Ricordate gli spot elettorali (sì, in Italia come se potessimo votarlo noi) sulla stampa italiota tanto bisognosa di un suo eroe al punto da mitizzare chiunque purché in possesso di una patente di sinistra?
Con Hollande finirà la dittatura della Merkel, con Hollande si fermerà il liberismo, con Hollande l'Europa cambierà.... Con Hollande finirà l'austerity e vi sarà la crescita...Un esempio qui. Ma c'è da sbizzarrirsi. Secondo Ibtimes si intende colpire anche i ricchi ma prima di suonare le fanfare aspetterei l'effettivo documento esecutivo.
Non è bastata l'operazione marchio Obama e Syriza (ok, non ha vinto ma nemmeno ventilava l'uscita dall'euro tanto da poter essere considerato un partito "rivoluzionario" o "pericoloso").
Bene, oggi il condottiero Hollande pensa perfino ad una tassa sui pc per raccattare un pò di quattrini.Ops si deve essere accorto che pure la Francia firmò quel trattato di Maachstricht che impone il rispetto del deficit del 3% e non mi risulta che lui abbia paventato una rescissione dal Trattato qualora la troika avesse persistito nell'austerità "imposta da Berlino".
Non mi sembra nemmeno che questo cuor di leone (così lo vede certa stampa) abbia minacciato di ripudiare il MES o il Fiscal Compact, perché mai quest'uomo meriti la qualifica di eroe sulla stampa sinistrata rimane un mistero insolubile.
Barbara
Barbara
Francia in rosso: Hollande pensa ad una tassa sui computer
di REDAZIONE
La Francia deve mantenere l’obiettivo “imperativo” di riportare il
deficit al 3% del Pil nel 2013, facendo uno sforzo “sostanziale” basato
“prioritariamente” sulla riduzione delle spese pubbliche. E’ quanto
scrive la Corte dei conti transalpina in un rapporto sullo stato delle
finanze pubbliche, chiesto dal nuovo presidente Francois Hollande al
momento del suo insediamento e presentato oggi. Per raggiungere questo
traguardo, calcola la Corte, servirà un piano di riassetto da 33
miliardi di euro su due anni, basandosi su un ipotesi di crescita
dell’1% (di poco inferiore alle previsioni del governo, che stimano un
+1,3% per il 2012).
Mentre la Corte dei conti bacchetta il presidente, Francois Hollande,
sullo stato
delle finanze pubbliche, la ministra della Cultura, Aurélie
Filippetti, escogita il ‘canone computer’, una tassa per chi non ha il
televisore in casa ma ha un abbonamento a internet che permette di
guardare la tv sul pc. L’estensione del canone tv al computer, sostiene
il governo, permetterebbe di avere introiti supplementari fino a 100
milioni di euro. “Sempre più, in futuro, la televisione si seguirà sul
computer – spiega la Filippetti -. Forse bisogna estendere il canone a
questi altri schermi quando non si possiede un televisore? E’ una
domanda che ci stiamo ponendo. Ovviamente non si pagherà un canone in
più se si hanno computer e tv”. L’entourage della ministra ha spiegato
che per ora questa misura é solo “una pista tra le altre” e che deve
essere prima “discussa con il ministero delle Finanze”. Il canone tv –
che serve a finanziare gli organismi pubblici di televisione e
radiodiffusione come France Televisions e Radio France, e si eleva a 125
euro in Francia metropolitana e a 80 euro nei dipartimenti d’oltremare –
nel 2011 ha portato nelle casse dello stato 3,82 miliardi di euro.
Circa 26 milioni di famiglie francesi, secondo le ultime cifre,
dispongono di un televisore in casa e sul territorio ci sarebbero 50
milioni di tv, in media quasi due per famiglia.
L’estensione di questo canone a chi non ha la tv ma ha un computer –
comprese le residenze secondarie – secondo il governo potrebbe creare
introiti fino a 100 milioni di euro.
FONTE ORIGINALE: Ansa.it
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