mercoledì 2 febbraio 2011

Il dio Mercato decide della vita e della morte, come la vita gli appartenesse, saremmo noi la razza evoluta?
Barbara

Il massacro di Vancouver, 100 Husky uccisi

Il cane il miglior amico dell’uomo. Sempre fedele al padrone fino alla morte.
Purtroppo spesso, come già si sapeva, non si può affermare la stessa citazione all’inverso.
L’essere umano rimane sempre un pericolo sia per i propri simili ma soprattutto per gli animali.
Ancora una volta una vicenda lascia molte persone sconvolte.
Come sappiamo nel 2010 si tennero i Giochi invernali di Vancouver, dove durante questo periodo furono messi a disposizione parecchi cani per “slitte turistiche“.
Lo scenario innevato, da bianco si tinge di rosso.
Dopo l’evento, le società di trasporto “Howling Dogs” e “Outdoor Adventures” non avevano più richieste del genere e, dunque, si trovavano con un numero “inutile” di Husky. Per porre rimedio alla problematica, i cani sono stati abbattuti.
Circa 100 esemplari sono stati massacrati da un individuo che ha usato un fucile e un coltello, per poi essere gettati in fosse comuni.  Addirittura, alcuni affermano di aver assistito a scene agghiaccianti dove alcuni superstiti si trascinavano fuori da questo “buco“, a fatica per colpa delle molteplici ferite.
Scenari che lasciano perplessi su quanto l’uomo possa vantarsi di avere un animo.
A raccontare la vicenda, proprio lui, l’assassino che dichiara di essere stato costretto, per questo motivo ha ottenuto un ingente risarcimento dalla banca locale per lo stress subito.
Il suo avvocato afferma:
non poteva essere un’esecuzione fatta bene, con un solo proiettile a disposizione e inevitabilmente ha dovuto vedere scene orribili e, per dovere, porvi fine“.
Non può finire qui, non si può addirittura risarcire una persona che ha sventrato, anche se forzatamente, dei poveri innocenti.
La legge canadese, inoltre, parla chiaro: chi uccide o ferisce un animale viene punito con 5 anni di prigione. Il che sarebbe comunque poco per una persona del genere.
La polizia ha aperto un’inchiesta sulla vicenda.
Si dovrebbe riflettere. La forza di infliggere ripetuti colpi del genere indica una, a mio parere, insanità mentale che meriterebbe un’analisi più approfondita.
Ricordo ancora una pubblicità progresso, in cui si leggeva una frase, mai vera quanto oggi:
Chi è la bestia? Tu o loro?
La risposta è sicuramente scontata.


Uccisi e gettati in una fossa comune. E' la terribile fine di un centinaio di cani da slitta, ammazzati brutalmente lo scorso aprile in Canada. A commettere la strage di Husky è stata l'Outdoor Adventures Whistler, un operatore turistico locale che voleva liberarsi degli animali a causa del calo delle entrate dopo la fine delle Olimpiadi invernali di Vancouver del 2010.

RISARCITO L'AUTORE MATERIALE - Secondo Marcie Moriarty della "Society for the Prevention of Cruelty to Animals", un'associazione per i diritti degli animali della provincia della British Columbia che sta indagando sul caso insieme alla polizia, ha spiegato che l'agenzia ha ordinato a un suo dipendente di eliminare i 100 Husky. Molti animali sono stati uccisi a colpi di pistola, ad altri è stata tagliata la gola. A diffondere la notizia della strage è stata la stazione radiofonica Cknw, che è entrata in possesso di alcuni documenti dai quali risulta che il dipendente in questione ora soffre del disturbo post traumatico da stress e ha ricevuto, dall'agenzia, un risarcimento.
01/02/2011


Libero News

4 commenti:

  1. Notizia veramente orribile.
    La crudeltà dell'uomo sembra non abbia limiti

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  2. I am qualsiasi cosa scrivessi adesso a riguardo mi farebbe eccedere.
    Scrivo solo che sto male perché non posso impedire queste cose, se ne avessi la possibilità non me ne farei di scrupoli, contro l'umano che di umano vorrei sapere che ha questo "operaio".

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  3. Cento husky ammazzati in Canada, a Vancouver. Non da un cacciatore impazzito, ma da una valutazione di mercato. Gli husky erano stati ingaggiati per trainare le slitte dei turisti durante le Olimpiadi invernali. Finite le Olimpiadi, erano finiti gradualmente anche i turisti. I cani non servivano più. Era un costo mantenerli ed era un costo eliminarli, perché vai a trovare un veterinario che ti uccide gratis cento animali giovani e sani. Così i gestori delle slitte hanno incaricato dello sterminio un operaio, risparmiando persino sui proiettili: non più di uno per cane.

    Gli husky che non hanno avuto la fortuna di morire subito sono stati finiti a coltellate in una fossa comune ed è stato tale lo stress che il boia ha chiesto i danni ai suoi mandanti. Perciò la storia è diventata di dominio pubblico: per una questione di soldi, come per una questione di soldi era stato pianificato il massacro.

    Quando l’economia divorzia dall’umanità partorisce orrori come questi. E senza neanche il surplus di ferocia che caratterizza i criminali classici. Con una freddezza implacabile da ragionieri esistenziali. Per i reggitori del gioco, quei cani non erano creature, ma numeri da usare per produrre altri numeri. Certe volte mi chiedo se i pochissimi bipedi che governano il mondo dalle torri eburnee dei loro non sempre meritati imperi finanziari - quelli, per intenderci, che l’altra domenica pontificavano a Davos - abbiano di noi una considerazione tanto diversa: numeri da usare per produrre altri numeri. Buoni per tirare la slitta finché serve. E poi.

    Massimo Gramellini

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

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  4. Avrete letto anche voi l'orrorifica storia ( http://canada.blogosfere.it/2011/02/il-vergognoso-assassinio-degli-huskies-olimpici-e-i-veri-nomi-dei-colpevoli.html ) dei 100 cani husky massacrati in Canada. Non servivano più, costava mantenerli, e quindi se ne è pianificata l'uccisione in massa: con un solo proiettile però, perché altrimenti si spende troppo. Se il proiettile non basta, sgozzati a coltellate.

    Così commenta ( http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41 ) Massimo Gramellini:

    Quando l'economia divorzia dall'umanità partorisce orrori come questi. (...) Certe volte mi chiedo se i pochissimi bipedi che governano il mondo dalle torri eburnee dei loro non sempre meritati imperi finanziari - quelli, per intenderci, che l'altra domenica pontificavano a Davos - abbiano di noi una considerazione tanto diversa: numeri da usare per produrre altri numeri. Buoni per tirare la slitta finché serve. E poi.

    Sui nostri contratti di lavoro siamo definiti "risorsa". Esattamente come un computer, una vanga, un barile di petrolio o un cane da slitta. Se i datori di lavoro, dopo il licenziamento, dovessero continuare a mantenerci probabilmente toccherebbe anche a noi un proiettile in testa. D'altronde c'è la crisi, la competititività, la globalizzazione, e gli esperti giustificherebbero persino, con eleganti fondi sul Corriere.

    Ma io ho visto anche un'altra cosa: lo sterminio degli husky è stato affidato ad un operaio. Un operaio che si è prestato a tale mattanza, e ne è rimasto scioccato al punto da fare causa all'azienda.

    Come mai si è prestato? Perché "doveva pur campare"? Perché "doveva pur pagare il mutuo"? Quale limite c'è al "dobbiamo pur campare", sempre che esista un limite?

    Ci sono casi anche da noi, cosa credete, ne avevamo parlato qui ( http://petrolio.blogosfere.it/2010/01/petrolchimico-sui-tetti.html ) e qui ( http://crisis.blogosfere.it/2010/02/serra-daiello-meglio-nazisti-che-disoccupati.html ) . Il succo qui (http://crisis.blogosfere.it/2010/05/la-fine-della-dignita.html ) .

    Per pagare il mutuo, per campare, per non perdere un prezioso posto di lavoro, voi, lo avreste fatto?

    Debora Billi

    http://crisis.blogosfere.it/2011/02/doveva-pur-campare.html
    2.02.2011

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