sono tutti choosy questi italiani. Per fortuna che ci salvano i migranti in arrivo, il nostro futuro e le nostre pensioni saranno in una botte di ferro, raccontano.
vedi anche Italiani in fuga all'estero: boom (+71,5%) di espatri nel 2013 secondo l'Aire. Gran Bretagna al primo posto
vedi anche Italiani in fuga all'estero: boom (+71,5%) di espatri nel 2013 secondo l'Aire. Gran Bretagna al primo posto
Non solo cervelli in fuga, è allarme minorenni che emigrano per lavorare
sabato, 5, luglio, 2014
Ricercatori
e laureati non sono gli unici che lasciano l’Italia per lavorare.
Accanto a loro ci sono sempre più diplomati e, soprattutto, i loro
‘fratelli minori’. Ovvero, ragazzini che dopo la licenza media lasciano
il Paese per andare all’estero, chi seguendo la famiglia e chi per
cercare lavoro. Un tuffo nel passato, in quella stagione che vedeva gli
italiani emigrare in massa per cercare fortuna all’estero. E per la
Fondazione Migrantes, questo nuovo aumento di minorenni che lasciano
l’Italia è un “campanello d’allarme”, un fenomeno recente che deve
essere studiato. A dirlo è Delfina Licata, curatrice del Rapporto
Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes (video nel notiziario Dire
in abbonamento), oggi a Bologna per il convegno sulla nuova emigrazione
italiana organizzato dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.
In
una decina d’anni, dal 2001 al 2011, i minorenni con licenza media che
hanno lasciato l’Italia “sono passati dallo 0,1% al 24%- sottolinea
Licata- è un dato che va scientificamente accertato e analizzato nelle
sue caratteristiche, se sono minorenni accompagnati dalle famiglie o se
sono ragazzi con licenza media che si spostano, in prevalenza dalle
regioni del sud Italia verso la Svizzera e la Germania alla ricerca di
posti di lavoro, così come avveniva diversi anni fa,
in un momento in cui l’Europa ha difficoltà di inserimento lavorativo”.
Quindi occorre “verificare che tipo di spostamenti sono”. In parallelo
aumentano anche i diplomati, che rappresentano il 27% dei giovani che
espatriano. “Ma fra loro- segnala Licata- l’83% ha provato a frequentare
l’Università, ma poi ha abbandonato gli studi per andare a lavorare
all’estero. E questo è grave”.
Secondo
gli ultimi dati disponibili dell’Istat, il fenomeno dell’emigrazione
italiana si conferma in netta crescita. “Le iscrizioni alle anagrafe, di
persone rientrate, sono scese dalle 31.000 nel 2012 alle 28.000 del
2013- spiega Licata- mentre le cancellazioni sono passate dalle 68.000
del 2012 alle 82.000 del 2013″. Nell’ultimo biennio, la maggior parte
delle partenze si è registrato da Lombardia e Veneto (segue la Sicilia),
“ma è probabile che si tratti di persone che vanno all’estero dopo un
percorso migratorio interno, dal sud al nord Italia”. Tra il 2012 e il
2013, inoltre, “sono in parte cambiate le rotte degli italiani che vanno
all’estero- spiega ancora Licata- c’è un aumento dell’8,6% di emigrati
verso l’Asia, tra cui mille persone hanno preso residenza in Cina”.
Sempre alta resta comunque l’emigrazione verso l’America (+4%).
“Dobbiamo
però sfatare un mito- avverte Licata- i dati sugli italiani nel mondo
sono incompleti”. Gli iscritti all’Aire (l’Anagrafe degli italiani
residenti all’estero) sono oltre 4,3 milioni, ma i ricercatori che si
occupano di studiare il fenomeno stimano che siano almeno il doppio,
perchè l’Aire non riesce a intercettare soprattutto i giovani che spesso
si spostano da un Paese all’altro, per motivi di studio o lavoro, e non
si iscrivono all’anagrafe. Secondo l’Aire, nel 2012 gli
emiliano-romagnoli nel mondo erano circa 150.000, con 7-8.000 nuove
iscrizioni in media ogni anno.
www.dire.it
Come non si può essere attratti da questo genere di prospettive PURTROPPO quotidiane?
Solo per fare un esempio:
Firenze: Imprenditore si suicida, sparandosi in casa, a causa dei debiti
Come non si può essere attratti da questo genere di prospettive PURTROPPO quotidiane?
Solo per fare un esempio:
Firenze: Imprenditore si suicida, sparandosi in casa, a causa dei debiti
4 luglio 2014
Stamani tragedia in provincia di Firenze. Un imprenditore sessantenne si è tolto la vita sparandosi un colpo con un fucile da caccia. L’uomo gestiva un’azienda in gravi difficoltà economiche legata a un’importante situazione debitoria. La tragedia è avvenuto intorno all’ora di pranzo. Alla base del gesto ci sarebbe proprio la condizione che stava vivendo la sua ditta.(…)
Crisitaly
Stamani tragedia in provincia di Firenze. Un imprenditore sessantenne si è tolto la vita sparandosi un colpo con un fucile da caccia. L’uomo gestiva un’azienda in gravi difficoltà economiche legata a un’importante situazione debitoria. La tragedia è avvenuto intorno all’ora di pranzo. Alla base del gesto ci sarebbe proprio la condizione che stava vivendo la sua ditta.(…)
Crisitaly
PINEROLO: 40ENNE SENZA LAVORO TENTA IL SUICIDIO IN COMUNE DANDO FUOCO A TUTTO
SAN CIPRIANO: FALEGNAME 39ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN CASA, LO TROVANO I FIGLI
On: 2 July 2014
Si è suicidato in casa, in via Tonachelle a San Cipriano D’Aversa (Caserta). Nella tarda serata di ieri lo hanno trovato i figli che pensando ad un gioco hanno chiamato la mamma. Antonio Alfiero, falegname di 39 anni, ha scelto di farla finita, soggiogato dal peso della vita. Si è impiccato proprio in casa. Aveva tre figli, il più piccolo di soli tre mesi. S’indaga sulle cause del gesto. Problemi economici sarebbero stati lamentati dall’uomo.(…)
Crisitaly
SAN CIPRIANO: FALEGNAME 39ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN CASA, LO TROVANO I FIGLI
On: 2 July 2014
Si è suicidato in casa, in via Tonachelle a San Cipriano D’Aversa (Caserta). Nella tarda serata di ieri lo hanno trovato i figli che pensando ad un gioco hanno chiamato la mamma. Antonio Alfiero, falegname di 39 anni, ha scelto di farla finita, soggiogato dal peso della vita. Si è impiccato proprio in casa. Aveva tre figli, il più piccolo di soli tre mesi. S’indaga sulle cause del gesto. Problemi economici sarebbero stati lamentati dall’uomo.(…)
Crisitaly
situazione vissuta troppe volte da molte persone
o se ti trovi sola ed ammalata
Ogni giorno giungono purtroppo notizie DRAMMATICHE di questo genere, situazioni che pongono in serio pericolo di vita migliaia di persone. Perché in questo pseudo stato di diritto, se non hai un lavoro DEVI MORIRE DI STENTI perché un reddito di cittadinanza è un abominio per i camerieri dei banchieri. PERCHE' UN TETTO non è assicurato a chi NON HA SOLDI. Figuriamoci la sanità, con oltre il 57% degli italiani CHE NON SI CURA PERCHE' NON PUO' PERMETTERSELO. La "società civile", quella che si professa tanto in pena per i poveri e gli oppressi manifesta solo per il diritto alle coppie gay di sposarsi ed adottare e per far arrivare più soldi alle varie operazioni di Mare Nostrum, ossia di importazione di schiavi.
Negare un sostegno economico a chi non lavora, SPINGE AL SUICIDIO e mette in pericolo vite umane. Ma non conta. Negare le cure perché la sanità deve diventare un affare lucroso METTE IN PERICOLO VITE UMANE. Ma non importa. Buttare la gente per strada perché non può pagare il mutuo, l'affitto o le TASSE SULLA CASA getta nella miseria e nella disperazione più totale, situazione che senz'altro spinge le persone a gesti estremi. Ma non importa, E' SELEZIONE NATURALE IN BASE AL CENSO. I diritti di cui occuparsi sono altri, quelli che non disturbano i loschi affari dei banchieri (anzi....)
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