mercoledì 22 giugno 2011

A chi non è presente sul territorio, almeno, per me è così, le vicende che coinvolgono i cittadini di Napoli e provincia risultano parecchio difficili da seguire.
Ci sono due certezze, da una parte i cittadini, sostenuti spesso dai loro sindaci e in alcuni casi da interi consigli inclusa maggioranza ed opposizione insieme, dall'altra gli interessi cui De Magistris fa riferimento.
Non è difficile immaginarsi gli interessi in ballo, chi vuole l'emergenza (per esempio il Pd l'ha richiesta, chi vuole l'inceneritore, vedi Prestigiacomo, chi i soldi della Ue e via dicendo, ci sono i soldi di mezzo e gli appetiti si alimentano, da qui nasce la confusione dei balletti politici).
I cittadini sono esasperati, lo sono ancora di più perché mai  sono stati alleviati dalle loro sofferenze, dato che i motivi della loro protesta sono gli stessi che portarono alla dichiarazione dello Stato di Emergenza (dichiarato anche terminato il 18 luglio 2008).
Ma ho l'impressione, spero sia sbagliata, che oggi la protesta di quei cittadini che hanno ragione da vendere, sia "da oscurare" (le cariche di ieri non hanno suscitato l'indiganzione di nessuno) o da "criminalizzare".
De Magistris parla di: «Un sabotaggio messo in atto in queste ore da “certi ambienti” refrattari ad accettare la svolta politica che stiamo attuando nella città. E quando parlo di “certi ambienti” non escludo ovviamente il crimine organizzato perché non può sfuggire il dato che in alcune zone la raccolta dei rifiuti è stata possibile, mentre in altre no».

Mi auguro che il De Magistris non intenda criminalizzare o additare i cittadini contro le discariche come infiltrati camorristi, Sodano specifica cosa intende per sabotaggio di certi ambienti, sempre dall'articolo sopra linkato spiega:

"La casistica è riassunta da Sodano: minacce agli autisti, spazzatura rovesciata per impedire il passaggio dei mezzi, lo sciopero bianco degli addetti della Lavajet. Ieri ci si sono messi anche i lavoratori del Consorzio del casertano, che hanno bloccato per una loro vertenza il sito di Santa Maria Capua Vetere, dove anche Napoli doveva sversare 250 tonnellate."

Chi impedisce il passaggio dei mezzi? Gli stessi cittadini che per ovvie ragioni non possono proprio accogliere i rifiuti come già dimostrato, gli stessi cittadini che da anni presidiano contro i conferimenti? Mi auguro che Sodano si spieghi meglio perché questi cittadini non possono essere sostenuti fino al giorno prima e diventare manovalanza della criminalità organizzata il giorno dopo.

Inoltre, dal resocondo di Francesco Servino si viene a sapere che gli operai della Lavajet  sono in sciopero perché non ricevono salario, mica bazzecole, non era proprio una protesta "per capriccio" come quasi sembra trasparire dalle parole di Sodano.

Scrive per esempio Terra News:

"Si profila comunque una situazione drammatica, con i sindaci che stanno finalmente attuando la pulizia delle strade (su pressione dei Verdi, che portano avanti con forza la battaglia pur non sedendo ai consigli comunali di Terzigno e Boscoreale) ma che non hanno in previsione alcun piano per i rifiuti per quando cava Sari chiuderà: in tutto questo traspare il gioco poco chiaro della Rete dei Comitati, che vorrebbe mettere pressioni ai sindaci tramite dichiarazioni senza fondamento, al fine di fargli attuare il protocollo “rifiuti zero”, finendo sistematicamente col creare spaccature e divergenze tra i vari comitati, movimenti e associazioni in lotta contro la discarica, operando in maniera non traparente. Come se la battaglia di cava Sari non fosse la battaglia di tutti"

Come mai il protocollo Rifiuti Zero potrebbe portare spaccature? La strategia rifiuti zero è ottimale per chi non vuole discariche né inceneritori, perché si attribuisce questo ruolo "poco chiaro" alla Rete dei Comitati che ha chiesto una strategia estremamente chiara?
A chi "da fastidio" la pressione della Rete dei Comitati che chiedono la strategia Rifiuti Zero? Cosa c'è di poco chiaro in tale strategia?

I miei dubbi li dovrò ancora tenere sperando di scioglierli presto, ribadisco la mia solidarietà ai cittadini esasperati che non reputo criminali, nel frattempo vi lascio agli ottimi  resoconti di Francesco Servino:

Verso le 20mila tonnellate di rifiuti in strada dove si evince come le amministrazioni che si oppongono hanno validi motivi, il più importante è che sono dalla parte dei cittadini.

Monnezza alle province

Inserisco più come nota di colore "folkloristico" che non di vero interesse, l'accusa dei Verdi alla Lega perché non vuole accettare un'altra volta lo smistamento dei rifiuti a Napoli in altre Regioni (provvedimento che era da considerarsi solo in quell'occasione, ovvero sarebbe dovuto essere per una volta come solidarietà in vista del'emergenza quindi da non ripetersi), mentre Lettieri (ex Legambiente) in campagna elettorale aveva proposto di "esportarla", proposta bocciata da Della Seta.
In paesi come la Germania ce la pagherebbero, Se fosse quantomeno differenziata tra umido e secco, peccato che nessuno dei due abbia precisato questo "piccolo" requisito.

Barbara

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