ripetere tutte le volte che il politico di turno ricorre al luogo comune delle importazioni - è che l'Italia importa energia elettrica nelle ore notturne (quando dunque il fabbisogno è meno della metà rispetto alla punta), solo perché la Francia, proprio a causa della rigidità delle centrali nucleari che non possono variare a piacimento la potenza di funzionamento dei generatori alimentati da reattori atomici, è costretta in quelle ore a vendere energia sottocosto.

Barilla: Amianto a perdere

Mangia sano, torna alla natura e vivi meglio. «Dal 1975 Mulino Bianco è sinonimo di bontà e genuinità. La sua ampia gamma di prodotti da forno è adatta a tutta la famiglia e ad ogni momento della giornata» recita lo slogan del colosso Barilla. Mentre gli spot televisivi e patinati offrono dal ’76, a ritmi martellanti cieli sereni della Toscana e set cinematografici, le coperture del vasto stabilimento Barilla di San Nicola di Melfi in Basilicata, sono a tutt’oggi di plumbeo asbesto. Una svista, forse una dimenticanza per l’holding che fattura milioni di euro e spende fortune per la pubblicità sui giornali e in tv? E’ sufficiente un’accurata panoramica fotografica per accertare la pericolosa presenza che gli enti istituzionali preposti alla tutela della salute pubblica (manager e tecnici pagati lautamente dai cittadini-contribuenti e consumatori) non hanno ancora verificato. Gli ondulati in fibro-cemento, meglio conosciuti come “eternit” dal nome che, nel 1900, il suo inventore, l’austriaco Ludwig Hatscek, diede a questo micidiale impasto chimico di fibre di amianto (crisotilo) e cemento a lenta presa, fanno bella mostra dal 1987 dove meno te l’aspetti. Appunto, nei 9,58 ettari del lotto 16 di proprietà del celebre marchio alimentare. Addirittura sulla testa di questo impianto industriale in provincia di Potenza che vanta 7 linee produttive (fette biscottate, biscotti da colazione, pasticceria, snack, pani morbidi, sfoglie, merende) per 65 mila tonnellate annue di prodotto alimentare. C’è rischio sanitario per la salute dei 500 lavoratori (di cui circa 100 stagionali) e degli ignari milioni di consumatori? «La sicurezza dei prodotti e delle persone che lavorano sono i presupposti di qualsiasi nostro stabilimento» asserisce da Parma, Elisabetta Iurcev, Media Relations Manager della Barilla. In casi del genere, tuttavia, le rassicurazioni telefoniche non bastano. E i riscontri visivi identificano l’attuale realtà: l’amianto è presente in notevoli quantità (diverse tonnellate) sotto forma di lastre, ma l’Asl Venosa 1 non si è ancora scomodata per accertare approfonditamente il livello di inquinamento delle fibre aerodisperse nell’area.

Speculazione CDS: obiettivo Italia?

Fa un certo effetto vedere «Italy» in cima alla lista dei paesi oggetto di interesse da parte di chi opera e specula in Credit Default Swaps (Cds), i derivati finanziari che dovrebbero fungere da assicurazione contro i fallimenti.

Erano diventati noti nel mezzo della crisi greca, quando si temeva il default dei debiti sovrani ellenici. Allora, per garantirsi da questo rischio, un contratto quinquennale Cds sui bond di Atene per un valore di 10 milioni di euro costava a giugno 970 punti, cioè 970.000 euro all'anno. A marzo erano 300 punti. Oggi, dopo il salvataggio europeo della Grecia e la creazione di un fondo speciale d'intervento Eu per 750 miliardi di dollari, un simile Cds sui bond greci si paga ancora quasi 850.000 euro. È come un termometro che si può manomettere alterando la temperatura.

L'ultimo rapporto ufficiale della International swaps and derivatives association (ISDA) indica che sull'Italia vi sono Cds per un valore nozionale di 242, 6 miliardi di dollari. E i punti base del costo sono intorno ai 240. Mentre a marzo 2009 erano 158, saliti già a 220 nel turbolento marzo scorso.
Il secondo paese europeo sulla lista, dopo l'Italia, è la Spagna, con Cds per un valore nozionale di 113 miliardi di dollari. Dai bollettini si può notare che i costi per i Cds sono in costante crescita sia per l'Italia che per la media europea. Dai dati risulta anche che i maggiori operatori ribassisti sul debito italiano sono 4 grandi hedge fund americani, tra cui spicca quello di Soros.

Mozambico la verità nascosta da FMI e BM

Era il simbolo del nuovo sviluppo africano: l'illusione è finita
DOMENICO QUIRICO
CORRISPONDENTE DA PARIGI

Manuel fa il sindacalista a Maputo, mestiere difficile in Africa. E dovrebbe essere ricco, o almeno in via di rapido sviluppo. Glielo assicurano tutti. Pazienza il governo del suo paese, il Mozambico, vecchi marxisti che promettendogli un radioso avvenire hanno fatto schiattare un milione di persone per anni in una sanguinosa guerra civile. L’imperialismo è sempre lì, e quelli gli ex del partito unico, sono sempre ricchi, prima perché erano l’avanguardia del socialismo africano e meritavano qualche riguardo, e adesso perché sono sempre al potere, in quanto avanguardia dell’efficienza capitalistica. Questi Manuel e i mozambicani li lasciano da parte, non credono più alle chiacchiere.
Ma alla Banca mondiale, al fondo monetario, agli economisti occidentali si dovrà pur credere! E tutti dicono loro, da anni, che questo paese è uno dei nuovi miracoli dell’Africa: sottosviluppo in calo rapido, debito con l’estero saldato, tasso di crescita economica medio dell’otto per cento che lo sognano persino a Londra Roma e Parigi. Per non parlare degli ex colonialisti portoghesi. Non rimpiangevano, i signori dell’economia, nemmeno i 15 miliardi di dollari di aiuti versati dopo la fine della guerra civile; e la cancellazione di 1,3 miliardi di debiti. Soldi ben spesi! Il fatto che in cambio fossero state privatizzate 1200 imprese prima malmenate dalla inefficienza african-comunista e l’arrivo degli investitori stranieri alla ricerca rapace di manodopera a basso costo bastavano, eccome!, per definirlo il paese prediletto del fondo monetario.

mercoledì 22 settembre 2010

Storia del « Nuovo Ordine Mondiale »

Storia del « Nuovo Ordine Mondiale »

  Traduzione di: www.vocidallastrada.com
di Pierre Hillard
Pierre Hillard racconta la storia di un movimento ideologico, che ha lasciato la sua impronta sui tentativi in corso di raggruppamento di Stati all’interno dei blocchi regionali e cerca di orientarli verso una forma di governance globale. Il suo obiettivo non è quello di prevenire i conflitti, ma di estendere il potere finanziario e commerciale del mondo anglo-sassone. Egli teorizza e sostiene il progetto di un «Nuovo Ordine Mondiale», eretto sulle rovine delle Nazioni Unite.
Naturalmente, non assimila tutti gli sforzi per porre fine alle divisioni nazionali in una volontà di dominio. Ma è indispensabile studiare questo progetto di globalizzazione politica per non lasciar trasformare l’ideale dell’unità umana in un incubo totalitario.
         
Réunis à Londres, le 2 avril 2009, autour de 

la reine Elizabeth II, les chefs d'Etat et de gouvernement des 20 plus 

grandes puissances du monde ont envisagé de créer un directoire 

économique mondial.
Con la ratifica del Trattato di Lisbona da parte dei 27 Stati europei, l’elezione di Herman Van Rompuy alla presidenza del Consiglio europeo e di Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, il 19 novembre 2009, segna uno spartiacque nelle ambizioni globali. L’Unione europea (UE) ha progressivamente visto un volto politico e un «numero di telefono», per riprendere le parole di Henry Kissinger. Certamente, le nuove impostazioni - una forma di rodaggio - sono necessarie per stabilire realmente questa unione regionale. Infatti, la rivalità continua a perdurare tra il Presidente del Consiglio europeo, il Presidente della Commissione Europea e la presidenza di turno dei sei mesi. Questa situazione infastidisce profondamente l’amministrazione Obama [1]. Tuttavia, dotata di personalità giuridica e di un completo primato del diritto europeo sul diritto nazionale, l’Unione europea può pretendere (riuscire?) di diventare un attore sulla scena internazionale. Sarebbe sbagliato dire che questa nuova vocazione sarà in completa indipendenza dal resto del mondo. In realtà, e élites europeiste sostenute dall’ oligarchia finanziaria procedono in uno spirito comune con tutte le altre forme di unioni regionali in fase di sviluppo sul pianeta.
Infatti, l’Unione europea è solo una componente di un programma globale che porta alla comparsa di blocchi continentali, ognuno con una moneta, una cittadinanza, un solo parlamento, ecc, tutti questi blocchi sono chiamati a costituire un governo globale. Siamo in grado di delineare le Unioni regionali in via di formazione:

venerdì 17 settembre 2010

Il Mossad prepara un altro false flag?

Il ritorno del terribile giocattolaio
di Gianluca Freda
Chi possiede un po’ di familiarità con i retroscena degli attacchi dell’11 settembre 2001, saprà sicuramente chi è Dominik Suter. Si trattava del titolare dell’azienda di trasporti newyorchese nota come Urban Moving System, in realtà un’attività di copertura del Mossad israeliano, di cui Suter era un agente. I famosi “cinque israeliani danzanti”, che ballavano di gioia e si davano il cinque mentre filmavano gli edifici del WTC che crollavano al suolo, erano altrettante spie israeliane e furono arrestati dalla polizia newyorchese proprio accanto ad uno dei furgoncini della Urban Moving System di cui erano alle dipendenze. Uno dei cinque aveva con sé 4.700 dollari in contanti. Un altro aveva due passaporti esteri. All’interno del furgone venne trovato uno dei “taglierini” che i fantomatici 19 terroristi avrebbero utilizzato per dirottare gli aerei.
Si sospetta fortemente che i furgoncini della UMS siano stati utilizzati, fra le altre cose, per trasportare l’esplosivo destinato a minare i tre grattacieli demoliti l’11/9. Com’è noto, le cinque spie del Mossad arrestate (Sivan e Paul Kurzberg, Yaron Shmuel, Oded Ellner e Omer Marmari, tutti tra i 22 e i 27 anni di età), vennero rispedite in Israele dopo appena dieci settimane, grazie all’interessamento dell’allora capo della Homeland Security americana Michael Chertoff, anche lui cittadino israeliano (sua madre era stata tra i membri fondatori del Mossad). Tre dei “cinque israeliani danzanti” (Shmuel, Ellner e Marmari) comparvero in seguito anche alla tv israeliana [3], dichiarando che la loro missione era “semplicemente” quella di documentare l’evento. Non spiegarono però perché tale documentazione producesse in loro tanto sollazzo.
Non si trattò, peraltro, delle uniche spie israeliane arrestate su suolo americano a ridosso dell’11/9. Stando a quanto sostiene Fox News [4], nei mesi precedenti la data degli attacchi furono arrestati almeno 140 israeliani sospettati di essere coinvolti in operazioni di spionaggio; altri 60 vennero arrestati dopo l’11/9. Tutto questo fa pensare, ovviamente, che negli Stati Uniti fosse in preparazione un’operazione di intelligence del Mossad di assai ampie proporzioni,

La Giunta UE prepara il “salto quantistico” nell’inferno

La Giunta UE prepara il “salto quantistico” nell’inferno

[1]17 settembre 2010 (fonte:MoviSol) -
Se fosse per la Commissione Europea e per la BCE, i governi andrebbero semplicemente sciolti. A sorprendere non è tanto questa verità, quanto il fatto che i suddetti governi accettano supinamente le misure che conducono alla “soluzione finale”.
Così, il 6-7 settembre, l’Ecofin ha dato il via libera alla cosiddetta “Sessione di bilancio europea”, che, nelle parole del ministro Tremonti, “è il luogo politico in cui si assisterà ad un trasferimento di poteri dalla periferia al centro europeo”. Esso sancirà “la fine delle politiche ‘national oriented’… Ogni anno, da gennaio ad aprile, tutto ruoterà per tutti gli stati intorno alla sessione di bilancio europea… ogni Stato presenterà i suoi documenti, destinati ad essere discussi collettivamente da tutti gli altri Stati e coordinate dalla Commissione Europea”. Ed ha aggiunto: “Nella forma è un passaggio procedurale, nella sostanza sarà un cambiamento costituzionale”.
Ormai i cambiamenti costituzionali avvengono così, qualcuno li decide a Bruxelles, alla faccia dei parlamenti e del popolo sovrano. Non lo dite ai censori del Lodo Alfano…
La buona notizia è che lo stesso Ecofin non è riuscito ad accordarsi sul previsto inasprimento delle regole di Maastricht. Un gruppo di paesi guidato dalla Spagna si è opposto all’automatizzazione delle procedure di infrazione e dell’inasprimento della pena; un altro gruppo di nazioni, guidato dall’Italia e dal Belgio, si è ovviamente opposto all’estensione delle stesse procedure alla violazione dei parametri sul debito. Per il momento, un’ulteriore arma di distruzione di massa non è stata innescata. Ma la Giunta UE appronta nuove armi.
Mentre l’Ecofin varava la nuova “devolution”, il Presidente Barroso teneva il suo primo discorso sullo “Stato dell’Unione” al Parlamento Europeo, annunciando una nuova iniziativa per un’imposta diretta dell’UE sui cittadini europei.

VIVISEZIONE: la Civiltà della UE, solo lobbying tutto il resto è niente

COMUNICATO EQUIVITA 03/09/10 (preapprovazione)
REVISIONE della direttiva 86/609, “Per la protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici”
ULTIMA OCCASIONE PER CONGEDARCI dalla “CATTIVA SCIENZA”

Nel momento
storico in cui in molte parti del mondo viene avviato il “cambiamento epocale”  annunciato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche USA (NRC) sui metodi di sperimentazione biomedica in tossicologia (“la tossicologia si sta avvicinando ad un evento epocale, di quelli che hanno dato un nuovo corso alla storia della scienza, come la scoperta della penicillina, quella del DNA, la nascita del primo computer. Essa è in procinto di avvalersi delle rivoluzioni avvenute nella biologia e nella genetica […] le prove di tossicologia saranno trasferite da un sistema basato sullo studio dell’animale intero ad un sistema basato principalmente sui metodi in vitro, questi ultimi essendo in grado di valutare i cambiamenti nei processi biologici con l’osservazione di cellule, preferibilmente di origine umana” dal Rapporto NRC “Tossicologia del XXI secolo: una visione e una strategia”, 2009);
nel momento
in cui le maggiori agenzie di controllo Usa lanciano un progetto quinquennale di tossicologia molecolare, applicando le indicazioni del NRC (protocollo d’intesa firmato al congresso annuale dell’Associazione Americana per l’Avanzamento delle Scienze);
nel momento
in cui le maggiori riviste scientifiche (in particolare “Nature”) pubblicano articoli che contestano la sperimentazione animale quale metodo scientifico, definendola “cattiva scienza” (Nature, 10/11/2005);  
nel momento in cui il documento conclusivo del “VII Congresso mondiale sui metodi alternativi e l’uso degli animali nelle scienze biomediche” (Roma, agosto-settembre 2009) scrive: “Le nuove importanti innovazioni in materia di valutazioni di rischio si valgono, per verificare la sicurezza delle sostanze chimiche (inclusi farmaci, vaccini, additivi alimentari, pesticidi, cosmetici), dei nuovi strumenti forniti dalla genomica, dalle tecnologie informatiche e dai sistemi di sperimentazione ad alta prestazione […] Questo nuovo approccio, considerato l’avvio di un cambiamento di portata globale nella valutazione di rischio, determinerà una riduzione senza precedenti nell’uso degli animali da laboratorio nei prossimi dieci anni. Ma il cambiamento sarà tale da rendere, con ogni probabilità, il ricorso agli animali da laboratorio  del tutto superfluo nel giro dei prossimi 20 anni.[…]. I partecipanti concordano nel ritenere che sia possibile valutare i rischi e danni provocati dalle sostanze chimiche con i nuovi strumenti che ci offre la conoscenza del genoma, affiancati alle tecnologie informatiche ed ai sistemi di sperimentazione in vitro di seconda generazione. Il tutto senza fare ricorso agli animali da laboratorio. Herman Koeter, copresidente del Congresso, già direttore dell’EFSA, ha dichiarato: “Queste tecnologie sono capaci di raccogliere una quantità mai raggiunta prima d’informazioni sui possibili effetti avversi recati da una sostanza ai sistemi biologici. Sono anche in grado di generare una quantità di conoscenza di gran lunga maggiore di quella che fino ad oggi abbiamo saputo individuare e capire. Esse ci faranno considerare, in un futuro assai vicino, l’uso degli animali a fini sperimentali estremamente obsoleto”;
nel momento in cui vi è la necessità e l’urgenza di testare 30.000 sostanze chimiche già immesse nell’ambiente per regolamentare il loro impiego (Regolamento REACH della UE);
nel momento in cui il progresso delle conoscenze scientifiche nel campo della genetica, della biologia, dell’informatica e in altre nuovissime branche della scienza ci consentono di tutelare l’ambiente e la nostra salute effettuando test:
                  a) molto più affidabili
                  b) di gran lunga più rapidi
                  c) enormemente più economici
                  d) capaci di raccogliere una quantità enorme di informazioni aggiuntive.

Il Parlamento Europeo, malgrado le nostre informazioni e le nostre ripetute istanze, ha scelto di adottare in prima lettura  (il 5.5.09) un “testo di compromesso” che, al fine dichiarato di “snellire la burocrazia”, trascura ogni considerazione di logica, di etica, di rispetto del mandato ricevuto dai cittadini europei ad agire per il bene della comunità.
Esso non solo ha rilanciato il principio di base - ormai del tutto decaduto - della validità scientifica della sperimentazione animale, ma ha persino fatto in modo che l’Europa chiuda le porte ad ogni progresso scientifico altrove adottato, ad ogni revisione … ovvero, in questo caso, ad ogni effettiva tutela della salute umana e dell’ambiente. Esso infatti, a differenza del Regolamento REACH,  non obbliga ad utilizzare i test sostitutivi, neppure laddove esistono, e non fa nulla per facilitare l’approvazione di quelli nuovi. Ciò nonostante il Parlamento con la risoluzione del 22 maggio 2008 si fosse impegnato in senso esattamente opposto.

Germania: La “Nuova Influenza” e il “Nuovo vaccino” all-in-one

 Nonostante l'OMS l'11 agosto 2010 abbia dichiarato che la pandemia sia  finita, il Ministero della Salute tedesco pensa sarà di nuovo "di moda" per questa stagione invernale...
L'oms infatti dichiara che il virus non è sparito ma si è "tranquillizzato", sarà per questo che il Ministero teutonico ritiene che il vaccino (quello avanzato?) andrà bene anche per la normale stagionale?
Misteri moderni.
Barbara Notav

Nel blog tedesco infokriegernews potevamo leggere nell’articolo del 27. luglio intitolato “Grippeimpfung: Saisonaler Impfstoff mit H1N1 Impfung gestreckt?”>“Vaccinazione anti-influenzale: Il siero del vaccino stagionale allungato con l’H1N1?” la seguente dichiarazione del Ministero della Salute tedesco>, rilasciato sul proprio portale internet:

>>Für die kommende Saison wird erwartet, dass das Neue Virus A/H1N1 dominant sein wird. Deshalb hat sich die Weltgesundheitsorganisation (WHO) im Februar 2010 für das Neue Virus A/H1N1 als einem der relevanten Impfstämme für die kommende Grippesaison 2010/2011 ausgesprochen.
Somit werden in den bei uns für die nächste Grippesaison verfügbaren Impfstoffen unter anderem auch Bestandteile gegen das derzeit zirkulierende pandemische Virus A/H1N1 enthalten sein."

>>Per la prossima stagione ci si aspetta che il nuovo virus A/H1N1 sarà dominante. Di conseguenza, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS;WHO) si è espressa nel febbraio 2010 per il nuovo virus A/H1N1 come uno dei ceppi vaccinali essenziali per la prossima stagione influenzale 2010/2011.
Così, da noi (in Germania?) saranno disponibili nei sieri per la prossima stagione influenzale inclusi tra l’altro anche componenti contro il virus pandemico A/H1N1 attualmente in circolazione."

Intrecci mediatici..

La domenica specialmente
Stavo per scrivere un post sull’ultimo salto della quaglia dell’ex missino, poi ex aennino, quindi ex pidiellino e ora segretario del nuovo nuovento movimento Futuro e Libertà (quello che la destra, adesso, va di moda moderna). Insomma: stavo per scrivere un post su Gianfranco Fini e su quel teatrino che non da oggi è la politica italiana. Nulla di epocale, s’intende. Nulla che non si potesse rimandare. E infatti ho deciso di rimandarlo.
Dicevo: stavo per iniziare a scrivere, quando ieri mattina mi sono imbattuto - sulla prima pagina del “Corriere della Sera” di oggi - in un editoriale firmato da  Tommaso Padoa-Schioppa. Perchè, si sa, a volte ritornano. E in Italia, poi, tornano sempre e comunque. E infatti - lo spiego a beneficio di chi non se ne fosse accorto - è tornato sulla ribalta mediatica tricolore pure il signor TPS. Figlio del fu amministratore delegato delle assicurazioni Generali (Padoa-Schioppa Fabio), Padoa-Schioppa Tommaso- per la cronaca - ha lavorato a lungo per Banca d’Italia e Banca centrale europea. Poi - ma questo è più noto - è stato per un paio d’anni ministro del Tesoro per il governo Prodi 2. Con lui, la nostra economia non ha esattamente fatto faville. In compenso, il ministro TPS è passato alla storia delle cronache politiche nostrane per un paio di battute. Entrambe pirotecniche. Entrambe non propriamente popolari. Quella sulle tasse che, a parer suo, erano e restano “bellissime”. E quella sui giovani italiani eterni “bamboccioni”.
Da qualche mese a questa parte - meritatamente - l’ex ministro ha trovato spazio sul Corriere, sulle cui pagine discetta - con stile tra il pensoso e il soporifero - sui destini di monete, banche e industrie. E per i suoi densi editoriali - con tutta probabilità - riceverà pure un lauto e congruo compenso. Anch’esso, va da sé, meritatissimo.
Si dirà: embé? Embè, niente. Cioè, no. Non niente. E’ che, invece, la prima pagina del quotidiano torinese “La Stampa” - sempre ieri mattina - ospitava un fondo di Barbara Spinelli. Che non è solo una abbastanza celebre giornalista (tra l’altro è stata tra i fondatori di “Repubblica”). Ma è anche figlia, per così dire d’arte, di uno dei papà dell’Europa moderna (il fu Altiero Spinelli, politico vicino al Piccì, parlamentare di lungo corso, redattore storico della casa editrice il Mulino e ardente federalista). E per giunta compagna del Padoa-Schioppa di cui sopra. Ma compagna non nel senso (vetero)comunista. Compagna di vita, diciamo.
Chissà perché certe coincidenze a volte ti danno da pensare. E questa coincidenza - quella dei due compagni di vita che vantano tutti e due genitori illustri e che, nello stesso giorno, scrivono due editoriali da prima pagina per due dei principali giornali italiani - mi ha appunto dato un tantinello da pensare. Mica mi riferisco a retroscena o complotti all’amatriciana. Solo, mi sono chiesto: ma statisticamente, quanto è probabile imbattersi in storie dal sapore così obliquamente e stranamente “famigliare” sfogliando le pagine dei giornali o, tanto per dire, guardando un telegiornale?

La generosità americana è infinita......bailout per tutti i banksters....

GLI AMERICANI PAGHERANNO PER SALVARE UN’ALTRA BANCA STRANIERA… IN AFGHANISTAN?
FONTE: WASHINGTON’S BLOG

Come avevo più volte rimarcato, i contribuenti americani stanno dando una mano alle banche straniere da anni.

Ad esempio, avevo fatto notare
Come ha fatto rilevare il Wall Street Journal, la Federal Reserve potrebbe aprire di nuovo le sue “swap lines” [accordi per lo scambio temporaneo di valuta, NdT] per salvare gli europei:

La Fed sta considerando la riapertura di un programma di prestito già messo in piedi durante la crisi finanziaria nel quale venivano trasferiti soldi oltreoceano tramite banche centrali straniere come la Banca Centrale Europea, la Banca Nazionale Svizzera e la Banca d’Inghilterra.

***
Al culmine della crisi nel dicembre 2008, la Fed aveva inviato 583 miliardi di dollari oltreoceano nella forma di queste swap lines.

Come scrive scrive Robert Peston della BBC:

Ci sono voci del fatto che la BCE stia fornendo un qualche genere di agevolazione di riacquisto della durata di un anno (dove i titoli governativi sono scambiati per prestiti a 12 mesi) in collaborazione con la Federal Reserve americana.

A questo link potete avere maggiori informazioni sulle swap lines.

E’ certo che la Federal Reserve stia aiutando da anni le banche centrali e le banche private straniere.

Ad esempio, i 40 miliardi di dollari del salvataggio di AIG sono andati a banche straniere. L’ex presidente di AIG aveva addirittura dichiarato che il governo aveva utilizzato AIG “per convogliare denaro ad altri istituti, tra cui banche straniere”.

Come ha scritto il Telegraph nel settembre 2008:

La Fed ha da poco offerto altri 125 miliardi di dollari di liquidità alle banche al di fuori degli Stati Uniti che sono alla ricerca disperata di denaro e non possono accedere ai mercati congelati del credito americani.

giovedì 16 settembre 2010

Scacco matto: l’acqua ai privati e vaccini e veleni nell’acqua


Video di Alex Jones

Cari amici di Stampa Libera (lo scrivo staccato il nome del sito così da permettervi di inviarne la mail anche se avete Libero, Fastweb o Infostrada senza che venga bloccata come spam), siamo davvero alla stretta finale; hanno deciso che é il momento di gestirci come animali parlanti o spegnerci e lo faranno senza recriminazione alcuna. Spero comprendiate ora il motivo di tanta determinazione nell’imporre l’acqua privata che non ha assolutamente argomentazioni di natura economica o di natura gestionale ma é il contollo di noi “esseri inferiori” a cui punta il potere. Capirete anche il motivo per cui i siti che divulgano simili notizie sono boicottati e vessati. Non possiamo rimanere passivi ancora; dobbiamo attivarci affinché tutti conoscano queste realtà. Alla fine quando avremo dato dimostrazione della nostra indipendenza intellettiva emergeranno fra noi nuovi capi che si sensibilizzeranno sull’argomento. Diversamente saranno anni bui con sofferenze enormi fra la popolazione. Già oggi Il Veneto, la regione cavia delle multinazionali della medicina e della chimica, spende il 61%del suo budget in spese sanitare. Ma i predoni del mondo non sono mai sazi non vogliono solo i nostri soldi ma il potere di gestirci a piacere.

Se alcuni hanno problemi a inviare le mail postino per cortesia un commento.
Grazie molte per la collaborazione.
 Stampa Libera


La BCE: avanti col taglio ai salari e la precarizzazione

Un'analisi delle proposte draconiane esposte dalla BCE nel suo Bollettino Mensile di Luglio

Il processo di costruzione dell'Unione Europea, che aveva ricevuto un forte impulso nel decennio seguito al crollo dell'URSS e dei paesi del “socialismo reale”, ha incontrato nell'ultimo decennio una serie crescente di difficoltà. Dalla bocciatura del Trattato Costituzionale Europeo nei paesi in cui il Trattato è stato sottoposto alla consultazione popolare fino all'incapacità di adottare scelte omogenee di politica economica di fronte alla crisi, la costruzione di quello che avrebbe dovuto essere un “polo” capace di competere con gli altri poli internazionali (e principalmente con gli USA) si trova obbiettivamente in una situazione “di stallo”.

La sola costruzione che è andata in porto è quella monetaria (l'Euro) che rappresenta, al momento, il solo elemento di “unità” europea, tra l'altro sempre più frequentemente messo in discussione; di conseguenza, l'unica istituzione europea attiva è la Banca Centrale Europea (BCE).

Risulta quindi importante analizzare le proposte della BCE per capire l'“Europa reale” (non quella “virtuale” descritta nei trattati e tanto meno quella “sociale” vagheggiata dai partiti della “sinistra”); il “focus” di questo intervento è quello di commentare alcuni elementi che riguardano le politiche del lavoro.

Non è "libero Scambio" di Merci, è Scambio di Lavoratori

Deve per forza esistere una qualche forma di Cospirazione a livello di accademici, politici, intellettuali e mass media a partire dagli anni '70, perchè non si spiega altrimenti come si possa offuscare così la verità su cosa sta succedendo

E' molto semplice: in Europa ed USA i lavoratori erano arrivati a costare, includendendo contributi e tutto, da 30 a 70 mila euro l'anno a chi li impiegava e fino agli anni '70 la disoccupazione era sul 5% medio. Erano solo 200 milioni di persone e con le loro famiglie 4-500 milioni a godere di questa situazione, su circa 5 miliardi di esseri umani che abitavano il pianeta nel 1970

Ci sono oggi, grazie alle vaccinazioni di massa che hanno eliminato le epidemie, gli antibiotici e altra medicina occidentale e grazie all'agricoltura industriale che ha quintuplicato i raccolti di cereali, circa 7 miliardi di persone al mondo e di questi 4 miliardi abituati a lavorare ad un costo da 1,000 a 4.000 mila euro l'anno. La signora filippina che viene da noi si è fatta costruire una casa con 3 mila euro il che significa che al suo paese la gente guadagna probabilmente meno di 1.000 euro l'anno. Al mondo ci sono circa 6 miliardi di persone che campano con cifre inferiori a 3 mila euro l'anno e 4 miliardi di questi sono adulti che grazie alla tecnologia e ai trasporti moderna sono diventati utilizzabili per produrre merci o per immigrare nei paesi "ricchi".

SE CREI UN MERCATO GLOBALE DEL LAVORO, DOVE PUOI ATTINGERE A QUESTI 4 MILIARDI DI LAVORATORI TRAMITE L'IMMIGRAZIONE DI MASSA, LA "DELOCALIZZAZIONE" DELLE AZIENDE NEL TERZO MONDO e L'APERTURA DEL MERCATO dei beni di consumo.... è ovvio anche ad un bimbo cosa succederà no ?....

Mafiosi latitanti e sindaci eroi: i due volti del Partito Democratico

L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica
Ha sconvolto un intero paese. Ha riportato alla memoria il ricordo di una guerra che troppo spesso – a torto – si è ritenuta terminata o, nel migliore dei casi, sopita. Ha portato un’intera nazione ad interrogarsi sui reali rapporti che intercorrono tra Stato e Antistato e sul significato di una vita stroncata troppo presto, la condanna a morte per un uomo colpevole del più infamante dei crimini: la ricerca senza limiti della giustizia.
Il brutale assassinio di Angelo Vassallo, sindaco 57enne di Pollica, membro del PD e guida di una lista civica di centrosinistra uscita vittoriosa nelle scorse elezioni comunali, ha lasciato raffiorare per i più giovani il ricordo di Francesco Fortugno, Presidente della Regione Calabria assassinato nel 2005 dalle ‘ndrine di Locri.
Per i meno giovani, i volti e i nomi di Piersanti Mattarella, Pio La Torre e Peppino Impastato. Per i più informati quelli di Luigi Tommasino, consigliere comunale di Castellammare di Stabia, assassinato un anno e mezzo fa.
Le indagini sugli esecutori, i possibili mandanti e i plausibili moventi di un delitto povero di luci sono in corso d’opera. Sebbene un alone di mistero apparente circondi la fine prematura di Angelo Vassallo, la mano che ha rubato la vita ad un eroe civile italiano, un onesto e capace amministratore (quello che un tempo si sarebbe definito molto più semplicemente “una persona per bene”), ha già un nome. Si chiama Camorra.
Ne è certo il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, Alfredo Greco. E’ ritenuta l’ipotesi principale dal procuratore capo Giancarlo Grippo. Ne è sicurissimo il fratello Claudio Vassallo, che chiama in causa i presunti esposti presentati presso la procura per presunte collusioni riscontrate tra agenti di polizia ed esponenti della criminalità locale.