domenica 19 giugno 2011

In questi giorni si parla molto del ministro brunetta. Se ne parla principalmente per due motivi: per lo "scivolone" (in questo periodo in cui pare essere scattata l'happy hour della denuncia contro i notav, meglio usare degli eufemismi) preso dal ministro nei confronti dei precari che volevano porgli alcune domande  e per la "faccenda delle cassette di frutta"ovvero il consiglio del ministro ai giovani senza lavoro che consiste nel presentarsi alle 5 del mattino ai mercati generali per scaricare cassette di frutta .
Ora mi direte, e cosa c'entrano i notav?


C'entrano! C'entrano eccome!!
La sempre attenta osservatrice Debora Billi mercoledì ha pubblicato un post sul blog di cui si occupa dal titolo "Brunetta? Gli è scappata la verità."
Debora dice:


Odio dire "ve l'avevo detto". Anzi no, in genere mi compiaccio assai del mio ruolo di Cassandra, quindi lo ribadisco serenamente.
Grande chiasso per le affermazioni di quel nono nano di Brunetta. Ha detto:
Ogni tanto c'è una madre che si lamenta con me perchè suo figlio non trova lavoro, ma quando le dico: 'bene, allora domani mattina alle 5 vada ai mercati generali a scaricare le cassette', lei risponde sempre no. Quello è il modo migliore se vuole lavorare, scaricare la cassette, per tutti gli italiani".
Bene, sono molto contenta che un ministro abbia finalmente detto in faccia a tutti come stanno le cose. Forse qualcuno sta pensando che si tratta dello straparlare di un mezzo matto: eh no, cari miei. Brunetta ha detto nient'altro che la verità. Se gli italiani vogliono lavorare, la strada migliore è scaricare le cassette.
Se ne era parlato qui proprio nello scorso aprile, in un post che si chiamava "I lavori che gli italiani non vogliono più fare, o la paga che non vogliono (ancora) prendere?". Se non avete voglia di cliccare, riassumo: tutti gli italiani sono quotidianamente spinti a forza verso il lavoro schiavista. Lavoro gratuito per gli "intellettuali" o i giovani, paghe da fame nera per chi è specializzato. Siamo come topi in un labirinto, ogni svolta obbligata ci porta inesorabilmente lì. Non so se c'è un disegno dietro tutto ciò, se non c'è ci somiglia moltissimo.
Brunetta si è sbagliato, e in uno dei suoi frequenti momenti di rabbia ci ha spiattellato la verità. Scaricate le cassette, italiani. Oppure, adesso che sapete, regolatevi di conseguenza.

Ripetiamo la domanda: cosa c'entrano i notav?
Vi ricordate cosa ha detto prodi qualche anno fa?
Qualcosa di simile a (cito a memoria) l'Italia, per la sua conformazione fisica è un'ottima piattaforma logistica per le merci dell'est del mondo.
E non serve forse a quello il tav (tac in questo caso)? Non serve a spostare merci dai paesi produttori (e l'Italia non è tra questi alla faccia di chi ancora dice che il tav serve per le nostre industri) verso i paesi consumatori ?
Ora, cosa si fa in una piattaforma logistica? Carico e scarico merci, per cui, ha ragione Debora Billi, brunetta ha detto al verità: il lavoro che spetta ai nostri giovani, laureati o meno, è quello di scaricare cassette di frutta ai mercati generali... ...ovvio, questo vale per i nostri giovani di città, visto che i mercati generali esistono solo nelle città di una certa dimensione... per gli altri, nemmeno brunetta, ha soluzioni da proporre
Per fortuna, ed è sempre molto chiaro frequentando i presidi, i nostri giovani stanno cercando vie alternative per la sussistenza; vie che non passano per il dormire sulle poltrone del parlamento europeo come il ministro brunetta ha fatto quando ancora non si era erto a giustiziere dei giovani (precari e dunque, loro malgrado, con poche certezze nella vita o scaricatori ai mercati generali, con ancora meno certezze e con grande rispetto da parte di chi scrive)

No Tav

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