COMUNICATO STAMPA
Rispetto alla Festa PER la Liberazione del 25 aprile, promosso da Alternativa, Campo Antimperialista, Movimento Zero, Per il Bene Comune, RPMLC, Uniti e Diversi, essendo chiamati direttamente in causa dal comunicato della Rete Nazionale Disarmiamoli, ci sentiamo in dovere di precisare alcune questioni:
- La Rete Disarmiamoli è stata interpellata da subito per valutare una possibile collaborazione in merito agli eventi del 25 aprile, che mettono al centro la sovranità nazionale italiana e la necessità di liberare il nostro paese dalle basi militari straniere;
- Walter Lorenzi, pur non volendo figurare fra i promotori data la presenza del Campo Antimperialista, ha confermato sino al 18 aprile la propria disponibilità per un intervento registrato relativamente alla base di Camp Darby ed ha sempre ricevuto – come tutti i relatori – le numerose email spedite in fase organizzativa, alle quali non ci sono mai giunte risposte. Consultato telefonicamente prima di andare in stampa con l’esecutivo dei volantini e delle locandine, ha confermato il suo intervento registrato a nome del gruppo Disarmiamoli.
Detto questo, oltre all’impenetrabile silenzio mediatico che anche quest’anno avvolge l’evento, ci attendavamo qualche “colpo basso” da parte di alcune forze politiche ancorate strumentalmente e nostalgicamente alle formule rituali di celebrazione della liberazione dalla occupazione tedesca. Invece abbiamo ricevuto questo comunicato che si muove sull’onda emotiva alimentata dallo stesso sistema: una tifoseria “sinistra contro destra” o viceversa (rispetto a delle partite il cui risultato è già stato venduto dagli arbitri) e una divisione profonda fra le persone con un comune sentire, in modo tale che queste possano reciprocamente “disinnescare” il loro potenziale, ancorandosi a fatiscenti e dannosi “-ismi”.
Inutile voler far la gara a chi grida più forte se al momento di agire si fanno prevalere i distinguo e le divisioni basate su antipatie personali o collettive: per certi gruppi l’insegnamento di Gramsci è proprio caduto nel vuoto: “Noi non possiamo accontentarci di criticare o di inveire, e sia pure nel modo più brillante. Dobbiamo possedere una soluzione di tutti i problemi nazionali.”
A quanto pare invece, per la Rete Disarmiamoli è più utile fare propaganda e continuare la propria prosopopea. Buon per Lorenzi e per la Rete Disarmiamoli se la loro battaglia contro i Tedeschi è già stata vinta; per noi quella contro l’occupazione delle basi militari straniere è ancora tutta da combattere.
Per Il Bene Comune
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Il nemico del mio nemico non è sempre il mio amico.
Alla festa “Per la liberazione” promossa da Per il Bene Comune non ci saremo.
Alcune settimane fa siamo stati contattati dalla lista civica nazionale “Per il bene comune” per partecipare alla seconda edizione della “festa per la liberazione” indetta per il 25 aprile 2011 che aveva al centro la denuncia della presenza delle basi militari Usa/Nato sul nostro territorio.
A una prima lettura dei partecipanti capimmo immediatamente che l’iniziativa non faceva per noi, non tanto per le motivazioni che spingono i promotori a proporla, ma per alcuni interlocutori prescelti.
Parliamo del Movimento Zero, di Massimo Fini, noto intellettuale che si dichiara “oltre la destra e la sinistra”, ma che tra i link del suo sito internet mette al primo posto Alain de Benoist, fondatore del movimento culturale denominato Nouvelle Droite (Nuova Destra) e all’ultimo Diorama di Marco Tarchi, altro esponente post fascista italiano.
Si ripete anche in questo caso un’operazione preoccupante - e sempre più “in voga” in questi anni di presunto “tramonto delle ideologie” – atta a coinvolgere organizzazioni, associazioni culturali, riviste di destra o di estrema destra sui temi classici della sinistra di classe, come l’antifascismo, l’anticapitalismo, l’antimperialismo, l’antisionismo.
Gli esempi sono innumerevoli, i gruppi sempre gli stessi, espressione di una galassia denominata a ragione rosso/bruna, fatta di ex esponenti dell’MSI di Giorgio Almirante, dei NAR, di Terza Posizione, di gruppi tradizionalisti e di varia genia reazionaria e/o antisemita.
Diorama, Eurasia, Indipendenza, Movimento Zero e tante altre sigle, riviste e siti Internet, dalle quali noi siamo sempre stati molto lontani. Da essi ci divide un abisso concettuale, una visione del mondo antitetica, che nessuna “tattica” contro presunti “nemici comuni” ci potrà mai far superare.
I nostri rilievi sono stati ignorati dai promotori della giornata, pubblicizzata in questi giorni sul sito di “Per il bene Comune”, a tal punto che campeggia tra i relatori un nostro rappresentante.
Chiediamo quindi ai promotori dell’iniziativa di togliere immediatamente ogni riferimento diretto o indiretto a Disarmiamoli (in questo caso cancellando Valter Lorenzi dalla lista dei relatori) dalla pubblicizzazione dell’evento.
Siamo sempre a disposizione per iniziative di carattere antifascista, antimperialista, anticapitalista e contro la guerra, condividendo però preliminarmente interlocutori e obiettivi.
Saluti antimilitaristi
La Rete nazionale Disarmiamoli - 19/04/2011
Per il Bene Comune
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