martedì 3 luglio 2012

Sophia Smallstorm compendia un articolo di Clifford Carnicom, ingegnere e ricercatore indipendente. Lo scenario delineato ha addentellati con una nuova forma di biologia – che la Smallstorm chiama “transbiologia” – e con le farneticazioni del Transumanesimo.

L’ingegnere e ricercatore indipendente Clifford Carnicom ha recentemente scoperto che siamo pieni di "nuovi organismi": essi non corrispondono ad alcuna forma di vita biologica nota. Filamenti di ogni tipo invadono gli organismi vegetali ed animali: sono di origine sconosciuta. Essi inglobano alcuni componenti microscopici che non sono classificabili. Alcuni sono simili alla clamidia (un parassita batterico che in genere causa infezioni urogenitali), altri sono affini al micoplasma (un parassita batterico che si trova tipicamente nei mammiferi) e certuni sono analoghi ad eritrociti: assomigliano a globuli rossi, ma in qualche modo risultano modificati o progettati.

La pseudo-clamidia non sembra essere batterica, poiché sopravvive all’uso di farmaci normalmente efficaci e ad alte temperature. Anche il simil-micoplasma non è del tutto batterico, in quanto è resistente agli antibiotici ed a condizioni estreme di calore. Gli pseudo-eritrociti
riescono a replicarsi al di fuori di qualsiasi organismo ospite. Questa è biosupertecnologia!

Quando si considerano i tre domini che comprendono le forme di vita sulla nostra terra (Archibatteri, Eubatteri ed Eucarioti) e si confrontano le proprietà di ciò che il ricercatore ha scoperto nelle sue capsule di Petri (una capsula di Petri - detta anche: piatto, piastra, disco, scatola di Petri - è un piatto cilindrico di vetro o plastica coperto, usato dai biologi per le colture biologiche n.d.t.), si è condotti verso una conclusione che confonde. Gli organismi definiti Archibatteri possono vivere in assenza di ossigeno e si trovano pure in biomi con temperature molto alte o bassissime, ad esempio nei crateri vulcanici e sotto la banchisa. Tuttavia, come ha appurato Carnicom grazie all’esame di tessuti umani, vive qualcosa in noi che assomiglia agli Eubatteri, ma che si comporta come gli Archibatteri così da suggerire l’ipotesi che ha avuto luogo una sorta di incrocio delle due forme.

Consideriamo ora i filamenti. I filamenti presenti in natura generalmente sono ascrivibili ai funghi (i funghi appartengono al dominio degli Eucarioti. I filamenti dei funghi si chiamano ife, n.d.t.), ma le fibre reperite non possono essere abbinate ad alcun tipo di fungo conosciuto.[...]

Il nostro ricercatore conclude: "Sembra si tratti di organismi che trascendono le classificazioni che sono state elaborate per le diverse forme di vita. Siamo al cospetto di un crossover orchestrato, un incrocio che attraversa le linee dei tre domini della vita su questo pianeta". In altre parole, qualcosa oggi appare negli esseri viventi (anche animali) che è una nuova forma di vita, una forma transbiologica, che non può essere classificata in base a ciò che sappiamo: essa sembra essere stata progettata, resiste ai tentativi di debellarla ed è in grado di autoreplicarsi.

Homo sapiens appartiene al gruppo degli Eucarioti (comprendente Protisti, Funghi, Piante ed Animali). Se ora, però, in noi pullulano componenti degli altri gruppi siamo ancora homo sapiens? Una prospettiva del genere è delineata in libri come “Homo evolutis” di Juan Enriquez e Steve Gullans. Il movimento transumanista sta spingendo per la creazione di un nuovo tipo di uomo con questo nome. I postumani non saranno come noi e noi forse siamo già adatti alla ricetta per la creazione di questa specie futura.

Fonte: www.911weknow.com 

Vedi anche
 

1 commenti:

  1. Sai la storia dei robot che non sapevano di esserlo .... C'è di peggio: c'è la storia degli umani che vogliono diventare robot! .. ;)

    RispondiElimina