Cherif e Said Kouachi, i due
presunti terroristi che hanno attaccato la rivista satirica francese Charlie Hebdo, erano legati a Anwar
al-Awlaki, l'imam americano probabilmente
ucciso in un attacco da un drone in Yemen nel 2011. "Sono stato
inviato, io, Cherif Kouachi, da Al Qaeda dello Yemen. Sono andato lì e Anwar
al-Awlaki, mi ha finanziato ", ha detto Kouachi BFM-TV per telefono prima
di un assalto da parte della polizia francese, secondo la Reuters.
Una fonte dell’intelligence yemenita
ha dichiarato alla Reuters che il fratello Said Kouachi incontrò al-Awlaki
nello Yemen nel 2011.
Nel 2012 il tenente colonnello
Anthony Shaffer, che ha gestito le questioni riguardanti le cellule di Al Qaeda
sotto Able Danger, Agenzia dell’intelligence per la Difesa, ha detto che Anwar al-Awlaki era già “collabortore” dell’FBI già prima degli attacchi dell’11
settembre 2001. I documenti rilasciati dal gruppo di controllo Judicial Watch
ha rivelato la cooperazione di al-Awlaki con l'FBI ed era, come Fox News ha
riportato nel mese di ottobre, probabilmente una “proprietà” del governo degli
Stati Uniti. Nel 2010, Infowars.com riferì che al-Awlaki cenò al Pentagono
pochi mesi dopo gli attacchi del 9/11. "Il ruolo di religioso nato in
America di Awlaki come figura chiave in
quasi ogni recente complotto terroristico avente come obiettivo gli Stati Uniti
e il Canada, insieme con la sua visita al Pentagono, non fa che confermare la
nostra posizione espressa a lungo che Awlaki è un capo terrorista burattinaio
per la CIA - lui è un agente premier dei false flag del governo federale
", ha scritto Paul Joseph Watson.
Il governo sostiene che al-Awlaki
predicava a tre dei presunti dirottatori del 9/11, gli accusati per la sparatoria
di Fort Hood Nidal Malik Hasan tiratore
ed al cosiddetto bomber delle mutande,
Umar Farouk Abdulmutallab. Secondo il governo, è stato promosso al grado di
"comandante regionale" all'interno di al-Qaeda nel 2009. E 'stato
aggiunto alla lista degli obitettivi della CIA perché era considerato un
"minaccia imminente" nel 2010. Il suo legame con i terroristi
francesi accusati del massacro di Charlie Hebdo mette in dubbio la versione
ufficiale che ora sta emergendo. Non aspettatevi che i media mainstream puntino
l’attenzione sulle relazioni sospette dei fratelli Kouachi. Invece, i media
spingerà il racconto ufficiale del terrore volto a chiedere misure aggiuntive,
tra cui il sostegno massiccio per la sorveglianza e interventi militari simili
a quello condotto in Siria contro ISIS,
essa stessa un prodotto della CIA e dell'esercito americano.
LINK ARTICOLO ORIGINALE SU INFOWAR
Mentre molti francesi reagiscono all’attacco contro Charlie Hebdo denunciando l’Islam e dimostrando per le piazze, Thierry Meyssan osserva che l’interpretazione jihadista è impossibile
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già. Perché anche la liturgia occidentale sulla libertà di espressione si spinge oltre all'ipocrisia, basti pensare a Dieudonné al quale è stata negata la possibilità di fare altri show. Giusta censura in quanto il comico è bollato come "antisemita" a quanto pare.
Consideriamo anche che la libertà di ricerca storica in Francia è perseguibile come reato di revisionismo.
Uscendo dalla Francia, basti pensare a Snowden e Assange, banditi dal mondo occidentale che sostiene essere la culla della civiltà e delle libertà.
Solo per citare pochi esempi eclatanti e certo in Italia non va meglio.
C'è anche chi tira in ballo la presenza di un banchiere scomodo presente a quella riunione, scomodo per la sua denuncia contro il signoraggio ma pronto a ripetere la litania tanto cara al mondo finanziario Usa contro la Germania che si oppone al QE(operazione di iniezione di liquidità nel circuito bancario volutamente soprannominata per confondere le acque come "crescita"). Scomodarsi in una strage per eliminarne uno quando i suicidi dei banchieri proseguono nel silenzio(basti cercare con Google)? Mah... Possono aver preso due piccioni con una fava, ma che sia l'unico movente mi pare riduttivo.
Alcuni sostengono che da questa strage se ne avvantaggi il Front National, però dopo attacchi terroristici false flag una costante è rappresentata dall'inasprimento di misure di sicurezza, nuovi interventi militari o rafforzamenti di quelli in corso. Si susseguono discorsi di capi di stato su quanto sia necessaria la lotta al terrore, insomma, ne giova la NATO e i suoi tirapiedi. Il Front National ha dichiarato più volte di voler portare la Francia fuori dall'alleanza atlantica, come era prima di Sarkozy.
MarineLe Pen: Se vinco alle presidenziali porto la Francia fuori dalla NATO
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Solo per citare pochi esempi eclatanti e certo in Italia non va meglio.
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Aggiornamento: proprio a riguardo del siamo tutti Charlie e la libertà di espressione sottopongo questa splendida e bellissima analisi di Viator
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RispondiElimina사설토토
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