Ecco gli "attori" protagonisti della prossima svendita del sangue italiano, non mi è chiaro quando e come queste sigle abbiano acquisito la proprietà esclusiva della vita di tutti i cittadini italiani, ma tant'è, sarà sufficente tutta questa "coesione" al Napolitano (così si dice uccidere il proprio popolo)? Il suo amico Trichet della BCE intanto fa sapere che la spremuta non basta e che ha sete adesso.
Di solito quando si fa un "patto", si chiede una contro partita, non è dato sapere in cambio di cosa si chiedano questi ennesimi sacrifici, visto che le finanziarie lacrime e sangue portate avanti dal '92 ad oggi hanno solo devastato la vita delle persone.
Barbara
Consiglio vivamente la lettura de "Il sacco d'Italia" di Giacomo Gabellini
04-08-11 CRISI: PARTI SOCIALI, OK DISPONIBILITA' DELLA POLITICA, MA AGIRE SUBITO
(ASCA) - Roma, 4 ago - Le parti sociali dopo l'incontro odierno con governo e opposizioni chiedono che si agisca subito per arginare le tensioni finanziarie sull'Italia. In una nota congiunta, Abi, Alleanza Cooperative Italiane (Confcooperative, Lega Cooperative, Agci), Ania, Cgil, Cia, Cisl, Claai, Coldiretti, Confagricotura, Confapi, Confindustria, ReteImprese Italia (Confocommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti), Ugl, Uil, riferiscono di aver ''presentato al Governo e alle opposizioni un documento, articolato in sei punti, per consolidare la stabilita' dei conti pubblici e promuovere la crescita. Le parti sociali prendono atto dell'immediata disponibilita' del Governo e delle opposizioni a confrontarsi per affrontare le proposte presentate. In questo quadro, segnalano la necessita' che vi sia piena consapevolezza da parte di tutti della serieta' della situazione italiana.
Di conseguenza, ribadiscono l'urgenza di attuare fin dai prossimi giorni i provvedimenti necessari per far rientrare le tensioni sui mercati finanziari''.
''Le parti sociali - conclude la nota - nel proseguire il lavoro comune, si incontreranno nuovamente la prossima settimana, per un esame costante degli sviluppi della situazione economica e finanziaria''.
Asca
Loro fanno i debiti, noi li paghiamo!
Sindacati, Confindustria e Banche - le "parti sociali"(*) - si sono presentate unite e compatte, d'amore e d'accordo, all'incontro di stamattina con il governo sulla crisi economica e con "un documento comune": dare credibilità all'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014, tagliare i costi della politica, liberalizzazioni e privatizzazioni, sbloccare gli investimenti, semplificazioni e pubblica amministrazione, mercato del lavoro. Chiacchiere. Tante chiacchiere, le solite chiacchiere da parte di chi è l'unico grande responsabile dello sfascio nazionale e che porta un solo nome il "Sistema Italia": politica, sindacato, impresa, finanza.
(*)Particelle sociali. di Luca Sofri. Già l’espressione “parti sociali” è vaga e grigia abbastanza da allontanare la curiosità di chiunque su quello che starebbe avvenendo a Palazzo Chigi, ma voi volete dirmi che il destino delle decisioni efficaci e risolutive da prendere per il bene del Paese è appeso a una riunione così allestita? E che potrà mai concludere questo milione di persone? Al confronto il processo Mubarak sembra un modello di organizzazione ordinata.
Liberalvox
Una delle prospettive che mi vengono in mente è che in effetti tutta questa gente non occuperebbe quel posto e non spenderebbe i nostri soldi se non glieli dessimo, quindi pagare è un po' essere complici di tutto questo, costringerli almeno a rubarceli in qualche modo sti denari, servirà se non altro a dispensarci dall'accusa di associazione a delinquere.
RispondiEliminaSarebbe un'ottima idea quella di Cosimo se tutti ma proprio tutti partecipassero, altrimenti non avrebbe senso. Prima bisognerebbe che tutti ritirino i soldi e annullino gli investimenti con le banche. Ricominciare gli scambi con il baratto o con una moneta sovrana creata dal popolo e tutto il sistema della corruzione di governi e banche che hanno creato loro cadrebbe in poco tempo.
RispondiEliminasono d'accordo con entrambi, se non ci sbarazziamo della schiavitù del denaro saremo sempre al punto di partenza, non possiamo lagnarci se usando il denaro siamo artefici del nostro destino.
RispondiEliminaE' vero che bisogna essere in tanti per avere una certa efficacia, ma si può sempre partire piano piano a piccoli nuclei stile ecovillaggi, non è d'altra parte nemmeno giusto che chi si sente di fare questo passo aspetti che tutti siano maturi contemporaneamente per dare una svolta, sarebbe meglio, decisamente ma utopico.
Grazie per la visita e commenti , buona domenica
Ciau
Barbara