La democrazia impone che non venga garantito un reddito ai cittadini indipendentemente dal lavoro, ma DEVE GARANTIRE IL PROFITTO DELLE IMPRESE.
Barbara
La globalizzazione e i finti scandalizzati dalle proposte dell’Electrolux
Barbara
La globalizzazione e i finti scandalizzati dalle proposte dell’Electrolux
28 gennaio 2014 alle
ore 14.36
Partiti, Sindacati, Enti locali,
media e con meno intensità, rasentando il silenzio, sia il
Governo che Renzi e Berlusconi si dicono scandalizzati dal
piano industriale presentato dalla Electrolux per i suoi 4
stabilimenti in Italia, che occupano 5.715 dipendenti.
L'Electrolux ha presentato, per i
quattro stabilimenti italiani, secondo fonti sindacali, una
proposta con un drastico taglio dei salari che porterebbe gli
stipendi, oggi calcolati in 1.400 euro al mese, a circa
700-800 euro.
I sindacati che fiancheggiano i
partiti della BCE, delle multinazionali e del loro “Mercato”,
denunciano: «Abbiamo atteso invano un confronto con il
ministro per
lo Sviluppo Flavio Zanonato che non c'è mai stato - hanno detto i delegati e le Rsu - ora andiamo direttamente da Letta perché Electrolux per sbarcare in Italia ha usato soldi degli italiani e ora per guardare a Est utilizza fondi Ue che in parte sono sempre nostri».
lo Sviluppo Flavio Zanonato che non c'è mai stato - hanno detto i delegati e le Rsu - ora andiamo direttamente da Letta perché Electrolux per sbarcare in Italia ha usato soldi degli italiani e ora per guardare a Est utilizza fondi Ue che in parte sono sempre nostri».
La liberal “di sinistra” Debora
Serracchiani, prediletta dai media italiani della grande
finanza globalizzatrice, in versione elettorale dichiara: “
Letta e Zanonato ci convochino immediatamente per valutare
assieme le proposte da rilanciare alla multinazionale: il
Governo non faccia il notaio della volontà svedese. Per il
Friuli-Venezia Giulia la chiusura di Porcia è una prospettiva
che non prendiamo in considerazione”.
Questi tonfi ‘dalle nuvole’ o sono
falsi o denotano una paurosa ignoranza di chi ci governa, sul
destino che ci attende e che loro hanno costruito e/o
condiviso.
LA GLOBALIZZAZIONE, voluta dalla
grande finanza per le sue società multinazionali ci ha
collocato in un percorso (modello pista da Bob) che, più o
meno velocemente (il tempo dipende dalla “efficienza o
tenuta” di partenza dei vari sistemi paese, e noi per
giustizia, costo energia, tassazione e balzelli vari…siamo tra
i più veloci) ci porta verso il basso, poiché ci costringere a
competere con i paesi che danno meno, o zero, valore al
lavoro, all’ambiente, al welfare, alla cultura, ecc. e mano
libera alle multinazionali ( per di più indebitandosi con le
grandi banche proprietarie delle stesse multinazionali, per
avere prestiti di denaro da impiegare nelle infrastrutture,
contributi e servizi da loro richiesti, sotto ricatto di
recarsi altrove ).
C’è uno studio del 2013, dalla
CGIA di Mestre, che ha considerato solo le attività produttive
con un volume di affari all’estero superiore ai 2,5 milioni di
euro e con più di 10 addetti; ebbene la sola
“delocalizzazione” (mancano le chiusure ed i fallimenti) di
questo tipo di imprese ha superato le 27.000, con un
incremento del 65%, tra il 2000 e il 2011. Alla fine del 2011
i posti di lavoro creati da queste aziende oltre confine erano
calcolati in 1.557.000 !
Ci hanno reso CORNUTI ( con il
tradimento con cui hanno svenduto l’Italia alla grande
finanza) & MAZZIATI ( distruggendo quella che era, attorno
agli anni ’80, la seconda potenza economica d’Europa) !
E ora ci pigliano pure per i
fondelli, FINGENDO DI VOLERCI BENE, poiché vogliono ancora i
nostri voti e che continuiamo a restare in ipnosi mediatica.
Sindacati, Serracchiani,
vendoliani, renziani, berlusconiani, giornalisti ed economisti
si mostrano “offesi e indignati” per gli effetti prodotti
dalle loro decisioni e scelte politiche.
“L’Electrolux, NO!” , e le altre
SI?
Sul Messaggero di oggi ( martedì 28
gennaio) un candido giuslavorista bipartisan, a metà strada
tra Sacconi e Renzi, Michele Tiraboschi*,
scrive che non c’è nulla di cui meravigliarsi, le imprese
che lasciano l’Italia ubbidiscono alla propria natura di
ricerca del massimo profitto, siamo noi che dobbiamo
garantirglielo qui e invece non riusciamo a farlo. In
sostanza, se approviamo un regolamento che prevede i calci
negli stinchi non ha senso lamentarci e chiedere i danni
quando ce li danno !
I lavoratori Electrolux e/o quelli
di uno dei tanti stabilimenti in chiusura faranno qualche
sciopero (non solo inutile, ma utile alla Electrolux a ridurre
i costi dello stabilimento…), come è rituale e come, su input
sindacale, hanno già fatto i lavoratori e le lavoratrici delle
migliaia di fabbriche già chiuse…ma, anche se Renzusconi o
Letta daranno il fondoschiena (nostro) alla Electrolux, la
deindustrializzazione dell’Italia è cosa già decisa (già nel
’92, sul panfilo Britannia, la Meassoneria transatlantica
convinse Governo, centrodestrasinistra, Bankitalia e IRI della
opportunità dl suo smantellamento) e andrà avanti.
L’unica via d’uscita è
attuare l'artico 1 della nostra Costituzione, diventando un
popolo sovrano, padrone in casa propria, dicendo NO all’EURO
della BCE e all’Europa dei grandi banchieri e delle loro
società multinazionali, e dicendo SI alla moneta del popolo,
libero dalla dittatura dei partiti del centrodestrasinistra
che ci hanno venduto e fottuto !!
Da 4 anni costoro raccontano agli
italiani che l’anno successivo cambierà tutto e comincerà la
ripresa (con i meno bugiardi di loro che ora avvertono:
“ripresa delle borse e dei profitti, ma non
dell’occupazione”).
Governo, partiti, sindacati,
associazioni imprenditoriali e “intellettuali del mainstream”,
vanno in giro a dare pacche sulle spalle agli imprenditori, ai
lavoratori e ai milioni di famiglie disperate, che si
ritrovano sotto la soglia della povertà, o che vi cadranno a
giorni, e gli dicono che stanno dalla loro parte e che adesso
“loro” ce la metteranno proprio tutta per convincere i governi
ed i partiti europei (dipendenti anch’essi, come “loro” da
Banche e media della grande finanza che gestiscono “la
democrazia”) a decidere insieme di fermare l’austerity e
imboccare la strada degli investimenti per creare lavoro.
E mentre raccontano questa nuova
balla (una balla poiché sono proprio “loro” i primi a non
crederci e perché il potere vero ormai, non è più nei governi
ma nella BCE, nel FMI e nelle grandi famiglie della finanza
mondiale , che lo esercitano nelle sedi istituzionali proprie
operanti in segreto come il Bilderberg, la Trilaterale, il CFR
...), continuano a raccontare anche le balle più vecchie del
tipo : non c’è nulla da fare “il Mercato è progresso”,
“l’Euro è progresso”. “l’Europa dei banchieri è il nostro
presente e il nostro futuro” , …e ci preparano addirittura un
bel TTIP (partenariato USA- Europa, su commercio e
investimenti, già redatto dalla grande finanza e dalle sue
multinazionali) !!
Fonte per Electrolux
(*) Chi è Tiraboschi
E' solo l'inizio Electrolux fà da apripista fiat non è più italiana, sede legale in olanda e fiscale in gran bretagna, ci sarà da piangere.
RispondiEliminaciao