mercoledì 22 gennaio 2014


Tra poco più di quattro mesi, i cittadini di tutta Europa potranno scegliere l'Europa in cui vogliono vivere.

Scegliere???????e da quando la UE concede ai cittadini di scegliere?????I cittadini quando han scelto l'austerità???????
il voto dei cittadini conta?????? Luridi despoti della peggior specie e poi sentenziano che se i cittadini scelgono l'eurosetticismo saranno responsabili di riportare la UE in guerra? L'elite della finanza europeide CI sta forse minacciando? O moriamo di austerità o di guerra che loro ci

dichiareranno???
E' questa la scelta di cui cianciano???????E perché mai ci chiedono di scegliere se han già deciso loro che questo è l'unico mondo migliore che è concesso subire????

IL TELEGRAPH SVELA LE CARTE SEGRETE UE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE EUROPEA E NIGEL FARAGE INSORGE: ''NO ALLA DITTATURA!''

Mentre voi ancora ancora vi dileggiate in sofismi mentre questi stanno distruggendo quel che resta delle nostre Nazioni, cercando di imporre una delle pèeggiori dittature mai viste nella storia. Chi non si unisce alla sacrosanta lotta del popolo è un collaborazionista di questa classe di parassiti. Claudio Marconi

LONDRA - Per il vice presidente della Commissione nelle elezioni europee di questa primavera gli elettori devono schierarsi a favore o contro gli "Stati Uniti d'Europa". Una campagna perché l'Unione europea diventi gli "Stati Uniti d'Europa" sarà la "migliore arma contro gli euroscettici", ha detto uno dei più alti funzionari di Bruxelles.


Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e  commissario di Bruxelles in carica da più lungo tempo, ha chiesto "una vera unione politica" da mettere all'ordine del giorno per le elezioni europee di questa primavera:"Abbiamo bisogno di costruire gli Stati Uniti d'Europa, con la Commissione come governo e due camere - il Parlamento europeo e un "Senato" degli Stati membri".
La visione della signora Reding, condivisa da molti in seno alle istituzioni europee, sarebbe quella di trasformare l'UE in un superstato, che releghi governi e parlamenti nazionali a un ruolo politico secondario, equivalente a quello svolto in Gran Bretagna dai consigli locali. Secondo il suo piano, la Commissione avrebbe la supremazia sui governi e i deputati al Parlamento europeo dovrebbero sostituire la sovranità dei deputati alla Camera dei Comuni.
I leader nazionali, che si riunirebbero ai vertici nel Consiglio europeo, sarebbero ridotti a un ruolo consultivo simile a quello svolto da una seconda camera, come la House of Lords.
Nigel Farage, il leader dell'Ukip, ha detto che Mrs. Reding ha rivelato la vera scelta che gli elettori britannici si troveranno a dover fare alle elezioni: "Per le persone al potere a Bruxelles, questa è l'unica scelta possibile, nessuna riforma, solo gli Stati Uniti d'Europa. Il 22 maggio il popolo britannico deve chiedersi se vuole questo e votare di conseguenza", ha detto "Sono sicuro che la gente dirà no a questo fanatismo centralista".
I commenti alle parole della signora Reding illustrano il crescente divario tra un'Europa impegnata verso una "unione sempre più stretta" e la Gran Bretagna, che vuole ridurre i poteri dell'UE. "Partiamo dal presupposto che la Gran Bretagna lasci l'UE, in modo da non doverci preoccupare anche della sensibilità britannica, adesso", ha detto un funzionario.
Mentre la Gran Bretagna potrebbe essere stata cancellata dai piani, la preoccupazione sta montando sull'Europa continentale, dove l'ostilità ha raggiunto livelli senza precedenti e i partiti anti-UE sono in testa ai sondaggi in Francia, nei Paesi Bassi e in Grecia. I dirigenti dell'UE, come la signora Reding, vogliono che alle elezioni europee di maggio si vada oltre il dibattito sull'austerità, per abbracciare una grande visione dell'Europa: "Questo dibattito sta entrando adesso nella fase decisiva. Tra poco più di quattro mesi, i cittadini di tutta Europa potranno scegliere l'Europa in cui vogliono vivere.
C'è molto in gioco. L'esito di queste elezioni darà forma all'Europa per gli anni a venire. Ecco perché il voto a queste elezioni è fondamentale. Questa sarà la nostra arma migliore contro gli euroscettici: spiegare ai nostri cittadini che il loro voto conta davvero".
Nella corsa alla votazione pan-europea di primavera, l'Unione europea si sta preparando a una campagna senza precedenti, diretta ai cuori e alle menti degli elettori.
Parlando ad Atene, José Manuel Barroso, il presidente della Commissione, ha dichiarato che l'UE avrebbe utilizzato il centenario della prima guerra mondiale per lanciare l'allarme sul fatto che l'euroscetticismo, l'estrema destra e i partiti populisti anti-europei potrebbero riportare la guerra in Europa: "Nessuna altra costruzione politica, fino ad oggi, ha dimostrato di essere in grado di organizzare la vita in modo migliore per ridurre la barbarie di questo mondo.
Sarà particolarmente importante ricordarselo quando quest'anno celebreremo l'inizio della prima guerra mondiale. Non dobbiamo mai dare per scontate la pace, la democrazia o la libertà. Inoltre sarà particolarmente importante ricordarselo a maggio, quando i popoli europei saranno chiamati a partecipare alle elezioni europee." Il tentativo del Presidente Barroso e del Commissario Reding di alzare la posta in gioco delle elezioni europee non è stato ben accolto da tutti i governi.
"L'iperbole federalista sugli Stati Uniti d'Europa è l'opposto di quel che serve alla maggior parte dei paesi, che vogliono un'Unione europea riformata che funzioni meglio", ha detto un diplomatico europeo.
The Telegraph - Londra.
Tratto da:http://www.ilnord.it
FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI

6 commenti:

  1. se dobbiamo dirla tutta nemmeno abbiamo scelto se entrare in eu o no, infatti è una creazione post bellica ideata dagli angli.
    ritengo inoltre che personaggi come farage siano pressoché inutili in quanto giocano a fare gli anti eu ma poi si beccano un lauto ed europeista stipendio.

    la storia del o l'europa o la guerra suona proprio come un'intimidazione di stampo mafioso, se la sinistra (lo stesso dicasi per la destra) fosse fedele ai propri ideali dovrebbero chiedere all'istante le dimissioni di chi parla in questa maniera...

    ciò dimostra la loro sudditanza al potere dei finanzieri internazionali

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

    @Barbara

    hai risolto con il pc?

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  2. Ciao Spadaccino,
    condivido pienamente, anche la considerazione su Farage, lui non mi convince gran ché ma a me interessavano le parole degli altri burocrati, che sono di una gravità inaudita e trasudano arroganza e supponenza da ogni poro. Se l'Europa è stata fatta dai popoli, voluta dagli stessi, supponiamo per assurdo sia così, adesso hanno cambiato idea e se le istituzioni sono democratiche devono semplicemente dire bene, ne prendiamo atto e visto che il popolo non ha goduto di alcun beneficio contrariamente a quanto avevamo promesso, ESEGUIREMO la volontà popolare e torneremo alle monete nazionali.
    Ma essendo solo dei camerieri dei banchieri con il complesso di onnipotenza, CI DICHIARANO APERTAMENTE GUERRA.
    Ora solo quelli in mala fede possono ancora considerare la Ue e l'euro un qualcosa di buono per le genti

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    1. penso anch'io che ci sarebbe una guerra nel caso in cui uno stato uscisse dall'euro

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  3. ho risolto più o meno mezz'ora fà, infatti con la tastiera son stata talmente lesta che avevo già sciacciato invio prima di risponderti su sto punto.....;)

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  4. Problema Reazione Soluzione. La crisi è stata utile per arrivare a questo obiettivo, Monti lo ha spiegato bene, servono crisi e gravi crisi per fare passi avanti. E il popolo è talmente tontolone che abboccherà anche stavolta

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