Vi abbraccio e ringrazio un milione di volte!!!
Mi dicono che alla manifestazione di stasera a Susa ci sono almeno 20 MILA persone..
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Barbara
Lo scrivevamo ancora a caldo nell'immediatezza della sgombero della Maddalena, sottolineavamo le pesanti responsabilità politiche di partiti come la Lega Nord e il Partito Democratico quanto mai chiare alla luce dell'operazione Tav... Decine e decine sono state le iniziative di solidarietà che hanno attraversato il nostro paese per tutta la giornate, da nord a sud, dalle isole ai confini italici. Incredibile è stata l'onda di solidarietà e appoggio, immediata e sentita. A guardare le mobilitazioni No Tav del giorno della battaglia di Chiomonte salta all'occhio l'intelligenza e la maturità che ha contraddistinto le azioni diffuse, dicevamo Lega e Pd: è loro sono state le controparti da andare a colpire, sanzione, mettere sotto accusa. Da Livorno a Bologna, da Roma a Bergamo. Il partito in salsa verde che ulula “padroni a casa nostra” e poi è l'artefice tramite il suo ministro degli interni della razzia della Val Susa, e il partito dei democratici che si vuole vendere come l'espressione del buonismo democratik ma non si fa troppi patemi d'animo ad indossare l'elmetto tramite il suo neo-sindaco torinese. |
Nel momento della necessità e dell'urgenza, preparata è stata l'indicazione che a livello nazionale è corsa celere, endemica spontanea e politica, lungo i territori. Attraverso una sede chiusa, una stazione bloccata, un fumogeno lanciato, una moneta sbattuta, un coro urlato, il messaggio è arrivato chiaro e tondo, per quanto sia solo l'inizio. Di nuovo: “La Val Susa non perdona”.
Milano e Roma. A Milano oltre 500 manifestanti si sono trovati in presidio in piazza San Babila. Appuntamento che si è trasformato in corteo non autorizzato e che ha attraversato il centro cittadino fino a bloccare la circonvallazione. A Roma nutriti gruppi di solidali No Tav hanno bloccato via IV Novembre, nei pressi di piazza Venezia, altri hanno occupato via del Corso, vicino Palazzo Chigi. Un fumogeno è stato lanciato davanti la sede del Pdl in via Dell'Umiltà, facendo lo stesso anche dinnanzi alla sede del Pd in via Sant'Andrea delle Fratte. Gli slogan più urlati contro Berlusconi e Fassino.
Livorno. Dopo che all'alba lo Stato con 2000 agenti delle forze dell'ordine ha attaccato la comunità della Val Susa sgomberando i terreni destinati all'alta velocità, in tutta Italia sono stati organizzati presidi e manifestazioni di solidarietà. E a Livorno, oggi, un centinaio di persone ha risposto alla mobilitazione in solidarietà ai NO Tav, con un corteo improvvisato che ha attraversato le strade della città. I manifestanti, partiti da piazza XX settembre, e distribuendo volantini durante il tragitto, si sono diretti alla sede del Pd di Piazza Magenta. A quel punto la sede è stata simbolicamente chiusa con il nastro
Un comitato d'affari pronto ad appoggiare la peggiore delle repressioni quando c'è da salvaguardare il proprio tornaconto economico. E' per questo che le sedi livornesi (come avvenuto in tutta Italia) sono state simbolicamente chiuse. Del resto anche il senatore livornese Filippi, in giornata, si è unito alla retorica condanna per chi difende energicamente le proprie terra dalla devastazione delle imprese, solidarizzando con le forze dell'ordine. Ma come hanno reagito i militanti del Pd presenti alla sede del Partito Democratico per un giro di nastro isolante a chiudere la loro porta? 406 km tra Livorno e Chiomonte, ma le strategie e le risposte sono sempre le stesse. Chiamando la polizia e tentando in maniera goffa di allontanare a spinte i manifestanti. Il corteo è proseguito per via Magenta, ha attraversato Piazza Cavour, il Mercato Centrale e Piazza della Repubblica, poi ha imboccato Via Garibaldi. A metà della via, un'altra sede del Pd è stata chiusa con il nastro. Poi il corteo è rientrato in Piazza XX Settembre. Una bella risposta cittadina, al tentativo di soffocare la lotta simbolo contro la devastazione dell'ambiente e la speculazione. E la giornata è stata è un chiaro segnale anche al Pd livornese, complice delle scelte nazionali del partito e anch'esso impegnato nelle costruzione di grandi quanto inutili opere, come dimostra la scelta del rigassificatore off-shore. Da oggi, i nemici, son sempre meno all’ombra.
Da SenzaSoste
Vicenza. Un gruppo di attivisti del presidio No dal Molin di Vicenza hanno occupato simbolicamente l'ufficio di Trenitalia in stazione. E' stato esposto uno striscione ed è stato spiegato ai passanti le ragioni dell'iniziativa. Contemporaneamente in prefettura si svolgeva un presidio che poi ha raggiunto i manifestanti presenti in stazione per improvvisare un corteo spontaneo. No Dal Molin che hanno scritto: “Un atto di guerra contro una comunità che rivendica il diritto di decidere il futuro della terra che abita; con la tenaglia a stritolare le strutture allestite dai No Tav per opporsi alla devastazione e all’imposizione, dimostrando non solo metaforicamente qual è l’idea di democrazia che condividono Pdl e Pd”.
Bergamo. La solidarietà alla resistenza della Val di Susa si sta diffondendo in tutta Italia: da Genova a Napoli, da Palermo a Trieste, la reazione ovunque è immediata. In tutte le città sono state indette manifestazioni di protesta sotto le prefetture, e anche a Bergamo ha preso vita un presidio in piazza Vittorio Veneto. La Val di Susa resiste da cinque anni ad un progetto che risponde solo e soltanto ai criteri del profitto, portato avanti da chi si arroga il diritto di decidere anche per tutti gli altri e tratta gli abitanti della valle semplicemente come un ostacolo da rimuovere. Maroni aveva promesso, dalle pagine de La Padania, che i lavori per l’alta velocità sarebbero iniziati a costo di schierare polizia e carabinieri per renderlo possibile. Così è stato: oggi sono intervenuti in forze, all’alba, per mantenere la promessa del ministro e dimostrare che la Tav sarà imposta a tutti i costi, anche con la forza. Ed è la stessa Lega Nord che grida “padroni a casa nostra” che oggi non mostra esitazioni quando si tratta di schiacciare la popolazione che abita la valle, e che da tempo ormai ci sta insegnando che resistere è possibile. Ma la solidarietà alla valle che resiste non si è limitata al presidio in centro città. Alla Festa Democratica di Seriate, durante il comizio di Massimo D’Alema, i No Tav sono intervenuti distribuendo volantini, e dopo aver aperto uno striscione, hanno contestato la linea tenuta dal Pd , che ha sempre ribadito che la Tav è una priorità del centro-sinistra. Subito è intervenuto un gruppo di sostenitori del Pd che si è scagliato contro i contestatori, tentando di strappare lo striscione e allontanare a spintoni i ragazzi che lo tenevano in mano. Qualcuno si è anche permesso di oscurare con le mani la telecamera di chi riprendeva la scena, come se si rendesse conto che la reazione dei presenti alla festa non era affatto “democratica”. La lotta dei valsusini non si ferma: da anni conducono una battaglia dura, di grande coraggio e responsabilità, non è con la prepotenza di questi giorni che riusciranno ad arrestarla.
Da BgReport
Cagliari. Ma i primi a muoversi sono stati i “No-Radar” cagliaritani, che già al mattino si sono ritrovati davanti alla prefettura in piazza Palazzo. Un sit-in di solidarietà e di protesta quello dei militanti del comitato, che si batte contro la costruzione di radar di avvistamento degli immigrati lungo le coste sarde.
Le iniziative previste ancora per oggi martedi 28 giugno
ALESSANDRIA - Ore 18 - Prefettura (Piazza Libertà) -
BIELLA - Ore 17.30 - Comune -
FIRENZE - Ore 18 - Prefettura (Via Cavour) -
PADOVA - Ore 18 - Prefettura (Piazza Antenore) -
BRINDISI - Ore 19 - Scalinata delle Colonne Romane -
LUGANO - Ore 16.30 - Consolato italiano -
ROMA - 12.30 - Montecitorio -
mandateci gli appuntamenti e le iniziative di solidarietà nei territori a news@infoaut.orgnews@infoaut.org o torino@infoaut.orgtorino@infoaut.org
No tav
è semplicemente triste vedere, che quando una persona cerca di combattere per i propri diritti o idee, ecco che arrivano le cariche dei poliziotti, che non ci sono mai per il cittadino ma sempre per servire lo stato. la chiamano democrazia
RispondiEliminaTenete duro.Non posso essere "fisicamente" con voi e mi dispiace.La vostra resistenza è quella di un'intera Nazione che è stanca di essere raggirata e mortificata.Un abbraccio
RispondiEliminaBarbara,ti ho "rubato" un articolo per pubblicarlo sul mio blog.E' poco,lo so...ma è il mio piccolo contributo alla causa.
RispondiEliminahttp://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2011/06/no-tav-un-favore-allitalia-intera.html
Ciao Racing Politics e Ciaula,
RispondiEliminasiete gentilissimi e carinissimi, grazie mille!
Ciaula non ti devi scusare proprio di niente, ti ringrazio invece per l'attenzione e la "vicinanza" virtuale..
Vero Racing, la chiamano democrazia, talmente tanto fatta bene che è l'unico modello pensabile, tanto da dover esserere esportato a mezzo bombe all'uranio a chiunque "dissenta"..
Ciau a tutti!
Barbara